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  • 2 giorni fa
Roma, 27 nov. (askanews) - Il Consiglio nazionale della Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi) si è riunito a Roma in piazza dei Santi Apostoli, con i colleghi dell'Esecutivo del Cnog, l'Unione nazionale giornalisti pensionati e l'Usigrai, rappresentanti di Inpgi e Casagit, per lanciare lo sciopero del 28 novembre insieme con le Associazioni regionali di Stampa. I giornalisti italiani si mobilitano per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro Fnsi-Fieg, scaduto nel 2016. La Giunta esecutiva della Fnsi ha proclamato una giornata di stop dalle ore 6 e per 24 ore (dalle 5.30 per la Rai).Il sindacato chiede "contratto subito" e rivendica dignità per il lavoro dei colleghi dipendenti e lavoratori autonomi, norme per il corretto utilizzo dell'intelligenza artificiale nelle redazioni, il riconoscimento anche economico del ruolo cruciale che il giornalismo riveste nell'ordinamento democratico del nostro Paese.La segretaria generale Fnsi, Alessandra Costante, ha dichiarato: "Domani i giornalisti e le giornaliste italiane saranno in sciopero, è una protesta che arriva a 20 anni dall'ultimo sciopero per il contratto, stiamo scioperando per il rinnovo del contratto, il mantenimento dei diritti che abbiamo e per aiutare le nuove generazioni ad avere gli stessi diritti e livelli retributivi; gli editori vogliono tagliare il costo del lavoro sui giovani e anche sugli anziani e questo non lo possiamo consentire. Diritti, dignità del lavoro e della professione, il lavoro del giornalista ha bisogno di dignità, il nostro valoro vale. Basta utilizzare i giornalisti come un bancomat"."Scioperiamo per i nostri stipendi - ha aggiunto - che dal 2016 ad oggi, dalla scadenza del contratto precedente, hanno perso il 20% del potere d'acquisto, un dato drammatico certificato dall'Istat a gennaio dello scorso anno". In occasione della giornata di sciopero, nelle principali città si svolgeranno iniziative organizzate dalle Associazioni regionali di Stampa, con il supporto dei Comitati di redazione e degli Ordini regionali dei giornalisti.

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00:00Sciopero! Sciopero! Sciopero! Sciopero! Sciopero!
00:11Domani le giornaliste e i giornalisti italiani saranno in sciopero, non lavoreranno.
00:16È una protesta che arriva dopo 20 anni dall'ultimo sciopero per il contratto.
00:21Stiamo scioperando per il rinnovo del nostro contratto, per il mantenimento dei diritti che abbiamo
00:26e per aiutare le nuove generazioni ad avere gli stessi diritti e gli stessi livelli retributivi.
00:33Gli editori vogliono tagliare il costo del lavoro sui giovani ma anche sugli anziani e questo noi non lo possiamo consentire.
00:41Diritti, dignità del lavoro, dignità della professione perché il lavoro del giornalista ha bisogno di dignità
00:49e il nostro lavoro vale, basta utilizzare i giornalisti come un bancoma.
00:56Per i nostri stipendi che dal 2016 ad oggi, dalla scadenza del contratto precedente ad oggi,
01:20hanno perso il 20% del potere d'acquisto, un dato drammatico certificato dall'Istat a gennaio dello scorso anno.
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