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http://www.pupia.tv - Bocchino - Il Ponte sullo Stretto torna a far discutere. La Corte dei conti ne blocca la realizzazione, con un tempismo quantomeno ambiguo.
Proprio mentre si sta per approvare la riforma della giustizia, arriva l’ennesimo “stop tecnico”. Sembra quasi che una parte della magistratura voglia influenzare le scelte politiche, pur senza alcun mandato popolare né un ruolo del genere previsto dalla Costituzione. (30.10.25)



La playlist di Italo Bocchino https://www.pupia.tv/playlist/Italo-Bocchino

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Trascrizione
00:00Il ponte sullo stretto continua a far discutere. Ormai eravamo vicini alla posa della prima pietra di una grandissima opera che il governo Meloni ha voluto e che il ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, ha spinto con tutta la sua forza politica e istituzionale, credendo nella validità dell'opera.
00:24Ieri la Corte dei Conti, cioè i giudici contabili, non hanno registrato la delibera che stanziava i soldi, circa 13 miliardi, che servono a realizzare l'opera e l'ha fatto per problemi burocratici.
00:38Certo sorge un dubbio, sorge il dubbio che nel momento in cui si sta per approvare definitivamente la riforma per la magistratura, ancora una volta i giudici bloccano un grande progetto del governo, come è successo sull'immigrazione, come è successo sulla sicurezza,
00:52come se i giudici volessero influenzare le scelte di governo non avendo né questo ruolo previsto dalla Costituzione né tantomeno un mandato popolare.
01:03Ovviamente il Consiglio dei Ministri, il governo potrà andare avanti perché basta approvare nuovamente la delibera e a quel punto la Corte dei Conti potrà al massimo registrarla con riserva e mandare al Parlamento questa riserva
01:16come appunto atto di dubbio rispetto ai fondi utilizzati, alle procedure che vengono appunto scelte.
01:25Ma la cosa grave è che ogni volta che in Italia si vuole fare qualcosa, soprattutto quando c'è il centrodestra al governo, i giudici intervengono per bloccarlo.
01:35E questo ovviamente è un'anomalia che speriamo possa essere superata con la riforma della giustizia.
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