Dopo le polemiche sui test del carrello, Pam Panorama ha confermato la chiusura del supermercato dentro ai Gigli di Campi Bisenzio (FI) e il licenziamento di 45 persone. Tra i lavoratori che hanno manifestato fuori dal palazzo di via Mercadante a Firenze, dove si è svolta la trattativa sindacale, c’era anche Fabio Giomi, il cassiere licenziato doppo aver fallito il “test del carrello” e ha raccontato nei dettagli quel che gli è successo. “Si è presentato in cassa un ispettore fingendosi un normale cliente. Nella spesa aveva nascosto una serie di articoli minuscoli, addirittura nelle fessure laterali delle confezioni di birra da 15 lattine. Gli oggetti erano molto piccoli: lacci per capelli, matite per gli occhi, maschere per il viso e altro. Finito il test mi ha detto che avrei dovuto rompere la scatola per controllare bene dentro. Mi disse che volendo, con questo sistema mi avrebbe “rubato l’anima” e che questa cosa avrebbe avuto delle conseguenze. Difatti mi è arrivata una lettera di contestazione a cui ho risposto spiegando le mie ragioni. Poi è arrivata la sanzione disciplinare che è stata massima: licenziamento in tronco per giusta causa. È stata veramente dura, sono tornato a casa in stato di choc dopo il licenziamento. Se un cassiere non supera questi test allora ha bisogno di ripetere la formazione, non di essere licenziato in tronco. L’ho dovuto dire alla mia famiglia e sono stati momenti drammatici. A casa le spese sono tante, c’è da pagare il prestito e uno stipendio in meno così crea dei problemi importanti. Io ho sperato fino all’ultimo che l’azienda facesse un passo indietro, a questo punto parleranno gli avvocati».
Commenta prima di tutti