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Malattia renale cronica, se ne parla oggi ad Agenda BenEssere con il prof. Domenico Santoro
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00:00Musica
00:30Buon pomeriggio, ben ritrovati con un nuovo appuntamento di Agenda Benessere.
00:43Oggi affronteremo il tema dell'insufficienza renale cronica, più noto come malattia renale cronica.
00:50E in studio con me a parlarne c'è il professore Domenico Santoro, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Nefrologia e Dialisi dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Messina e direttore della Scuola di Specializzazione di Nefrologia.
01:07Professore, ben trovato.
01:09Buonasera a lei.
01:10Proviamo a introdurre questo tema con una testimonianza particolare perché è quella di un uomo della musica, un compositore, noto a Messina, che è il maestro Razio Baronello. Sentiamo la sua testimonianza.
01:24E' stato un fulmine nel cessereno perché questa malattia è arrivata dall'oggi al domani in modo molto ma molto silente, per cui non me ne ero neanche accorto di questo tipo di anomalia fisica.
01:41Ho avuto un'insufficienza renale che in una settimana mi ha portato in uno stato quasi comatoso.
01:48Quali sono stati i primi segnali?
01:50I primi segnali sono stati che non riuscivo a fare pipì e cercavo di notte di andare in bagno ma non riuscivo a farla, per cui la creatinina da 0,1 era arrivata a 16 ed è stato veramente un dramma perché chi è che mi fece l'analisi allora è arrivata a casa di corsa a dire chiamate l'autombulanza e portate subito il maestro in ospedale.
02:20Poi la diagnosi e quindi cosa?
02:22Poi la diagnosi dopo tre giorni di stato semi comatoso ho avuto la visita da parte del professore Santoro che mi ha completamente come dire rinnovato a livello fisico per cui abbiamo fatto una terapia di qualche mese per far fronte a questa creatinina che è stata deleteria.
02:45E poi ho cominciato con la dialisi e ho scelto l'emodialisi perché ogni martedì e sabato da allora faccio l'emodialisi.
02:57In questo momento la sua qualità di vita com'è?
03:00La mia qualità di vita è cambiata come dire in bene perché subito dopo che si fa dialisi è come se tutto fosse normale ma in effetti non lo è perché si è condizionati benevolmente a quella che è la dialisi che è il salvavita.
03:16Se uno fa dei concerti, ecco nel mio caso, faccio dei concerti anche all'estero nel momento in cui devo fare delle prove, delle cose devo conciliare le cose in modo tale da pianificarmi il lavoro.
03:27Per cui non è una cosa semplice, però è bello perché ho incontrato delle persone che prima di questo dramma che ho vissuto non conoscevo.
03:41Un esempio il professore Santoro e tutta l'equipe del reparto di nefrologia è un reparto di grandi professionalità, però soprattutto umano.
03:54Lei ora in lista per il trapianto?
03:56Sì, ho fatto richiesta per il trapianto, mi pare, a Palermo e poi vediamo, speriamo bene che si possa realizzare questo sogno che mi libererebbe completamente dalla dialisi.
04:13Professore, abbiamo sentito questa testimonianza. Troppo spesso noi sottovalutiamo o poco conosciamo il grande valore di questi organi, i reni?
04:24Sì, diciamo che i reni svolgono un ruolo importante nel nostro organismo. Il maestro sottolineava una serie di sintomi, naturalmente sono dei sintomi che sono arrivati per lui nella fase terminale della malattia renale.
04:40Però noi dobbiamo sapere che i nostri reni hanno quattro funzioni fondamentali. Una di queste funzioni è appunto quella di depurare il nostro organismo delle sostanze tossiche, quindi hanno una funzione cosiddetta emontoria.
04:55Ma oltre a questa i nostri reni sono i deputati alla regolazione dell'acqua e del sodio, quello che si chiama equilibrio idroelettrolitico perché filtriamo circa 180 litri di sangue nelle 24 ore.
05:12Quindi attraverso i nostri reni siamo in grado di regolare alcune funzioni fondamentali come la pressione arteriosa.
05:19Oltre a questo i nostri reni regolano anche un'altra cosa molto importante che è il pH del sangue, infatti quello che si chiama equilibrio acido-base.
05:26E questo è molto importante perché naturalmente fungono da uno degli organi che regolano il pH, quindi da tampone del nostro organismo.
05:35Ed infine un'altra funzione molto importante è la funzione endocrina, in particolare la regolazione della produzione dei globuli rossi attraverso l'eritropoietina,
05:46un altro ormone che viene attivato nel rene e che regola appunto il metabolismo del calcio e del fosforo, appunto la vitamina D che subisce questa attivazione a carico del rene in forma attiva.
05:56E infine la renina che è un altro ormone molto importante che rientra nella regolazione della pressione arteriosa attraverso un sistema noto come sistema renangiotensina
06:06su cui intervengono numerosi farmaci che noi utilizziamo nei pazienti con malattia renale.
06:12Tema della puntata abbiamo detto la malattia renale cronica, è abbastanza ampio come tema ma è una questione, un problema abbastanza diffuso nella popolazione.
06:22Assolutamente sì, allora intanto se noi parliamo come dati di prevalenza la malattia renale cronica è una malattia molto diffusa come giustamente detto
06:31con stime che vanno nella popolazione generale italiana circa il 10%, l'americana si arriva anche al 12% perché sono più soggetti a determinate cause,
06:45in particolare il diabete e l'altra cosa importante quindi significa che in Italia circa 1 su 10 è a rischio di sviluppare la malattia renale cronica
06:56e questa malattia renale cronica diventa ancora più frequente se andiamo nelle fasce di età più avanzate
07:02perché un'altra delle cause della malattia renale cronica è l'invecchiamento che naturalmente espone i nostri reni a una sorta di riduzione della loro funzione.
07:12Altra cosa molto importante che spesso si sottovaluta è che i reni stanno diventando una causa importante di mortalità.
07:20Al momento sono in una top 10 che uno non vorrebbe essere, la top 10 delle cause di morte, il reni occupa la decima posizione
07:29però le previsioni per il 2040, perché si fanno già previsioni, fa passare la malattia renale cronica dal decimo al quarto posto,
07:37quindi è una sorta di emergenza globale.
07:42Quali sono i segnali che appunto diventano campanello d'allarme per questa malattia? Baronello ne ha indicato qualcuno?
07:48Sì, diciamo che questa è una malattia che spesso è silente, perché per esempio come nel caso del maestro Baronello
07:58lui aveva una malattia, lui parlava di un fatto acuto, in realtà la sua era una malattia renale cronica
08:04con dei sintomi ai quali il maestro si era sostanzialmente abituato, perché nella sua attività quotidiana
08:10non faceva tanto caso al fatto che era un po' più astenico, che non ce la faceva magari a fare le scale,
08:17che aveva un po' più di inappetenza. Sono dei sintomi purtroppo che sono subdoli e che arrivano a poco a poco
08:23e che non danno sentore di sé, non danno neanche dolore. Il rene soffre, diciamo, il dolore nelle malattie renali
08:31si avverte solo in condizioni particolari, come la colica renale, ma normalmente quando si ammalano i reni questo non succede.
08:37E quindi è molto importante, se uno vuole fare, diciamo, una sorta di prevenzione della malattia renale
08:46andare a cercare alcuni elementi che possono in qualche modo farti scattare il campanello d'allarme
08:53per esempio la misurazione della pressione arteriosa o per esempio un dosaggio di un esame che si chiama creatininemia
09:01che ci dà un'idea appunto del grado di insufficienza renale e soprattutto un altro esame molto importante
09:08è l'esame delle urine che spesso si trascura ma è uno specchio di quello che succede all'interno dei nostri reni.
09:15Io introduco subito una delle domande che ci provengono proprio da casa.
09:20È possibile quindi avere insufficienza renale e non accorgersene per anni?
09:24Esattamente, è una domanda molto pertinente e purtroppo è capitato, è capitato di avere persone
09:33come il maestro Banorello ma come altre persone che giungono al pronto soccorso
09:38perché a un certo punto incominciano ad avere quella che si chiama fase uremica della malattia renale
09:44ma poi controllando i reni, spesso si controllano ecograficamente, si vede che sono già dei reni piccoli
09:50dei reni che hanno una malattia cronica e perché? Perché come dicevo appunto
09:55gli unici sintomi che possono intervenire alcune volte sono quelli legati al momento della pressione arteriosa
10:02magari non si attribuisce questo fatto alla malattia renale immediatamente
10:05oppure per esempio il fatto di avere un gonfiore agli arti inferiori, la comparsa di edemi
10:11e tra virgolette risulta più fortunato chi ha un sintomo un po' più eclatante
10:17per esempio la comparsa di sangue nelle urine che ti scatta ad andare in ospedale
10:22o a un laboratorio di analisi per approfondire questo elemento
10:27diciamo sarebbe buona abitudine effettuare periodicamente in particolare più da una certa età in poi
10:35ma anche precocemente questi esami che ho detto, misurazione del controllo della pressione arteriosa
10:40misurazione anche della glicemia, non ci dobbiamo dimenticare che per esempio il diabete
10:45che è una malattia naturalmente che è facilmente diagnosticabile
10:49è la causa principale di malattia renale cronica
10:52come anche per esempio l'ipertensione, come anche l'obesità
10:57l'obesità rappresenta un'altra malattia che espone i soggetti a malattia renale cronica
11:02altre cause per esempio possibili, non sono cause ma sono delle situazioni
11:06man mano che si va avanti con gli anni
11:09dicevo appunto che oltre i 60 anni il rischio è molto più alto
11:13si arriva anche al 30-40% dei pazienti che possono avere insufficienza renale cronica
11:17quindi è più importante andare a ricercare la malattia attraverso questi esami che le ho detto
11:23Quanto incide il fattore ereditario?
11:27Bene, questo è un altro punto molto importante
11:29perché si è visto che effettivamente il fattore ereditario è un elemento fondamentale
11:35perché noi in quella che si chiama anamnesi dei pazienti
11:39cioè quando si va a studiare la malattia
11:44e quindi si ricerca un po' la storia delle malattie del paziente
11:49si rifà anche l'anamnesi familiare
11:51cioè si vede se all'interno della famiglia c'era qualche altro soggetto
11:55per esempio che o è finito in dialisi o ha avuto un trapianto
11:58o soffriva di insufficienza renale
11:59perché esistono delle forme genetiche che sono naturalmente trasmissibili
12:04e che non sono tanto infrequenti nella popolazione
12:07quindi è molto importante andarle a ricercare
12:10perché avendo già un'idea su quella che è la familiarità
12:13si può arrivare più facilmente poi alla diagnosi
12:16Andiamo a sfatare qualche mito o eventualmente a confermarlo
12:20Bere molta acqua è vero che aiuta a prevenire le malattie renali?
12:25E anche, questa è un'altra domanda che ci rivolgono
12:27il ruolo, il peso della dieta quotidiana nella salute renale
12:32e eventualmente se ci sono degli alimenti da eliminare in determinate circostanze?
12:38Allora, diciamo, se si parte da un concetto generale sui reni
12:43non si può dare un quantitativo in particolare
12:50cioè la quantità di acqua normalmente che noi consigliamo
12:55sono sempre un litro e mezzo o due litri di acqua al giorno
12:58però ci sono alcune situazioni in cui la quantità di acqua deve essere aumentata
13:02perché o ci sono delle malattie che spongono il paziente
13:06a determinate, per esempio la calcolosi è una di queste
13:09ora per esempio anche il rene policistico
13:11è una malattia in cui attraverso alcuni farmaci
13:14ma anche il consiglio che diamo noi è quello di bere molto di più
13:17per un meccanismo fisiopatologico che è un po' bloccato
13:21dall'assunzione di tanta acqua
13:24però non si deve esagerare
13:26e soprattutto vi sono delle condizioni
13:29non si deve esagerare perché alcune volte bere troppa acqua
13:32potrebbe esporre all'abbassamento di alcuni elettroliti
13:35come per esempio il sodio
13:36e quindi non bisogna prendere i consigli che escono certe volte sul web
13:41di bere tanta acqua perché potrebbe essere anche pericoloso
13:44come può essere anche pericoloso bere tanta acqua
13:48in quelle condizioni che noi definiamo come sindrome nefrosica
13:52in cui l'acqua che noi beviamo in realtà non riusciamo a trattenerla nel sangue
13:57ma va a formare gli edemi agli arti inferiori o al volto
14:01infatti in quei casi noi consigliamo la restrizione
14:04non soltanto del sodio ma anche dell'acqua
14:07e adesso ascoltiamo questa seconda testimonianza
14:10quella di un giovane di 34 anni
14:12l'avvocato Francesco Torre
14:13Riguardo al mio percorso è iniziato tutto nel 2019
14:19nella primavera inizio faccio delle analisi totalmente assolutamente rutinarie
14:25dalle quali emerge una proteinuria
14:29quindi la proteina nelle urine molto elevata
14:32da lì facciamo insomma degli ulteriori approfondimenti
14:36con la proteina nelle 24 ore
14:38insomma delle analisi piuttosto dettagliate
14:40che mi porteranno al ricovero nel luglio del 2019
14:46per ovviamente gli ulteriori approfondimenti
14:49ricovero che mi ha condotto alla biopsia
14:53per la verifica insomma puntuale della malattia
14:58che purtroppo mi è stata diagnosticata dal professore Santoro
15:04e la nefropatia da IgA che purtroppo è una malattia rara
15:10ma è la più comune ralle malattie rare
15:12e quindi da lì può iniziare un percorso piuttosto faticoso
15:16in cui per anni fortunatamente abbiamo venuto a bata la proteinuria
15:19la vera differenza è purtroppo il convivere
15:22con la diciamo consapevolezza che purtroppo
15:26fino a quando non sarà proprio una cura
15:29e questo sparsentano potrebbe essere proprio il caso
15:32la malattia non degeneri
15:34questo rappresenta per un paziente
15:37indubbiamente un grave fardello da portare
15:40Professore, nefropatia da IgA
15:46un'altra forma di insufficienza renale?
15:49Sì, diciamo che la nefropatia da IgA
15:52come diceva l'avvocato Torre
15:54è una di quelle malattie che rientrano nel campo delle glomerulonefriti
15:58è la forma più comune delle glomerulonefriti primitive
16:01è una malattia diciamo che ha un meccanismo immunologico
16:06è una malattia appunto detta autoimmune
16:09in cui il nostro organismo stesso
16:12produce degli anticorpi contro i nostri reni
16:16quindi è una condizione in cui noi dobbiamo intervenire
16:22attraverso delle terapie che in qualche modo
16:24tendano a bloccare il nostro sistema immunitario
16:27e la sintomatologia anche in questo caso
16:31è una sintomatologia di cui il paziente non avverte
16:34alcun disturbo se non in corrispondenza
16:38dell'evento che dicevo macroscopico
16:40che è quello di trovare delle urine di colore un pochettino più scuro
16:44la diagnosi si effettua attraverso la biopsia renale
16:47e a questo punto vorrei dire una cosa che naturalmente
16:51riguarda appunto a questo
16:53alla glomerulonefriti a depositi già ma in generale
16:56a tutte le glomerulonefriti sono delle malattie
16:57per cui è possibile avere una diagnosi attraverso la biopsia renale
17:03ed è possibile avere una terapia specifica
17:06questa malattia come tante altre glomerulonefriti
17:10ora hanno delle terapie che un tempo non c'erano
17:12hanno delle terapie che possono bloccare la malattia
17:15e farla avanzare come se il reni non avesse più nulla
17:19abbattendo la proteinuria e stabilizzando il filtrato glomerulare
17:23quindi è molto importante fare una diagnosi precoce
17:27naturalmente i segni anche in questo caso
17:31sono la comparsa di sangue nelle urine
17:33la comparsa di proteine nelle urine
17:35e in alcuni casi l'aumento della creatinina
17:37l'esame che viene effettuato la biopsia renale
17:40è un esame assolutamente
17:41che noi facciamo quasi di routine nel nostro reparto
17:46però ci permette di guardare in faccia la malattia
17:49e quindi di decidere esattamente
17:51qual è la terapia più giusta per quel determinato paziente
17:55non in generale per la malattia
17:57perché noi attraverso la biopsia
17:58cerchiamo anche di stadiare quella malattia
18:01quindi decidiamo se possiamo dare dei farmaci immunosoppressori
18:05se dobbiamo agire soltanto con dei farmaci
18:07che sono cosiddetti antiproteinuvici
18:09il costo di questi farmaci, delle terapie?
18:13allora i pazienti non hanno nessun costo
18:15fortunatamente sono tutte medicine
18:20che sono a carico del servizio sanitario nazionale
18:24che dobbiamo ringraziare, che abbiamo in Italia
18:26e che ci permette di curare qualsiasi paziente
18:30qualsiasi sia la sua condizione economica
18:32alcune di queste malattie, alcune di queste medicine
18:36però naturalmente soprattutto le ultime
18:39che stanno entrando in commercio
18:40hanno dei costi un po' elevati
18:42però siamo nell'ambito delle malattie rare
18:44e quindi nell'ambito delle malattie rare
18:47sono dei costi che possono essere sostenuti
18:50perché non andiamo a trattare milioni di pazienti
18:53ma andiamo a trattare molto meno pazienti
18:57però consideriamo che sono pazienti giovani
19:00sono pazienti giovani che potrebbero perdere
19:03la loro funzione renale in fase giovanile
19:06e quello sarebbe un problema
19:07breve pausa di benessere
19:09e torniamo subito in studio
19:11Ecco, siamo rientrati in studio
19:15professore, una cosa che ancora non le ho chiesto
19:17da che età può insorgere l'insufficienza renale?
19:21Diciamo, questa è una domanda naturalmente
19:24a cui non si può dare una risposta certa
19:27nel senso che le malattie renali possono insorgere
19:29purtroppo a qualsiasi età
19:32però ciascuna malattia renale
19:34ha una fascia di età di insorgenza più frequente
19:37per esempio abbiamo visto il caso dell'avvocato Torre
19:40in cui la fascia di età va dai 14-15 anni
19:43ma può arrivare fino ai 60-70 anni
19:46e naturalmente a seconda dell'età
19:49la malattia dà dimostrazione di sé con dei sintomi diversi
19:52ci sono delle malattie per esempio come il diabete
19:55che sono delle malattie che portano a insufficienza renale cronica
19:57in una fascia di età un po' più avanzata
20:01in generale le glomerulonefriti portano a insufficienza renale
20:05in una fascia di età solitamente un po' più giovanile
20:08sotto i 50 anni
20:09quindi diciamo non c'è un'età ben definita
20:12a seconda della patologia si può avere una fascia di età
20:16con cui la malattia si manifesta con una frequenza maggiore
20:19Evidentemente nel tempo l'approccio alla malattia è cambiato immagino?
20:24Sì, diciamo che noi ultimamente nell'ambito delle riunioni
20:32dei congressi a cui partecipiamo
20:35diciamo che questo è un periodo che possiamo considerare
20:39una primavera nefrologica
20:41perché? Perché per tanti anni abbiamo trattato
20:44la malattia renale cronica, quella di cui parlavamo all'inizio
20:47una malattia molto frequente
20:49veramente con poche armi
20:50poche armi un po' spuntate
20:52perché avevamo soltanto alcuni farmaci che rallentavano la malattia
20:57che però inesorabilmente portava poi ai trattamenti sostitutivi
21:01della funzione renale
21:02Negli ultimi anni sono venuti
21:04diciamo gli studi hanno portato alla luce dei farmaci
21:08che stanno dando dei grossissimi risultati
21:11in termini di riduzione della malattia renale
21:14per esempio le glifozine
21:16sono dei farmaci che sono stati introdotti nel diabete
21:18per ridurre appunto la glicemia
21:20si è visto invece che dagli studi danno un ottimo risultato
21:23in termini di rallentamento della malattia renale cronica
21:26e anche della proteinuria
21:28alcuni antagonisti del recettore per esempio dei mineral corticoidi
21:32come il firrenone
21:33è stato anche questo un farmaco che rappresenta ora uno dei pilastri
21:36soprattutto nei pazienti con diabete
21:38riduce la progressione della malattia e riduce la proteinuria
21:42che è l'altro elemento importante
21:44che fa aumentare la velocità di perdita della funzione renale
21:47poi da sempre abbiamo trattato la malattia renale cronica
21:51un sintomo della malattia renale cronica
21:53che è l'anemia facendo delle punture
21:55le famose punture di eritropoietina
21:57punture sottocute
21:59ora finalmente abbiamo un farmaco che si può dare anche per via orale
22:02che ha lo stesso effetto naturalmente dell'eritropoietina
22:07però naturalmente libera il paziente da quel disturbo di doversi fare le punture tre volte alla settimana
22:13quindi è questo nell'ambito della malattia renale cronica
22:16ma la primavera nefrologica che noi abbiamo in questo momento
22:19è perché sono venuti alla luce tanti farmaci per tante patologie
22:24per cui prima non c'era un trattamento
22:26quindi dico ai giovani specializzanti che sono entrati quest'anno
22:29e quelli che sono già in specializzazione
22:32che loro sono fortunati perché finalmente possono dare delle risposte ai pazienti
22:35che fino a qualche anno fa noi non potremmo dare
22:38dunque abbiamo capito che questi due preziosi organi speculari
22:44assolvono a tante funzioni
22:47però a un certo punto poi questi organi possono arrivare a non funzionare più
22:51in quel caso che si fa?
22:53bene diciamo che tra virgolette dico fortunatamente
22:57i nostri reni possono essere sostituiti
23:00infatti si parla di terapie renali sostitutive
23:03e non abbiamo una sola metodica ma abbiamo ben tre metodiche
23:06con cui possiamo sostituire la funzione renale
23:08forse un giorno ce ne sarà una quarta
23:11che sarà il rene tascabile
23:15però in questo momento quelle che si possono utilizzare
23:19sono l'emodialisi
23:21c'è un trattamento emodialitico attraverso una circolazione del sangue in una macchina
23:27attraverso un filtro il sangue viene depurato
23:29e questo viene effettuato in ospedale
23:31si fa dalle due alle tre volte la settimana
23:34e questo professore scusi chiede alla regia di farci vedere
23:36proprio le immagini di questo trattamento che viene effettuato nel suo reparto
23:41l'emodialisi e poi la diagnosi peritoneale
23:43esattamente
23:45e questo è un trattamento appunto che viene effettuato
23:49dicevo dalle due alle tre volte
23:51tipicamente tre volte la settimana
23:53tanti pazienti che hanno una funzione renale residua riescono a farlo due volte la settimana
23:57migliorando appunto la qualità di vita
23:59ecco come vedete in queste immagini sono queste macchine
24:01in cui il sangue circola all'interno appunto dal paziente
24:06viene fatto circolare in una macchina
24:08passa attraverso il filtro
24:09viene depurato
24:10vengono aggiunte delle sostanze che sono necessarie per il paziente
24:14e poi viene restituito al paziente
24:17e questo è un trattamento che si fa per circa quattro ore ogni seduta
24:21questo trattamento naturalmente come nel caso del maestro
24:25abbiamo visto che effettua questo tipo di trattamento
24:27permette all'organismo di essere depurato da parte di quelle sostanze
24:34quella funzione che normalmente viene espletata dal rene
24:37per questo si chiama trattamento sostitutivo della funzione renale
24:41si utilizzano ecco qua vediamo il paziente in questione
24:45c'è due aghi che vengono messi sul due vene
24:49cioè sul circolo venoso
24:51uno per aspirarlo e uno poi per farlo ritornare al paziente
24:55l'altra tecnica
24:57ora abbiamo visto un frammento è la dialisi peritoneale
25:00che è una tecnica naturalmente
25:02mentre questa è una tecnica prevalentemente ospedaliera
25:04quindi si può fare in ospedale o nei centri convenzionati
25:06la dialisi peritoneale è una tecnica cosiddetta domiciliare
25:10è una tecnica in cui il paziente ha un ruolo importante nella gestione della sua terapia
25:16perché la effettua nella propria casa e attraverso delle soluzioni
25:22che il paziente appunto a domicilio potrà inserire attraverso un cateterino
25:29che si chiama appunto catetere peritoneale in addome
25:31quindi la funzione del filtro dell'emodialisi viene espletata dalla funzione dei capillari del peritoneo
25:38rispetto all'emodialisi la dialisi peritoneale rende il paziente più autonomo
25:44soprattutto in quelle condizioni in cui il paziente lavora
25:48o vuole passare vuole diciamo evitare di passare meno tempo nell'ambito della sua famiglia
25:56perché naturalmente l'emodialisi comporta che per tre volte alla settimana
26:00come dicevo il paziente deve andare presso un centro
26:02trascorre mezza giornata sostanzialmente all'interno di questi centri
26:07naturalmente la dialisi peritoneale è una tecnica che non si può fare per tantissimi anni
26:14però rappresenta rispetto all'emodialisi una tecnica che permette di mantenere la diuresi
26:21cosa che purtroppo con l'emodialisi nel corso del tempo tende ad esaurirsi
26:26ci chiedono da casa è possibile viaggiare facendo la dialisi peritoneale?
26:31assolutamente sì la dialisi peritoneale permette tranquillamente di potersi spostare in due modi
26:39sia portandosi con sé quelle che sono le sacche necessarie per poter effettuare il trattamento in albergo per esempio
26:51oppure molto spesso le ditte che producono questi prodotti spediscono nella sede in cui andrà sia la macchina
27:00perché non ho detto si può fare in due modi o attraverso un trattamento continuo con delle sacche
27:05attraverso una macchina che si chiama cycler che si utilizza diciamo la notte
27:11quindi questo apparecchio può essere spedito nella sede in cui il paziente andrà
27:15quindi non ha grosse difficoltà negli spostamenti della dialisi peritoneale
27:19un pochettino di più c'è l'emodialisi per cui se il paziente si sposta presso un'altra città
27:24bisognerebbe contattare in quella città un centro di dialisi per prenotargli delle sedute di dialisi
27:29però diciamo che le possibilità per viaggiare ci sono
27:35un po' più scomode per l'emodialisi sicuramente molto più comode per la dialisi peritoneale
27:39Sentiamo adesso il contributo di un dirigente medico della sua equip professore
27:45la dottoressa Chiara Casuscelli
27:49Noi abbiamo un rapporto molto stretto con i nostri pazienti e con i loro familiari
27:54allora nella nostra organizzazione questi pazienti vengono presi in carico o in urgenza
28:01dal pronto soccorso e quindi poi li seguiamo nella diagnosi e la terapia durante il ricovero
28:06oppure arrivano nei nostri ambulatori quindi abbiamo l'ambulatorio generale di malattia renale cronica
28:12dove accogliamo sia i nostri pazienti in follow up che i nuovi pazienti che vengono attraverso il CUP
28:19e sia tutti gli ambulatori specialistici quindi l'ambulatorio post trapianto
28:24l'ambulatorio preemptive dove seguiamo i pazienti in quinto stadio
28:27e quindi l'ambulatorio di dialisi peritoneale e in questi due tipi di ambulatori
28:33prepariamo il paziente all'idoneità per un eventuale trapianto di rene
28:37l'ambulatorio di malattie glomerulari e malattie rare e l'ambulatorio di onconefrologia
28:42quindi accogliamo i pazienti nelle strutture ambulatoriali
28:46dopodiché a seconda delle necessità cliniche organizziamo i ricoveri
28:50sia i primi ricoveri per inquadramento diagnostico
28:54ovviamente anche l'aspetto umano importante quindi parlare con il paziente
28:58organizzare e prospettarli tutto quello che sarà il suo iter
29:02dalla dinamica dell'esecuzione della biopsia renale
29:07che magari mette un po' timore al paziente
29:12quindi lo tranquillizziamo da quel punto di vista
29:14quindi poi al momento della terapia spiegheremo quali saranno le sue prospettive
29:22Ecco professore abbiamo poi illustrato queste metodiche di dialisi
29:28naturalmente chi si sottopone a questo trattamento lo fa però con l'attesa di poter risolvere definitivamente questo problema come?
29:36Non abbiamo parlato di quello che è il terzo trattamento sostitutivo
29:40che è quello più importante
29:42che è quello che dà un maggior beneficio al paziente
29:46pensi un po' che sia l'emodialisi che la dialisi peritoneale
29:50naturalmente sono delle tecniche in cui noi sostituiamo artificialmente la funzione del rene
29:58il trapianto invece sostituiamo completamente la funzione del rene dandogli un nuovo organo
30:04e che di fatto li rende liberi sostanzialmente dal fatto di poter viaggiare
30:10di potersi spostare dove vogliono
30:14devono solo portare con sé delle medicine
30:16il trapianto rappresenta quindi l'opzione più importante tra i trattamenti sostitutivi
30:22ed è quello a cui tutti i pazienti anzi noi spieghiamo
30:26a cui i pazienti devono mirare per risolvere completamente la loro malattia
30:32naturalmente sempre tenendo presente che anche nel trapianto ci possono essere delle situazioni
30:38in cui uno deve avere gli occhi aperti
30:41però sicuramente fra le tre tecniche il trapianto rappresenta la tecnica migliore
30:46Come fare per sottoporsi a un trapianto di rene?
30:50Allora il centro solitamente che ha in gestione il paziente
30:56per esempio i pazienti che si riferiscono al policlinico di Messina
31:01la nostra unità operativa e che fanno emodialisi o dialisi peritoneale
31:05o che come diceva la dottoressa sono nell'ambulatorio preemptive
31:09che cosa significa?
31:11sono gli pazienti che hanno una funzione renale residua molto bassa
31:15e che quindi da qui a poco avranno un rischio di sviluppare
31:20di avere in eccessiva di fare dialisi
31:21li mettiamo in questo ambulatorio
31:23perché è possibile ora avviarli al trapianto
31:27prima ancora di iniziare la dialisi
31:29quindi si rivolgono a noi
31:31noi facciamo fare degli accertamenti strumentali
31:34degli accertamenti sul sangue
31:36dopodiché li indirizziamo al centro trapianti
31:39noi abbiamo una convenzione con il centro trapianti ISMET
31:43dove i nostri specializzanti nella loro rotazione
31:46passano anche un periodo della loro frequenza
31:49diciamo nella specializzazione
31:51ISMET a Palermo
31:53il centro trapianti ISMET a Palermo
31:55e lì diciamo vengono inseriti in questa lista trapianti
32:00e naturalmente per donazione da cadavere
32:03i regni che provengono da pazienti deceduti
32:07però un'altra opzione possibile è la donazione da vivente
32:11quindi un'altra cosa che noi domandiamo sempre al paziente
32:14quando spieghiamo che c'è questa opzione
32:18chiediamo se in famiglia ci potrebbe essere qualcuno disponibile
32:22a donare l'organo
32:24e questo naturalmente noi lo chiediamo
32:27perché sappiamo quanto sia importante la donazione
32:30perché all'interno delle famiglie
32:32la malattia non è che è la malattia solo del paziente
32:36ma un paziente malato all'interno di una famiglia
32:38rende tutta la famiglia partecipe di questa situazione
32:42quindi quando noi risolviamo un problema
32:45attraverso la donazione all'interno di una famiglia
32:48non facciamo altro che fare un favore alla famiglia
32:50perché la famiglia stessa ne beneficia
32:53e molte persone lo capiscono
32:56molte persone lo capiscono
32:57e quindi si tirano disponibili alla donazione
33:00possono essere genitori, possono essere fratelli, possono essere mogli o mariti
33:05e questo naturalmente rappresenta per loro un cambio totale della loro malattia
33:12perché una cosa che è importante dire
33:15che i pazienti con malattia renale cronica
33:17vivono con l'ansia della perdita totale della funzione renale
33:22e con l'ansia di avviare la dialisi
33:24in realtà è un meccanismo mentale
33:26perché poi quando iniziano l'emodialisi
33:28l'abbiamo visto col maestro Baronello
33:29poi capiscono che in realtà si inizia una nuova vita
33:32però quando tu dai la possibilità
33:34la speranza di avere un altro organo
33:36di avere un trapianto
33:38al paziente da un punto di vista psicologico
33:40dai un vantaggio enorme
33:42Chiedo alla regia di riposizionarmi l'ultima immagine
33:46l'ultima diapositiva
33:47perché fra le tante domande che sentiamo passare rispetto al trapianto
33:54al donatore cosa può succedere
33:57e anche un po' la questione del rigetto
33:59professore vorrei chiarire meglio con lei
34:01Allora per quanto riguarda il donatore vivente
34:04naturalmente è un donatore che naturalmente
34:08dando il proprio rene diventa un soggetto monorene
34:11e diciamo noi anche quando doniamo un rene
34:15quando viene donato un rene
34:16si dona soltanto un rene
34:17se appunto è un rene in buone condizioni
34:20e significa che con un rene soltanto si può vivere
34:23ci sono ormai tantissimi studi che lo dimostrano
34:27e non soltanto si può vivere
34:30facendo soltanto attenzione al controllo della pressione arteriosa
34:34e a degli esami di routine che vengono richiesti periodicamente
34:38e quindi si può avere un po' più
34:40un rischio di sviluppare un po' di ipertensione
34:42ma non c'è un rischio di sviluppare una malattia renale
34:45perché se uno non ce l'aveva in un rene
34:47cioè non ce l'aveva in tutti e due i reni
34:49non succede di svilupparla nel rene che rimane
34:52ma poi oltre questo i pazienti che vengono sottoposti a donazione
34:59cioè le persone che effettuano la donazione
35:02hanno la possibilità di fare uno screening
35:05che spesso non viene fatto
35:10e noi abbiamo avuto esperienza di situazioni
35:16in cui attraverso questo screening siamo riusciti a identificare delle malattie
35:21di cui il paziente non avrebbe avuto conoscenza
35:25e anzi c'è una bellissima storia di un papà
35:31che doveva donare l'organo alla propria figlia
35:33nella fase di sviluppo degli esami per il trapianto
35:38è stato identificato un tumore
35:40e quindi da una notizia felice della donazione si è passata a una tragedia
35:43però fortunatamente il tumore in una fase molto iniziale
35:47il paziente è stato sottoposto a un intervento per rimuovere il tumore
35:50e dopo due mesi ha donato l'organo alla figlia
35:53quindi in realtà il papà ha dato la vita alla figlia
35:57ma anche la figlia ha dato la vita al papà
35:59attraverso quest'atto di generosità
36:01quindi ritengo che la donazione può apportare anche dei benefici in chi dona
36:07oltre che dei benefici cosiddetti legati personali
36:12anche dei benefici di salute proprio
36:14Qua insomma abbiamo aperto il grande capitolo della donazione di organi
36:18che è anche una questione etica naturalmente
36:20sulla quale si dibatte spesso
36:22e che ci coinvolge tutti proprio come società civile
36:26professore ci sono dei casi in cui è assolutamente impossibile
36:30effettuare il trapianto
36:31penso a delle circostanze ad esempio di comorbidità
36:34del soggetto affetto da insufficienza renale
36:38allora diciamo che per ricevere un trapianto
36:42o per donare un trapianto
36:44i pazienti devono essere sottoposti agli esami
36:47il trapianto nel momento in cui si effettua
36:51poi il paziente deve fare una terapia immunosoppressiva
36:54quindi non deve essere un paziente che ha malattie infettive in corso
36:57non deve essere un paziente che ha delle neoplasie possibili
37:00che si vanno a cercare in corso
37:02e non ha delle condizioni cardiache talmente gravi
37:06che potrebbero peggiorare
37:08perché naturalmente è sempre una prova di sforzo per l'organismo
37:13quando si effettua un trapianto
37:15poi il paziente sta molto meglio sicuramente
37:17e dall'altra parte il paziente che dona
37:20è importante che faccia degli esami
37:23per vedere se non ha delle malattie
37:25che potenzialmente potrebbe trasmettere
37:28alla persona a cui sta donando l'organo
37:31poi c'è da dire che nell'ambito della famiglia
37:34a proposito della genetica
37:36nell'ambito della famiglia
37:37è molto importante
37:39se il paziente c'è una malattia genetica
37:42valutare se il genitore
37:45uno dei due genitori
37:46un fratello o una sorella
37:47non il compagno o la compagna
37:49che non hanno rapporti di questo tipo
37:51di natura genetica
37:52e non siano portatori della stessa mutazione
37:57allora in quel caso il trapianto non viene effettuato
38:00donne in gravidanza possono ricevere il rene?
38:04possono donarlo?
38:05no, in gravidanza assolutamente non si può effettuare
38:09la gravidanza diciamo è una condizione in cui
38:12le persone non possono subire degli interventi chirurgici
38:16di questo tipo
38:18però si può dire che donne che hanno un trapianto
38:23possono portare avanti una gravidanza
38:26che sono portatrici di un trapianto
38:28e ci sono del diciamo
38:31se donne che sono in una fase feconda della loro vita
38:36stanno facendo emodialisi o dialisi peritoneale
38:38ci sono dei report in cui queste pazienti
38:41possono portare avanti anche una gravidanza
38:43è molto più complesso magari
38:45però può succedere
38:46però sicuramente col trapianto si può effettuare una gravidanza
38:50e adesso ascoltiamo la testimonianza
38:53il contributo di una specializzanda quasi specializzata
38:56la dottoressa Elisabetta Genovese
38:59allora per noi sicuramente avere la possibilità di
39:03per noi specializzanti di formarci in un luogo
39:07in un policlinico universitario così completo è stato fondamentale
39:13pertanto sicuramente seguire il paziente in tutto l'iter diagnostico terapeutico
39:21è davvero formativo
39:26come lo vediamo?
39:28sicuramente alterniamo
39:32anche dal nostro punto di vista
39:35non è facile
39:37non è facile perché sono dei pazienti fragili
39:40pertanto non è facile talvolta
39:45vederli reagire
39:47non nel migliore dei modi
39:50all'iter diagnostico terapeutico
39:52al di là di quella che è la diagnosi immediata
39:55è dunque la risoluzione del problema
39:57si aspettano sempre una diagnosi
40:00e si aspettano sempre una terapia
40:02si aspettano sempre una soluzione
40:04talvolta noi possiamo darla
40:07talvolta no
40:10sicuramente rispetto a tanti anni fa
40:13pensiamo che comunque
40:16l'emodialisi esiste
40:18non da così tanti anni
40:21ad oggi abbiamo la possibilità di dare una soluzione
40:26si tratta appunto di un trattamento sostitutivo renale
40:30quello dell'emodialisi
40:31così come quello del trapianto
40:33sicuramente l'optimum è poi quello del trapianto
40:37ecco quindi per noi dar loro una soluzione
40:40è motivo di gioia e di successo professionale
40:45ecco professore
40:47e qua entriamo anche in un altro grande ambito
40:51che è quello dell'umanizzazione delle terapie
40:53il rapporto che si instaura tra l'equip
40:56il dirigente medico e il paziente
40:58perché sicuramente
40:59ricevere una diagnosi di questo tipo
41:01ha delle implicazioni psicologiche
41:04sì
41:05diciamo che in generale
41:06chi entra in ospedale
41:07entra con un animo sempre molto impaurito
41:12perché porta con sé una malattia
41:14porta con sé una delle tante domande
41:18e quindi quello che cerco sempre io di trasmettere
41:23e cerchiamo noi di trasmettere
41:25perché naturalmente lavoriamo in equip
41:28è quello di dare sì
41:31dare delle risposte in termini di terapia
41:33però di dare anche delle rassicurazioni
41:35da un punto di vista umano
41:37infatti abbiamo sentito
41:39come diceva il maestro Baronello
41:41che c'è
41:43perché effettivamente
41:44io lo avverto
41:45non soltanto da parte mia
41:46ma un po' da parte di tutti
41:48questa sorta di umanizzazione delle cure
41:53i pazienti ne hanno bisogno
41:56si può dare una cattiva notizia
41:59ma se la si dà nella maniera corretta
42:01il paziente l'accetta
42:03è anche una notizia che non è molto cattiva
42:05che se si dà nella maniera scorretta
42:07il paziente può anche subire uno stress psicologico importante
42:12quindi è molto importante
42:14come ci si rivolge al paziente
42:18come gli si spiega la sua malattia
42:20e quale obiettivo dare al paziente
42:23l'obiettivo
42:24la speranza
42:25ecco non bisogna mai far perdere al paziente
42:28ma penso che questo
42:29è un qualcosa che viene condiviso da tanti colleghi
42:31di tante altre branche della medicina
42:35quando si ha una malattia
42:38penso un malato vuole
42:40vuole sì che la sicuri la malattia
42:42ma vuole anche delle speranze
42:44e noi dobbiamo fare anche questo
42:45non è soltanto la nostra professione
42:47in cui dobbiamo mettere la nostra scienza
42:50ma dobbiamo anche mettere la nostra umanità
42:52ecco
42:54a consuntivo di tutta questa chiacchierata professore
42:58vogliamo ricordare l'importanza di fare prevenzione
43:01l'importanza della diagnosi precoce
43:03assolutamente sì
43:05guardi noi facciamo
43:07proprio per questa enorme diffusione
43:10che c'è di questa
43:11della malattia renala cronica
43:13il 10% della popolazione
43:14è stata istituita annualmente
43:16quella che si chiama
43:17giornata mondiale del regno
43:18e in questa giornata
43:19noi ogni anno la dedichiamo
43:21a delle fasce della popolazione
43:24l'abbiamo dedicata alle donne in gravidanza
43:26l'abbiamo dedicato ai bambini
43:27l'abbiamo dedicato ai pazienti con diabete
43:31perché poi i messaggi sono sempre gli stessi
43:35fare prevenzione permette di fare una diagnosi precoce
43:39fare una diagnosi precoce significa iniziare precocemente anche le cure
43:43e quindi rallentare la progressione della malattia
43:46abbiamo gli strumenti per poterlo fare
43:49abbiamo le tecniche per poter fare diagnosi
43:51abbiamo le terapie per poter fare rallentare le malattie
43:54e forse anche bloccarle
43:56quindi forse cosa manca
43:58manca un'azione di sensibilizzazione
44:00un po' più incisiva
44:01a partire anche dalle scuole
44:03quindi dalle fasce più giovani
44:04sì diciamo che
44:06naturalmente queste informazioni
44:08andrebbero anche rivolte alle scuole
44:11perché determinati diciamo
44:14a determinate abitudini
44:16possono anche da un punto di vista alimentare
44:18possono partire sin dalle scuole
44:20e noi sulle scuole abbiamo lavorato
44:23o attraverso dei
44:25diciamo soprattutto nell'ambito della donazione dei trapianti
44:28perché è molto importante far sapere appunto
44:32conoscere che ci sono
44:35c'è questa possibilità della donazione degli organi
44:38e quindi l'abbiamo portata anche all'interno delle scuole
44:41però è importante come diceva lei anche far conoscere
44:45quali sono i semplici meccanismi
44:48per poter fare prevenzione delle malattie renali
44:51e questo appunto misurazione della pressione
44:54esame delle urine
44:55esame della glicemia
44:56rappresentano i cardini più importanti
44:59e poi la valutazione della creatininemia
45:02bene noi ringraziamo il professore Domenico Santoro
45:05direttore dell'unità operativa complessa
45:07di nefrologia e dialisi dell'azienda
45:10ospedaliere universitaria policlinico
45:12Gaetano Martino di Messina
45:14io approfitto per lanciare il tema della prossima puntata
45:17parleremo di robot, realtà virtuale e neurostimolazione
45:22in studio con me ci sarà il dottor Salvatore Calabro
45:25neurologo dell'IRCS Centro Neurolesi Bonino Puleio
45:29naturalmente a lui potrete rivolgere domande e curiosità
45:33inviando una mail all'indirizzo
45:35agendabenesserertp
45:37chiocciolagmail.com
45:39o un messaggio whatsapp
45:41o un audio messaggio
45:43al 342 84 94 226
45:47e come dico sempre io
45:49benessere informare per curare
45:51a tutti
45:53a tutti
45:55a tutti
45:57Grazie a tutti.
46:27Grazie a tutti.
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