(LaPresse) - «Lei era parte della mia vita prima di incontrarla. Sono stati incontri di calore, di verità, di coraggio, di audacia, era sempre sopra la riga che costruiva lei e mi dispiace di averla vista meno di quanto avrei voluto». A dirlo è Geppi Cucciari uscendo dal Piccolo Teatro dopo aver reso omaggio alla camera ardente di Ornella Vanoni. «Oggi forse tutti quelli che un po' la piangono pensano a questo, alle persone anziane che abbiamo vicino e che abbiamo visto meno di quello che avremmo voluto. Lei era un simbolo di libertà, una donna forte, intellettuale, un'artista grandiosa, era tutto questo. E poi ha avuto il privilegio anche di invecchiare, che è un privilegio, di invecchiare, di crescere forte, sempre con qualcosa da dire su tutto, e anche col coraggio che aveva anche più da giovane, più da ragazza, come sono mia nonna, di poter dire quello che voleva, ma non ha dovuto aspettare per dire quello che voleva, l'ha sempre fatto», ha concluso.
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