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  • 1 settimana fa
Trascrizione
00:00Sbarre, gambe, occhi e cervelli, arti smembrati che assumono sembianze umane, movimenti ansiogeni castrati da suoni irrequieti a volumi esagerati.
00:11Sembra di finire catapultati direttamente nella Palestina stretta tra checkpoint e muri, guardando Memory of the Land, il film d'animazione dell'artista visiva palestinese Samira Badran.
00:21In occasione della giornata internazionale del cinema di animazione 2025, la regista e artista visiva ha presentato il suo cortometraggio incontrando il pubblico al Cinema Nuovo Eden.
00:32Un lavoro nato quando in un centro di riabilitazione a Betlemme ha scoperto da vicino le protesi dei pazienti mutilati e ha cominciato a disegnarle.
00:40Quelle protesi, quelle gambe, sono diventate le protagoniste del suo film.
00:44Il cervello diventa la rappresentazione della memoria collettiva, le sbarre, l'istantanea della reclusione e dell'oppressione.
00:52Le gambe raccontano dell'immobilità, della difficoltà anche solo a spostarsi.
00:56Le protagoniste sono le gambe perché in Palestina anche solo camminare è espressione di libertà, aggiunge Badran.
01:03Qua e là compaiono anche dei cactus integrati alle protesi.
01:06Il cactus in Palestina è molto importante perché ne vennero piantati a centinaia e oggi resistono in mezzo agli insediamenti dei coloni.
01:14Quando ne compare uno significa che in passato lì c'è stato un paesino palestinese,
01:19ha raccontato emozionata la regista davanti agli sguardi incuriositi del pubblico presente.
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