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  • 8 ore fa
Milano, 11 nov. (askanews) - In un contesto internazionale caratterizzato da crescente frammentazione geopolitica, aumento delle barriere commerciali e vulnerabilità dei principali corridoi logistici, imprese e governi stanno ridisegnando le rotte del commercio mondiale e le catene globali di approvvigionamento e sbocco. È uno degli elementi principali che emergono dalla ricerca "Old trade routes for new trade wars?", pubblicato da Allianz Trade. Lo studio evidenzia come il commercio internazionale stia diventando più regionale e più basato su alleanze politiche: un incremento del 10% della distanza geopolitica tra due Paesi comporta una riduzione del 2% dei flussi bilaterali. Parallelamente, sono triplicate nell'ultimo anno le misure restrittive applicate al commercio, interessando oggi quasi il 20% delle importazioni mondiali. Questa riconfigurazione spinge aziende e operatori logistici a diversificare mercati e rotte per ridurre l'esposizione ai rischi ed evitare rincari nei costi di trasporto.Guardando al 2026 e al 2027, Allianz Trade prevede che il commercio globale di beni e servizi rallenterà rispettivamente a +0,6% e +1,8%, evidenziando l'impatto ritardato della guerra commerciale e le sfide che le attuali infrastrutture commerciali dovranno gestire.Altri aspetti dello studio riguardano la fragilità di alcuni passaggi chiave, come il Canale di Suez, che ha visto i transiti ridursi fino al 70% per via delle tensioni nell'area. Oppure il Canale di Panama, che per la siccità ha perso fino al 40% di capacità: situazioni che provocano una pericolosa incertezza nei trasporti. In questo contesto emergono nuovi hub come Vietnam, Emirati Arabi Uniti, Malesia e Arabia e si rafforza una via come il Middle Corridor, che collega la Cina all'Europa attraverso l'Asia centrale, che nel 2023 ha visto crescere i propri volumi dell'86%.Per l'Italia, che esporta oltre il 30% del proprio PIL e presenta filiere fortemente integrate nelle catene globali, la trasformazione in atto rappresenta, secondo lo studio di Allianz Trade, al tempo stesso una sfida e un'opportunità. Il fabbisogno stimato per accrescere e rendere più efficienti le infrastrutture destinate al trasporto sul territorio italiano supera i 130 miliardi di euro nei prossimi dieci anni che i fondi del PNRR sono in grado di coprire solo in parte e richiede un approccio integrato pubblico-privato. Secondo gli esperti per le imprese italiane sarà cruciale diversificare rotte e partner e rafforzare la propria presenza nei nuovi hub commerciali. Chi saprà costruire catene di fornitura più flessibili potrà trasformare l'incertezza in un vantaggio competitivo duraturo.

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00:00In un contesto internazionale caratterizzato da crescente frammentazione geopolitica, aumento delle barriere commerciali e vulnerabilità dei principali corridoi logistici, imprese e governi stanno ridisegnando le rotte del commercio mondiale e le catene globali di approvvigionamento e sbocco.
00:15È uno degli elementi principali che emergono dalla ricerca Old Trade Routes for New Trade Wars, pubblicato da Allianz Trade. Lo studio evidenzia come il commercio internazionale sta diventando più regionale e più basato su alleanze politiche. Un incremento del 10% della distanza geopolitica tra due paesi comporta una riduzione del 2% dei flussi bilaterali.
00:35Parallelamente sono triplicate nell'ultimo anno le misure restrittive applicate al commercio, interessando oggi quasi il 20% delle importazioni mondiali.
00:44Questa riconfigurazione spinge aziende e operatori logistici a diversificare mercati rotte per ridurre l'esposizione ai rischi e evitare rincari nei costi di trasporto.
00:52Guardando dal 2026 al 2027, Allianz Trade prevede che il commercio globale di beni e servizi rallenterà rispettivamente a più 0,6% e più 1,8%, evidenziando l'impatto ritardato dalla guerra commerciale e le sfide che le attuali infrastrutture commerciali dovranno gestire.
01:09Altri aspetti dello studio riguardano la fragilità di alcuni passaggi chiave come il canale di Suez, che ha visto i transiti ridursi fino al 70% per via delle tensioni nell'area,
01:18oppure il canale di Panama, che per la siccità ha perso fino al 40% di capacità, situazioni che provocano una pericolosa incertezza nei trasporti.
01:26In questo contesto emergono nuovi hub come Vietnam, Emirati Arabi Uniti, Malesia e Arabia e si rafforza una via come il Middle Corridor,
01:34che collega la Cina all'Europa attraverso l'Asia Centrale, che nel 2023 ha visto crescere i propri volumi di all'86%.
01:41Per l'Italia, che esporta oltre il 30% del proprio PIL e presenta filiere fortemente integrate nelle catene globali,
01:48la trasformazione in atto rappresenta, secondo lo studio di Allianz Trade, al tempo stesso una sfida e un'opportunità.
01:53Il fabbisogno stimato per accrescere e rendere più efficienti l'infrastruttura destinata al trasporto sul territorio italiano
01:59supera i 130 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, che i fondi del PNRR sono in grado di coprire solo in parte
02:05e richiede un approccio integrato pubblico-privato.
02:08Secondo gli esperti, per le imprese italiane sarà cruciale diversificare rotte e partner
02:13e rafforzare la propria presenza nei nuovi hub commerciali.
02:16Chi saprà costruire catene di fornitura più flessibili potrà trasformare l'incertezza in un vantaggio competitivo duraturo.
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