Al funerale di Stefano Farronato, l'alpinista bassanese di 51 anni morto durante una spedizione in Nepal, sono risuonate le note di «Signore delle cime». A dedicargli un ultimo discorso di saluto è stato il sindaco di Cassola Giannantonio Stangherlin, amico personale di Farronato: «Era un esploratore meticoloso, misurava il limite umano non per temerlo ma per conoscerlo».
00:00Signore delle siglie, tu nostro amico hai chiesto alla montagna.
00:21Stefano era un esploratore meticoloso che, come i marinai di Conrad, cercava quella stessa verità nella sfida, misurando il limite umano non per temerlo, ma per conoscerlo.
00:39Era un amico, un amico che aveva affrontato la recente scomparsa del papà Bertillo.
00:46Prima della sua partenza gli chiesi, vai in un luogo così vicino al cielo per dare una carezza a tuo papà.
00:55Mi guardò e sorrise.
00:58E con l'espressione di un bambino che conservo tra le immagini più intime e più care, anche perché è stata l'ultima volta che ci siamo visti, mi guardò.
01:09Mi piace pensare che lassù, sulla cima del mondo, Stefano abbia finalmente riavviarciato suo padre.
01:21Lui era anche questo.
01:22Al di là della passione per l'alpinismo, per le sfide, per la natura, era dotato di una profonda sensibilità umana,
01:34che lo aveva portato a passare intere notti al capezzale del padre ammalato
01:39e che lo aveva spinto a mettere la notorietà delle sue imprese a servizio della solidarietà,
01:47raccogliendo fondi per finanziare progetti di aiuto alle popolazioni più povere.
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