Alla Festa del Cinema di Roma il docufilm su Arbasino, il "Proust italiano"

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(Ansa) "Esclusivo" ma anche timido, figura libera e non allineata, Arbasino era critico verso le elite culturali. Amava mescolare alto e basso: da Mozart a Gianni Morandi, sempre con spirito indipendente.    [amica-related]

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00:00Adesso cosa dobbiamo cercare? Dobbiamo cercare i fax.

00:03Perché tu qui avevi anche i famosi fax che lui mandava.

00:08Ma sì, perché avevo i fax.

00:12Mi tieni, bravo.

00:16Questi sono i fax, vedi che ormai non c'è più niente.

00:19Completamente scoloriti.

00:20Sì, sono completamente scoloriti.

00:24Arbasino a un certo punto ha scritto e riscritto varie volte il suo romanzo più importante, Fratelli d'Italia.

00:33Se ogni collezionista ha una sua edizione preferita, Agosti ha un'edizione mostruosamente rara, che Arbasino ha fatto solo per lui.

00:41Le bozze rilegate dell'ultima versione, quella degli anni 90.

00:46Sono quattro volumi, sì.

00:47Questi quattro volumi Alberto me li ha mandati quando io lavoravo a Mantua.

00:52Mentre ero a Mantua mi arriva questa scatola del tutto in attesa e con una telefonata che mi chiede,

01:08dato che sei lì da solo, non vedi nessuno, se lo leggi tutto per controllare.

01:16Questa cosa era buffa perché c'era come un aspetto da romanzo storico.

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