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  • 2 months ago
Cinque video interviste documentaristiche, realizzate in cinque diverse città italiane, che in 15 minuti raccontano il dialogo tra un paziente e un neurologo, dove attraverso le loro conversazioni emergono esperienze, paure e obiettivi, offrendo una riflessione autentica su temi come genitorialità, relazioni, carriera, studio e sport. E’ la sintesi del nuovo vodcast realizzato da Merck Italia con i patrocini dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) e della Società Italiana di Neurologia (SIN), dal titolo ‘Mille Storie’, realizzato al fine di raccontare la sclerosi multipla attraverso le voci di chi la vive ogni giorno e presentato in occasione del 55° Congresso della Società Italiana di Neurologia (SIN).

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00:00Mille storie. È questo il nome del nuovo vodcast realizzato da MerchItalia con i patrocini
00:09dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Aisme e della Società Italiana di Neurologia,
00:14SIN, al fine di raccontare la sclerosi multipla attraverso le voci di chi la vive ogni giorno.
00:18Si tratta di 5 videointerviste documentaristiche realizzate in 5 diverse città italiane che in
00:2415 minuti raccontano il dialogo tra un paziente e un urologo dove attraverso le loro conversazioni
00:29emergono esperienze, paure e obiettivi offrendo una riflessione autentica su temi come genitorialità,
00:35relazioni, carriera, studio e sport.
00:37Probabilmente oggi siamo a parlare della sclerosi multipla, il diagnostico si fa a persone molto
00:42giovani, normalmente donne a un'età molto giovane. Voleva non solo parlare la sua lingua attraverso
00:48altri pazienti ma è attraverso un formato vicino che oggi probabilmente è il formato più facile
00:57per raggiungere il paziente. Quella ha ragione. Non so il nome, devo dire che a me piace molto
01:03pensare a mille storie ma perché penso che è la forma realmente di arrivare nel modo e nel contenuto
01:10adeguato per i pazienti.
01:11Per Claudio Gasperini, coordinatore del gruppo di studio sclerosi multipla della SIN, è fondamentale
01:17avere la possibilità di comunicare in tutte le modalità e quella digitale è quella più vicina
01:21ai giovani pazienti fruitori dei social.
01:23Quindi al di là di quella che è la comunicazione diretta che possono avere con noi in una breve
01:30visita ospedaliera è fondamentale trasmettere loro delle informazioni su quello che realmente
01:36è la sclerosi multipla oggi, su come noi possiamo sostanzialmente combatterla e su come noi siamo
01:42stati in grado oggi di cambiare la storia naturale della malattia. Questo per dare un'informazione
01:47corretta e soprattutto diciamo una visione più positiva a questi pazienti in una prospettiva
01:54di progettualità della vita.
01:55Nel tempo il rapporto medico-paziente si è evoluto molto. Se prima infatti il medico
02:00non sapeva che futuro poter garantire alla persona, ad oggi invece non è più così.
02:05Oggi sicuramente è cambiato tutto perché oggi si può dare una prospettiva, una prospettiva
02:11di futuro, una prospettiva di cura efficaci che oggi rallentano la progressione, rallentano
02:17l'arrivo alla disabilità. Domani non porteranno più i giovani di oggi ad arrivare alla disabilità.
02:24Quindi il dialogo è fondamentale in questo contesto ed è cambiato tantissimo perché possiamo
02:30spiegare cosa vuol dire e cosa si deve fare per cambiare la realtà della malattia nella
02:36persona, dimenticandosi che è una malattia.
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