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  • 6 settimane fa
ROMA (ITALPRESS) - Lo scompenso cardiaco colpisce circa 1 milione di persone in Italia, costituisce la principale causa di ospedalizzazione per gli over 65, con circa 180.000 ricoveri annui, e rappresenta il punto di arrivo comune di numerose patologie cardiovascolari che danneggiano progressivamente la funzione del cuore. Nonostante i progressi terapeutici, permane un significativo ritardo diagnostico e una marcata disomogeneità territoriale nei percorsi di presa in carico, con gravi ricadute sulla qualità della vita dei pazienti e sulla sostenibilità per il Servizio Sanitario Nazionale.
f04/mgg/azn

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00:00Lo scompenso cardiaco colpisce circa un milione di persone in Italia, costituisce la principale
00:08causa d'ospedalizzazione per gli over 65 con circa 180.000 ricoveri annui e rappresenta
00:15il punto d'arrivo comune di numerose patologie cardiovascolari che danneggiano progressivamente
00:20la funzione del cuore. Nonostante i progressi terapeutici, permane un significativo ritardo
00:26diagnostico e una marcata disomogeneità territoriale nei percorsi di presa in carico, con gravi
00:33ricadute sulla qualità della vita dei pazienti e sulla sostenibilità per il servizio sanitario
00:39nazionale. La presa in carica del paziente deve partire dal medico di medicina generale e poi
00:45deve essere di tipo multidisciplinare ed integrato. Oggi viviamo le tante criticità del sistema
00:54sanitario proprio perché non c'è un fatto di organizzazione strutturale. Il paziente cronico
01:01in generale, ma in particolare il paziente affetto da scompenso cardiaco, se viene preso in carico
01:07sia per quelle che sono tutta la fase cronica, proprio per evitare il cuore racconto, sicuramente
01:13ha dei grossi benefici. Spingiamo da sempre per un modello di cura del paziente cronico in maniera
01:22interdisciplinare e integrata e questo oggi noi diciamo che siamo in un momento magico perché oggi
01:31abbiamo il digitale. Quindi la telemedicina, un sistema digitale, anche qui siamo ormai al piano RR,
01:39siamo nelle fasi attuative avanzate, anche qui la telemedicina, il digitale ci può dare dei grossi aiuti.
01:49L'inserimento dei test anti-pro BMP nei livelli essenziali d'assistenza rappresenta un'importante
01:57opportunità per diagnosticare più precocemente la malattia e migliorare la gestione clinica dei pazienti.
02:03Oggi questo test viene soprattutto utilizzato nella parte degli ospedalieri, invece noi riteniamo
02:09che debba essere proprio utilizzata nella fase cronica nel disforzo territoriale. Noi abbiamo
02:16anche fatto delle sperimentazioni, ma anche a livello istituzionale spingiamo che questo test
02:23venga effettuato presso il medico di medicina generale, presso le farmacie e oggi non ci auguriamo
02:30anche nelle case di comunità che ormai devono vedere la luce.
02:34La patologia è una delle sindrome croniche a maggiore impatto clinico e economico nel nostro
02:40paese e richiede un modello organizzativo capace di integrare in modo efficace ospedale e territorio.
02:46La prevenzione deve essere parte fondante del percorso per permettere una diagnosi tempestiva
02:52e una gestione precoce della malattia.
02:54La farmacia è entrata a pieno titolo, secondo noi, in quello che è l'assistenza territoriale.
03:01La burocrazia, l'accesso alla terapia è un discorso fondamentale, è un diritto costituzionale
03:08del cittadino e deve essere del tipo facilitato. Oggi purtroppo viviamo ancora troppa burocrazia,
03:14quindi noi in questo senso riteniamo che si debba veramente intervenire per cercare una
03:19semplificazione che tra l'altro serve anche al medico perché il paziente deve poter avere
03:25l'accesso alla terapia molto facilitato ma anche il medico deve essere alleggerito da
03:31quello che sono tutti i suoi impegni.
03:33Abbiamo sicuramente applaudito all'ultimo provvedimento AIFA sulle glifozine che addirittura
03:41non solo ha reso possibile l'accesso ai farmaci innovativi, alle glifozine presso le farmacie
03:49ma anche abolito il piano terapeutico.
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