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  • 1 settimana fa
ROMA (ITALPRESS) - Quando una parola può essere considerata ostile? Gli speaker di Radioimmaginaria, la radio degli adolescenti dagli 11 ai 17 anni, lo hanno chiesto a Barbara Laura Alaiamo, pedagogista di "Parole Ostili", un'associazione nata per contrastare il linguaggio ostile in rete.
fsc/gsl

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Trascrizione
00:00Parole ostili nasce per contrastare il linguaggio ostile in rete. Lei è Barbara Laura Allaiamo,
00:10pedagogista di parole ostili. Ma quando è che una parola può essere considerata ostile? Io penso
00:15che il limite sia proprio ferire l'altro, fare sparmare l'altra persona. Quello della libertà
00:23d'espressione è la discriminazione dell'altro. Per cui se la libertà di espressione è tutelata
00:30dalla Costituzione, anche la non discriminazione è tutelata dalla nostra Costituzione. Le parole
00:36e non solo hanno un peso ed è per questo che, ad esempio, la Corea del Sud ha deciso di non
00:40ammettere all'università tutti quelli che nel loro percorso scolastico hanno commesso atti di bullismo.
00:46Tantissime dei messaggi che vengono veicolati, che feriscono, offendono, escludono, in realtà
00:54non sono episodi di cyberbullismo, ma di bullismo. Per cui io penso che dire che è colpa dei social,
01:02è colpa degli smartphone, è molto semplificativo e anche un po' qualunquista. In realtà penso
01:10che il lavoro da fare sia ancora prima sulle relazioni tra le persone.
01:14E per voi, quando una parola è ostile? Fatecelo sapere sul nostro profilo Instagram
01:18Radio Immaginaria. Per questa settimana è tutto, ci sentiamo alla prossima. Ciao!
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