00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:30Il caos principale si sente soprattutto nel settore dei trasporti, in una città complessa come Roma.
00:42Ma è un venerdì 28 novembre particolare perché a scioperare è anche la nostra categoria, la categoria dei giornalisti.
00:50Come vedete io sono in diretta quindi ho deciso di non aderire allo sciopero perché penso che sia nostro dovere comunque continuare a fornire un servizio pubblico alla cittadinanza
01:01e portare avanti un po' la missione dei giornalisti, cioè informare ovviamente i cittadini.
01:08Ma perché la categoria dei giornalisti ha deciso oggi di incrociare le braccia.
01:12Non c'è soltanto il rinnovo del contratto nazionale alla base ma devo dire ci sono tutta una serie di motivi che affondano le radici in decenni di cambiamenti, tutt'altro che positivi.
01:24Fare il giornalista significa abbracciare una missione, fare un lavoro sociale, cioè informare il pubblico, informare la cittadinanza.
01:32Chiaro è però che per informare i cittadini per far leggere i propri articoli, per far ascoltare le proprie parole bisogna farlo con gli strumenti giusti e soprattutto nelle condizioni giuste.
01:44A spiegare i motivi della protesta è stata la Federazione Nazionale della Stampa Italiana che in un comunicato ha scritto ecco devo dire un messaggio molto potente.
01:54Ve ne leggo soltanto un estratto. Oggi le giornaliste e i giornalisti italiani sono in sciopero.
01:59Scioperiamo perché il nostro contratto di lavoro è scaduto da dieci anni e soprattutto perché riteniamo che il giornalismo non abbia avuto la necessaria attenzione da parte degli editori aderenti alla FIEG.
02:12Molti tagli e pochi investimenti nonostante le milionarie sovvenzioni pubbliche.
02:16Ed è effettivamente un dato di fatto. In dieci anni giornalisti indipendenti o comunque dipendenti sono drasticamente diminuiti.
02:24E questo si vince anche dal numero degli iscritti ad esempio all'esame di abilitazione per diventare professionisti.
02:32È aumentato invece a dismisura lo sfruttamento di precari e collaboratori che vengono pagati addirittura 3 euro a pezzo.
02:40Poi c'è il tema della censura, c'è il tema delle minacce. Insomma fare questo lavoro sta diventando sempre più difficile.
02:46Non ci stupiamo del fatto che sempre meno giovani vogliano intraprendere questa carriera.
02:51Ne parliamo con il collega Giacomo Bertoni che è anche membro dell'associazione Volpi Scapigliate.
02:57Intanto lo saluto. Ciao Giacomo, ben trovato.
03:01Grazie Elisa, buongiorno. Un saluto ai vostri telespettatori.
03:05Grazie per essere con noi Giacomo.
03:07Volpi Scapigliate è un'associazione che è nata per sostenere i temi della libertà di stampa.
03:12In ricordo di un giornalista collega che noi vogliamo oggi ovviamente ricordare, Andy Rocchelli.
03:20Era un fotoreporter, è stato ucciso in Ucraina nel 2014.
03:25Quindi insomma questa associazione ha un fortissimo valore simbolico, Giacomo.
03:31Innanzitutto ti chiedo cosa ne pensi di questa protesta di oggi,
03:35il fatto che i giornalisti abbiano deciso di incrociare le braccia.
03:39Sicuramente è importante lanciare un segnale.
03:43Non sono molto fiducioso sugli effetti di questo sciopero.
03:48Parlo da giornalista che è passato dalla gavetta su collaboratore esterno.
03:55Prima dicevi collaboratori esterni pagati pochi euro al pezzo.
04:00Ci sono passato e non vedo al momento grandi cambiamenti nel mondo del giornalismo.
04:07Sono anni che il settore affronta una crisi profonda, una crisi strutturale
04:13e non si vedono interventi né da parte degli editori né da parte delle istituzioni
04:20per cercare di rinnovare questo settore così importante per la democrazia.
04:26Assolutamente sì.
04:28C'è da dire però, insomma, io voglio dare, nonostante io faccia parte della categoria
04:33l'ESA, tra virgolette, che non possiamo neanche, diciamo, in un certo senso
04:37come posso dire, biasimare un po' gli editori.
04:40Gli editori sono degli imprenditori, quindi magari non hanno,
04:43non sono nella concezione di capire che il giornalismo è una missione.
04:48Però ecco, è chiaro che bisogna arrivare ad un punto di incontro.
04:52La maggior parte dei giornalisti oggi sono preoccupati anche un po'
04:56per l'avvento dell'intelligenza artificiale.
04:58Secondo te quella potrebbe essere una minaccia, Giacomo?
05:02Sì, lo è.
05:03Questo è proprio uno dei punti per i quali Federazione Nazionale Diana oggi sciopera.
05:09Una delle righe è proprio che venga fatta una regolamentazione dell'intelligenza artificiale
05:16perché molto spesso per dare le risposte agli utenti del web
05:23l'intelligenza artificiale raccoglie informazioni prese anche dai giornali,
05:30dalle testate giornalistiche online e lo fa ovviamente in modo gratuito.
05:35Non solo l'utente finale si trova le risposte fatte dall'intelligenza artificiale
05:41che vengono in lavoro giornalistico e se le ritrova senza l'esplicitazione delle fonti.
05:50Quindi molto spesso si trova davanti una serie di informazioni senza alcun contesto,
05:59senza alcuna fonte e questo danneggia sia i giornalisti che hanno prodotto quelle informazioni,
06:05quelle notizie, ma danneggia anche l'utente più debole
06:09di fronte a un flusso di informazioni che non è in grado di gestire speso.
06:14Certo, quindi potrebbe essere effettivamente una minaccia,
06:17però dal punto di vista editoriale è un vantaggio,
06:20perché io mi faccio scrivere l'articolo dal software di intelligenza artificiale
06:25risparmio sai quanti soldi anziché pagare invece un giornalista,
06:29quindi questa forse è la paura più grande.
06:31Tra i vari motivi che un po' affliggono, diciamo comunque preoccupano
06:35e fanno anche arrabbiare un po' la nostra categoria Giacomo,
06:38c'è la questione della censura, cioè molto spesso ci scontriamo di fronte a dubbi
06:44che vengono da noi stessi, no?
06:46Cioè questo lo posso scrivere, forse questo è meglio che lo cancello,
06:49addirittura lo si scrive e poi arriva diciamo un po' alla correzione,
06:53questo è meglio che lo cancelli perché è troppo rischioso.
06:56Questo però non è ovviamente fornire al pubblico una informazione indipendente,
07:02se vogliamo, no?
07:04No, ci sono secondo me due problemi, la censura e l'autocensura.
07:10La censura si è fatta sempre più forte e approfitta anche di questa debolezza strutturale del giornalismo.
07:18Pensiamo alle querele pretestuose, le querele temerarie.
07:22Ecco, un giornale in crisi, un giornale in difficoltà,
07:26può essere spinto a censurare un proprio giornalista che ha realizzato un'inchiesta coraggiosa
07:32per paura di una querela pretestuosa.
07:35Pensiamo una querela che chiede un risarcimento danni di 10 milioni di euro,
07:42significa che il giornale, pur sapendo di aver scritto la verità,
07:46dovrà magari affrontare anni e anni di spese giudiziarie.
07:51Questo, molte testate, soprattutto le più piccole, non se lo possono permettere.
07:56Pensiamo poi ai giornalisti indipendenti,
07:59quindi quelli che lavorano senza un editore fisso.
08:03Come te, no? Come te, giustamente.
08:05Come sottoscritto, è ovvio che una querela di questo genere
08:10o un'intimidazione possono essere veramente causa di una censura totale,
08:16e addirittura di un blocco dell'attività stessa giornalistica per il giornalista indipendente.
08:23Ti posso chiedere se ti è mai capitato, Giacomo?
08:26Scusami se ti ho interrotto.
08:28Allora, devo dire, per fortuna non querele pretestuose.
08:35Uno degli episodi che sembra sempre più so
08:38sono le cosiddette tempeste d'odio sui social.
08:43Nel senso che quando pubblichi una notizia magari un po' scomoda,
08:47magari fastidiosa,
08:49ecco, è molto che si creino queste vere e proprie tempeste d'odio
08:54mosse da troll, profili anonimi, bot,
08:59che attaccano in modo coordinato.
09:01Nel giro di pochi minuti ricevi delegittimazioni, insulti, minacce
09:06che tentano, insomma, di farti passare la voglia
09:09di scrivere e di pubblicare le notizie.
09:12Questo è un peccato.
09:15Poi possono capitare intimidazioni,
09:17questo mi è capitato lavorando nella cronaca locale,
09:20nel senso che quando sei collaboratore esterno,
09:23giri per la città a caccia di notizie,
09:25quindi ti devi fermare proprio dove le cose non funzionano,
09:29è facile scontrarsi o con la politica che non ha piacere
09:32che escano queste notizie
09:35o con gli uffici stampa potenti
09:38che non sempre collaborano a pieno
09:42con i colleghi che invece lavorano nella stampa
09:45e quindi sì, i tipi di intimidazione sono tanti e diversi
09:49e sicuramente oggi è più difficile fare questo lavoro.
09:54Ecco, nonostante abbiamo più strumenti a disposizione,
09:57perché io immagino un giornalista negli anni 70
10:00che aveva semplicemente il suo taccuino con la sua penna,
10:03non aveva internet, non aveva whatsapp,
10:05non aveva niente di tutto ciò,
10:07quindi addirittura si dettavano gli articoli per telefono,
10:11e paradossalmente invece era più semplice
10:14sotto certi punti di vista.
10:16Giacomo, io sono quasi in chiusura,
10:17ma l'ultima domanda che ti faccio è
10:19se assiste a una progressiva diminuzione
10:21di nuove leve nella nostra professione,
10:25e questo si è anche riscontrato
10:27ad esempio negli ultimi esami
10:29per l'abilitazione a professionista,
10:31cioè una volta addirittura si presentavano in 10.000,
10:34adesso sì e no in 300,
10:36quindi è una diminuzione drastica.
10:39Constatiamo il fatto che i giovani
10:41questo mestiere non lo vogliono più fare
10:43perché dicono a me non mi conviene,
10:45però ecco, devo dire dalla nostra
10:47che si perdono il lavoro più bello del mondo,
10:49diciamolo però dai.
10:52Quando io ho fatto il listato nel 2020
10:54eravamo più di 600,
10:56purtroppo ho visto che i dati sono calati ancora.
10:59Questo è il lavoro più bello del mondo
11:00ed è anche il più importante
11:02perché quando il giornalista
11:04e l'opinione pubblica
11:06sono dalla stessa parte della barricata,
11:09la democrazia è più al sicuro.
11:12Quindi io mi auguro che davvero si continui
11:14nonostante tutte le fatiche,
11:16nonostante per buona parte della gavetta
11:18il lavoro giornalistico
11:19non sia economicamente vantaggioso.
11:23Spero che tanti giovani
11:24provino a lanciarsi in questo lavoro.
11:27È un lavoro fondamentale
11:29ed è un lavoro che ha un grande rinnovamento.
11:32Credo che dobbiamo tornare alle origini,
11:34riscoprire la deontologia.
11:35C'è già tutto scritto lì,
11:37anche per affrontare le sfide
11:39del digitale, dell'intelligenza artificiale.
11:42C'è tutto scritto nella nostra deontologia.
11:44Cercare la verità,
11:45verificare i fatti,
11:47promuovere un dibattito sano,
11:50dove tutte le opinioni
11:51hanno un modo di essere espresse
11:54e verificate e affrontate.
11:56C'è tutto nella nostra deontologia,
11:58dobbiamo solo riscoprirla.
12:00Assolutamente sì,
12:01soprattutto promuovere anche
12:02un giornalismo costruttivo,
12:04nel senso che
12:05noi molto spesso, Giacomo,
12:06ci scontriamo con notizie
12:07che fanno anche male,
12:08che sono anche difficili da raccontare,
12:10però cerchiamo sempre
12:11di costruirci qualcosa sopra,
12:14anche nel dramma.
12:15Non dico trovare la soluzione
12:16a tutti i costi,
12:17ma cercare anche
12:18di fornire degli spunti
12:20di riflessione
12:20che chi ci ascolta,
12:22chi ci legge,
12:22magari può prendere in considerazione.
12:24Allora, io ti dico,
12:25per me è stato un piacere enorme
12:27averti in trasmissione.
12:28Continuerei per ore,
12:29perché il tema, devo dire,
12:30è molto lungo,
12:31ma per esigenze tecniche
12:33dobbiamo salutarci.
12:34Quindi grazie davvero di cuore
12:35e a prestissimo, Giacomo.
12:36E buon lavoro.
12:37Grazie Elisa.
12:38Buon saluto ai tuoi telespettatori.
12:40Grazie.
12:41Grazie ancora.
12:42Non solo Roma.
12:46Le notizie dalla Regione
12:47con Elisa Mariani.