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  • 2 giorni fa
Francesca Barra denuncia sui social la scoperta di un nuovo sito sessista che ha diffuso alcune sue immagini «fake» in rete. Nel suo sfogo in video la giornalista ha ringraziato i follower per il sostegno ma ha voluto puntualizzare: «Non si tratta di spogliarsi o non spogliarsi, o di scegliere come mostrare il proprio corpo, perché questa libertà è un diritto inviolabile. Una donna che decide di mostrarsi nuda non è meno degna di rispetto o di protezione rispetto a chi non lo fa. Essere libere di disporre della propria immagine significa essere riconosciute come persone, non come oggetti. Il vero nodo è il consenso, e dobbiamo farlo capire alle nuove generazioni, in un tempo in cui crescono i casi di violenza, di pornografia non consensuale, di cyberbullismo. Perché prendere l’immagine di qualcuno, manipolarla e diffonderla senza permesso non è un gioco: è una violenza digitale. Un furto che colpisce il corpo, ma anche la dignità, la privacy, la libertà». La giornalista nelle ultime ore è stata inondata di messaggi di madri e padri con i racconti di episodi simili successi anche alle loro figlie, spesso su Telegram, in gruppi dove circolano immagini false di ragazze minorenni. «Ecco perché è fondamentale denunciar - ribadisce Barra -. Perché il silenzio non ci protegge: protegge chi abusa, chi umilia, chi usa la tecnologia per cancellare il confine tra verità e violenza».

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