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https://www.pupia.tv - Roma - Conferenza su evento culturale Pier Paolo Pasolini - Conferenza stampa di Federico Mollicone (27.10.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Benvenuti nella sala stampa di Montecitorio per la presentazione di un'altra iniziativa
00:07importante e ospitiamo qui oggi un appuntamento che va oltre la celebrazione storica.
00:16Ringrazio la Galleria Russo per la presenza e per la collaborazione e l'organizzazione
00:20di queste iniziative e saluto l'artista Nicola Verlato per la sua attenzione che ha dedicato
00:27artisticamente alla figura di Pasolini e saluto la storica dell'arte qui alla mia sinistra
00:33Cinzia Virno. 50 anni dalla scomparsa di Pierpaolo Pasolini vogliamo rendere omaggio non soltanto
00:41al poeta, al regista, all'intellettuale che ha attrezzato il Novecento con una forza dirompente
00:47pagando con la vita la sua libertà di pensiero ma anche proprio a quello che ha rappresentato
00:52in maniera irregolare e trasversale rispetto agli schieramenti intellettuali del Novecento.
00:59Pasoliniana nasce quindi come progetto condiviso come dialogo tra istituzioni e mondo dell'arte,
01:06tra il Parlamento e la città di Roma, tra la politica e la cultura. Ringrazio per questa
01:10sinergia che ha reso possibile questa iniziativa inserita nel più ampio programma PP visionario
01:16del Comune di Roma. Infatti le iniziative che sto annunciando poi saranno anche nel portale
01:23del Comune di Roma. Oltre all'inaugurazione la segna vedrà due appuntamenti, il Maxi che
01:30proietterà il documentario Pasolini Pound Odi e Tamo che più che un documentario in realtà
01:36è la trasposizione video dello spettacolo teatrale prodotto dall'assessorato alla cultura
01:46e sport della regione Friuli Venezia Giulia per il progetto Pasolini 100 in collaborazione
01:50col teatro stabile del Friuli Venezia Giulia il cui direttore Paolo Valerio interverrà
01:55in quell'occasione e questo è un omaggio molto importante perché centra un po' il tema
02:04che poi è un tema vedremo anche diverlato dal punto di vista figurativo e cioè quello
02:09del rapporto tra Pasolini e Pound della famosa intervista che in questa proiezione è diventata
02:16un'opera teatrale molto bella tra l'altro e che racconta il backstage di questa intervista
02:23ma soprattutto racconta e accenna anche a come cambia la poetica pasoliniana dopo l'incontro
02:30con Pound, un incontro che di fatto porterà Pound e porterà Pasolini anche su percorsi
02:39poetici inediti e per tutti basta citare l'inedito Petrolio che è scritto esattamente come un
02:47cantos con la stessa struttura narrativa con lo stesso intento di creare un flusso
02:56letterario apparentemente caotico che invece ha un suo ordine precostituito e quindi questo
03:06spettacolo lo consideriamo questa chiave di lettura e anche un po' la chiave di lettura
03:10di Pasoliniana e oltre a questo ci saranno letture con musica alla galleria d'arte il
03:22Margotta Ristorarte che farà appunto ci saranno delle letture la proiezione sarà
03:31scusate la proiezione sarà al maxi sarà il 6 novembre mentre Pasoliniana al Margotta
03:36sarà il 12 novembre e poi andremo a concludere con se non sbaglio il 21 novembre
03:43l'esposizione alla galleria russo il 5 novembre per quanto riguarda in particolare il focus
03:57io ringrazio per questo appunto la galleria e Berlato il focus figurativo per me anche
04:06è molto importante avendo apprezzato quello che Berlato ha tradotto in immagini e cioè
04:12che Pasolini espresse con le parole la tensione fra la bellezza e la violenza fra la spiritualità
04:18e la realtà fra il corpo e il mito la sua pittura quella di Berlato infatti è ispirata
04:24alla tradizione manierista e barocca e residisce una dimensione sacrale al racconto della modernità
04:29e dimostra come l'arte possa ancora essere strumento di conoscenza e di riconciliazione
04:35e con questa iniziativa la Commissione Cultura della Camera dei Deputati in modo trasversale
04:39compie un gesto di simbolica riconciliazione culturale con una delle figure più complesse
04:46e amate e odiate della nostra storia culturale un gesto che attraversa le differenze che ricuce
04:51lo strappo di cui lo stesso Pasolini fu simbolo e vittima i suoi parole i suoi film i suoi scritti
04:58corsari continuano a parlarci e a parlare alle nuove generazioni e con Pasoliniana riaffermiamo
05:03che lo Stato attraverso le sue istituzioni si fa custode della memoria di chi ha usato
05:08dire la verità e sfidare anche quelle che erano all'epoca ma che talvolta sono ancora
05:15oggi i cosiddetti poteri forti e che l'arte come dimostra l'opera di Nicola Berlato può
05:20restituire voce e forma a ciò che la storia ha tentato di nascondere silenziale e silenziale
05:25per questo poi vi invito a spostarvi, invito gli amici della stampa a spostarvi a Palazzo
05:32Valdina dove alle 4 inaugureremo l'opera e adesso poi lascerò la parola al Cinzia Virno
05:43storica dell'arte che dialogherà con l'artista però prima che questo accada voglio sottolineare
05:50appunto la potenza espressiva di Berlato che mi ha colpito fin dalle esposizioni che
05:57ha fatto al Museo Nazionale Romano e anche in altre occasioni andando a far capire anche
06:05lui figurativamente anche se l'opera di Valdina ha un altro soggetto che adesso loro ci racconteranno
06:10ma figurativamente la tensione e il rapporto che è rimasto in maniera metatemporale tra Pasolini
06:21e Pound ovvero Pasolini e Pound insieme rappresentano una lettura altissima poetica del Novecento
06:29che va ben oltre gli schematismi culturali, i pergiudizi e il confronto appunto tra due grandissimi
06:39anni del Novecento. Io lascio ora la parola a Cinzia Virno storica dell'arte e per dialogare
06:45appunto con Nicola Berlato. Ok grazie. Allora noi oggi andremo a vedere un'opera molto importante
06:54di Berlato che si intitola Pierpaolo Pasolini Marlow e questo è già un titolo che ci dà
07:08un'informazione molto precisa. Va detto innanzitutto che l'artista Nicola Berlato
07:16sono molti anni che lavora intorno al tema di Pasolini. Pasolini proprio come mito mediatico
07:23è sempre stato attratto un po' dai miti del mediatico proprio e già quando ha vissuto
07:31in America per un periodo abbastanza lungo si è occupato di personaggi tipo Michael Jackson,
07:38Madonna, James Dean. A un certo punto si è posto il problema del mito italiano, quale
07:47poteva essere una figura mediatica veramente importante, veramente significativa che ha segnato
07:53gli ultimi 70 anni e più di storia e l'ha riconosciuta giustamente in Pierpaolo Pasolini.
08:02Pasolini che è un personaggio così complesso, così completo, come sappiamo scrittore, poeta,
08:11drammaturgo, regista, ha dato appunto con la sua vita e con la sua opera un contributo veramente
08:20molto importante alla nostra cultura. La sua morte è avvenuta, come sapete, in circostanze
08:28abbastanza ancora misteriose per quanto sia stata data un po' una spiegazione, ma ci sono anche
08:36delle teorie un po' divergenti e probabilmente i fatti come sono andati realmente non li conosciamo
08:43appieno. A questa morte l'artista Verlato ha dedicato tutta una serie di opere di grandissimo
08:50spessore culturale, di grandissimo interesse, una delle quali è proprio questa che vediamo
08:55negli schermi e che andremo a vedere nella mostra più tardi. Perché Pasolini e Marlowe?
09:04Diciamo che una caratteristica di Verlato è quella di trasporre in qualche maniera la
09:12sua opera, in questo caso la morte di Pasolini, che ha rappresentato anche in altre opere, anche
09:20in un periodo del passato, in qualche maniera sovrapponendola a una morte simile avvenuta
09:28appunto negli anni trascorsi. Ha fatto anche delle opere che si sono ispirate agli omicidi
09:39e alle uccisioni dei Gracchi, per esempio di Tiberio Gracco, di Caio Gracco, sempre accomunati
09:46con Pasolini, quindi Pasolini, Caio Gracco, Pasolini, Tiberio Gracco e questa contemporaneità
09:54di eventi è un po' la cifra della sua opera, che è una caratteristica devo dire molto originale.
10:03Allora qui Pasolini e Marlowe sono accomunati. Chi era Marlowe? Probabilmente tutti lo conosciamo,
10:11un grande commediografo, drammaturgo, poeta, vissuto contemporaneamente a Shakespeare, siamo
10:19nel 1564, nasce lo stesso anno, però a differenza di Shakespeare è morto molto giovane e ha avuto
10:28una vita molto anche lui molto particolare, molto travagliata. Si racconta, lo stesso amico
10:36di Pasolini, Zigaina, scrive anche questo, parlando di Pasolini dopo la sua morte, che Pasolini
10:46fosse attratto da questo personaggio, proprio per certe similitudini con la sua vita. La morte
10:53di Marlowe avviene ad opera di un cosiddetto, tra virgolette, ragazzo di vita, lui era stato
11:01accusato di eresia e quindi viene così ucciso durante una rissa, si dice che sia successo davanti
11:12a una locanda, chiaramente a Londra, e questa situazione naturalmente ha delle affinità con
11:23la morte di Pasolini. In questo senso, quindi, l'opera rappresenta queste due figure e contemporaneamente
11:30la morte di queste due figure. Allora, noi possiamo vedere che c'è un personaggio, proprio come
11:38iconografia, che sta cadendo per terra, che è il Pasolini Marlowe, che viene colpito dalla figura
11:44che è dietro, che è il Pelosi, o il ragazzo di vita del periodo di Marlowe, che lo sta per uccidere.
11:51Assistono a questa scena degli altri ragazzi, come di fatto è avvenuto in tutti e due i casi,
11:57e una locandiera che si fa sfuggire un boccale di birra, perché assiste a questa scena con un certo
12:05spavento, con una certa emozione. Dietro alle figure vediamo proprio la locanda, una locanda fatta
12:17in stile elisabettiano, che è quella dove si suppone fosse ambientata la scena appunto, fosse successa
12:26la scena appunto della morte di Marlowe. Anche qui sul lato sinistro vediamo quelli che sono
12:35i docks di Londra, quindi dei moli dell'area portuale dove è ambientata questa scena.
12:42Allora, questo dipinto è uno dei più interessanti, almeno secondo il mio personale anche gusto,
12:50di quella che potremmo chiamare una serie delle quattro morti di Pasolini, che ha dipinto
12:58Verlato e che ha idealmente collocato in un monumento che lui stesso ha ideato, un monumento ideale
13:09che vorrebbe costruito all'idroscalo di Ostia, all'interno questi quadri, tra cui questo,
13:19con le quattro morti. Quindi è, diciamo, questo quadro è parte di un progetto anche molto più
13:27complesso, molto più completo e quindi ha una stretta relazione anche con tutta questa idea
13:37importante di ricordare e di celebrare il personaggio di Pasolini. Allora, volevo chiedere
13:46all'artista per dialogare un po' su questa opera in particolare. Questo quadro ho visto
13:55che è stato fatto in un periodo molto lungo, dal 2016 al 2022. Quindi ti chiederei di spiegarci
14:05un pochino l'iter ideologico e costruttivo di quest'opera. Perché ci ha impiegato tanto
14:12tempo, nel senso che quest'idea tu ce l'avevi già in mente e l'hai voluta sviluppare nel tempo,
14:20oppure avevi bisogno di un tempo lungo per poter pensare alle singole scene. Qual è stata la
14:28motivazione per cui hai lavorato così tanto a lungo su questo quadro? Che comunque è un quadro di
14:34grandissime dimensioni e di tre metri di larghezza, quindi il tempo sarebbe in qualche maniera anche
14:40giustificato. Però credo che ci sia stato un discorso, una ragione particolare di questa durata
14:49nella genese di quest'opera.
14:51Sì, senz'altro è assolutamente stato così. Io l'avevo iniziato appunto quando vivevo a Los Angeles,
14:58era proprio come tu avevi descritto, inizialmente io mi ero occupato di vari miti della contemporaneità,
15:08diciamo, soprattutto dell'ambito della pop culture di matrice anglosassone. Però appunto,
15:14vivendo a Los Angeles mi domandavo, ma in Italia quale sarebbe la figura che sarebbe in grado di avere
15:19la stessa magnitudo, diciamo, di queste altre figure di cui mi stavo occupando? E la figura italiana
15:25secondo me è più adatta a sopportare questo tipo di processo di mitologizzazione, era proprio
15:32la figura di Pasolini. E però appunto la partenza di tutto il progetto era stata proprio la visione
15:38di questa intervista che Pasolini faceva a Pound nella sua casa allo squero di Santrovaso a Venezia.
15:46Praticamente mi aveva molto colpito, sì, però mi aveva molto colpito questo rapporto fra questi due titani,
15:53diciamo, della poesia, entrambi in qualche maniera sconfitti dalla storia, che mostravano i loro due punti
15:59di vista differenti su quello che per loro era la poesia. Ho visto qualche cosa di estremamente
16:05monumentale nel confronto fra queste figure provenienti da ambiti completamente diversi,
16:10che però si incontravano in questa casetta piccolina. Io fra l'altro sono vissuto per qualche anno
16:15proprio lì accanto a Venezia e si incontravano appunto a parlare di poesia, superando qualsiasi
16:23ostacolo ideologico, politico, storico, generazionale e anche stilistico, che infatti come diceva
16:29l'onorevole prima, effettivamente poi dopo Pasolini cambia probabilmente anche stile sulla base di questo
16:34incontro, perché fino a quel momento in effetti Pasolini non amava particolarmente la figura di Pound,
16:39ma qualcosa doveva essere successo in lui, per cui quando seppe che c'era la possibilità
16:44di fare questa intervista a Pound, lui voleva a tutti i costi essere l'intervistatore praticamente,
16:50e infatti io trovo quel filmato addirittura commovente, insomma, la bellezza che emana.
16:57E quindi cosa è successo? Quando ero appunto a Los Angeles ho cominciato a immaginare
17:02da prima un quadro che è rappresentato all'interno di uno spazio, e allora come al solito
17:09nella mia megalomania wagneriana ho cominciato a immaginare, ma se dovesse sviluppare questo
17:14spazio nella realtà, cosa ne verrebbe fuori? E allora ho immaginato proprio questo edificio,
17:19questo monumento che io ancora sogno di realizzare appunto a Ostia, e ovviamente come conseguenza
17:26ho cominciato a pensare ai dipinti che dovevano fra virgolette ornare lo spazio.
17:32E mi sono venute in mente queste quattro diverse versioni della morte di Pasolini,
17:39proprio leggendo il libro di Zigaina, proprio questa visione molto, come dire, anche controversa
17:46insomma, di un'interpretazione molto specifica appunto della morte di Pasolini, che però dà
17:52adito proprio ad innalellare, diciamo, il fatto di cronaca con altre storie, altri tempi.
18:01A me interessa moltissimo questa facoltà della pittura figurativa soprattutto, di riuscire
18:07appunto a trascendere il tempo e a portare diversi tempi in un unico spazio. Ecco, per cui appunto
18:12questo far coincidere la, diciamo, la morte di Pasolini con un'altra tipologia di morte,
18:20che è quella appunto di Cristofer Marlo, come effettivamente sembra che appunto Pasolini stesso
18:25fosse interessato a questa figura, come parlava anche appunto in transumare e organizzare
18:31appunto delle morti dei due gracchi. Appuntualmente restava questo in tessere relazioni fra diversi
18:36luoghi, diverse epoche, tutte però all'insegna di questa continuità dell'umano che continua
18:42a manifestarsi uguale a se stesso in ogni luogo, in ogni momento.
18:45Secondo te è una continuità o è una atemporalità?
18:49Secondo me appunto è questa continuità che poi dopo va a farci capire che esiste appunto
18:53questa, come dire, questa coerenza, questa costanza che quindi poi fa supporre un'atemporalità
19:02esattamente. La pittura fa proprio questo, estrae dal tempo, comprime, diciamo, delle narrative
19:09e le porta a un tale livello di compressione e di formalizzazione per cui queste poi si
19:16enucleano proprio nello spazio. È un po' quello il concetto.
19:19Allora, ho notato, studiando questo quadro e vedendo anche le altre cose della tua produzione,
19:29scusate, che c'è una ricerca del bello ideale in questi corpi che tu rappresenti, sempre più
19:38o meno i nudi o parzialmente i nudi. Veramente ci sono dei riferimenti a Michelangelo,
19:46insomma anche all'arte antica. Volevo capire il tuo concetto di bellezza qual è e in che
19:55modo tu lo applichi a queste opere che in qualche maniera hanno a che fare con Pasolini.
20:02Io credo che appunto questo culto del corpo, della bellezza del corpo, sia consustanziale
20:11alla nostra cultura, appunto particolarmente italiana. Noi siamo stati il faro per millenni
20:17praticamente della figurazione proprio in tutto l'Occidente, ma non solo praticamente.
20:23Continuiamo ad esserlo. È una cosa sorprendente vedere come molti pittori figurativi internazionali
20:29che si riferiscono sempre poi alla pittura italiana, proprio vadano ancora oggi a ripescare
20:34iconografie proprio della nostra tradizione figurativa, che io penso che sia veramente
20:39una cosa unica al mondo. E però poi appunto questa affascinazione che io ho sempre subito
20:45per la rappresentazione del corpo umano, poi me la sono anche spiegata dal punto di vista
20:49delle ultime ricerche che sono state fatte in campo neurologico, quella dei neuroni a specchio,
20:53eccetera eccetera, dove quello che succede è che la rappresentazione di un corpo umano
20:58proprio anche nella sua nudità, appunto in questa anche esagerazione anatomica, è una
21:04specie di luogo dove esiste proprio un linguaggio che viene utilizzato per produrre un'empatia
21:14nell'osservatore dell'opera. Io penso che appunto questo sia vero sin dalla scultura greca
21:23del V secolo a.C. fino appunto ad oggi, passando per il Rinascimento, per il Barocco, per il
21:29neoclassicismo addirittura.
21:31Dunque, importante ricordare che tu hai fatto anche un murale a Torpignattara di dimensioni
21:43veramente notevoli con questo argomento, la morte di Pasolini, in quel caso Pasolini che
21:49scende giù, attraversa un po' tutta la sua vita dal momento in cui muore, a testa in giù,
21:55cade in un luogo dove c'è la madre, dove c'è lui piccolo e quindi praticamente un attraversamento
22:05proprio di tutta la sua esistenza. Quest'opera mi sembra risale al 2015 e tu già dal 2009
22:14mi sembra pensassi a questo argomento, cioè Pasolini è veramente un argomento che sta occupando
22:21una buona parte della tua vita allo studio di Pasolini. È un argomento che adesso ritieni
22:27aver strapolato completamente o stai continuando a lavorare su questo soggetto?
22:34Fra l'altro mi ero dimenticato di rispondere a questo aspetto nella precedente risposta,
22:40nel fatto che appunto a me piace molto lavorare su progetti a lunga scadenza praticamente.
22:45Quindi avevo cominciato appunto a Los Angeles, ho continuato a lavorare, ho fatto delle prime
22:49mostre, poi quando si è presentata l'occasione qui a Roma perché era qui dove volevo fare
22:53appunto questa mostra che l'Onorevole appunto ha anche avuto occasione di vedere, allora
22:59ho deciso di finire tutti i dipinti. Inizialmente quello lì era un dipinto che avevo fatto con
23:03una specie di cartone in bianco e nero e poi l'ho portato appunto alla versione definitiva
23:08in occasione appunto della mostra. È un progetto aperto che potrebbe continuamente produrre
23:14nuovi oggetti. A me interessa proprio questo, mi interessa lavorare su queste lunghe scadenze
23:21e il dipinto di Tor Pignattara era una maniera per fare uscire dallo studio e portare in strada
23:29proprio per vedere come sarebbe stata poi la reazione delle persone rispetto a questo dipinto,
23:35la qualcosa infatti mi ha sorpreso molto perché ho visto persone commuoversi proprio di fronte
23:39a questo dipinto, persone che avevano conosciuto Pasolino, ho visto persone che piangevano davanti
23:44al dipinto, la qualcosa ha commosso anche a me insomma, eravamo come nelle situazioni
23:50di Odisseo nella scultura che cadeva.
23:57Infatti poi appunto, proprio perché ho una certa metodologia di lavoro, io lavoro appunto
24:03producendo prima schizzi, disegni eccetera eccetera, poi dopo sviluppo nelle tre dimensioni
24:09faccio una specie di maquette di tutto il dipinto, anche molto particolareggiato in alcuni casi,
24:14da lì poi riesco a estrarre anche pezzi indipendenti come appunto la scultura di cui parlava l'onorevole
24:19che è stata esposta al centro, era un po' anche l'icona diciamo della mostra
24:23ed era basata su questa idea che tu dicevi prima appunto della caduta della figura di Pasolini
24:29dal tempo dell'oggi e in un tempo appunto sospeso, appunto che cade in un tempo invece
24:37in sé appunto sospeso e in qualche maniera è una situazione temporale.
24:42Pasolini cadeva verso se stesso sulle ginocchia della madre mentre imparava a scrivere poesie
24:47con la tutela del suo mentore ideale come diceva lui che era Petrarca.
24:52Guardando questo quadro ho già detto sicuramente c'è un rapporto con Michelangelo
25:02nella bellezza dei corpi eccetera, però vedo anche dei chiaroscuri, delle particolarità
25:10che fanno pensare alla pittura del Seicento, ho visto che sei molto attratto da Caravaggio
25:16e in altre opere forse è più evidente ma anche qui nel corpo della persona che cade
25:23quindi del Pasolini Marlow ci sono queste ombreggiature, questi chiaroscuri molto marcati
25:30che ricordano appunto Caravaggio e Caravaggeschi.
25:34In che rapporto ti poni tu con l'arte antica?
25:37Ho visto per esempio anche che questo tempietto dalle immagini che ho guardato,
25:45questo tempietto che tu hai ideato per mettere all'interno queste opere, questa compresa
25:51ricorda molto il tempietto del Bramante, quindi mi sembra nelle tue opere di varia natura
25:59perché sei anche uno scultore, sei veramente un artista molto completo, ci sono dei riferimenti
26:05all'antico. Volevo sapere in questo quadro in particolare, perché lo andiamo a vedere
26:10fra poco, ma in generale in che modo ti poni tu nei confronti dell'antico?
26:16Io mi pongo in assoluta continuità, io sto facendo un tentativo fin da quando sono un bambino
26:22praticamente di mostrare a me stesso e anche agli altri che in effetti questa è una posizione
26:30quella della pittura figurativa di matrice classica che poi è quella appunto come dicevo prima
26:35particolarmente, che si è particolarmente sviluppata appunto in Italia e poi anche
26:39ovviamente anche in Europa, che è assolutamente insuperata, non può essere messa da parte
26:45praticamente, è proprio l'epicentro della nostra cultura, anzi io poi da un certo punto
26:50di vista credo che la cultura italiana prima di trovare un'unità linguistica della seconda
26:56metà dell'Ottocento in poi l'abbia sempre avuta dal punto di vista figurativo, nel senso
27:00che noi possiamo andare ad Agrigento piuttosto che a Palermo, piuttosto che a Verona oppure
27:07in qualsiasi luogo dell'estremo nord d'Italia e troviamo la stessa cultura uguale identica
27:13che ovviamente ha questa sua matrice romana e prima ancora greca praticamente, per cui
27:18io mi vorrei porre, mi sono sempre posto dal punto di vista totalmente istintivo proprio
27:23per un fatto di attrazione totale senza nessuna possibilità di difesa verso queste opere
27:30appunto della nostra tradizione classica nel proporre una continuità. La cosa che a me
27:36sorprende però è di vedere che oggi per qualche motivo misterioso questa pittura figurativa
27:41attraverso vie anche molto, come dire, inattese è veramente tornata ad essere un po' una,
27:49come dire, quasi la regola a livello internazionale soprattutto per esempio negli Stati Uniti
27:55che è il luogo da cui invece era provenuta una disintegrazione praticamente di questa tradizione
27:59oggi la si sta recuperando per vie, come ripeto, molto inattese ma lo stessa cosa nell'estremo
28:06oriente, in Asia, appunto in Giappone addirittura. Io conosco un pittore che fa dei dipinti ispirati
28:14allo stile classico che però rappresenta tutte quante le deità giapponesi però con della
28:18chiara matrice della pittura italiana. Per cui Caravaggio è stato il mio primo amore
28:25sconsiderato verso la pittura, verso l'arte, nel senso che mi ha lasciato del tutto interdetto
28:32quando avevo cinque anni, quando per la prima volta l'ho visto in un libro di casa praticamente
28:37e da lì non mi ha più lasciato, diciamo. Però a lui si sono affiancati poi dopo Michelangelo
28:42ma anche Dürer, anche Holbein, Grunewald oppure Pontormo, Rosso Fiorentino, Raffaello, Michelangelo
28:50sono tutti lì insieme insomma. Posso dire una cosa su questo? Io credo, in
28:57quest'opera e anche le altre lo dimostrano, che Berlato sia riuscito a incarnare esattamente
29:03con la pittura, sia riuscito a incarnare esattamente il principio stesso letterario che compone
29:11i Cantos, sia di Pound sia dell'ultima opera incompiuta, come dicevo, di Petrolio, perché
29:17ha questa capacità, come avete appena sentito, di mescolare tutta la storia dei grandi pittori
29:25dell'arte con la maiuscola, figurativi, che hanno lasciato nella storia dell'arte e dell'estetica
29:33mondiale un segno assolutamente eterno, ma è anche con un cambio di spazio temporale
29:42che è esattamente, se voi andate a rileggere i Cantos di Pound, esattamente quello che faceva
29:48Pound con i Cantos. Apparentemente un fiume in piena di riferimenti, apparentemente scollegati
29:56fra loro, temporalmente, passando dal Giappone al Medioevo italiano, al Rinascimento, citando
30:04pittori, autori, scultori della tradizione occidentale e orientale, mescolandoli insieme
30:10alla fine ne veniva fuori un'architettura nuova e terza che produceva un effetto assolutamente
30:17dirompente e straordinario di altissima poesia. Ecco, Berlato, che secondo me è uno degli artisti
30:25più importanti della scena non solo italiana e contemporanea, riesce a fare e a tradurre
30:32in pittura, avere lo stesso spirito, ed è sicuramente un grande merito, attraverso la
30:40pittura di una capacità di sintesi iconografica di quella che è la tradizione occidentale e lo
30:51fa con grande capacità, basta vedere l'immagine e vedete anche la capacità ormai dispersa in
30:57molti artisti contemporanei che passano direttamente alla dissoluzione della forma e dell'immagine
31:02ed è figurativa senza essere passato prima per la forma dal vero e la capacità di descrivere
31:11l'atomia umana che in Berlato è assolutamente perfetta e iperrealista. Quindi credo che questo sia
31:18in questo contesto, nel contesto di Pasoliniana e del rapporto tra Pasolini, quindi l'omaggio a Pasolini
31:24che è prevalente ovviamente a 50 anni della sua scomparsa e questo dipinto ne testimonia in maniera
31:31diciamo assolutamente concettuale l'heimat del concetto della scomparsa del poeta, però lo fa in una
31:41maniera assolutamente letteraria e di sintesi fra diverse culture e diversi stili. Per questo
31:52lo abbiamo voluto a simbolo di questo piccolo palinsesto che però è un palinsesto molto significativo,
31:56istituzionale e che coinvolge a pieno titolo ovviamente anche la Camera dei Deputati. Prego, per le
32:02conclusioni.
32:06Diciamo che quello che ha detto l'onorevole Molligone è assolutamente corretto ed era un po'
32:15l'ultima cosa a cui volevo arrivare ma mi ha preceduto nel modo migliore e quindi non mi ripeto.
32:24sottolineo in qualche modo quello che ha detto aggiungendo questo ma proprio un esame puramente
32:33iconografico, talmente ecco riesce Verlato con la sua enorme conoscenza e abilità a operare una sintesi
32:45in questo senso che mi ha raccontato che lui utilizza dei modelli dal vero, quindi una ricerca
32:54del vero, ricerca di verismo tra virgolette, nello stesso tempo c'è un'idealizzazione per via di
33:01questi corpi così belli, così proporzionati, insomma una ricerca proprio di assoluta bellezza.
33:10Ecco, normalmente nella storia dell'arte queste due cose sono in antitesi, il verismo e la ricerca
33:19del bello che nell'arte è diciamo il massimo livello, lo troviamo nel neoclassicismo, sono due cose
33:25completamente in antitesi. Lui riesce in maniera molto originale ad unire queste due caratteristiche
33:32che sono poi una cifra importante proprio del suo linguaggio. Quindi io concluderei dicendo
33:39che Verlato è un artista assolutamente abilissimo, questo non c'è dubbio, ma assolutamente innovativo
33:49anche nella sua ricerca di artista figurativo che comunque recupera dei valori passati, dei valori
33:57antichi, ma con intenti assolutamente nuovi e assolutamente originali. Quindi io lo ringrazio
34:05per questo tipo di ricerca e per averci offerto delle opere così importanti che ci fanno poi
34:12conoscere meglio anche in questo caso la figura di Pasolini con queste interpretazioni che sono
34:19anche molto profonde, molto intense. Chiuderei qui, se avete delle domande siamo qui.
34:27Esatto. Prego. Prego.
34:30Un'ultima cosa, voglio ringraziare moltissimo l'onorevole per appunto questo paragone che
34:36ha fatto e che mi illusinga moltissimo e che poi anche un po' mi commuove nel senso che
34:42io vedo appunto in Pound ma anche in molta poesia appunto del Novecento e l'arte del Novecento
34:47questa difficoltà, questo sforzo quasi titanico di cercare di tenere dentro alla forma ciò che
34:55veramente sfugge la forma e che era appunto tutto quanto la storia, gli episodi, ciò che avveniva
35:02nello stesso momento in cui questi grandi artisti operavano e ancora oggi lo sforzo deve essere
35:08sempre quello, dare forma in qualche maniera. Per cui l'estrema, come dire, disintegrazione di tutto
35:16ciò che avviene noi, io modestamente ci sto approvando e sono molto felice di questo appunto paragone
35:23perché appunto vorrei cercare di situarmi all'interno di questo solco che è quello di cercare di dare
35:28forma all'esistente. In alcuni momenti sembra un'impresa impossibile, in qualche momento invece
35:35la cosa è fattibile, però lo sforzo è sempre quello.
35:39Grazie davvero Nicola Perlato, se ci chiedo vedo delle facce amiche della stampa, se volete
35:47fare qualche domanda siamo qui. Saluto la Franco Palazzolo che è qui sicuramente per Radio Radicale
35:53ma voglio ricordare nell'angolo di Pasoliniana anche il suo libro dove con una profondita ricerca
36:01parlamentare ha tirato fuori le interrogazioni parlamentari che da destra e da sinistra nel corso
36:07del tempo vennero fatte su Pasolini, alcune a sorprese incrociate non tutte positive da
36:14sinistra e non tutte negative da destra, quindi lo ringrazio anche per questo consueta sguardo
36:20curioso di minatore della storia parlamentare e non è escluso che non vengano presi degli
36:30stralci anche nelle letture delle iniziative che facciamo e faremo durante questo palinsesto.
36:38Lo penso veramente. Prego se ci sono domande altrimenti ci avviamo verso Palazzo Valdina dove
36:46ci sarà l'inaugurazione e anche una merenda pasoliniana, un caffè e dolci tipici romani.
36:56Prego ci sono... niente, tutto chiaro.
37:08Allora per cortesia dica la testata e sicurezza.
37:11Sì, sono Piero Pompili, un artista fotografo e già ho assistito tre anni fa credo alle
37:18terre Mediocleziano a questa installazione magnifica perché è riuscito a creare modernità
37:25e tradizione in maniera personalissima. Quindi è riuscito proprio a creare questo
37:30equilibrio. Quando c'è l'equilibrio c'è la musicalità, è quello che poi è lo scopo
37:34dell'arte. Tuttavia detto questo volevo chiederle se per... ha in qualche modo frequentato i
37:41luoghi pasoliniani, cioè è andata all'idroscalo, cioè ha così... poiché io a parte essendo
37:48è andata a Roma ma comunque ha una grande affinità. Però ecco volevo sapere se lei
37:53avesse frequentato, cioè rivisto gli ultimi momenti perché tutti noi, io avevo cinque
37:58anni quando è morto il poeta e dopo successivamente mi sono fatto le mie fantasie, poi più come
38:04artista e prima come fanciullo e poi come artista mi sono posto molte domande. Ecco quello
38:10che io volevo chiedere a lei è se lei aveva appunto rifrequentato, ha ritroso le ultime
38:1448 ore del poeta per trarre ispirazione del quadro. Non interamente ma appunto sono andato
38:21più volte a Ostia, appunto all'idroscalo, ho fatto anche là un piccolo murale alla scuola
38:29Guttuso che adesso è stata chiusa e che è stata anche un'esperienza molto interessante, però fare
38:36questo dipinto mi sono confrontato con una situazione molto complessa. Io ero anche, pensavo
38:43che avrei fatto questo murale dopo pochi giorni sarebbe scomparso, ho visto la verve
38:47dei ragazzini del luogo, i quali però poi dopo mi hanno attribuito un grande rispetto
38:52una volta che hanno visto che io ho fatto una cosa per loro, cioè qualche cosa che dava
38:56corpo a una narrazione di cui proprio il luogo è intriso praticamente, per cui sì mi sono
39:03recato sia appunto a Ostia che appunto a Torpini a Tara appunto per fare quest'altro
39:07murale, poi dopo che era un altro luogo che Pasolini frequentava spesso e poi appunto
39:14in altri luoghi durante un'intervista che era stata fatta al fotografo che aveva scattato
39:19le ultime fotografie a Pasolini, adesso non mi ricordo più il nome, esatto che è morto
39:25recentemente fra l'altro, con cui avevo anche litigato perché aveva un carattere tremendo
39:30e anch'io ho un carattere tremendo e quindi insomma ci siamo scontrati immediatamente,
39:36ma appunto lui ci aveva portato appunto in alcuni luoghi intorno appunto al quadraro,
39:43intorno a quelle zone lì praticamente, per cui in qualche maniera l'ho vissuto, però io
39:47appunto non sono romano, sono appunto anch'io del nord-est diciamo come era anche Pasolini
39:52in un certo qual modo e forse appunto anche in me l'attrazione verso Roma a un certo punto
39:58ha avuto la meglio, io sono vissuto in molti luoghi, però volevo sempre venire a vivere
40:03qui a Roma insomma, per cui in modo dell'altro li sto vivendo adesso a posteriore diciamo
40:09questi luoghi pasolignani.
40:13Grazie per la domanda, allora ringrazio in conclusione, rinnovo i ringraziamenti alla Galleria Russo,
40:20al Maxi, al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, peraltro non ho ricordato
40:28che lo spettacolo è stato scritto e diretto da Leonardo Petrillo e ringrazio ovviamente
40:35la storica dell'arte Virno che adesso poi ci illustrerà l'opera dal vero e vi aspetto
40:41a Palazzo Valdina alle 16.
40:43Faccio l'ultimo suo intervento, ringrazio anch'io Radio Radicale perché molte idee mi sono venute fuori
40:50ascoltando gli interventi di Pasolini in uno speciale di Radio Radicale del 2013-14, una cosa di questo genere.
40:59E quindi passiamo da conoscere per deliberare di Radio Radicale a conoscere per dipingere.
41:07Grazie.
41:08Grazie.
41:09Grazie.
41:10Grazie.
41:11Grazie.
41:12Grazie.
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