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https://www.pupia.tv - Roma - ​​Una Manovra finanziaria per la ricerca - Conferenza stampa di Elisabetta Piccolotti (06.11.25)

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Trascrizione
00:00Grazie mille, non so se dobbiamo aspettare qualche diretta oppure è tutto a posto. Bene,
00:12possiamo cominciare. Grazie di essere qui. Oggi presentiamo una proposta di legge di
00:20iniziativa popolare su cui Alleanza Verdi e Sinistra sta già raccogliendo le firme,
00:26siamo circa al 32% online ma abbiamo anche molte firme cartacee. La proposta si intitola
00:36non più di 20 per classe ed è sostanzialmente incentrata sulla riduzione del numero di alunni
00:43minimo e massimo necessari a comporre una classe. Abbiamo avanzato questa proposta perché,
00:51come tutti sapete, in Italia purtroppo è in corso una grave crisi demografica, c'è un abbassamento
01:00molto pesante del numero di studenti complessivo che si iscrivono alle scuole del Paese, circa
01:07meno 100.000 l'anno. Noi pensiamo che questa situazione consenta finalmente di fare un'operazione
01:17che possa far spazio alla didattica innovativa e di qualità nelle nostre classi. L'operazione
01:25è quella di cancellare le norme attuate dalla Ministra Gemmini all'epoca quando vennero tagliati
01:333 miliardi di euro all'istruzione pubblica e venne aumentato il numero di alunni per classe
01:41e tornare a classi che abbiano al massimo 20 studenti e minimo 14. Questa norma consente
01:49per l'appunto di migliorare la qualità della didattica, di potenziare l'attività di insegnamento
01:56dei docenti, anche di aumentare il benessere dei ragazzi e delle ragazze che sono presenti
02:03nei gruppi classe, considerato il fatto che sappiamo che vengono da una pandemia, che c'è
02:09una diffusione molto larga anche di problemi comportamentali e di salute mentale, c'è bisogno
02:16che i docenti siano messi in condizione di farsi carico dei bisogni educativi di ognuno
02:22e di ognuna. Questo anche alla luce dell'aumento del numero dei ragazzi con disabilità che ci
02:30spinge a trovare spazi e strumenti per attuare davvero una didattica inclusiva e capace di
02:39restituire la dignità che merita al percorso formativo di questi studenti e queste studentesse.
02:46Questa nostra proposta fa bene sia ai piccoli comuni, e qui insieme a me c'è il sindaco
02:55di Parrano, che è un comune di 500 abitanti in provincia di Terni, a cui poi daremo la parola,
03:01e fa bene anche alle grandi aree metropolitane. Abbiamo l'assessora di Roma, Claudia Pratelli,
03:07che è l'assessora all'istruzione del comune più grande e più importante del Paese.
03:12Perché dico così? Perché da un lato si permette la formazione delle classi anche in territori
03:18soggetti a spopolamento e quindi si salvano tante sezioni e tante scuole e dall'altro nelle
03:24grandi aree metropolitane si impedisce che possano esserci classi con 31, 30, 29 studenti,
03:32come ce ne sono molte per esempio nell'area metropolitana di Roma, ma ce ne sono molte in
03:38tutte le aree metropolitane del Paese. Addirittura noi abbiamo ricevuto segnalazioni di scuole in
03:47tanti luoghi, da nord a sud, in cui ad esempio ci sono classi con 29 studenti e 5, 6, 7 studenti
03:56con disabilità, segno di una tendenza che rischia di trasformare queste scuole e queste
04:01classi in una sorta di ghetto in cui è impossibile fare la didattica che servirebbe e in cui si
04:10misura anche l'insufficienza dell'offerta pubblica relativamente all'istruzione e alla
04:17necessità per l'appunto di avere attenzione a far sì che il gruppo classe possa tutto insieme
04:26nel suo complesso fare passi avanti. Perché dico questo? Perché la didattica, come sapete,
04:32si può fare anche con gruppi di 50 persone. Si proiettano delle slide, come all'università,
04:38davanti c'è qualcuno che ascolta e alla fine chi ha compreso quello che è stato spiegato,
04:46ha acquisito una competenza, non sapere, chi invece non l'ha compreso viene semplicemente
04:51lasciato indietro. Mentre invece una didattica di tipo diverso che preveda l'interazione dei
04:59ragazzi, per esempio la classe rovesciata, la distribuzione di materiali individualizzato
05:04e personalizzato, ha bisogno necessariamente di piccoli gruppi classe. E noi contestiamo
05:12con vemenza le affermazioni che ieri ha fatto il Ministro Valditara dicendo che addirittura
05:19nelle classi più piccole peggiorerebbero i risultati e i rendimenti degli studenti e
05:26delle studentesse e che quindi non c'è nessun bisogno di ridurre il numero di alunni per
05:31classe. Le contestiamo perché il Ministro usa dei dati dell'istituto invalsi che sono dati
05:38dal nostro punto di vista che non hanno sufficiente valore scientifico, non sono stati prodotti
05:46facendo attenzione al background degli studenti che sono coinvolti nella rilevazione. Perché
05:54lo dico? Perché le classi meno numerose in questo Paese sono al Sud, in particolare nel
06:00Meridione, mentre le classi più numerose sono nel Nord Italia e semplicemente lo studio
06:07dell'invalzi fotografa una situazione che già conoscevamo. I rendimenti degli studenti nel
06:12Meridione purtroppo sono più indietro rispetto a quelli del Nord del Paese. Quindi non si
06:20tratta di uno studio che fotografa l'efficacia e l'efficienza di una didattica nei gruppi
06:26classi più piccoli e più grandi, ma si tratta di uno studio che non è sufficientemente approfondito.
06:32Lo dico perché Roarts, per esempio, come sapete è un'associazione di studiosi accademici italiani,
06:40ha qualche mese fa, a luglio, proprio in concomitanza con l'uscita di questo studio
06:45degli invalsi, prodotto un articolo in cui rintraccia tutte le ricerche internazionali
06:52che invece dimostrano che i gruppi classe più piccoli hanno un effetto positivo sulla
07:00didattica, in particolare hanno un effetto positivo su quei ragazzi che sono maggiormente
07:05in difficoltà. Quindi sono di supporto agli studenti meno performanti, diciamo, usiamo
07:13questa brutta parola che però spesso torna nelle ricerche. Per cui rispediamo al mittente
07:21il tentativo di Valditara di sostenere che la nostra proposta non serva a nulla, perché
07:29la verità è che Valditara ha in mente un unico obiettivo, che è quello di risparmiare
07:34risorse. E qui chiudo perché questo mi sembra comunque un punto importante. Tutte le azioni
07:43del Ministro Valditara e del Ministro delle Finanze Giorgetti sono rivolte ad affermare
07:50una tesi. Diminuisce il numero degli studenti e quindi si possono diminuire le risorse stanziate
07:57sull'istruzione pubblica. Noi abbiamo un'idea completamente opposta, come si vede da questa
08:03proposta di legge, e aggiungiamo un particolare, perché nella proposta, oltre al tema dei gruppi
08:10classe, c'è anche il tema del dimensionamento, cioè proponiamo di portare a 400 il numero minimo
08:17necessario per avere un dirigente a tempo indeterminato per salvare tante scuole d'Italia
08:23che sono state accorpate. Tra l'altro ci sono in corso ricorsi delle regioni, ce n'è stato
08:28anche uno del Comune di Roma. E per finanziare anche questa misura ipotizziamo, anzi abbiamo
08:36così scritto nel testo di legge, di utilizzare 500 milioni che oggi sono allocati nel fondo
08:42per le scuole private e paritarie. Lo facciamo perché quel fondo dal 2012 ad oggi è lievitato
08:49in maniera mostruosa da 240 milioni fino ad arrivare a 750 milioni quest'anno, quindi c'è
08:57proprio una distrazione di risorse pubbliche verso le scuole private e paritarie, in violazione
09:04della Costituzione che dice che le scuole private possono essere, diciamo, organizzate ma senza oneri
09:10per lo Stato. Noi prevediamo di utilizzare da quel fondo le risorse che oggi vanno alla
09:15scuola primaria e secondaria, non di utilizzare le risorse che vanno alla scuola dell'infanzia
09:21e all'iscrizione dei ragazzi con disabilità perché sappiamo che le scuole dell'infanzia
09:27non sono equamente distribuite su tutto il territorio nazionale, non vogliamo creare
09:32problemi a famiglie che non avrebbero un'alternativa pubblica e poi anche naturalmente per quanto
09:40riguarda la disabilità perché sono casi molto particolari e specifici e non abbiamo
09:46intenzione di appunto creare difficoltà a queste famiglie. Quindi una proposta semplice
09:53però a tutto campo che sta incontrando grande favore sia negli amministratori locali sia
09:58nelle famiglie che sanno che avere classi più piccole è un vantaggio per i propri figli
10:04sia tra i docenti i quali vogliono finalmente essere messi in condizione di lavorare bene.
10:13Ora darei la parola a Valentino Filippetti, il sindaco di Parrano.
10:18Noi abbiamo accolto con grande favore questa iniziativa che ha preso AWS, ci voleva perché
10:30la situazione anche in questo campo è disastrosa. In realtà sono tentativi disperati di coprire
10:38un fallimento che viene da lontano e che quest'idea di gestire le scuole come del resto la sanità
10:44come attività private, la scuola come un'impresa. Per cui il dirigente scolastico è un dirigente
10:51d'azienda quasi. Il problema è ridurre i suoi costi e così via dicendo. Sta producendo
10:56dei danni enormi e non produce dei risparmi perché se tu chiudi un asilo a una scuola e
11:03la accorpi con un'altra a 20, 10, 15 km di distanza, perché qui parliamo sempre di chiudere
11:10le scuole nei piccoli centri, tu scarichi sugli enti locali che devono garantire i trasporti,
11:16le menze e così via dicendo, costi che sono raddoppiose o non triplicano. Possiamo darvi
11:22esempi concreti di tutto questo. Quindi è una scelta assolutamente sbagliata, oltre che per
11:29le ragioni che venivano dette di carattere proprio pedagogico, didattico, non rispettano
11:39quello che è il principio. In Umbria, regione molto estesa con poca popolazione, ovviamente
11:46gli effetti di queste scelte sono disastrosi, tant'è vero che l'assessore Barcaioli, che
11:52è l'assessore che si occupa anche della scuola, oltre che del sociale, ha fatto ricorso sul
11:57dimensionamento scolastico, ricorso credo al TAR o al Consiglio del Stato, ad un organismo
12:03amministrativo, però al tempo stesso insieme si sta elaborando una proposta che si chiama
12:11Progetto Scuola Diffusa, che parte dal presupposto di garantire in ogni comune, in ogni paese,
12:19una presenza scolastica. La presenza scolastica non solo è importante da un punto di vista
12:24pedagogico, ma nel momento in cui tu chiudi una scuola in un paese, chiudi il rapporto
12:30tra i giovani e la storia di quel territorio. Questo è l'effetto concreto. Il modello più
12:39importante è quello che è stato realizzato a Città di Castello, in un piccolo comune vicino
12:44a Città di Castello, che ha dato grandi risultati positivi, sostenuto da Indire, che è una struttura
12:50molto importante. Ovviamente necessita una mobilitazione, perché a livello politico, nazionale, c'è assolutamente
12:59una sordità totale. Quindi benvengano queste iniziative. Noi abbiamo aderito istituzionalmente
13:05unanimamente come istituzione, lo stanno facendo altri comuni. Cercheremo di dare un contributo.
13:11Ovviamente vanno fatte anche delle iniziative. È importante anche che se ne parli, che la
13:16stampa ne parli, perché va creata un'opinione pubblica intorno a questo argomento.
13:24Grazie mille a Valentino Filippetti, perché troppo spesso non si ascoltano le voci che vengono
13:33dalle aree interne, dall'Italia dei centri più piccoli dimenticati e che questo governo
13:41ha pure detto di voler abbandonare a se stessi con la strategia delle aree interne. Passiamo
13:49in tutt'altra dimensione. Ringrazio Claudia Fratelli, assessora all'istruzione del Comune
13:54di Roma. Grazie mille alla deputata Piccolotti ed AVS per la presentazione di questa proposta
14:03di legge d'iniziativa popolare. Condivido molto. Credo che questo intervento, oltre
14:09a essere leggibile e chiaro per ciascuno e ciascuna di noi, chi ha frequentato la scuola,
14:16chi la frequenta indirettamente, chi ne partecipa dall'esterno, veramente riesce a dare una risposta
14:22dal comune più piccolo al comune più grande di questo paese e quindi riesce a parlare
14:27una lingua universale. Secondo me, perché non più diventi per classe, è un po' un sinonimo
14:34di non uno di meno. Non so se vi ricordate quel film straordinario di Yang Zimou, di ormai
14:39un po' di anni fa, che raccontava le vicende di un insegnante molto impegnata a non perdere
14:47nessuno dei suoi piccoli e delle sue piccole alunne con un impegno straordinario. E però
14:54lì non c'era un gruppo di 35 bambini e bambine, era comunque un numero meno numeroso,
15:02meno corposo. Provo a dare un contributo sottolineando alcune delle questioni che sono state poste fin qua
15:10e che sono temi centrali della proposta di legge. Il primo, noi sappiamo che nel nostro paese
15:18la dispersione scolastica, per come viene misurata, è fortunatamente in diminuzione.
15:23Noi abbiamo dei dati positivi per quanto riguarda, per esempio, Roma Capitale. E tuttavia, dobbiamo
15:30anche essere consapevoli che la dispersione scolastica si distingue in diverse dimensioni,
15:35la dispersione implicita e la dispersione esplicita. Quindi, se diminuisce l'abbandono
15:40scolastico, la cosiddetta dispersione implicita, che poi è quella che consente o non consente
15:46di raggiungere alcuni traguardi di apprendimento, invece lì abbiamo ancora indicatori particolarmente
15:52allarmanti. Così come il meritorio lavoro su questo tema di Save the Children misura quanto,
15:59oltre al tema della dispersione scolastica, la scuola concorrà anche a contrastare la povertà
16:04educativa, un concetto simile ma non completamente sovrapponibile, cioè una dimensione di carenza
16:12di opportunità educative che quindi possono e devono derivare dalla scuola, ma anche da
16:19una rete di opportunità circostanti su cui percentuali particolarmente consistenti nel
16:26nostro Paese di ragazzi e di ragazze si confronta. Su questo la scuola può giocare, naturalmente
16:35in alleanza anche con tanti altri soggetti, un ruolo centrale, ma, e ci arrivo subito, deve
16:41essere messa in condizioni di farlo. Io ribadisco e sottolineo un concetto centrale che l'onorevole
16:48Piccolotti ha presentato in introduzione e che è il cuore e il cardine di questa proposta
16:54di legge. Per fare qualità pedagogica e anche per sperimentare innovazione pedagogica,
17:01cosa di cui le nostre scuole tutte hanno largamente bisogno, c'è la necessità di avere una dimensione
17:08nella quale si opera sostenibile e quindi più ridotta in termini di numerosità. Per fare il
17:16lavoro in piccoli gruppi, per promuovere le modalità e gli approcci laboratoriali, per promuovere
17:23la peer education, in cui si responsabilizzano gli alunni e le alunne ad avere una reciproca
17:30relazione di aiuto e anche solidale, c'è tuttavia bisogno di un ruolo particolarmente
17:36attivo del docente o della docente, dei docenti. Per fare questo c'è bisogno di una numerosità
17:43differente delle classi. E ancora altri temi sostanziali che sono posti in questa proposta
17:53di legge riguardano da una parte la presa d'atto di un fenomeno che attraversa tutto il nostro
17:59Paese, cioè dell'aumento del numero delle certificazioni di disabilità dei ragazzi e delle
18:07ragazze, che riguarda credo tutto il nostro Paese. Io vi faccio un esempio, il Comune di Roma
18:15tra le altre cose eroga il servizio di assistenza alla comunicazione e all'autonomia, da noi si
18:23chiama OEPAC, questo servizio per i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze, dalla scuola
18:30dell'infanzia fino alla secondaria di primo grado, se due anni fa erano 7.500 gli alunni
18:37e le alunne assistiti e accompagnati, oggi sono, in questo momento sono 10.200, per parlare
18:45anche del tasso di aumento della condizione di disabilità che evidentemente cambia perché
18:52la composizione di una classe ne cambia la natura, la personalità, la biografia, la condizione
18:59di chi abita una classe ne cambia la natura e richiede ai bravi docenti di anche modificare,
19:05personalizzare, adeguare le modalità di insegnamento. Il tema della disabilità è un tema cardine,
19:12mi permetto di sottolinearne anche un altro, le nostre scuole sono fra le prime istituzioni
19:17che si confrontano con una grande trasformazione del nostro Paese, ovvero l'accoglienza a bambini
19:23e bambine con background migratorio, alcune delle quali appartengono a famiglie che non
19:29parlano la lingua, non parlano l'italiano e che quindi hanno una minore facilità nell'alfabetizzazione.
19:36Ecco, le classi dove è particolarmente presente, i territori dove sono particolarmente presenti
19:46comunità migranti, comunità con background migratorio, naturalmente hanno bisogno ancora
19:51di più di interventi più personalizzati e specifici riguardo alle esigenze e ai bisogni
19:57che da quel contesto provengono. Infine, un altro aspetto che veniva sottolineato riguarda
20:07il benessere psicologico dei ragazzi e delle ragazze, dei bambini e delle bambine. Io penso
20:13che questo sia un altro tema molto importante che meritoriamente questa proposta di legge
20:20in qualche modo affronta e incrocia, perché se noi non vogliamo medicalizzare, che è una
20:26tendenza che esiste nel nostro Paese, ogni difficoltà, contraddizione e sofferenza dei
20:33bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze, allora noi dobbiamo affrontare tutto
20:39questo con gli strumenti educativi e della pedagogia. Ma per affrontarli con gli strumenti educativi
20:45e della pedagogia ci devono essere le condizioni per farlo. In una classe di 30 alunni o alunne,
20:53di 33, come succede in alcune scuole superiori di Roma, in una classe di 27, di secondaria,
21:01di primo grado, dove ci sono tre ragazzini con disabilità e sette con background migratorio
21:07e famiglie non parlanti italiano, cosa che succede in molti quartieri della nostra capitale.
21:13Per esempio, in una scuola straordinaria del municipio, dove ho avuto la fortuna di fare
21:20l'assessore, il terzo municipio, la percentuale di bambini e bambini con background migratorio
21:25alla scuola dell'infanzia è del 63%. Ecco, in quei casi evidentemente è del tutto necessario
21:34avere gli strumenti per utilizzare le possibilità della pedagogia per non dover poi medicalizzare
21:46invece sofferenze, bisogni e fragilità che possono diventare degli ostacoli.
21:51Concludo. Negli ultimi anni il nostro Paese e in particolare la nostra città, parlo di Roma
21:59Capitale, è stata oggetto di un processo di dimensionamento scolastico feroce.
22:06Soltanto nell'ultimo anno sono stati dimensionati, dunque soppressi, quattro istituti scolastici.
22:13Sto parlando soltanto di istituti comprensivi.
22:17Vi racconto una vicenda, secondo me, particolarmente eclatante,
22:22che da sola racconta il rischio, l'impatto e il significato di cosa vuol dire accorpare delle scuole.
22:29Due anni fa l'ufficio scolastico regionale del Lazio, contro il parere del Comune di Roma
22:35che infatti ha fatto ricorso del municipio di riferimento della scuola e del suo consiglio di istituto,
22:41ha scelto di sopprimere, cioè di accorpare, la scuola Pirotta,
22:45un istituto comprensivo situato nel quartiere del Quarticciolo.
22:50Pochi mesi dopo il Governo sceglieva di utilizzare il cosiddetto modello caivano
22:57per intervenire esattamente in quel contesto, con quali argomenti e con quali elementi di valutazione,
23:05perché si raccoglievano gli indicatori di deprivazione, le contraddizioni, gli elementi di marginalità,
23:12tra cui i tassi di dispersione scolastica, che proprio in quel quartiere sono particolarmente elevati.
23:19Ecco, il paradosso, tutto nostrano, devo dire, che lì emerge in modo particolarmente eclatante,
23:27è della presa d'atto e la presa di coscienza della particolare complessità di un territorio e di un quartiere,
23:34tanto da applicarci norme e provvedimenti speciali, che io non credo siano la risposta e lo strumento
23:40ai bisogni di quel quartiere, ma nel frattempo aver sottratto a quel quartiere una scuola.
23:47Non perché viene chiusa la scuola, questo è l'argomento che spesso viene utilizzato dal Governo,
23:52ma nel momento in cui si sopprime una presidenza e una segreteria,
23:56di fatto si limitano le possibilità e le occasioni per le famiglie del territorio
24:01di rapportarsi per le esigenze e i fabbisogni amministrativi con la segreteria,
24:07di avere una relazione diretta e quindi una qualificazione delle opportunità educative
24:11di quella scuola con la presenza e loco di un dirigente scolastico.
24:15Non è poco, perché il risultato, a due anni di distanza da quell'intervento,
24:19è che diminuiscono in modo verticale le iscrizioni in quella scuola
24:23che, se continua con questo trend, rischierà la chiusura.
24:27E dunque, sì, il dimensionamento scolastico ha proprio comportato un trend
24:36che rischia di portare alla chiusura della scuola in un territorio che più di altri ne avrebbe bisogno.
24:42A maggior ragione, dunque, il fatto di intervenire con l'articolo specifico della proposta di legge,
24:48riducendo la numerosità delle scuole alle quali è assegnato
24:52e per le quali è previsto un dirigente scolastico e quindi una dotazione di segreteria,
24:57mi sembra una particolarmente opportuna previsione,
25:02perché la scuola è fatta degli alunni e delle alunne, delle famiglie, naturalmente dei docenti,
25:07ma è fatta anche delle presidenze, delle segreterie, dell'apparato amministrativo,
25:11che sono un ganglo fondamentale della relazione con il territorio.
25:16Grazie mille a Claudia Pratelli.
25:19E ora sentiamo anche il punto di vista degli studenti
25:24attraverso le parole di Pietro Clementelli della Rete degli Studenti.
25:30Grazie mille.
25:32Noi innanzitutto siamo felicissimi di essere qui
25:34e felicissimi di poter sostenere questa proposta di legge,
25:38questa proposta appunto di iniziativa popolare,
25:40perché è evidente che negli ultimi anni vediamo un governo e un ministro di istruzione
25:47che non fa realmente delle proposte di riforme strutturali,
25:52non porta realmente avanti dei cambiamenti strutturali,
25:56ma come si stava anche ben dicendo prima,
25:58assistiamo a tantissimi tagli,
26:00assistiamo a provvedimenti superficiali
26:05che provano a modificare in maniera superficiale e agire sugli effetti
26:09e non sulle problematiche reali che generano quegli effetti.
26:16Invece questa proposta di legge può essere un'ottima iniziativa
26:21per iniziare un reale percorso di riforma strutturale della scuola pubblica italiana.
26:27Noi vediamo davvero, viviamo quotidianamente anche sulle nostre pelli
26:32una quantità infinita di problemi.
26:35Noi viviamo quotidianamente, si parlava di tante cose,
26:39un'altra cosa davvero fondamentale è
26:40l'immenso innalzamento dei problemi di salute mentale di studenti e studentesse
26:46e nel momento in cui a noi da decenni
26:49alle nostre richieste di cambiamento
26:51ci viene risposto che non ci sono soldi,
26:54che non ci sono le risorse per portare avanti
26:58i cambiamenti che noi chiediamo
27:00e poi ci vediamo investiti miliardi di euro
27:03sugli armamenti
27:06ci sentiamo un po' presi in giro.
27:09Al contrario, questa proposta di legge
27:11potrebbe realmente iniziare a risolvere
27:14uno di quelli che sono i problemi strutturali
27:16perché noi parliamo tantissimo di didattica alternativa,
27:19di un nuovo modello di didattica,
27:20di strumenti di didattica nuovi
27:25che mettano realmente al centro gli studenti e le studentesse
27:27che possono far esprimere anche il pensiero critico
27:31degli studenti e le studentesse
27:32che possono anche far portare a dei percorsi formativi reali
27:37che vadano oltre la semplice didattica frontale
27:41e la semplice didattica dalla cattera.
27:45Tutte queste cose sono completamente impossibili
27:47in classi da 30 persone.
27:50Io andavo a una scuola in cui in primo liceo
27:52su tutte le classi non c'era una classe
27:55con meno di 28 studenti e studentesse
27:57e evidentemente nel momento in cui le classi sono da 28, 30
28:02addirittura ci sono casi con oltre 30 studenti e studentesse
28:05non è proprio umanamente possibile per i docenti
28:08soprattutto anche per quei docenti che hanno varie classi
28:10per cui ci sono docenti che magari vanno a insegnare
28:14e a portare avanti la formazione di 300, 400 studenti e studentesse
28:20come fai a portare avanti realmente dei percorsi concreti
28:23ad personam, a far fare dei percorsi reali a questi studenti?
28:28È impossibile.
28:29Se tu hai 400 studenti e studentesse a cui insegnare
28:32come puoi pensare di riuscire realmente
28:34a essere attenta alle loro esigenze?
28:37Nei contesti più privilegiati questo magari non diventa troppo un problema
28:41perché ci sono delle famiglie dietro
28:42non vi sono delle problematiche così radicali da contrastare
28:49ma nel momento in cui
28:51lì dovrebbe realmente servire la scuola pubblica italiana
28:55non nei contesti privilegiati
28:56ma nei momenti in cui invece siano delle situazioni di maggior difficoltà
29:00in cui lo studente ha realmente bisogno di sostegno
29:03ha realmente bisogno della presenza di punti di riferimento
29:05come possono essere i docenti
29:08allora avere classi da massimo 20 studenti e studentesse
29:13magari anche meno sarebbe bellissimo
29:16si può realmente iniziare quel processo di cambiamento
29:20dell'istruzione pubblica italiana
29:21perché se manca questo fattore
29:23finché ci saranno classi così numerose
29:26sarà proprio concretamente impossibile
29:29portare avanti un cambiamento di questo tipo
29:31nel momento in cui noi parliamo tantissimo
29:33molto molto giustamente di formazione al pensiero critico
29:37formazione anche degli interessi personali
29:41degli studenti e delle studentesse
29:42nel momento in cui noi parliamo di stare al fianco
29:45degli studenti con disabilità
29:47degli studenti con DSA
29:48degli studenti con attacchi di panico
29:51e problemi di salute mentale
29:52tutte queste cose sono cose che si possono fare
29:56solo e unicamente
29:57nel momento in cui si rivoluziona anche il rapporto studente-docente
30:01in cui i docenti possono realmente diventare dei punti di riferimento
30:05per gli studenti e per le studentesse
30:06e nel momento in cui si instaurano dei rapporti tra studenti e studentesse
30:10ed è evidente, lampante
30:12ma non servono studi scientifici o chissà cose
30:14è proprio evidente che nel momento in cui un docente ha 300 studenti e studentesse
30:18avrà delle difficoltà anche soltanto a ricordarsi i nomi
30:21mentre quello di cui realmente c'è bisogno
30:25è che si creino dei reali rapporti tra studenti e studentesse
30:28per poi porre le basi per cambiare realmente la didattica
30:33e venir meno anche a riuscire a contrastare
30:35questo processo di peggioramento sempre maggiore
30:38di cui vediamo concretamente i risultati
30:41i problemi, lo ripeto un'ultima volta
30:43di salute psicologica di studenti e studentesse
30:46ma con episodi di attacchi di panico, autolesionismo
30:49tentati suicidi
30:50cioè davvero cose anche molto molto gravi
30:52sono in crescente aumento
30:53e questa anche può essere un'ottima soluzione
30:56grazie
30:57grazie
30:58grazie anche per aver ricordato
31:00una cosa che noi non abbiamo detto prima
31:02cioè che la scuola serve a formare lo spirito critico
31:06degli studenti
31:08che gli studenti non sono delle scatole da riempire
31:10di nozioni come alcuni pensano
31:13nel passare la parola a Fiorella Zabatta
31:16che è la coportavoce nazionale di Europa Verde
31:20e che concluderà questa conferenza stampa
31:23le voglio passare la palla
31:24e spero che Valditara se ci sta sentendo
31:28come dice Mamdani
31:29alzi il volume
31:30vorrei passarle la palla
31:32leggendo questa parere
31:36dell'Istituto delle politiche pubbliche francesi
31:40del 30 giugno 2025
31:42quindi recentissimo
31:44sul finanziaria
31:46sul bilancio
31:47dello Stato francese
31:49proprio in merito alla riduzione
31:51del numero di studenti per classe
31:52perché dice
31:53l'Istituto delle politiche pubbliche francesi
31:56smettendo totalmente la tesi
31:59presentata più o meno negli stessi giorni
32:02dall'invalso italiano
32:04che ridurre il numero di insegnanti
32:06per mantenere inalterata la dimensione delle classi
32:10genererebbe economie a corto e medio termine
32:13ma priverebbe gli studenti dei vantaggi associati
32:16alla diminuzione del numero di alunni per classe
32:19in particolare questi vantaggi
32:21secondo l'Istituto
32:22sono effetti positivi sugli apprendimenti
32:26ben documentati dalla letteratura scientifica
32:29che evidentemente il Ministro Valditara non conosce
32:32e che si tradurrebbero a lungo termine
32:35in salari e contribuzioni più elevate
32:39per la società tutta
32:40considerando inoltre tutti i benefici annessi
32:45cioè le migliori condizioni di lavoro per gli insegnanti
32:47e le esternalità positive dal punto di vista sociale
32:51sulla salute e sulla criminalità
32:54quindi mi pare che in altri paesi europei
32:57ci sia un'opinione molto distante
33:00da quella di Valditara
33:02la parola a Fiorella Zabatto
33:04grazie, buonasera a tutti e a tutti
33:06io credo che gli altri paesi abbiano
33:09una visione completamente diversa
33:12dal Ministro Valditara e da questo governo
33:15perché negli altri paesi probabilmente
33:18la scuola viene vista non come un costo
33:21ma come un investimento sul futuro
33:23quindi invece di pensare a come fare economia
33:26sui nostri giovani, sui nostri ragazzi
33:28sulle nostre ragazze, sui bambini, sulle bambine
33:31negli altri paesi si individuano queste soggettività
33:35come un investimento per la futura classe dirigente
33:38per le future generazioni
33:40e non come un costo
33:41e quindi si cerca di investire
33:44di ragionare in termini di potenzialità future
33:48piuttosto che in termini di costi
33:50da tagliare nell'immediato
33:52e quindi si evitano probabilmente
33:54le classi pollaio
33:56e si cerca invece di
33:58avere una didattica più mirata
34:03su pochi studenti
34:05anzi su un numero giusto di studenti
34:07perché poi
34:08lo studente prima ci ricordava
34:11classi di 28-29 ragazzi e ragazze
34:15in queste classi sicuramente qualcuno
34:17si perde per strada
34:18sicuramente qualcuno
34:20non riesce a seguire il passo come gli altri
34:23ed è difficile per un docente
34:26riuscire in questi casi a recuperare
34:29e quindi poi
34:30le famiglie che possono permetterselo
34:33ricorrono agli insegnanti privati
34:36cercano di sopperire alle lacune
34:39alle mancanze dei loro figli
34:41con il doposcuola
34:44e altri che invece non hanno queste possibilità
34:48restano indietro
34:49e nel peggiore dei casi
34:50devono addirittura insomma ripetere l'anno
34:52o rimanere insomma indietro
34:55anche con danni psicologici
34:56da parte degli studenti
34:59da questi punti di vista
35:00invece questa proposta di legge
35:02che è semplice
35:03ma nella sua semplicità
35:04rivoluzionaria e innovativa
35:06prevede un numero
35:08secondo noi
35:09equo e giusto
35:11di studenti per classe
35:12che è 20 nel caso in cui
35:13nelle classi non ci siano portatori
35:15di handicap
35:16e invece 18-15
35:18se ci sono dei bambini speciali
35:22delle bambine speciali
35:23dei ragazzi insomma
35:24che hanno bisogno di aiuto
35:25hanno bisogno del sostegno
35:28tra l'altro anche il sostegno
35:30ormai è una tematica calda
35:33anche questa
35:33perché in un'epoca dove
35:36le patologie aumentano
35:38abbiamo invece delle ASL
35:41che non riescono a sostenere
35:42questo aumento
35:44e quindi sono in difficoltà
35:46nella assegnazione
35:48di effettive difficoltà
35:51ai ragazzi
35:51e quindi abbiamo
35:52per più di metà
35:54anno scolastico
35:55dei ragazzi che dovrebbero avere
35:57delle ragazze
35:57che dovrebbero avere
35:58un sostegno
35:59che invece purtroppo
36:00si trovano a non averlo
36:01oppure degli insegnanti
36:04di sostegno
36:05che vengono cambiati
36:07nel corso dell'anno
36:09e questo
36:10dà una grave problematica
36:14al ragazzo
36:15e alla ragazza
36:15insomma
36:16il tema
36:17è un tema scottante
36:19perché riguarda
36:20i nostri giovani
36:22c'è questa carenza
36:23molto forte
36:24al quale
36:27insomma
36:27questo governo
36:29pensa di reagire
36:30nel peggiore
36:32il peggiore dei modi
36:33e c'è questo divario
36:35molto forte
36:36tra nord e sud
36:37e proprio perché
36:39c'è una difficoltà
36:41al sud
36:41proprio lì
36:42si dovrebbe pensare
36:43di diminuire
36:44il numero
36:44degli studenti
36:45per classe
36:46o almeno partire da lì
36:47in modo tale
36:48che tutti gli studenti
36:49possano essere
36:50eseguiti bene
36:50in uno stato normale
36:52se l'istituto
36:53invalsi
36:54dà una fotografia
36:57della realtà
36:58che rappresenta
36:59che ci sono
37:00tante ragazze
37:01e tanti ragazzi
37:02che non hanno
37:02un rendimento scolastico
37:04come dovrebbero averlo
37:05si cerca di
37:06ragionare
37:07su come fare
37:08per metterle al passo
37:10rispetto a tutti quanti
37:11gli altri
37:11invece qui si parte
37:13proprio da una logica
37:14completamente inversa
37:15e completamente distorta
37:17e vorrei dire
37:18anche al Ministro
37:19Valditara
37:20che propone
37:21il tempo lungo
37:22a scuola
37:22e quindi le scuole
37:23che accolgano
37:24i nostri ragazzi
37:26e le nostre ragazze
37:27per più tempo
37:28che questo
37:29ci farebbe anche piacere
37:30perché comunque
37:30la scuola in alcune realtà
37:32è anche un ammortizzatore sociale
37:34quindi
37:34in qualche modo
37:35ingloba i ragazzi
37:36che altrimenti
37:37farebbero altro
37:38per le strade
37:39e quindi va bene
37:40però le scuole
37:41dovrebbero essere
37:42delle scuole
37:42degne di questo nome
37:44quindi non fatiscenti
37:46delle scuole
37:46che possano realmente
37:47essere al passo
37:48con i tempi
37:49che possano
37:49accogliere veramente
37:51i discenti
37:54che possano
37:55avere delle aude
37:57multimediale
37:58interattive
37:58dove fare
37:59tante attività
38:00ma così
38:01le nostre scuole
38:01non sono
38:02e quindi anche
38:03questo tempo
38:04prolungato
38:04per noi
38:06diciamo
38:07destra
38:08qualche
38:08dubbio
38:10e
38:11finisco
38:12dicendo che
38:14riprendendo
38:15un concetto
38:16che è quello
38:16di territorialità
38:18c'è
38:19grande bisogno
38:20grande necessità
38:21di rafforzare
38:22il rapporto
38:23scuola
38:24territorio
38:25oltre che
38:26di incentivare
38:26il pubblico
38:27ma questo
38:27in tanti ambiti
38:29anche in ambiti
38:30fondamentali
38:31come può essere
38:31la scuola
38:32ma come può essere
38:33anche la salute
38:33che deve rimanere
38:34diciamo ad appannaggio
38:36prettamente pubblico
38:38e il fatto
38:38di accorpare
38:39le scuole
38:40e di
38:42diminuire
38:43i plessi scolastici
38:44va contro
38:46quel principio
38:47di territorialità
38:48che invece
38:48soprattutto
38:49nei piccoli centri
38:50ma anche
38:51nei grandi centri
38:51è importante
38:52perché uno studente
38:53che anche
38:54in una grande città
38:55si sposta
38:56da un quartiere
38:57all'altro
38:58perde quella
38:59territorialità
39:00e perde
39:01insomma
39:01quel
39:02cerchio di amicizie
39:05importantissime
39:06per tutta la vita
39:07che riguarda
39:09i ragazzi
39:10e le ragazze
39:11che si trovano
39:11nello stesso quartiere
39:13nello stesso territorio
39:14nello stesso paese
39:15dovendo magari
39:15migrare
39:16in un paese vicino
39:17per frequentare
39:18la scuola
39:19che diciamo
39:19rappresenta
39:21gran parte
39:21della vita
39:22di una ragazza
39:23e di un ragazzo
39:24quindi
39:24noi siamo
39:26fermamente convinti
39:27che questa proposta
39:28di legge
39:29che ha già
39:31avuto
39:32tantissimo
39:33sostegno
39:34ma che
39:34ci auguriamo
39:36ne avrà
39:38ancora di più
39:39nei giorni
39:40successivi
39:41possa
39:42insomma
39:43arrivare
39:44ad essere
39:46insomma
39:46una legge
39:47vera e propria
39:48perché
39:48è proprio
39:49da queste
39:50piccole
39:51grandi
39:51battaglie
39:52che si può
39:53cambiare
39:54la società
39:54e che si può
39:55migliorare
39:56il futuro
39:56di tutti noi
39:58partendo dai
39:58giovani
39:59grazie
40:02ci sono domande
40:04una
40:07buonasera
40:10mi chiamo
40:12Antonella Giulia
40:13sono mamma
40:13di due bambini
40:14di otto
40:15e quattro anni
40:16entrambi
40:17con disabilità
40:18eccomi
40:26grazie
40:27entrambi
40:28diciamo speciali
40:30entrambi
40:31hanno due
40:31maestre
40:32di sostegno
40:33entrambi
40:34hanno anche
40:34un supporto
40:35EPAC
40:36quindi la mia domanda
40:37credo
40:37forse debba rivolgerla
40:38alla stessa ora
40:39allora
40:41sono figure
40:42importantissime
40:43e però
40:45nel caso
40:46del mio figlio
40:47grande
40:48otto anni
40:48in quattro anni
40:50ne ha cambiati
40:50cinque
40:51di maestri
40:52o EPAC
40:53adesso
40:54credo
40:55sia
40:56abbastanza
40:57stabile
40:58strutturata
40:59insomma
40:59l'ultima
41:00volevo sapere
41:01da ignorante
41:02della materia
41:02da cosa
41:03dipende
41:04e come si può
41:05intervenire
41:05per evitare
41:06perché magari
41:07un bambino
41:07si
41:08crea un legame
41:10per consentire
41:14che questo
41:14legame
41:15non venga
41:16interrotto
41:16perché anche
41:17quello
41:17vi assicuro
41:18che
41:19destabilizza
41:20il bambino
41:21grazie
41:21eccoci
41:25allora
41:26intanto
41:26grazie
41:27buonasera
41:27allora
41:29diciamo
41:29sono
41:30due questioni
41:31differenti
41:32l'insegnante
41:33di sostegno
41:34e l'OEPAC
41:35perché
41:35per quanto riguarda
41:37l'OEPAC
41:37a Roma
41:39questo servizio
41:40viene erogato
41:41attraverso
41:42il meccanismo
41:44dell'accreditamento
41:45esattamente
41:47esatto
41:48la famiglia
41:49individua
41:50la cooperativa
41:50la cooperativa
41:51accreditata
41:52e la cooperativa
41:54individua
41:54l'operatore
41:55o l'operatrice
41:56che seguono
41:57il bambino
41:57o la bambina
41:58in realtà
41:58nelle indicazioni
42:00che noi abbiamo dato
42:01che stanno anche
42:02nel contratto
42:03nella convenzione
42:04collente
42:05si richiede
42:07di garantire
42:08quanto più possibile
42:09la continuità educativa
42:10quindi il fatto
42:11che
42:11diciamo
42:12l'operatore
42:14o l'operatrice
42:14seguono il bambino
42:15nel suo percorso
42:17nei diversi anni
42:19in realtà
42:20da quando è stata
42:21approvata
42:21diciamo
42:21questa riforma
42:23del nostro
42:23modello organizzativo
42:24quindi da tre anni fa
42:26la continuità educativa
42:28è molto più garantita
42:30di prima
42:30proprio perché
42:31è legato
42:32al meccanismo
42:32dell'accreditamento
42:34ed è un vincolo
42:35diciamo
42:35una richiesta
42:36che nel contratto
42:37facciamo
42:37è una richiesta
42:39perché
42:40siccome le cooperative
42:43hanno delle operatrici
42:44e degli operatori
42:45che sono assunti
42:46laddove
42:47l'operatore
42:47o l'operatrice
42:48cambino lavoro
42:49si licenzino
42:50cambino cooperativa
42:52o facciano scelte
42:53di altra natura
42:54diciamo
42:55nessuno li può
42:56attrattenere
42:57noi possiamo richiedere
42:58alla cooperativa
42:59di costruire
43:01dei modelli
43:01organizzativi
43:02che garantiscano
43:04quanto più possibile
43:05contemperando
43:06con le esigenze
43:07di servizio
43:07naturalmente
43:08la continuità
43:09dello stesso operatore
43:10sul bambino
43:11o sulla bambina
43:11ma naturalmente
43:13la scelta
43:13dell'operatore
43:14e dell'operatrice
43:15si e poi
43:17è anche individuale
43:18cioè se non c'è
43:19continuità
43:20ne approfitto
43:21per dire una cosa
43:21che c'entra molta
43:22con questa proposta
43:23di legge
43:24perché
43:25diciamo
43:26esatto
43:27poi in realtà
43:27ci sono molti
43:28nessi
43:29il servizio
43:31di
43:31per il diritto
43:33allo studio
43:33dell'autonomia
43:34e la comunicazione
43:35quello che a Roma
43:36si chiama
43:36servizio
43:37EPAC
43:37e che riguarda
43:3910.200 bambini
43:41oggi
43:41in questo momento
43:43garantito
43:44dal comune
43:45di Roma
43:45è un servizio
43:47che costa
43:48al comune
43:49di Roma
43:5093 milioni
43:51di euro
43:52l'anno
43:52questo perché
43:54Roma garantisce
43:56i percorsi
43:57sono individualizzati
43:59per ciascun
43:59bambino
44:00e bambino
44:00però la media
44:01è di circa
44:0312 ore
44:04di supporto
44:05a settimana
44:06per bambino
44:06e bambina
44:07che è una media
44:08molto molto più alta
44:09di quella che
44:10generalmente troviamo
44:11negli altri comuni
44:12d'Italia
44:12ma è un bisogno
44:14effettivo
44:14che le scuole
44:16le famiglie
44:16i bambini
44:17e le bambine
44:18esprimono
44:18di questi
44:2093 milioni
44:21di euro
44:21per garantire
44:22un servizio
44:24che è
44:25diciamo
44:26necessario
44:27per garantire
44:28il diritto
44:29allo studio
44:29quindi un diritto
44:30costituzionale
44:31lo Stato
44:32al comune
44:33di Roma
44:34ogni anno
44:35di milioni
44:35ne dà
44:354
44:36cioè
44:38un servizio
44:39che è un diritto
44:41dei bambini
44:42delle bambine
44:43dei ragazzi
44:43e delle ragazze
44:44che è richiesto
44:45e obbligato
44:46dalla legge
44:47104
44:48e che il comune
44:50di Roma
44:50in coscienza
44:51in alleanza
44:52con i tsmre
44:53con i neuropsichiatri
44:55e con le scuole
44:55quindi attribuendo
44:57una dotazione
44:57oraria
44:58che è rispondente
45:00ai bisogni
45:00delle bambine
45:01e le bambine
45:01non ha un finanziamento
45:03specifico
45:04costa
45:0593 milioni
45:07lo Stato
45:08al comune
45:08di Roma
45:09ne dà
45:094
45:10quei 4 milioni
45:12dello Stato
45:13se dovessimo
45:14fare affidamento
45:15solo su quello
45:16garantirebbero
45:17a Roma
45:17capitale
45:18di erogare
45:20il servizio
45:21per 25
45:22minuti
45:22a settimana
45:23questo
45:26lo voglio dire
45:27in questa sede
45:28perché è una
45:29di quelle
45:29non poche
45:30cose
45:31che onestamente
45:32rappresentano
45:33uno scandalo
45:33nel nostro paese
45:34perché
45:35per quanto mi riguarda
45:36dato che
45:37ho familiarizzato
45:38con questi dati
45:39per il mio ruolo
45:40è insopportabile
45:42la retorica
45:43sui diritti
45:43dei bambini
45:44delle bambine
45:44o delle persone
45:45con disabilità
45:46quando non si mettono
45:47in campo
45:47gli strumenti
45:48in questo caso
45:49gli strumenti
45:49a supporto
45:50dei comuni
45:51per poi rendere
45:51effettivi
45:52quei diritti
45:53grazie
45:56Claudia
45:56siccome conoscevo
45:58questa problematica
45:59altre
46:00le ha citate
46:01Valentino Filippetti
46:02prima
46:03rispetto al costo
46:04dei servizi
46:05connessi
46:06all'attività
46:07scolastica
46:09sui comuni
46:10io credo
46:11che noi
46:12anzi ne sono certa
46:13faremo degli emendamenti
46:14in finanziaria
46:15per cercare
46:16di sostenere
46:17gli enti locali
46:19che appunto
46:20hanno
46:20bisogno
46:22di risorse
46:22per intervenire
46:23a garanzia
46:24del diritto
46:25costituzionale
46:27allo studio
46:28dico questo
46:29anche perché
46:30stiamo preparando
46:32una manifestazione
46:34di esponenti
46:35degli enti locali
46:36di assessori
46:37consiglieri comunali
46:38sindaci
46:39il 19 novembre
46:41proprio
46:42perché
46:43siamo convinti
46:45e convinte
46:45che il continuo
46:47definanziamento
46:48degli enti locali
46:49stia erodendo
46:50dei servizi
46:50che poi
46:51sono
46:52più
46:53necessari
46:54a chi
46:55sui territori
46:56vive
46:56situazioni
46:57di difficoltà
46:59e spesso
47:00sono proprio
47:00servizi
47:01insopprimibili
47:02ora
47:03abbiamo ascoltato
47:04l'assessora
47:05di Roma
47:06spiegare
47:07il numero
47:08e la quantità
47:09di risorse
47:10che investe
47:11per garantire
47:11questo servizio
47:12trasferiamoci
47:14mentalmente
47:15in un qualche comune
47:16del meridione
47:17e scopriremo
47:19che i comuni
47:21molti
47:21del meridione
47:22non hanno
47:22proprio la capienza
47:24di bilancio
47:25per garantire
47:25il servizio
47:26di assistenza
47:28e alla comunicazione
47:30dei ragazzi
47:32con disabilità
47:33e delle ragazze
47:34con disabilità
47:35quindi
47:35siamo in una situazione
47:36drammatica
47:37a cui va posto
47:39rimedio
47:39Pietro Clementi
47:41della rete degli studenti
47:42ultima cosa
47:43voleva aggiungere
47:43solo due parole
47:44Sì scusate
47:46molto molto velocemente
47:47perché prima
47:48non l'ho citato
47:49e ci tendiamo a dire
47:51anche due cose
47:51sul ridimensionamento
47:52scolastico
47:53perché
47:54è un'altra problematica
47:56davvero
47:56tanto tanto tanto
47:57grave
47:58di cui spesso
47:58non ci si rende conto
47:59perché
48:00spesso evidentemente
48:01il ministro
48:02e tanti altri
48:03non vivono direttamente
48:04la scuola
48:05però
48:05non avere
48:06un preside
48:07e una segreteria
48:09e anche
48:09soprattutto
48:10dimezzare
48:11la rappresentatività
48:12del consiglio
48:13d'istituto
48:13sono cose
48:14che hanno effetti
48:15molto gravi
48:16perché vuol dire
48:17che concretamente
48:18nel momento in cui
48:18si accorpano
48:19delle scuole
48:19che in primis
48:21ci sono la metà
48:22dei rappresentanti
48:23perché
48:23se nel momento in cui
48:25si accorpano
48:25due plessi
48:26ovviamente
48:27quei due plessi
48:27che prima
48:28esprimevano
48:28separatamente
48:30otto rappresentanti
48:31in consiglio
48:31gli studenti
48:32ne dovranno
48:32esprimere
48:33quattro
48:33e questo vuol dire
48:34avere una rappresentanza
48:35molto meno
48:36forte
48:37e vuol dire
48:38avere una scuola
48:40molto meno
48:40democratica
48:41perché
48:41letteralmente
48:42hai diminuito
48:43hai dimezzato
48:44bruscamente
48:45la rappresentanza
48:46e soprattutto
48:47non avere
48:49il presidi
48:50e una segreteria
48:51all'interno
48:51della scuola
48:52significa che
48:54qualsiasi cosa
48:54succeda
48:55tu non hai nessuno
48:56a cui fare riferimento
48:57non avere
48:57perché nel momento
48:58in cui si accorpano
48:59le scuole
48:59e questo è che chiaramente succede
49:01il preside ovviamente
49:02sta o di qua
49:02o di là
49:03e stessa cosa
49:05per la segreteria
49:05e non avere
49:06una figura di riferimento
49:08che possa intervenire
49:09sulle situazioni
49:10quando succede qualcosa
49:11è gravissimo
49:12perché
49:12qualsiasi cosa succeda
49:14la prima cosa
49:14che ti vedi
49:15se tu ti poni
49:16a un docente
49:17se tu
49:17anche per fatti gravi
49:19loro ti dicono
49:20è competenza del dirigente
49:21e nel momento
49:22in cui il dirigente
49:23non c'è
49:23significa che
49:24non si possono risolvere
49:25le questioni
49:26e nel momento
49:27in cui si accorpano
49:28le scuole
49:28e i dirigenti
49:30non sono nella scuola
49:31ci sono casi
49:32in cui
49:32il dirigente scolastico
49:34sta
49:34nel plesso
49:36anche una volta a settimana
49:38e come si può avere
49:40una reale interlocuzione
49:41con la dirigenza
49:43se la dirigenza
49:43ci sta
49:44una volta a settimana
49:44per tre ore
49:45cioè
49:46sono fattori
49:46che creano
49:47davvero
49:47tanti tanti danni
49:48scusate
49:48grazie mille
49:50per averlo ricordato
49:51abbiamo fatto
49:51una conferenza stampa
49:53come questa
49:53a Milano
49:54e c'era una dirigente
49:55scolastica
49:56con noi
49:57che ci ha raccontato
49:57che ci sono istituti
49:59con 17 plessi
50:01ed un solo
50:01dirigente scolastico
50:03quindi una volta a settimana
50:04è davvero tanto
50:05per alcuni
50:07altre domande
50:09grazie mille
50:12della partecipazione
50:13e grazie del lavoro
50:15che farete
50:16per diffondere
50:17le notizie
50:17che oggi vi abbiamo dato
50:18grazie mille
50:21grazie mille
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