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https://www.pupia.tv - Roma - Legge annuale sulle piccole e medie imprese - Audizioni - Confartigianato imprese, CNA, CGIL, CISL, UIL e UGL, SUDD Cobas, ANIMA Confindustria meccanica varia, Campagna abiti puliti, Assoconfidi, proff. Marco Omizzolo, Venera Protopapa e CNCU
Alle ore 12 la Commissione Attività produttive svolge le seguenti audizioni nell’ambito dell’esame del disegno di legge recante Legge annuale sulle piccole e medie imprese:
- Confartigianato imprese e Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (CNA)
- CGIL, CISL, UIL e UGL
- SUDD Cobas
- ANIMA Confindustria meccanica varia
- Campagna abiti puliti
- Assoconfidi
- Marco Omizzolo, docente a contratto di sociopolitologia delle migrazioni all'Università degli studi La Sapienza di Roma e Venera Protopapa, associata di diritto del lavoro all'Università degli studi di Verona
- Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU) (18.11.25)
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Alle ore 12 la Commissione Attività produttive svolge le seguenti audizioni nell’ambito dell’esame del disegno di legge recante Legge annuale sulle piccole e medie imprese:
- Confartigianato imprese e Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (CNA)
- CGIL, CISL, UIL e UGL
- SUDD Cobas
- ANIMA Confindustria meccanica varia
- Campagna abiti puliti
- Assoconfidi
- Marco Omizzolo, docente a contratto di sociopolitologia delle migrazioni all'Università degli studi La Sapienza di Roma e Venera Protopapa, associata di diritto del lavoro all'Università degli studi di Verona
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NovitàTrascrizione
00:00:00...web tv della Camera dei Diputati o che non vi sia un'obiezione da parte loro.
00:00:07Do la parola a Claudio Gioveni, direttore di Visione Economica e del Lavoro di CNA. Prego.
00:00:13Grazie Presidente, buongiorno, grazie Commissari. Interverrò anche a nome di Confartigianato
00:00:19che è collegato insieme a noi, quindi parliamo per tutte e tre le Confartigianato.
00:00:23Grazie per l'invito su un tema per noi particolarmente caro, per il quale vogliamo esprimere l'apprezzamento
00:00:30delle tre Confederazioni sulla scelta del Governo esercitato nel dare continuità al provvedimento
00:00:36annuale per le PMI. Un'azione importante sia per fare interventi in natura strutturale
00:00:41che anche risolvere i problemi immediati che gestiscono le imprese più piccole in questo
00:00:46paese. E quindi riteniamo utile e opportuno inquadrare questo provvedimento, purché non
00:00:52è esaustivo rispetto alla quantità di questioni, in particolare su due aspetti che sono per
00:00:58me fondamentali per rafforzare l'artigianato delle piccole imprese. La riforma è la legge
00:01:02443 del 85, legge quadro dell'artigianato e la disciplina sui confini. Due provvedimenti
00:01:09che tolgono, intervengono, il primo nel modificare il sistema regolatorio rendendolo più accogliente
00:01:17per l'artigianato e il secondo per facilitare il loro accesso al credito.
00:01:22Sono temi sui quali siamo già intervenuti nel provvedimento della discussione al Senato
00:01:27e esprimo subito l'ospicio che la Camera voglia procedere rapidamente nella proiezione
00:01:33definitiva del provvedimento affinché poi il Parlamento, trattandosi di due deleghe
00:01:38e quelle a cui farò riprendimento, possano essere esercitate nei tempi previsti della
00:01:42legge. L'articolo 15 in particolare, come dicevo, tocca la riforma dell'artigianato, un
00:01:48segnale consideriamo di attenzione per un segmento del nostro Paese importantissimo
00:01:53non solo perché garantisce sviluppo diffuso, garantisce equità e inserimento delle persone
00:01:58e servizi e presidi territoriali imprescindibili. In questo campo, peraltro, esiste una riserva
00:02:05costituzionale prevista dall'articolo 45 di cui l'isolatore in questo caso si fa carico
00:02:10garantendo da un lato la tutela e dall'altro lo sviluppo di questo comparto. Noi abbiamo
00:02:16rilevato e considerato positivo il fatto che la delega interga intende intervenire su alcuni
00:02:21aspetti strutturali della carenza attuale della legge equata che dopo 40 anni segna sicuramente
00:02:28il tempo passato e ha bisogno di un aggiornamento. In particolare facciamo riferimento al tema delle
00:02:36dimensioni delle imprese artigiane che richiedono anche qui, proprio per venire incontro all'obsolescenza
00:02:42del tempo, una rivisitazione volta a ridurre quelle che sono le attuali limitazioni oggi previste
00:02:49per le singole categorie. Sapete che è divisa tra artigianato in serie, non in serie, trasporti,
00:02:56edilizia, per ognuna di queste c'è un termine dimensionale che oggettivamente va rivisto proprio
00:03:02nell'ottica di favorire lo sviluppo delle imprese, la loro regregazione e anche favorire
00:03:08quello che è lo sviluppo necessario di alcuni ambiti che caratterizzano proprio l'economia
00:03:13italiana e il made in Italy. Il secondo aspetto per noi importante è quello della rivisitazione
00:03:19di quelli che sono alcuni vincoli sulle forme societarie che anche questi appaiono non più
00:03:24adeguati all'evoluzione dei tempi. Già da tempo alle imprese artigiane, dal 1997, è stata
00:03:30inserita la possibilità che assumesse colma di SRL unipersonale nel 2001, addirittura
00:03:36si è passato ad SRL pluripersonale, adesso si rende necessaria una disciplina che modifichi
00:03:43le condizioni di partecipazione da parte più della maggioranza dei soci, ma ovviamente
00:03:49è un prosodittivo di soci che rappresenta la maggioranza delle azioni, meglio dei titoli
00:03:55di possesso, parlando di SRL, ai fini però di rendere non più anacronistica la struttura
00:04:01delle stesse e favorire in particolare la trasmissione delle imprese più piccole. Il passaggio generazionale
00:04:07è uno dei motivi per cui noi stiamo perdendo pezzi di artigianato prezioso nella composizione
00:04:13del panorama italiano. Il terzo intervento che apprezziamo è quello relativo alla rivisitazione
00:04:19dei criteri quantitativi per definire il concetto di prevalenza dell'attività artigiana rispetto
00:04:24a altre, in particolare a quella prestata, definita come accessoria all'attività stessa.
00:04:31Ci sono state nel tempo una serie di forzature interpretative del testo, anche in particolare
00:04:36in sede di associativa decentrata, regionali che hanno competenza sull'artigianato, per cui
00:04:41oggi abbiamo bisogno e sentiamo bisogno di una ridefinizione che chiarisca quali sono
00:04:46le attività che possono essere definite subalterne su un piano quantitativo e non semplicemente
00:04:51qualitativo, cosa che peraltro è creduta anche in altri settori come quella dell'agricoltura
00:04:56a cui è permesso di svolgere una serie di attività correlate, ma non direttamente prioritarie
00:05:02rispetto all'attività di produzione agricola.
00:05:05Un altro aspetto, e tu finisco su questo aspetto, la riforma della legge quadro, è la promozione
00:05:10dell'aggregazione delle imprese artigiane, proprio perché è indispensabile, Paolo
00:05:14dire, una dimensione maggiore che permetta all'artigianato italiano anche di aggredire
00:05:19mercati, non solo nazionali, proponendo la nostra produzione di qualità.
00:05:24L'ultima nota, sempre che io la terza giornata, pensiamo, mi apprezzo a chiudere, è invece
00:05:29quella relativa all'articolo 16, che penalizza l'utilizzo improprio della dominazione artigiana
00:05:36ai fini pubblicitari per imprese che non sono iscritte all'altro.
00:05:41Nota brevissima, invece, sull'articolo 7, sui confidi.
00:05:44Una riforma, anche questa, invocata da altre volte necessaria, abbiamo, accettiamo la soluzione
00:05:50di una delega, trattandosi in materia complessa, che deve affrontare un soggetto che oggi rappresenta
00:05:57l'unico argine alle difficoltà di accesso al credo per le imprese più piccole.
00:06:01Ricordo che il calo del credo all'impresa artigiana, anche nell'ultimo anno, è schioso
00:06:07e che il fondo di garanzia pubblico, il fondo centrale di garanzia cosiddetto, garantisce
00:06:13prevalentemente imprese che appartengono a fasce di rating meno rischiose e danno dimensioni
00:06:19più alte.
00:06:19Da questa, la nostra ferma interesse e intenzione è favorire lo sviluppo dei confidi, favorendo
00:06:25anche qui le aggregazioni, favorendo l'allargamento della pagina sociale e l'attività che questi
00:06:31possono svolgere al sostegno delle imprese, in particolare tutta la parte di consulenza
00:06:35e di assistenza finanziaria.
00:06:37Per cui anche su questo aspetto apprezziamo…
00:06:39Mi invito a concludere.
00:06:41Mi invito a concludere.
00:06:42Sì.
00:06:43Concludo con una notazione invece preoccupata che riguarda gli articoli 26 successivi sulla
00:06:50filiera della moda, tema che abbiamo già posto al Senato, che sappiamo essere oggetto
00:06:54in confronto con il Ministro in ambito del Ministero dell'Auto e del Sviluppo Economico,
00:06:58che riguarda la certificazione che viene richiesta alle imprese che appartengono la filiera della
00:07:04moda per garantire la qualità di consulenza.
00:07:06Le modalità sono da rivedere e speriamo che la sede ministeriale su cui sta avvenendo
00:07:13il dibattito conduca una selezione diversa.
00:07:15Bene.
00:07:16Le finalità e la comunicazione sono da una domanda.
00:07:18Grazie, prego. Chiedo se vi siano interventi. Bene, non vi sono interventi. Passiamo alla
00:07:27prossima audizione. Grazie.
00:07:48Grazie.
00:08:18Ricordo che il tempo complessivo a disposizione per l'intervento è di cinque minuti circa,
00:08:47pregandoli altresì di voler sintetizzare e non dare lettura a relazioni, che invece vi
00:08:54invitiamo a mandarcele. Do la parola a Cinzia Maiolini, segretaria Filtec, CGL, che è qui
00:09:03in presenza. Ricordo che ha cinque minuti. Grazie.
00:09:09Buongiorno Presidente, onorevoli deputati e deputati. Vi ringraziamo per l'opportunità
00:09:14di questa audizione per l'attenzione dedicata a un provvedimento che, a nostra opinione,
00:09:19tocca temi di grandissima rilevanza. Ovviamente consegneremo come CGL una memoria articolata
00:09:24in cui analizzeremo punto per punto il decreto in oggetto, il cui impianto complessivo, a
00:09:31nostro parere, è animato anche da elementi assolutamente condivisibili, come ad esempio
00:09:36il sostegno all'aggregazione delle imprese minori oppure il rafforzamento delle tracciabilità
00:09:41delle filiere, ma con alcuni punti di debolezza e fragilità. Per stare nei tempi consentiti
00:09:48iniziamo col dire che la prima osservazione riguarda il metodo. Questo è un testo che
00:09:53raccoglie interventi molto diversi fra di loro, fiscali, organizzativi e regolatori.
00:09:58Secondo noi manca un quadro organico di politica industriale del lavoro. Tra l'altro alcune misure
00:10:03sono sperimentali, circoscritte, finanziate anche con tetti rigidi, destinate peraltro
00:10:08un numero molto limitato di beneficiari. Per quanto riguarda le misure specifiche per
00:10:14le PMI, consideriamo importante ovviamente l'obiettivo di facilitare l'aggregazione delle
00:10:19piccole imprese, ma alcuni strumenti, ad esempio le reti di impresa o le nuove centrali consortili,
00:10:25se non adeguatamente regolamentate, rischiano di prestarsi a forme di esternalizzazione opaca
00:10:32o riduzione di tutele. Peraltro manca un elemento fondamentale, secondo noi, nel disegno
00:10:36di legge, cioè l'obbligo di applicare i contratti collettivi nazionali sottoscritti
00:10:41dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative e anche un passaggio di informativa
00:10:45e contro e confronto con le rappresentanze sindacali sui modelli organizzativi adottati.
00:10:51Tema per noi importante è anche l'articolo 15, cioè la delega al Governo per la riforma
00:10:55dell'artigianato, perché la previsione possibile di aumentare i limiti dimensionali fino a soglie
00:11:02molto elevate, anche di qualificare diversamente l'imprenditore artigiano, rischia di snaturare
00:11:07il modello artigiano e di dare vita a un dumping contrattuale, perché vi sarebbero aziende
00:11:12con dimensioni e caratteristiche non specificatamente artigianali, di adottare il contratto dell'artigianato
00:11:20con relativi vantaggi fiscali, contributivi e amministrativi. Quindi vi chiederemo di eliminare
00:11:26l'articolo 15 o quantomeno di escludere interventi su limiti dimensionali e qualificazione artigiana
00:11:32senza un confronto con le parti. Per quanto riguarda il ricambio generazionale, una misura
00:11:37di cui avrebbe bisogno in generale il Paese, a nostro parere il provvedimento è così formulato
00:11:42a una platea molto ristretta, mille lavoratori in due anni e anche una dotazione finanziaria
00:11:47insufficiente, manca secondo noi un piano strutturale complessivo. Sulla semplificazione, bene il coinvolgimento
00:11:53delle parti sociali e anche il ruolo attribuito all'INA, alcune norme come la deroga, ad esempio
00:11:59sulla partita assicurativa dei carrelli elevatori, potrebbe ridurre la protezione in contesti
00:12:06ad alta riscosità. E adesso il tema per noi importante e fondamentale di tutto il decreto
00:12:11è la certificazione delle filiere della moda. Parliamo specificamente dell'articolo 30.
00:12:16Secondo noi ci sono pesanti criticità strutturali. Intanto la certificazione è prevista volontaria
00:12:22e non obbligatoria. Affidata a soggetti privati, cioè revisori, non coinvolge le organizzazioni
00:12:29sindacali, non prevede controlli pubblici integrati e non include elementi fondamentali come la
00:12:34congruità del costo della manodopera o i requisiti minimi dei modelli previsti dalla
00:12:38231 del 2001 per la prevenzione dei reati. L'articolo 30 stabilisce che una volta ottenuta
00:12:45la certificazione le imprese capofila possono godere di una forma di non applicabilità delle
00:12:50regole previste dagli articoli 6 e 7 del decreto legislativo 231 del 2001, il che significa
00:12:56attenuare o escludere la responsabilità dell'impresa committente per ciò che accade
00:13:00nella filiera. Per noi è inaccettabile perché deresponsabilizza la capofila, indebolisce
00:13:05gli strumenti più efficaci contro lo sfruttamento lavorativo e crea un incentivo economico distorto
00:13:11perché la capofila si può disinteressare di ciò che accade lungo la filiera, il che tra
00:13:18l'altro penalizza le imprese della filiera artigiano piccole e medie imprese virtuose
00:13:22che lavorano rispettando regole, contratti e sicurezza e per questo motivo noi chiediamo
00:13:27che le righe dell'articolo 30 che prevedono questa forma di scudo vadano completamente
00:13:32eliminate. Tutto ciò detto, quindi in sintesi chiediamo la cancellazione di questo scudo
00:13:37che chiamiamo così per comodità e brevità 23101, la certificazione obbligatoria per accedere
00:13:44a fondi e incentivi pubblici, il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nei processi
00:13:48di verifica, il raffonzamento dei controlli pubblici, le clausole sociali chiare come
00:13:53l'applicazione dei contratti collettivi nazionali sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente
00:13:58più rappresentative, indici di congruità dei costi, politiche strutturali per il ricambio
00:14:03generazionale per la formazione e nessuna semplificazione che riduca gli standard di sicurezza sul lavoro.
00:14:08Ovviamente la CGL offre la sua piena disponibilità a proseguire il confronto.
00:14:13Bene, grazie. Passiamo adesso a Giorgio Graziani, segretario confederale di CISL, a 5 minuti.
00:14:22Buongiorno, grazie Presidente, anche per l'invito a questa audizione.
00:14:26Il disegno di legge è questione assolutamente su alcuni principi generali anche interessanti,
00:14:37in particolare nello sviluppo delle reti di impresa, sull'accesso al credito e sostegno
00:14:42a settori strategici come moda, turismo e innovazione.
00:14:50è assolutamente, come si dice, un po' generico e anche un po' multilivello,
00:14:56nel senso che la sua trasversalità che tocca temi multisettoriali, giustissimo,
00:15:04ma che vada poi a ragionare su delle che in verità sono molto importanti e specifiche,
00:15:14come quella della salute e sicurezza, francamente non lo condividiamo fino in fondo come metodo,
00:15:18perché sarebbe stato molto meglio tutta la partita sul saluto e sicurezza di ragionarla
00:15:25all'interno del decreto sicurezza, inserendoli alcune questioni che sono sicuramente più
00:15:32coerenti con l'obiettivo del decreto.
00:15:38L'impressione comunque è che il provvedimento sia un po' troppo sbilanciato sulle deleghe
00:15:47e non entri troppo nel merito, pensare che ci sia la delega sulla riforma dell'artigianato,
00:15:54di cui la collega precedente indicava alcuni elementi di preoccupazione e che credo e spero
00:16:01debba vedere le parti sociali nella sua estensione, è un argomento particolarmente delicato
00:16:08di cui vorremmo essere coinvolti, oppure il testo unico sulle start-up o sulla piccola media
00:16:16impresa innovativa, sono un rilancio, come si dice, un rindio che non ci convince fino in fondo
00:16:23perché non entra nel merito e allunga molto i tempi su quelle che sono le norme operative.
00:16:31Quindi in questo senso dobbiamo accelerare.
00:16:35È chiaro che troviamo anche che le risorse stanziate, seppur non trascurabili,
00:16:42siano almeno, tenendo conto degli obiettivi che si pone, al momento non completamente sufficienti,
00:16:50sarebbe stato più interessante magari ridurre gli ambiti e indicare meglio quali sono le forme
00:17:00di finanziamento per renderle, tra virgolette, più efficaci.
00:17:07Riteniamo ancora insufficiente la normativa in termini di sostegno dell'aggregazione tra micro e piccole imprese
00:17:17che è necessaria ridurre la frammentazione del nostro tessuto produttivo,
00:17:24che è uno dei fattori che rallenta sicuramente la nostra crescita produttiva.
00:17:30Tra le cose che noi riteniamo in particolare nella parte più positiva,
00:17:35che è quella proprio del sostegno alle reti e ai consorsi,
00:17:39c'è il fatto che in un modo o nell'altro si mettano in campo delle azioni
00:17:44senza tenere conto, fino in fondo, delle parti sociali
00:17:48e senza tenere in conto, fino in fondo, di quelle che sono le condizioni contrattuali
00:17:55rispetto ai contratti collettivi nazionali di lavoro.
00:17:57Si potrebbe mettere tra le parti da sostenere in termini di reti e di consorsi
00:18:07anche la possibilità di assumere lavoratori come rete o consorsi o di imprese
00:18:16in modo che questo rappresenti un elemento anche di maggiore trasversalità
00:18:21e competenze che magari faticano a essere riconducibili a un'unica piccola impresa.
00:18:31Quindi riteniamo assolutamente positivo il fatto che si lavori in maniera forte
00:18:39rispetto alle reti.
00:18:42Non condividiamo assolutamente che si parli di flessibilità previdenziale
00:18:46all'interno di questi elementi come opportunità e possibilità.
00:18:53Riteniamo invece sulle norme legate alla salute e sicurezza,
00:18:59in particolare lo diceva anche la collega della CGL,
00:19:02sui carrelli di elevatori il perimetro è un po' pericoloso,
00:19:06messo come è messo nel testo normativo.
00:19:09Chiudo, sono già arrivati 5 minuti, rispetto alla partita della certificazione.
00:19:19Noi riteniamo che la certificazione non sia sbagliata.
00:19:23Bene, la invito a concludere.
00:19:26La concludo dicendo che non è possibile che quella certificazione
00:19:30non sia messa in condizione di essere discussa con le parti sociali,
00:19:35non abbia condizionalità occupazionali e normative rispetto ai contratti applicati
00:19:41e non preveda fino in fondo la possibilità di essere alternativa alla 231
00:19:49e non complementare.
00:19:51Va rafforzata la salute e sicurezza, non va, tra virgolette, indebolita.
00:19:55Bene, passiamo adesso a Marzia De Marchis, funzionaria UIL,
00:20:02ricordando che sono 5 minuti, grazie.
00:20:07Grazie, grazie Presidente, grazie a tutti i presenti per questo porto di aduizione
00:20:13in un contesto di un disegno di legge sulle piccole e medie imprese
00:20:18che è sicuramente un intervento che va ad incidere su settori strategici
00:20:23del nostro sistema produttivo come l'artigianato, ma anche le start-up e le PMI
00:20:28perché quando si parla di questi settori non si parla solo di produzione,
00:20:32innovazione e competitività, ma si parla prima di tutto per noi di lavoro,
00:20:36di qualità, di equilibrio tra sviluppo economico e tutela e sociali.
00:20:41Trasmetteremo ovviamente una memoria scritta più ampia e approfondita.
00:20:44Faccio presente anche che è collegata con me la segretaria nazionale UIL Tech
00:20:49per eventuali approfondimenti sulla filiera della moda
00:20:52e per questioni di tempo vi concentrerò su due normative più particolari
00:20:59e mi riferisco alla legge italica sull'artigianato
00:21:01per la quale sicuramente comprendiamo la necessità di aggiornare
00:21:05una normativa ormai nata quasi 40 anni fa
00:21:08perché ovviamente tecnologie, processi produttivi e filiere sono cambiati
00:21:12ma comunque abbiamo una forte preoccupazione per alcuni contenuti
00:21:16e anche per le loro implicazioni sugli possibili effetti potenziali
00:21:20di tenuta del sistema contrattuale e anche dell'identità stessa
00:21:24del comparto dell'artigianato.
00:21:26Sicuramente il modernizzare è importante, però un allargamento indiscriminato
00:21:31dei confini dell'artigianato per noi potrebbe snaturare
00:21:35la funzione economica e sociale e compromettere anche la tutela del lavoro
00:21:38e quindi l'assenza di delle soglie diciamo definite potrebbe consentire
00:21:43un ampliamento non adeguatamente regolato dei parametri dimensionali e societari
00:21:47con la conseguenza di far rientrare nella categoria artigiana imprese
00:21:52che per loro natura, struttura ma anche capacità finanziaria
00:21:56sono assimilabili all'industria e quindi con un'alterazione del quadro
00:22:00diciamo contrattuale e competitivo e quindi portare a una concorrenza
00:22:03diciamo distorta e anche a una potenziale compressione dei salari
00:22:08quindi quello che noi chiediamo è sicuramente che ci sia una riforma
00:22:11accompagnata da garanzie contrattuali e criteri trasparenti
00:22:14per evitare una concorrenza ribasto tra lavoratrice, lavoratori e imprese
00:22:19con il rischio che ci siano lavoratori che svolgono stesse emanzioni
00:22:23in un contesto produttivo simile e quindi con trattamenti differenti
00:22:27e quello che vediamo che però manca in un comparto dove la contrattazione
00:22:31collettiva e la bilateralità sono diventati elementi strutturali
00:22:35è il coinvolgimento delle parti sociali
00:22:38in particolare quindi chiediamo un coinvolgimento strutturato
00:22:41sia nella fase di approvazione della delega
00:22:43ma anche nella fase di redazione dei decreti legislativi
00:22:47per quanto riguarda invece la delega al governo sul riordino della disciplina
00:22:51in materia di start-up e PMI
00:22:52riconosciamo sicuramente lo sforzo di promuovere
00:22:55la semplificazione amministrativa, la compilità e l'attrazione di investimenti
00:22:59e il collegamento tra impresa e innovazione scientifica
00:23:03però rileviamo che mancano degli elementi chiari
00:23:08che fanno riferimento al lavoro anche in questo caso
00:23:10alla stabilità professionale e alla valorizzazione del capitale umano
00:23:14cioè innovazione e flessibilità non devono trasformarsi per noi
00:23:17in una precarietà sistemica e quindi è necessario
00:23:20che se vengano previste delle agevolazioni
00:23:22non si guardi solo alla performance economica
00:23:25ma anche alla valorizzazione del lavoro qualificato e alla formazione
00:23:28per quanto riguarda le spin-off, gli incubatori, i voli tecnologici
00:23:32sicuramente è apprezzabile la volontà di intervenire in questo caso
00:23:36ma è necessario che ci sia un'indicazione chiara della qualità del lavoro
00:23:42della trasparenza contrattuale e anche un monitoraggio partecipato
00:23:45che coinvolga le rappresentanze del mondo del lavoro anche per questa delega
00:23:49vi ringrazio e vi invieremo la nostra memoria
00:23:53Perfetto, la ringraziamo noi
00:23:56passiamo la parola a Fiovo Bitti
00:23:58dirigente confederale di UGL
00:24:01grazie
00:24:01grazie, buongiorno anche da parte mia
00:24:05sicuramente un provvedimento utile e necessario
00:24:08che però andrà approfondito
00:24:09soprattutto per tutta la parte relativa alle delega
00:24:13l'esercizio della delega
00:24:14già l'hanno detto i colleghi e mi hanno preceduto
00:24:17quella sull'artigianato, sulle start-up innovative
00:24:19insomma sono tutti settori molto importanti
00:24:22che è importante, scusate il gioco di parole
00:24:25approfondire bene per trovare i giusti punti di rigatura
00:24:30andando velocemente poi invieremo un documento
00:24:34sicuramente utile l'articolo 1 sulle agevolazioni per le reti di imprese
00:24:38è importante però che si punti a indere stabile questo tipo di incentivo
00:24:46crediamo anche noi che sia necessario sostenere i marchi storici di interesse nazionale
00:24:52qui inserita una soglia a 20 dipendenti
00:24:54che va sicuramente valutata rispetto alla sua congruità
00:25:00è fondamentale sostenere il settore della moda
00:25:04si interviene in più parti
00:25:06per cui è necessario anche in questo caso
00:25:08capire come agire per rendere efficace alcune tutelle
00:25:15l'articolo 6, quello sul part-time incentivato
00:25:19però sicuramente sarebbe stato forse meglio inserirlo direttamente in legge di bilancio
00:25:25in quanto va a intervenire su un aspetto
00:25:30è connesso anche alla materia previdenziale
00:25:34quindi è utile un inserimento lì dentro
00:25:38già un collega che mi ha preceduto ha accennato alla questione
00:25:42dell'assegurazione obbligatoria per i carrelli dell'articolo 9
00:25:45facciamo attenzione a non ridurre la tutela a favore dei lavoratori e delle lavoratrici
00:25:52abbiamo apprezzato i contenuti dell'articolo 10
00:25:56anche se chiaramente nella previsione di questi modelli semplificati
00:26:01è utile un confronto costante
00:26:04da qualche mese comunque al ministro del lavoro
00:26:07sono stati aperti diversi tavoli in materia di salute e sicurezza
00:26:10per cui è utile aprire anche un tavolo su questo punto
00:26:15risponde a due nostre richieste precise
00:26:18che già avevamo avanzato nell'occasione del precedente passaggio parlamentare
00:26:23quello del rafforzamento degli obblighi formativi
00:26:25per le persone in cassa integrazione
00:26:28stanno offrendo appunto di ammortizzatori sociali
00:26:30perché crediamo che possa diventare un'occasione utile per rafforzare questa cosa
00:26:34come pure è altresi utile il rafforzamento dell'addestramento
00:26:40è logica e condivisibile l'indicazione contenuta all'articolo 11
00:26:48facciamo proprio anche le osservazioni dei colleghi
00:26:53rispetto alla delega sulla riforma dell'artigianato
00:26:56un accenno alla lotta alle false recensioni
00:27:00crediamo che sia importante tutelare comunque le imprese sane che operano bene
00:27:06mentre da ultimo la questione radio al capo sesto
00:27:13quella sulla certificazione unica di conformità della filiera e della moda
00:27:17è chiaro che questo è un tema molto delicato
00:27:19crediamo che sia fondamentale valorizzare e responsabilizzare soprattutto le capo fila
00:27:27la capo fila rappresentano un patrimonio per il nostro paese
00:27:31per cui è loro che devono garantire in primo luogo il rispetto di tutta la filiera e tutta la produzione
00:27:39perché è evidente a tutti quanti che quando viene coinvolto
00:27:43diciamo così passando questi termini un campione della moda nazionale
00:27:47non è quel campione che viene messo in discussione ma è proprio il tutto il Made in Italy
00:27:55perché chiaramente certi simboli rappresentano volenti o non volenti il Made in Italy
00:28:01per cui è importante controllare ma è importante l'assunzione di responsabilità da parte di questi grandi campioni
00:28:09grazie
00:28:10bene
00:28:11concludiamo qui l'audizione e passiamo alla prossima
00:28:16grazie
00:28:16allora aspettiamo un attimo che l'onorevole Ghirra voleva fare una domanda
00:28:26prego
00:28:27sì grazie presidente
00:28:28io intanto ringrazio gli auditi per gli interventi di oggi
00:28:33e pongo loro una domanda che avrei posto anche al rappresentante di ECNA
00:28:37ma non ho avuto l'occasione di farlo nel senso che mi pare che ci sia
00:28:40un generale apprezzamento rispetto al provvedimento in generale
00:28:44le maggiori criticità si rilevano sul capo sesto
00:28:47allora siccome tutti gli auditi l'hanno trattato nella fase conclusiva dell'audizione
00:28:52mentre solo la rappresentante della CGN insomma ha esplicitato le criticità
00:28:57volevo chiedere agli intervenuti se potessero approfondire meglio le criticità rispetto al capo
00:29:04all'articolo 30 perché appunto conosciamo quelle che sono le problematiche
00:29:09che sono emerse durante l'introduzione del dibattito in senato
00:29:12però forse è il caso di approfondirle in questa sede grazie
00:29:14ecco visto la domanda specifica che richiederebbe tempo
00:29:19credo per la risposta
00:29:20eventualmente potrebbe essere utile allo scopo
00:29:26se ci mandate una specifica sul punto d'accordo
00:29:31sì io per parte nostra insomma mi pare abbiamo sufficientemente declinato il tutto
00:29:43sarà ovviamente ancora più accurato nell'audizione
00:29:47per noi è un punto di rimente fondamentale all'interno del provvedimento
00:29:50che crediamo proprio di espungere nelle modalità in cui è stato redatto
00:29:55per gli altri insomma risponderanno loro
00:29:57va bene allora attendiamo eventualmente una nota scritta sull'argomento
00:30:02grazie
00:30:02passiamo alla prossima audizione
00:30:27grazie
00:30:57grazie
00:31:27caudiero coordinatrice ricordando che il tempo complessivo a disposizione di 5 minuti
00:31:33di non leggere le relazioni perché invece quelle ce le dovrebbe mandare
00:31:39e di sintetizzare l'intervento perché in 5 minuti non è possibile leggere le relazioni
00:31:45grazie
00:31:46prego
00:31:46ringrazio la presidenza e la commissione
00:31:51noi ci concentriamo principalmente sul tema delle filiere della moda
00:31:58delle certificazioni dello scudo penale nei confronti delle griffe dei committenti
00:32:03parto dal fatto che dal nostro punto di vista il nostro giudizio è molto negativo
00:32:10il nostro giudizio e questa analisi ci viene dall'esperienza che noi abbiamo nel settore
00:32:16dell'abbigliamento del tessile principalmente a Prato dove quotidianamente noi ci interfacciamo
00:32:22con situazioni di gravissimo sfruttamento presente all'interno delle filiere dell'abbigliamento
00:32:29con condizioni disumane di lavoro e da 7 anni stiamo lavorando per trasformare questo
00:32:38questo settore quello che noi abbiamo potuto valutare dalla nostra esperienza è il fatto
00:32:46che il sistema delle certificazioni è un sistema che sostanzialmente ha fallito completamente
00:32:52ci siamo trovati in molte vertenze l'alb srl la z production realtà in cui lo sfruttamento era
00:33:01gravissimo ma erano tutte aziende che avevano avuto audit dalle dalle committenze che sono
00:33:09la montblanc patrizia pepe avevano avuto audit e secondo ed erano certificate questo ci dimostra
00:33:18appunto come la questa norma vada in direzione completamente opposta a quelle che invece sarebbero
00:33:26le necessità dei lavoratori e le necessità per tutelare i lavoratori che sempre più si trovano
00:33:34in queste filiere in condizioni disumane nella norma è prevista tra l'altro che le certificazioni
00:33:41vengano date attraverso solamente un'analisi documentale e chiaramente questo non è assolutamente
00:33:49sufficiente in nessun modo per tutelare i diritti dei lavoratori per valutare il fatto che vengano
00:33:57rispettate le più minime norme del diritto del lavoro e ci troviamo poi in una situazione in cui
00:34:04altri privati si dovrebbero trovare a certificare altri privati questo sistema ad oggi è stato un
00:34:12fallimento e pensare di appunto in realtà rafforzarlo e a partire da questo di fatto
00:34:19de responsabilità di togliere le responsabilità ai committenti per noi è molto grave e può diventare
00:34:28molto pericoloso appunto per i lavoratori per loro diritto di far valere quelle che sono appunto
00:34:38le loro i loro diritti sul posto di lavoro purtroppo ci troviamo a renderci conto che in questa in questo
00:34:46disegno non c'è non non ci sono norme veramente vincolanti per i committenti e le filiere non si
00:34:56prescrive non ci sono prescrizioni chiare rispetto a quelle agli interventi che queste imprese dovrebbero
00:35:02fare per limitare il lo sfruttamento all'interno delle delle loro filiere da nostro punto di vista
00:35:12quello che va invece in una direzione opposta di quello che noi stiamo cercando di fare come lavoro
00:35:20localmente è quello di obbligare le aziende a stipulare dei contratti di appalto che hanno
00:35:30che rispetto invece a quello di fornitura ad oggi ci sono dei rapporti commerciali che hanno una
00:35:37grandissima volatilità mentre invece costringere le aziende a stipulare contratti di appalto che
00:35:45permetterebbero delle clausole una clausola sociale per i lavoratori cosa significa clausola
00:35:53sociale significa che vuol dire mettere un freno al dumping salariale dal momento in cui un'azienda
00:36:02è libera di cambiare fornitore continuamente senza avere nessuna responsabilità su quelli che sono
00:36:09su livello occupazionale e sull'applicazione dei medesimi contratti e delle medesime tariffe
00:36:16ad altri fornitori continuamente come effettivamente avviene oggi si andrà sempre verso quelle realtà
00:36:28che possono accettare tariffe bassissime sfruttando i lavoratori mentre invece un sistema il sistema di
00:36:35appalto dà la possibilità di intervenire attraverso la clausola sociale che vuol dire obbligare le aziende
00:36:42a tutelare i livelli occupazionali e applicare i medesimi contratti e le medesime forme contrattuali.
00:36:52Bene, onorevole Ghir, prego.
00:36:55Grazie Presidente, grazie alla rappresentante di Sud Cobas per aver accettato l'invito a partecipare a questa
00:37:02audizione. Noi in questi mesi abbiamo assistito a numerosi casi di supermarchi che sfruttano i lavoratori.
00:37:11Io volevo chiedere se, visto anche i rilevi che sono stati fatti in particolare dalla CGL che ritiene
00:37:18che questo capo debba essere cassato, in particolare dall'articolo 30, se invece secondo voi può essere
00:37:24modificato e come se ci mandate una nota in merito. Grazie.
00:37:28Prego, se vuol rispondere.
00:37:32Ovviamente lo condividiamo, ci possiamo impegnare a formalizzare quelle indicazioni che sono quelle che
00:37:38già la Caudiero ha indicato. Per noi il principio da cui si deve partire è che i casi di sfruttamento
00:37:43nelle filiere della moda non sono degli incidenti che sono sfuggite a un sistema che funziona,
00:37:48che è quello delle certificazioni, che invece non funziona. Sono il risultato matematico oggi
00:37:53di filiere costruite sul massimo risparmio e costruite fuori da ogni regola. Ecco, questa
00:38:00norma, secondo noi, aumenta le possibilità e le probabilità che le filiere si possa ritrovare
00:38:09estraneo a quello che accade, cosa che vivono i lavoratori che lavorano e producono
00:38:14matematici e merci che vengono poi commercializzate semplicemente molto spesso dai brand.
00:38:21Riteniamo che invece, appunto intervenendo su stringere sui contratti di appalto e su
00:38:26clausole sociali che vincolano la continuità del lavoro e delle condizioni, si invece vada in direzione
00:38:32completamente opposta. Detta in poche parole, nessun brand deve poter ritenere estranei i lavoratori
00:38:38che producono la merce che vende. Anche sebbene non siano i loro lavoratori, direttamente
00:38:43devono quanto meno essere deputati i propri lavoratori in appalto. Quindi possiamo assolutamente
00:38:49farlo in queste indicazioni. Sicuramente bisogna cambiare, vediamo, alla radice questa norma,
00:38:56soprattutto da dove, partendo da un punto di vista diverso, ci sembra che questa norma parta
00:39:02dall'esigenza di dare risposte alle capofila e non risposte ai lavoratori. Invece ci sono
00:39:08lavoratori che da anni stanno gridando la necessità di interventi e sono rimasti inascoltati dal
00:39:15legislatore.
00:39:17Bene, concludiamo qui l'audizione e passiamo alla prossima.
00:39:32Grazie.
00:39:33Grazie.
00:39:34Grazie.
00:39:35Grazie.
00:39:36Grazie.
00:39:37Grazie.
00:39:38Grazie.
00:39:39Grazie.
00:39:40Grazie.
00:39:41Grazie.
00:39:42Grazie.
00:39:43Grazie.
00:39:44Grazie.
00:39:45Grazie.
00:39:46Grazie.
00:39:47Grazie.
00:39:48Grazie.
00:39:49Grazie.
00:39:50Grazie.
00:39:51Grazie.
00:39:52Grazie.
00:39:53Grazie.
00:39:54Grazie.
00:39:55Grazie.
00:39:56Grazie.
00:39:57Grazie.
00:39:58Grazie.
00:39:59Grazie.
00:40:00Grazie a parola Marco Clivio, direttore tecnico e associazione AISA in Federata Anima.
00:40:06Ricordo che il tempo complessivo a disposizione è di 5 minuti.
00:40:10Ricordo anche di non leggere le relazioni ma di mandarcele e di focalizzarsi sull'oggetto
00:40:15dell'audizione.
00:40:16Grazie.
00:40:17Prego.
00:40:18Grazie.
00:40:19Buongiorno a voi.
00:40:20Grazie, onorevole presidente e onorevoli deputati, per questa possibilità di essere
00:40:26uditi oggi su un provvedimento che riteniamo di grande importanza per il sistema produttivo
00:40:32italiano.
00:40:33Le piccole e medie imprese rappresentano infatti un tessuto, un tessuto molto importante su cui
00:40:38è basata la nostra industria.
00:40:41io, come diceva, appunto sono il direttore tecnico di AISEM, AISEM è l'associazione
00:40:48federata ad Anima Confindustria che rappresenta le imprese che producono e che gestiscono i
00:40:54carrelli elevatori, gruppi, piattaforme, tutti quei sistemi che servono in buona sostanza,
00:40:58in estrema sintesi per movimentare le merci e per consentire alle merci di muoversi nei
00:41:04nostri stabilimenti, nei magazzini piuttosto che nei porti.
00:41:11Dunque vado subito al punto, ovviamente guardiamo in modo favorevole, apprezziamo ovviamente il
00:41:19provvedimento, questo disegno di legge sulla IPMI e in particolare quello che è l'articolo
00:41:269. L'articolo 9 che interviene su un obbligo assicurativo per i carrelli elevatori e interviene
00:41:31risolvendo una criticità che è legata a una errata, diciamo così, interpretazione
00:41:37estensiva del decreto legislativo 184-2023 che ha recepito una direttiva europea andando
00:41:46a estendere quello che è erroneamente quello che è il campo di applicazione. In particolare
00:41:53che cosa è successo? In particolare l'estensione riguardato, diciamo così, il ricomprendere
00:42:01all'interno dell'obbligo di RCA, RCA è l'assicurazione che si applica agli autoveicoli e andare a
00:42:09incomprendere anche mezzi come carrelli e elevatori che non sono immatricolati, non sono targati,
00:42:14che operano esclusivamente all'interno di aree aziendali, di stabilimenti, magazzini,
00:42:18aree portuali e quant'altro e che soprattutto sono già di fatto coperti da altre polizze
00:42:24assicurative. Si tratta in buona sostanza di andare a applicare un RCA a un carrello
00:42:33elevatore, si tratta in buona sostanza di andare a duplicare, senza alcun valore aggiuntivo,
00:42:38di andare a duplicare una copertura che già c'è. Imporre l'RCA significa, diciamo così,
00:42:45molto banalmente far pagare alle imprese due volte una copertura assicurativa ad un mezzo
00:42:51che viene utilizzato non per il trasporto delle persone, ma bensì per il trasporto di merci,
00:42:57andare praticamente a obbligare le imprese a pagare due volte una stessa copertura assicurativa.
00:43:04Ricordiamo infatti che c'è la responsabilità, ci sono polizze quali la responsabilità civile
00:43:09generale, la RCT, piuttosto che le polizze di property aziendale che coprono il mondo
00:43:15dei carrelli elevatori. Quello che noi chiediamo quindi in buona sostanza è di procedere quanto
00:43:30più scelermente possibile all'approvazione definitiva di questo provvedimento, in particolare
00:43:38ad salvaguardare quello che è l'articolo 9, così come è giunto dal Senato, approvando
00:43:47un'approvazione senza ulteriori modifiche. Ho cercato di sintetizzare il più possibile
00:43:53per non rubare troppo tempo ai lavori della Commissione.
00:43:58Ringrazio, chiedo se vi siano interventi, non vi sono interventi.
00:44:02Bene, grazie ancora per l'esaurita edizione, grazie.
00:44:23Do la parola a Priscilla Robledo, coordinatrice lobby and advocacy. Ricordo che il tempo complessivo
00:44:49è a disposizione per l'intervento è di 5 minuti. Ricordo anche di voler sintetizzare
00:44:55e non dare lettura a relazioni, ma di inviarcele e di focalizzarsi sull'oggetto dell'audizione.
00:45:01Grazie, prego, inizi.
00:45:05Buongiorno, grazie a lei Presidente, buongiorno a tutti i deputati e alle deputate all'ascolto,
00:45:10grazie per l'invito per questa audizione. Io non leggerò le memorie, ma ho presentato alcune note
00:45:17che quindi ogni tanto guarderò. Come Feira e Campagna Abiti Puliti, nei 5 minuti a nostra disposizione
00:45:25ci concentriamo anche raccogliendo l'invito dell'On. Ghira sull'articolo 30 del DDL,
00:45:31ma invieremo, come anticipato, memoria scritta su tutto il capo sesto, avendo ad oggetto l'introduzione
00:45:38della filiera della moda certificata. Con riferimento al capo sesto, qui ci permette sottolineare
00:45:44solo un punto sulla certificazione in sé. Il settore moda sta attraversando un momento
00:45:50così delicato che merita una riforma seria e meditata. E inserire il capo sesto in fretta
00:45:57all'interno di un DDL che è sulle PMI in generale non fa un grande favore al settore.
00:46:05Per questo motivo la nostra prima raccomandazione è quella di eliminare interamente il capo sesto
00:46:10del DDL e intraprendere una riforma legislativa ad hoc. Ma venendo al test oggetto in audizione,
00:46:16in particolare appunto l'articolo 30, segnalo quello che è anche già stato rilevato,
00:46:20cioè in linguaggio non giuridico l'articolo 30 introduce quello che noi possiamo definire
00:46:26una sorta di scudo penale. Prescrive cioè che la capofila, che è parte di una filiera
00:46:32della moda certificata, goda di effetti escludenti della responsabilità amministrativa
00:46:38da reato per sfruttamento del caporalato, riciclaggio e autoriciclaggio nelle filiere
00:46:44di produzione del nostro bene amato Made in Italy. E allora è necessario chiedersi perché
00:46:51in un DDL che riguarda le PMI di ogni settore si è sentita la necessità di inserire
00:46:57previsioni specifiche sul settore moda e menzionare specificamente il caporalato.
00:47:04Ebbene, perché lo sfruttamento del lavoro nel settore moda italiano, anche nel lusso,
00:47:10è un problema reale che la nostra campagna denuncia da decenni. Un problema che sappiamo
00:47:15va risolto con misure proattive, misure di prevenzione e di controllo e non certo con
00:47:22misure cartolari che de-responsabilizzano i marchi committenti. La parola responsabilità
00:47:28porta con sé il concetto di risposta e questa previsione normativa è tutt'altro che una risposta.
00:47:35Anziché contastare lo sfruttamento, questo scudo penale lo agevola. E lo sfruttamento
00:47:41nelle filiere testili italiane esiste e come. Anche a causa delle pratiche commerciali
00:47:47dei brand capofila, come hanno dimostrato con grande evidenza le indagini della Procura
00:47:53di Milano degli ultimi due anni, ma anche la testimonianza dei Sud Cobas che abbiamo ascoltato
00:47:59poc'anzi. Insomma, con questo scudo penale il messaggio che arriva all'opinione pubblica
00:48:07è che gli eventi gravissimi a cui abbiamo assistito non sono da prendere sul serio più
00:48:13di tanto. Questo scudo penale sminuisce le condizioni di lavoro che abbiamo visto essere
00:48:20all'ordine del giorno, che sono strutturali alla produzione della moda anche in Italia e anche
00:48:26nel lusso ed infatti l'opinione pubblica comprende bene che bisogna occuparsene.
00:48:33In sostanza, come anche evidenziato poc'anzi, un DDL che è intitolato alle PMI, anziché
00:48:41sostenerle con misure reali, nella pratica solleva le committenti, le grandi aziende da
00:48:47ogni responsabilità nei loro confronti e lascia proprio alle PMI il carico di costi e doneri
00:48:54per la messa in sicurezza delle filiere. Questo scudo penale in particolare non aiuta
00:49:01le PMI perché non incide sulla prima causa strutturale dello sfruttamento e cioè le
00:49:06pratiche commerciali dei brand. È su queste che è necessario focalizzarsi e anche sul
00:49:13tema della responsabilità della capofila, come peraltro ho detto in molti degli interventi
00:49:18che mi hanno preceduto. Faccio riferimento ora alla fine concludendo
00:49:26all'appello che vi abbiamo, mi scusi, un minuto solo inviato una settimana fa. L'adesione
00:49:31all'appello che vi abbiamo inviato è stata ampia, plurale e immediata. Il no al caporalato
00:49:37allo scudo penale della moda è stato firmato da 27 organizzazioni nazionali, sindacali e
00:49:43della società civile e continuano ad arrivarci adesioni spontanee da parte di organizzazioni,
00:49:49di imprese e anche di molte singole persone. E ciò testimonia l'evidenza. Al di là dei
00:49:56tecnicismi legati alla disciplina della compliance e della 231, la questione è facile da capire,
00:50:03è immediata. La norma, anziché contrastare il caporalato e lo fermento, protegge le grandi
00:50:09aziende permettendo che non vengano inviati. Su questa adesione ampia e plurale chiedo
00:50:13la vostra attenzione perché proviene da lavoratori, da piccole aziende anch'esse vittime
00:50:20della concorrenza sleale generata da questo sistema e da moltissimi cittadini e cittadine
00:50:25che vogliono un made in Italy di vera qualità. Grazie per l'ascolto.
00:50:29Onorevole Ghirne.
00:50:31Sì, grazie Presidente. Ringrazio la responsabile della campagna Abiti Puliti perché così
00:50:38come in Sudcoba si è concentrata sul capo più critico di questo provvedimento e quindi
00:50:45le rivolgo la stessa domanda, visto che anche le rappresentanze sindacali al netto della CGL
00:50:52non sono riuscite ad argomentare come avrei voluto su questo punto. Ritenete che questo
00:50:59capo sia modificabile, migliorabile o ritenete che invece debba essere semplicemente eliminato?
00:51:06Grazie.
00:51:08Grazie a lei onorevole per la domanda. Riteniamo che il capo sesto debba essere interamente eliminato
00:51:14da questo specifico DDL e meriti invece un'attenzione maggiore, più seria, meditata, approfondita
00:51:21sul settore moda nel suo complesso per affrontare i gravissimi problemi strutturali che oggi
00:51:27il settore vive. Sapete anche voi la quantità di persone che sono impiegate nel test in Italia
00:51:33oggi e sapete le condizioni di lavoro in cui versano. È quindi necessario che al settore
00:51:39sia dedicata una riforma strutturale di cui la certificazione può essere certamente
00:51:46un elemento, ma non può essere l'unico. Una certificazione che ha un livello bassissimo
00:51:53di adempimenti, di qualità degli adempimenti, meramente cartolare, meramente documentale
00:51:58e che fondamentalmente non chiede nulla di proattivo alle aziende che fanno parte
00:52:04di queste filiere, fondamentalmente non fa che certificare l'esistente. E l'esistente non è bello.
00:52:11Quindi, anziché veline, è importante stralciare il capo sesto da questa norma e da questo
00:52:17DDL e intraprendere una riforma seria del settore. In ogni caso, qualora le discussioni
00:52:25sul capo sesto rimangano all'interno del DDL, è necessario senza dubbio eliminare
00:52:31stralciando l'articolo 30 sullo scudo penale.
00:52:35Grazie infinite.
00:53:05...della Camera dei Diputati, dove non vi siano obiezioni da parte loro.
00:53:15Do la parola a Gianmarco Dotta, Presidente, ricordando però che il tempo complessivo
00:53:20è a disposizione di 5 minuti di non leggere le relazioni, ma di sintetizzarle
00:53:26e invece di mandarcele. Grazie, prego.
00:53:36Deve accendere il microfono, sennò noi vediamo solo il labiale.
00:53:41Non la sentiamo.
00:53:48Noi non sentiamo nulla.
00:54:03Allora, intanto che lei risolve i problemi tecnici, noi passiamo alla prossima audizione.
00:54:33Grazie a tutti.
00:55:03...trammissione attraverso la web tv della Camera dei Diputati.
00:55:17Do la parola a Marco Omizzolo, docente a contratto di sociopolitologia
00:55:22dell'immigrazione all'Università di Studi a Sapienza
00:55:25e venne alla protopapa associata del diritto del lavoro all'Università di Studi di Verona.
00:55:30Ricordo che il tempo complessivo è a disposizione di 5 minuti circa,
00:55:35pregandoli di voler sintetizzare non dalle letture a documenti
00:55:39che invece vi invitiamo a inviarceli.
00:55:42Grazie, prego.
00:55:53Non sentite?
00:55:55Mi sa che la tecnica oggi non funziona.
00:56:05Chiudiamo intanto.
00:56:25Avverto che la pubblicità dei lavori sarà sicurata anche mediante la trammissione
00:56:30attraverso la web tv della Camera dei Deputati, ovvi non vi siano obiezioni.
00:56:34Ricordo che il tempo complessivo è a disposizione di 5 minuti,
00:56:38pregandoli di voler sintetizzare non dalle letture a relazioni.
00:56:42Prego, dottor Marco Mizzolo e poi dottoressa Venera Protopapa.
00:56:47Prego.
00:56:48Sì, grazie presidente.
00:56:50Buongiorno a tutti e a tutti.
00:56:51Ovviamente in 5 minuti sarò estremamente sintetico, scusatemi,
00:56:55mettendo in luce subito quelli che sono gli elementi dal mio punto di vista critici
00:57:00rispetto alla proposta che stiamo qui ad analizzare, che ho analizzato,
00:57:04a partire da una contraddizione in sé, la richiesta di un finanziamento pubblico
00:57:08per l'intera filiera e nel contempo questa sorta di scudo penale come è stato rilevato,
00:57:15cioè una responsabilità monca rispetto a quella che invece dovrebbe essere imputata
00:57:21a quell'azienda che è all'apice della filiera stessa.
00:57:25L'azienda tessile capofila, come dire, da questo punto di vista ancora una volta è troppo esente
00:57:32rispetto a ciò che si determina per mezzo della sua stessa volontà di azienda
00:57:37all'interno dell'intero processo produttivo.
00:57:40Da questo punto di vista quindi, sulla base dell'analisi del sottoscritto,
00:57:44ci sono delle criticità che rischiano di produrre un passaggio, definiamolo così,
00:57:49dal made in Italy di qualità ad un insistema tessile fondato troppo spesso
00:57:54sullo sfruttamento con una eccessiva ulteriore esposizione di lavoratori e lavoratrici
00:58:00italiani ed immigrati, non soltanto ad una menomazione dei propri diritti del lavoro,
00:58:06in alcuni casi anche dei diritti umani, ma alla loro stessa esposizione eccessiva,
00:58:11sempre eccessiva anche a gravi infortuni se non addirittura a decessi.
00:58:16Vi sono due elementi fondamentali da questo punto di vista.
00:58:20Il principio dell'autocertificazione prodotto da un consulente del lavoro
00:58:24mette una distanza abissale tra ciò che accade all'interno della filiera
00:58:29in termini operativi e organizzativi e ciò che viene rilevato attraverso
00:58:33un'analisi della documentazione.
00:58:35Ed in secondo luogo una necessaria un controllo soltanto ex ante e non anche ex post.
00:58:41Il rischio è che l'azienda assunta l'autocertificazione per intervento di un consulente del lavoro
00:58:47possa nei giorni successivi, nelle settimane successive, nelle fasi successive
00:58:51anche cambiare in qualche modo questo per replicare forme di sfruttamento economicamente convenienti
00:58:58perché moltiplicano le forme di profitto.
00:59:00E questo rappresenta un elemento di particolare debolezza della proposta che è in analisi.
00:59:06Consentitemi da questo punto di vista anche di ricordare che si rischia di produrre una situazione
00:59:13che va nella direzione denunciata dalla Corte di Cassazione con la sentenza del maggio del 2025
00:59:19la 16-13-6-16-136 che riconosce nelle sue forme più gravi addirittura lo schiavismo in Italia
00:59:27nel caso specifico con riferimento al settore primario
00:59:30ma in ragione di un'organizzazione opaca, non trasparente, criminogena del sistema produttivo
00:59:36che rischia di essere replicato se non addirittura confermato attraverso questa sorta di provvedimento.
00:59:43Permettetemi anche un ultimo fondamentale richiamo che va secondo me nella direzione di riconoscere
00:59:51non soltanto i reati commessi sul piano del diritto del lavoro ma anche sul piano della questione ambientale.
00:59:58Il sistema tessile ha anche un grande tema ambientale da affrontare
01:00:02ed in questo senso nella riflessione che si fa rispetto anche al provvedimento
01:00:07l'autocertificazione non può richiedere un'analisi soltanto sulla questione lavoro
01:00:14ma nel contempo anche rispetto a tutte le conseguenze che quella certa azienda può aver determinato
01:00:19sulla questione ambientale. Il rischio è altrimenti di andare incontro verso molte altri lutti nazionali
01:00:26ricordo quella di Luana Dorazio ma ricordo anche quanto accaduto nel 2013 con l'incidente mortale a Teresa Moda
01:00:34con sette operai morti che finiscono con il determinare non un avanzamento del nostro sistema produttivo democratico
01:00:41ma al contrario un arretramento nella direzione di un sistema di sfruttamento sistemico organizzato, pianificato
01:00:49e purtroppo agevolato anche dall'impianto normativo viva dall'analisi del provvedimento in questione.
01:00:56Bene, dottoressa Vinera Proto Papa
01:01:03Buongiorno a tutti e a tutti, grazie Presidente, grazie per questa opportunità di essere auditi.
01:01:21Nel tempo che ho a disposizione anch'io vorrei mettere in evidenza alcune delle principali
01:01:27delle previsioni in materia di certificazione della filiera della moda.
01:01:33La prima questione su cui vorrei richiamare la vostra attenzione riguarda la distanza tra ciò che la certificazione promette
01:01:41e ciò che è in grado di mantenere.
01:01:43Il rilascio della certificazione, do qui per noti i requisiti previsti dal disegno di legge, condizionato a una serie di requisiti di carattere oggettivo e soggettivo
01:01:57che tuttavia rilevano solo indirettamente il rispetto delle condizioni di lavoro e non escludono in alcun modo la presenza di violazioni.
01:02:05Il disegno affida il rilascio della certificazione ai revisori legali, ma ciò di nuovo risulta del tutto insufficiente a garantire la corrispondenza
01:02:16tra quanto previsto e rilevato eventualmente a livello documentale e la realtà.
01:02:21Per verificare nella realtà dinamica delle filiere il rispetto delle condizioni di lavoro bisognerebbe altrimenti orientarsi verso soluzioni
01:02:33intese ad affidare questa verifica a organismi indipendenti e dotati delle competenze necessarie
01:02:40per cogliere la dinamica reale del funzionamento delle filiere e dei rischi connessi di sfruttamento lavorativo.
01:02:48Adottare misure di monitoraggio continuo secondo un approccio risk-based
01:02:53che includa anche la possibilità di accertamenti senza preavviso in loco
01:02:59che consenta di estendere tali accertamenti anche ai fornitori indiretti.
01:03:06Bisognerebbe altresì valorizzare, volendosi muovere in questa direzione,
01:03:11il ruolo dei lavoratori all'interno della governance della filiera
01:03:14e attraverso la previsione di canali accessibili e protetti di segnalazione
01:03:19che consentano e prevedano misure intese a prendere in carico le eventuali segnalazioni.
01:03:27Rafforzare la cooperazione tra soggetti certificatori eventualmente
01:03:31ed autorità pubbliche di vigilanza.
01:03:33garantire altresì la massima trasparenza delle ispezioni,
01:03:40delle soggetti responsabili per esse della presenza di segnalazioni
01:03:47con riferimento a determinate imprese.
01:03:50Un'ulteriore questione sulla quale ritengo importante riflettere
01:03:58che è stata già richiamata da chi mi ha preceduto
01:04:01riguarda invece la distribuzione dei costi dell'adeguamento del modello produttivo
01:04:07e del suo allineamento verso maggiori garanzie di legalità e tutele del lavoro.
01:04:12Qui sicuramente si pone il tema della necessità
01:04:15per chi sta a capo della filiera di assumersi anche sotto il profilo economico
01:04:23i costi di questa attività di rialienamento e di regolazione
01:04:28dei rapporti all'interno della filiera
01:04:30in modo che si possa contenere la tendenza a scaricare i costi
01:04:35sugli anelli più deboli della catena produttiva
01:04:38tipicamente attraverso il ricorso a subcontratti
01:04:43di contratti di subappalto e subfornitura
01:04:46con evidenti conseguenze sull'estensione dell'area di irregolarità
01:04:50che pare pure essere tra gli obiettivi
01:04:54il cui contrasto pare essere tra gli obiettivi del disegno.
01:04:59Diverse misure si possono immaginare per muoversi in questa direzione
01:05:05prevedere limiti alla possibilità di subappalto
01:05:08garantire coerenza tra corrispettivi tempi e volumi di lavoro
01:05:14includere rispetto alle violazioni emerse
01:05:17un percorso di affiancamento dei partner commerciali
01:05:20specie quelli più piccoli
01:05:22che preveda piani correttivi
01:05:24che consentano effettivamente
01:05:26il rispetto effettivo delle condizioni di legalità.
01:05:29L'ultima questione, anche qui mi riallaccio
01:05:33a quanto già è emerso nel corso delle audizioni
01:05:36riguarda il tema della responsabilità
01:05:39in modo particolare e fondamentale
01:05:42laddove si dovesse ritenere di proseguire
01:05:45sulla strada intrapresa in materia di certificazione
01:05:48della filiera unica
01:05:49non sostituire il giudizio di idoneità
01:05:51e di concreta attuazione del modello 231
01:05:54affidato al giudice penale
01:05:56con il ricorso alla certificazione
01:05:59e la previsione di un esimente automatica
01:06:02in assenza di una verifica
01:06:05circa l'effettiva attuazione del modello 231
01:06:08oltre a ribaltare la logica prevenzionistica
01:06:12degli stessi modelli
01:06:13rischia di avere addirittura effetti controproducenti
01:06:17nascondendo la realtà dietro
01:06:20una legalità solo di parvenza.
01:06:24Vi ringrazio per l'attenzione.
01:06:25Bene
01:06:26La ringrazio
01:06:32Onorevole Ghirra
01:06:33Prego
01:06:33Sì grazie Presidente
01:06:36ringrazio anche
01:06:37ancora molto agli auditi
01:06:39per queste relazioni
01:06:41rivolgo loro le medesime domande
01:06:43che ho posto prima
01:06:44ovvero se ritengano
01:06:46che il capo sesto
01:06:48introdotto all'interno di questo provvedimento
01:06:51sia emendabile
01:06:53se ritenete che abbia criticità
01:06:55e che affronti un tema che invece debba essere
01:06:58esaminato separatamente
01:07:00con un taglio diverso
01:07:02e nello specifico
01:07:04rispetto a quanto diceva
01:07:06il professor Mizzolo
01:07:08sulle certificazioni
01:07:10fatte dai consulenti del lavoro
01:07:14se ci può riferire a suo avviso
01:07:16come dovrebbe invece funzionare
01:07:18il sistema.
01:07:19Grazie
01:07:19Bene
01:07:20Allora se qualcuno vuole rispondere
01:07:24velocemente
01:07:25Se posso
01:07:27rispetto alla domanda
01:07:29nello specifico
01:07:30di mia competenza
01:07:31io sono molto critico
01:07:32rispetto a qualunque forma
01:07:33di autocertificazione
01:07:35costruita
01:07:35come dire
01:07:36su documentazione fornita
01:07:38e sono per un'attività
01:07:40investigativa
01:07:41ispettiva
01:07:41agita direttamente
01:07:43dai soggetti pubblici
01:07:44con l'obiettivo di fotografare
01:07:46non soltanto ex ante
01:07:47ma anche ex post
01:07:48ciò che accade
01:07:49evitando in questo caso
01:07:51di costruire una filiera del controllo
01:07:53per certi versi
01:07:55estremamente complessa
01:07:56estremamente lunga
01:07:57ed eccessivamente posata
01:07:59su un intervento
01:07:59soltanto del privato
01:08:00credo che il ruolo pubblico
01:08:02in questo genere di attività
01:08:04sia di fondamentale importanza
01:08:05con un necessario rafforzamento
01:08:07anche degli organismi
01:08:09ovviamente ispettivi
01:08:10a questo scopo deputati
01:08:12l'istituto dell'autocertificazione
01:08:15come ho provato
01:08:15a sintetizzare
01:08:16ovviamente in maniera
01:08:17come dire
01:08:18schematica
01:08:19in precedenza
01:08:20rischiano di essere
01:08:21un passepartout
01:08:22troppo facile
01:08:24troppo immediato
01:08:25e peraltro legittimato
01:08:26rispetto alle forme varie
01:08:28di sfruttamento
01:08:28che invece
01:08:29abbiamo rilevato
01:08:30anche sul piano accademico
01:08:32e sul piano della ricerca
01:08:33oltre che su quello giudiziario
01:08:34e che possono essere
01:08:35moltiplicati in futuro
01:08:36bene
01:08:38la ringraziamo
01:08:40e passiamo alla prossima audizione
01:08:42grazie
01:09:12grazie
01:09:42a Fabrizio Ciliberto
01:10:04Massimiliano Dona
01:10:05Bianca Luongo
01:10:05e Alessandro Mostaccio
01:10:07ricordo che però
01:10:09il tempo complessivo
01:10:09a disposizione
01:10:10è di tre minuti
01:10:12per ognuno
01:10:12e
01:10:14vi chiediamo
01:10:15di sintetizzare
01:10:16l'intervento
01:10:17e non leggere
01:10:18le relazioni
01:10:19cominciamo
01:10:20da Fabrizio Ciliberto
01:10:22vicepresidente nazionale
01:10:24di Udicon
01:10:25prego
01:10:25buongiorno presidente
01:10:28buongiorno onorevoli
01:10:30sicuramente
01:10:31l'oggetto
01:10:32della consultazione
01:10:33la consultazione
01:10:34affronta
01:10:35soprattutto nel capo quarto
01:10:37e nel capo sesto
01:10:38alcune tematiche
01:10:39che riguardano
01:10:40molto
01:10:41la tutela
01:10:42consumatoria
01:10:43parto
01:10:43da quello
01:10:45che è il capo quarto
01:10:45racconta
01:10:46le false recensioni
01:10:48quindi
01:10:48partiamo
01:10:49dal fatto
01:10:50che oggi
01:10:51una recensione
01:10:52pesa
01:10:52possiamo paraurarla
01:10:53quasi al passaparola
01:10:54di un amico
01:10:55quindi
01:10:55influisce
01:10:56il consumatore
01:10:57sulla scelta
01:10:58di una vacanza
01:10:58di un ristorante
01:10:59piuttosto che
01:11:00di un acquisto online
01:11:02o dei servizi
01:11:03dedicati alle persone
01:11:04quindi
01:11:04sicuramente
01:11:05apprezziamo
01:11:06la scelta
01:11:07di intervenire
01:11:08ma
01:11:08riteniamo
01:11:09molto utile
01:11:11provare
01:11:13anche a
01:11:13allargare
01:11:15il perimetro
01:11:16di azione
01:11:17perché comunque
01:11:18limitare solo
01:11:20il turismo
01:11:20e la ristorazione
01:11:21rischia di lasciare
01:11:22scoperti
01:11:22troppi ambiti
01:11:23dove i consumatori
01:11:25sono esposti
01:11:26a delle recensioni
01:11:27false
01:11:27o manipolate
01:11:29quindi
01:11:29bene come prima tappa
01:11:31ma la nostra richiesta
01:11:32è quella di intervenire
01:11:33poi anche in altri
01:11:34settori
01:11:35che sicuramente
01:11:36hanno
01:11:37qualche problema
01:11:38sulle recensioni
01:11:40soprattutto
01:11:40le false recensioni
01:11:42il secondo tema
01:11:43che voglio affrontare
01:11:44è quello
01:11:44della soglia
01:11:45dei 30 giorni
01:11:47per le recensioni
01:11:47certificate
01:11:48perché
01:11:48parliamo
01:11:50di
01:11:51recensioni
01:11:52lecite
01:11:52ma
01:11:53diciamo
01:11:54mi focalizzo
01:11:55anche sull'aspetto
01:11:56della regola
01:11:57dei due anni
01:11:58oltre a quella
01:11:58recensione
01:11:59viene diciamo
01:11:59in modo
01:12:00quasi automatico
01:12:01garantata
01:12:03come non lecita
01:12:04quindi
01:12:04sicuramente
01:12:05abbiamo
01:12:05la necessità
01:12:06di avere
01:12:07delle informazioni
01:12:08e delle recensioni
01:12:09aggiornate
01:12:09ma
01:12:09diciamo
01:12:10definire
01:12:11non lecita
01:12:11una recensione
01:12:12vera
01:12:12solo perché
01:12:13è datata
01:12:14rischia
01:12:14di
01:12:14riduzione
01:12:16diciamo
01:12:16delle rimozioni
01:12:17indiscriminate
01:12:18e creare
01:12:20anche
01:12:20contenzioso
01:12:21quindi sicuramente
01:12:22proponiamo
01:12:22un approccio
01:12:23più semplice
01:12:24è chiaro
01:12:24anche per il cittadino
01:12:25che è quello
01:12:26magari di
01:12:26rendere visibile
01:12:27l'ansianità
01:12:28della recensione
01:12:29e nel caso
01:12:30in cui
01:12:30vogliamo dare
01:12:31anche un aspetto
01:12:34nel ranking
01:12:34poi del punteggio
01:12:36che l'operatore
01:12:37in questo caso
01:12:38ha magari
01:12:39dare un peso
01:12:39minore
01:12:40a quella
01:12:40che è una
01:12:40recensione
01:12:40un po'
01:12:41più datata
01:12:42però
01:12:43comunque
01:12:43non cancellarle
01:12:45il mondo
01:12:45indiscriminato
01:12:46poi c'è anche
01:12:47un tema
01:12:47di equilibrio
01:12:48che secondo me
01:12:50va riportato
01:12:52alla luce
01:12:53perché
01:12:54tra imprese
01:12:55e consumatori
01:12:56se la rimozione
01:12:57delle recensioni
01:12:58dipende
01:12:58in larga parte
01:13:00dalla segnalazione
01:13:01degli operatori
01:13:02il rischio
01:13:03è che spariscono
01:13:04anche le recensioni
01:13:05negative
01:13:05che invece
01:13:06magari sono
01:13:06veritiere
01:13:07ma scomode
01:13:08per l'operatore
01:13:10giusto
01:13:14solo
01:13:15un passaggio
01:13:16presente
01:13:17sul capo
01:13:17sesto
01:13:18prima
01:13:19un po'
01:13:19di passaggio
01:13:21vado all'articolo
01:13:2230
01:13:22per noi
01:13:23l'articolo
01:13:2330
01:13:24va bene
01:13:25di chiamare
01:13:26la GCM
01:13:29come organo
01:13:30di controllo
01:13:31quindi non siamo
01:13:31totalmente
01:13:32a sfavore
01:13:33dell'articolo
01:13:3430
01:13:34però
01:13:35sicuramente
01:13:36dobbiamo
01:13:36trovare
01:13:37delle misure
01:13:38e non trasformare
01:13:39diciamo
01:13:39quella
01:13:40di citura
01:13:40filiera
01:13:40certificata
01:13:41come una semplice
01:13:42operazione
01:13:43di marketing
01:13:44bene
01:13:44grazie
01:13:45passiamo
01:13:46a Massimiliano
01:13:47Dona
01:13:47Presidente
01:13:48dell'Unione
01:13:48Nazionale
01:13:48dei Consumatori
01:13:49prego
01:13:50buongiorno
01:13:53Presidente
01:13:53buongiorno
01:13:54agli onorevoli
01:13:55che sono
01:13:56in commissione
01:13:58e mi focalizzo
01:13:59sul tema
01:14:00delle recensioni
01:14:01cominciando
01:14:01dall'articolo
01:14:0218
01:14:03dove
01:14:03manca
01:14:04come invece
01:14:06accade
01:14:07normalmente
01:14:08soprattutto
01:14:08nella normativa
01:14:09di emanazione
01:14:10europea
01:14:11un quadro
01:14:12definitorio
01:14:13questa mancanza
01:14:14c'è anche
01:14:15la definizione
01:14:15di che cos'è
01:14:16una recensione
01:14:17online
01:14:17rischia di
01:14:18creare
01:14:19alcune
01:14:20complicazioni
01:14:21applicative
01:14:22per noi
01:14:24tutti
01:14:24la recensione
01:14:25online
01:14:26è il
01:14:26commento
01:14:27di
01:14:28un soggetto
01:14:29che ha
01:14:30acquistato
01:14:31un prodotto
01:14:32utilizzato
01:14:32un servizio
01:14:33più
01:14:35in senso
01:14:36più lato
01:14:36il termine
01:14:37di recensione
01:14:39anzi
01:14:39originariamente
01:14:40ci ricorda
01:14:41qualcuno
01:14:42che recensisce
01:14:43invece
01:14:44un film
01:14:45uno spettacolo
01:14:45o altro
01:14:46dico questo
01:14:47perché
01:14:47c'è il rischio
01:14:49di includere
01:14:50nella
01:14:50normativa
01:14:52anche il video
01:14:54di un
01:14:54content creator
01:14:56che recensisca
01:14:57un'autovettura
01:14:58un prodotto
01:14:59un servizio
01:15:00della tecnologia
01:15:01mentre a nostro
01:15:03giudizio
01:15:03l'ambito di applicazione
01:15:05dovrebbe essere
01:15:05ristretto a quello
01:15:06che noi tutti
01:15:07oggi nella società
01:15:08digitale
01:15:08riteniamo
01:15:09recensioni online
01:15:10e quindi
01:15:11quelli raccolti
01:15:12sulle piattaforme
01:15:14turistiche
01:15:15o non turistiche
01:15:16che raccolgono
01:15:17i commenti
01:15:18dei consumatori
01:15:19che hanno utilizzato
01:15:20un bene
01:15:20o un servizio
01:15:21passando all'articolo
01:15:2219
01:15:23noi
01:15:24ugualmente
01:15:25riteniamo
01:15:25che il limite
01:15:27di 30 giorni
01:15:27per postare
01:15:28una recensione
01:15:29sia un limite
01:15:30troppo restrittivo
01:15:31innanzitutto
01:15:32potrebbe succedere
01:15:33che il consumatore
01:15:34è ancora
01:15:34in viaggio
01:15:35e quindi
01:15:36non sia
01:15:37nelle condizioni
01:15:37di farlo
01:15:38mi rendo conto
01:15:40che un termine
01:15:41troppo ampio
01:15:42e troppo dilatato
01:15:43metterebbe in difficoltà
01:15:44anche l'esercente
01:15:45nel individuare
01:15:47il malfunzionamento
01:15:48la defaianza
01:15:49e quindi
01:15:49porvi rimedio
01:15:50ma un termine
01:15:51di 120 giorni
01:15:52può essere
01:15:53secondo noi
01:15:53adeguato
01:15:54considerate anche
01:15:55gentili onorevoli
01:15:57che le recensioni
01:15:59diciamo
01:16:00negative
01:16:00avvengono
01:16:01tendenzialmente
01:16:02nel primo periodo
01:16:03cioè subito dopo
01:16:04la fruizione del servizio
01:16:06quelle positive
01:16:07vengono generalmente
01:16:08meditate maggiormente
01:16:10dal consumatore
01:16:10quindi questo
01:16:11time limit
01:16:12rischierebbe di
01:16:13anche andare
01:16:14a appesantire
01:16:15il giudizio
01:16:16su una attività
01:16:17proprio per quello
01:16:18che ho spiegato
01:16:19cioè che le recensioni
01:16:20positive
01:16:21possono arrivare
01:16:22con più tempo
01:16:22il termine di decadenza
01:16:24biennale
01:16:24non mi sembra
01:16:26congruo
01:16:27soprattutto alla luce
01:16:28di un aspetto
01:16:29di dettaglio
01:16:29che vi prego
01:16:30di attenzionare
01:16:31spesso soggetti
01:16:32penso a soggetti
01:16:33portatori di disabilità
01:16:35vanno a cercare
01:16:37tra le non molte
01:16:38recensioni
01:16:39che riguardano
01:16:40quel tipo
01:16:41di consumo particolare
01:16:42i soggetti
01:16:43che anche più semplicemente
01:16:44hanno un animale
01:16:45in viaggio
01:16:46o dei bambini
01:16:47molto piccoli
01:16:48è chiaro che non ci sono
01:16:49tante recensioni
01:16:50sulle difficoltà
01:16:50che può aver incontrato
01:16:51un neonato
01:16:52un cane
01:16:53o un disabile
01:16:54e magari invece
01:16:56queste recensioni
01:16:56si trovano
01:16:57in recensioni
01:16:58più antiche
01:16:59tra l'altro
01:17:00da un punto di vista
01:17:01tecnico
01:17:02se è vero che
01:17:02l'articolo 22
01:17:03delle disposizioni
01:17:04transitorie
01:17:05ci dice che
01:17:06ovviamente
01:17:07questa norma
01:17:07si applica
01:17:08alle recensioni
01:17:09postate dal giorno
01:17:10dopo l'entrata in vigore
01:17:11ci troveremmo
01:17:12delle recensioni
01:17:13più antiche
01:17:13di due anni
01:17:14che restano lì
01:17:16e che non sono
01:17:17dichiarate
01:17:18illecite
01:17:19ultimissima cosa
01:17:20articoli di vieti
01:17:22si parla di acquisto
01:17:23cessione
01:17:24dietro remunerazione
01:17:25di una recensione
01:17:26d'accordissimo
01:17:27ovviamente
01:17:28mi segnalavano
01:17:29questa mattina
01:17:30che fuori da un negozio
01:17:31delle vie del centro
01:17:32di Roma
01:17:33c'è un bel cartello
01:17:34se ci fai una recensione
01:17:35positiva avrà il 20%
01:17:37di sconto
01:17:38anche sarebbe utile
01:17:39e moltissimi prodotti
01:17:40ci arrivano ovviamente
01:17:41tramite l'e-commerce
01:17:42con questo voucher
01:17:43sarebbe utile
01:17:44chiarire questo aspetto
01:17:46grazie
01:17:47do la parola
01:17:48Bianca Luongo
01:17:49esperta in relazioni esterne
01:17:50di altro consumo
01:17:51a tre minuti
01:17:52prego
01:17:53buongiorno
01:17:55presidente
01:17:55buongiorno
01:17:56rivoli deputati
01:17:57grazie per l'invito
01:17:58all'audizione di oggi
01:17:59anche noi ci concentreremo
01:18:00sul capo quarto
01:18:02relativo al tema
01:18:03delle false recensioni
01:18:04che possano minare la fiducia
01:18:06dei consumatori
01:18:06alterare la concorrenza
01:18:08lo sappiamo comunque
01:18:09che le recensioni
01:18:10sono un asset economico
01:18:12oltre il 90%
01:18:13dei consumatori
01:18:14come risulta anche
01:18:14da un'indagine
01:18:15di Euroconsumers
01:18:16gruppo di cui
01:18:16altro consumo fa parte
01:18:18consulta le recensioni
01:18:20prima di prenotare
01:18:20o comprare
01:18:21le recensioni
01:18:22influenzano le vendite
01:18:23costruiscono la reputazione
01:18:24digitale delle imprese
01:18:25incidono sul posizionamento
01:18:26per questo è essenziale
01:18:27garantire che siano autentiche
01:18:29e apprezziamo sicuramente
01:18:30l'impegno dei legislatori
01:18:31in questo senso
01:18:32per rendere il mercato
01:18:33digitale più trasparente
01:18:34proprio a partire
01:18:35da questo settore
01:18:36del turismo
01:18:36dove la diffusione
01:18:37di recensioni false
01:18:38non solo naturalmente
01:18:39danneggi i cittadini
01:18:40ma danneggia anche
01:18:41le imprese corrette
01:18:42nonché la competitività
01:18:44delle imprese
01:18:44del turismo italiano
01:18:45tuttavia secondo noi
01:18:46alcune disposizioni
01:18:48come già hanno
01:18:48anticipato i miei colleghi
01:18:50rischiano di produrre
01:18:51effetti contrari
01:18:51agli obiettivi dichiarati
01:18:53parlo del limite temporale
01:18:54dei 30 giorni
01:18:55previsto attualmente
01:18:57che il test attuale
01:18:58prevede che una recensione
01:18:59sia lecita solo
01:19:00si è pubblicata entro 30 giorni
01:19:01dall'esperienza
01:19:02tuttavia questo
01:19:03può penalizzare
01:19:04che effetto ad esempio
01:19:05viaggi lunghi
01:19:06soggiorni stagionali
01:19:07ma anche chi segnala
01:19:08problemi dopo tempo
01:19:09non ferma però magari
01:19:10chi scrive recensioni false
01:19:11perché chi vuole ingannare
01:19:12può rispettare anche
01:19:13la scadenza
01:19:14per questo magari
01:19:15noi proponiamo
01:19:15di trasformarli
01:19:16in una raccomandazione
01:19:17all'interno delle linee guida
01:19:18che estenda comunque
01:19:19il limite temporale
01:19:20almeno a 120 giorni
01:19:22per quanto riguarda
01:19:23l'illegittimità
01:19:24delle recensioni
01:19:25dopo due anni
01:19:25per noi cancellare
01:19:26recensioni vecchie
01:19:27può privare i consumatori
01:19:28di informazioni storiche
01:19:30utili
01:19:31e può anche favorire
01:19:32magari delle manipolazioni
01:19:33perché un'impresa
01:19:34potrebbe chiedere
01:19:34di rimuovere solo
01:19:35le recensioni negative
01:19:36alterando il proprio punteggio
01:19:38per questo chiediamo
01:19:39di eliminare questo limite
01:19:40e chiediamo soprattutto
01:19:41che ci si concentri
01:19:43su quello che è
01:19:43il vero problema
01:19:44vale a dire
01:19:45i broker che vendono
01:19:46recensioni false
01:19:46su larga scala
01:19:47non è limitare il tempo
01:19:48oppure cancellare i contenuti
01:19:50ma è sempre che
01:19:51può risolvere il problema
01:19:52a nostro avviso
01:19:53è necessario
01:19:53concentrare i propri sforzi
01:19:55invece
01:19:55su chi organizza
01:19:57la vendita
01:19:57delle recensioni false
01:19:59che sono
01:19:59i veri responsabili
01:20:00del fenomeno
01:20:01naturalmente
01:20:01chiediamo anche
01:20:02che sia previsto
01:20:03un coinvolgimento attivo
01:20:04delle organizzazioni
01:20:04di consumatori
01:20:05anche nella redazione
01:20:06delle linee guida
01:20:07o nel monitoraggio successivo
01:20:09il nostro obiettivo comune
01:20:10è come il vostro
01:20:12quindi tutelare i cittadini
01:20:13rafforzare la fiducia
01:20:14nel mercato digitale
01:20:15e costruire un ecosistema
01:20:16affidabile
01:20:17delle recensioni
01:20:18auspichiamo
01:20:19che siano superate
01:20:19le criticità rilevate
01:20:20e che siano accolte
01:20:22le nostre proposte
01:20:22naturalmente
01:20:23altro consumo
01:20:24è pronta
01:20:25la più ampia collaborazione
01:20:26in questo senso
01:20:27grazie
01:20:29passiamo la parola
01:20:30a Alessandro Mostaccio
01:20:32Presidente
01:20:32Movimento Consumatori
01:20:34APS
01:20:34prego
01:20:35a tre minuti
01:20:36ringrazio Presidente
01:20:41Gusmeroli
01:20:42e tutti i membri
01:20:42della commissione
01:20:43mi scuso
01:20:44per le condizioni
01:20:45da cui mi collego
01:20:47ma non avevo modo
01:20:48di spostare
01:20:49questa trasferta
01:20:50rispetto al capo sesto
01:20:52cioè alla certificazione
01:20:53unica
01:20:54nel mondo della moda
01:20:56beh
01:20:56chiediamoci
01:20:57qual è l'interesse
01:20:59del consumatore
01:21:00quando il primo interesse
01:21:02non è il prezzo
01:21:04spesso parlando
01:21:05e l'abbiamo persa
01:21:11purtroppo
01:21:12il vero
01:21:13non l'ascoltiamo
01:21:18cioè
01:21:19un'audizione in treno
01:21:20diventa molto
01:21:21molto problematica
01:21:23onestamente
01:21:24insomma ci mandi
01:21:27la relazione
01:21:28va bene?
01:21:28grazie
01:21:30mandateci tutti
01:21:31la relazione
01:21:32sicuramente
01:21:33la leggeremo
01:21:34con la massima
01:21:35attenzione
01:21:36grazie ancora
01:21:37concludiamo qui
01:21:38l'audizione
01:21:39grazie a tutti
01:21:40grazie a tutti
01:21:41grazie a tutti
01:21:42grazie a tutti
Consigliato
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