Skip to playerSkip to main content
  • 13 hours ago
“Si stima che in Italia vi siano circa 100mila casi di cardiomiopatia ipertrofica, il 50% dei quali clinicamente rilevanti e sintomatologicamente impegnativi, solo una parte delle quali influenzabili con i trattamenti tradizionali disponibili. Le dimensioni sono quelle di una patologia non molto frequente, ma che incide per la diagnosi della quale il sospetto diagnostico è importante, e soprattutto coinvolge soggetti fra la seconda e la quarta decade di vita, che corrispondono alle fasi giovanili della vita, in cui è maggiore l'esigenza di essere performanti e produttivi”. Sono le parole di Gianfranco Sinagra, professore di Cardiologia, direttore del Dipartimento Cardiotoracovascolare - Azienda sanitaria universitaria integrata, Trieste e presidente eletto della Società italiana di Cardiologia - Sic, in occasione dell’incontro con la stampa, realizzato con il supporto di Bristol Myers Squibb e svoltosi a Roma in cui è stata annunciata l’approvazione della rimborsabilità del nuovo farmaco orale mavacamten, da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco - Aifa, per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva (Cmio) sintomatica (classe II-III secondo la classificazione Nyha) in pazienti adulti. 

Category

🗞
News
Transcript
00:00La pratica clinica nella gestione dei pazienti con cardiopatia ipertrofica ostruttiva dopo
00:10l'approvazione del Mavacamt nel trattamento di ipertrofica cambia in maniera sostanziale,
00:18cambia perché ci consente di influenzare la cosiddetta fisiopatologia di una cardiopatia
00:25complessa che ha nell'ostruzione, all'efflusso di sangue dal ventricolo, nel rilasciamento diastolico,
00:33nel profilo aritmico, nella coesistente insufficienza mitralica, meccanismi importanti di patologia
00:39e questi farmaci, gli inibitori della miosina e il Mavacamt hanno la capacità di ridurre significativamente
00:47il gradiente riposizionando il profilo energetico miocardico, il profilo metabolico miocardico,
00:53le dimensioni del cuore, i flussi che il cuore riesce a garantire su un terreno più favorevole
00:59che si traduce in benessere soggettivo per i malati, capacità di tollerare una maggiore durata di esercizio
01:08e un profilo che è destinato verosimilmente ad influenzare l'evoluzione lungo termine di queste malattie.
01:17Non dimentichiamo che circa il 50% delle cardiomepatie ipertrofiche ha nel gradiente una componente importante
01:25ma che meno di un terzo dei trattati con i farmaci tradizionali sperimentava un beneficio clinico soggettivo per i pazienti.
01:34Questi farmaci hanno la capacità aggiunti on top del trattamento ma sarà da riconsiderare a che dosi proseguire
01:44perché probabilmente consentiranno di rimodulare le dosi in maniera maggiormente compatibile con la qualità della vita dei soggetti.
01:51Questi farmaci hanno una rapida capacità di influenzare il gradiente e una rapida capacità di indurre beneficio soggettivo nei malati
02:00ed una serie di indicatori biologici di minore impatto del gradiente sulla malattia
02:06e questo nel lungo termine vuol dire dimensione del cuore, funzione del cuore, profilo di espressione delle aritmie,
02:14rischio di aritmie.
02:15Non dimentichiamo che la cardiomepatia ipertrofica è una delle cause di morte improvvisa giovanile
02:20e abbiamo fondate speranze che questi farmaci possano così intimamente entrare nella biologia del miocardio
02:28da poter nel lungo termine influenzare anche i rischi di progressione verso stadi più avanzati e rischiossi di malattie.
02:36Si stima che in Italia ci siano circa 100.000 casi di cardiomepatia ipertrofica,
02:41il 50% dei quali clinicamente rilevanti e sintomatologicamente impegnative
02:48e solo una parte delle quali influenzabili con i trattamenti tradizionali disponibili
02:55e quindi le dimensioni sono quelle di una patologia non frequentissima ma che incide
03:02per la diagnosi alla quale il sospetto diagnostico è importante
03:06soprattutto che coinvolge soggetti fra la seconda e la quarta decada di vita
03:10cioè le fasi giovanili della vita nelle quali maggiore è l'esigenza di essere performanti, produttivi
03:17energicamente efficaci, quindi è una malattia che ha la capacità di generare disabilità
03:26al di là dei rischi occulti contenuti nella malattia in sé e quindi è altamente desiderabile
03:35che si potesse disporre di una classe di farmaci capaci di influenzare profili di sintomatologia
03:43per soggetti giovani ed infatti gli studi clinici e le evidenze di cui disponiamo
03:49focalizzano su quegli aspetti cioè lo stato sintomatologico del soggetto, la durata d'esercizio
03:56al test cardiopolmonare, il profilo dei biomarcatori come espressione della biologia della malattia.
04:02Grazie
Be the first to comment
Add your comment

Recommended

0:22