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  • 4 hours ago
“I bambini tra gli 8-9 anni, che utilizzano precocemente i dispositivi tecnologici, possono essere coinvolti, passivamente o attivamente, in diversi reati. In particolare, nel caso di bullismo e cyberbullismo, il nostro compito è accompagnarli a raccontare ciò che accade e far capire loro che non devono mai tenere per sé episodi negativi o dolorosi”. Così Barbara Strappato, primo dirigente della Polizia di Stato, intervenendo agli Stati generali della Pediatria 2025 sul tema ‘Il bambino digitale’, organizzati in Senato dalla Società italiana di pediatria (Sip), in occasione della Giornata mondiale del bambino e dell’adolescente.

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00:00I bambini, tra l'altro spesso piccoli, parlo di 8-9 anni, che utilizzano troppo precocemente
00:11dispositivi tecnologici, possono essere coinvolti in diversi reati, coinvolti passivamente o
00:19attivamente. In particolare per il bullismo e il cyberbullismo abbiamo bambini spesso di età simili
00:26che frequentano luoghi simili, che vengono ad essere aggrediti o che aggrediscono spesso
00:32nel silenzio degli altri compagni di classe. Vengono realizzati dei video che vengono pubblicati
00:38per esempio sulle chat della classe. L'esposizione mediatica aggrava molto l'impatto emotivo di
00:45questi atteggiamenti, di questi comportamenti dei bimbi e che hanno difficoltà a raccontare
00:52agli adulti. Noi cerchiamo di intervenire proprio su questo e li accompagniamo a parlarne e a
00:59dire quello che accade, che l'unica cosa che un bambino non deve fare è tenere le cose
01:03cattive e negative per se stesso come se fossero cose segrete.
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