00:00A quanto abbiamo fatto l'Odi è in linea con quanto si sta facendo a livello nazionale ed europeo,
00:12quindi cercare di riservare le strade residenziali, le strade dove più le persone si muovono a piedi
00:18in bicicletta, riservarle a questo tipo di mobilità senza impedire naturalmente l'utilizzo anche
00:25dei automobili, semplicemente cercando di far coesistere diversi tipi di mobilità. Il modo
00:30per farle coesistere è non separare fisicamente le automobili dalle biciclette ma ridurre le
00:37velocità perché se le velocità sono ridotte le esperienze di tutto il mondo insegnano che si
00:42aumenta l'utilizzo della bicicletta e anche le persone sono più tranquille nell'andare a piedi
00:46laddove non ci sono i marciapiedi. Per questo motivo abbiamo creato 22 zone, 30 in tutta la città che
00:53sono le zone dove le persone camminano, vivono, quindi non sono gli assi principali di scorrimento
00:59quali sono rimasti a 50 km all'ora ma quando si esce da queste zone dove si può andare che sono
01:05prevalentemente riservate le automobili e dove le biciclette invece devono essere separate
01:10fisicamente, i piedoni messi in sicurezza, invece nelle altre zone si prevede una commistione del
01:17traffico, la coesistenza e per fare questo bisogna cercare di ridurre le velocità.
01:21Allora intanto è un progetto che in Italia è relativamente nuovo, Olbia è stata la prima
01:27città a diventare città 30 in Italia 4-5 anni fa, Bologna è stata la seconda 2 anni fa, peraltro
01:35Olbia è una città governata dal centro-destra, Bologna dal centro-sinistra quindi è un progetto
01:39che non ha colore politico ma ci sono città in Europa in cui di questo progetto è già in realtà da
01:4510-15 anni e i risultati si vedono. Nelle nostre città quando utilizziamo l'automobile
01:51in media ci spostiamo a 18-19-20 km all'ora, quindi già oggi andiamo in media più piano di 20 km all'ora ma
02:00facciamo molte accelerazioni frenate, ci sono i semafori, ci sono le rotonde, ci sono gli attraversamenti pedonali.
02:05Città 30 mira a ridurre i picchi di velocità che sono il momento più pericoloso perché quando si verifica
02:12un impatto tra un'automobile e una persona a piedi, se l'automobile va a oltre i 50 km orari la persona a piedi
02:19ha il 20% di probabilità di sopravvivere, se questo avviene a 30 km orari la persona a piedi ha l'80% di probabilità di sopravvivere.
02:27Quindi stiamo parlando di riduzione della velocità massima, ma la media emane quella per spostarci, ok?
02:32Ovviamente la velocità non è che si abbassa solo con una legge o con una delibera del comune
02:39che sancisce la riduzione di velocità, ma si abbassa mettendo cartelli, ridisegnando le strade,
02:45ampliando i marciapiedi, mettendo più attraversamenti pedonali, creando più spazi verdi,
02:49quindi è un progetto complessivo di trasformazione dello spazio in cui viviamo.
02:54C'è molto che si può fare per prendere nel concreto le nostre città delle città 30,
02:59un esempio sono i cuscini berlinesi, che sono degli speciali dossi,
03:04che hanno una larghezza per la quale non influenzano i mezzi di soccorso,
03:09le ambulanze, i camion, i vigili del fuoco, che hanno un asse più largo,
03:13ma rallentano solo le persone in automobile e tra l'altro non rallentano le persone in bicicletta.
03:18Quindi è un esempio, diciamo, di un'installazione che può essere messa nelle strade della città
03:24per rendere più sicuro. Un altro esempio è quello di aumentare la larghezza di marciapiedi
03:30e in particolare di restringere la carreggiata in corrispondenza agli attraversamenti pedonali.
03:35Più lunghe sono delle strisce pedonali e più le persone che la attraversano a piedi sono esposte al pericolo.
03:40Se in corrispondenza agli attraversamenti pedonali riduciamo la lunghezza delle strisce pedonali,
03:46rimaniamo per meno tempo esposti al pericolo e quindi tutto diventa più sicuro
03:51e il traffico diventa anche più fluido, perché nel momento in cui il pedone ha finito di attraversare
03:55le persone in automobile possono ripartire.
04:08Si tratta anche di riprogettare le strade per spingere ad andare a questa velocità,
04:13quindi incentivare il fatto di ridurre le velocità massime.
04:16Ci sono in corso i lavori del piano della mobilità che in quest'autunno prenderà formalmente il via
04:23e il piano della mobilità prevede diversi tipi di azioni.
04:27Sono azioni che riguardano sia la disciplina delle strade,
04:31quindi dare priorità nelle diverse strade, diversi tipi di mezzi,
04:36prevedono ad esempio nella zona del centro cercare di dare un maggiore spazio ai pedoni, alle biciclette
04:42e facendoli anche lì appunto coesistere con il traffico automobilistico, i mezzi pubblici.
04:47Però di fatto la ricetta che c'è alla base del nostro PUMS è quella che propone la normativa europea,
04:53la normativa nazionale, quindi bisogna andare a piedi il più possibile.
04:57Dove non si riesce ad andare a piedi si va in bicicletta,
04:59dove in bicicletta diventa poco magari competitivo si usa il mezzo pubblico,
05:05dove non si riesce a raggiungere il mezzo pubblico c'è l'automobile privato,
05:08magari prima anche l'automobile condivisa o altri mezzi condivisi.
05:12Quindi l'idea è quella di permettere a tutti di spostarsi con tutti i tipi di mezzi,
05:18cercando però di fare in modo che ci siano uguali diritti e doveri per tutti.
05:23Questi progetti soffrono spesso di una polarizzazione.
05:27Quando vengono raccontati tantissime persone sono spaventate da questo cambiamento
05:32perché lo vedono come un attentato alla propria libertà,
05:36ma perché qualcuno dovrebbe impormi di andare più piano?
05:40E qua ci sono due cose da dire.
05:42Intanto che 30 nei centri urbani non è piano,
05:46è la velocità giusta per tutelare da un lato la vita umana
05:50e dall'altro la libertà di movimento e di spostarsi.
05:53Abbiamo visto che già oggi la velocità media è nelle città più basse,
05:55quindi non c'è alcun motivo di avere picchi di velocità più alti.
05:59Il secondo è che è indubbiamente un grande cambiamento
06:02e come tutti i cambiamenti richiede del tempo
06:04per dimostrare dei risultati e per essere compreso dalle persone.
06:08Quindi penso sia normale all'inizio provare un po' di paura,
06:13di perplessità e anche un po' di contrarietà,
06:16ma è importante dirci che in tutte le città del mondo
06:18in cui Città 30 è stata introdotta,
06:21dopo magari un iniziale periodo dove le persone avevano un po' di dubbi,
06:25nessuna tornerebbe mai indietro.
06:27C'è il famoso caso di Graz in Austria,
06:30una delle prime Città 30 in Europa,
06:32prima dell'introduzione di Città 30 era stato fatto un sondaggio
06:35dove diceva che il 70% dell'oporazione di Graz
06:38era contrario ai 30 km orari e solo il 30% favorevole.
06:43Dopo 5 anni dall'introduzione di Città 30
06:45è stato fatto un altro sondaggio
06:47e la percentuale si era esattamente invertita.
06:49Quindi 7 persone su 10 erano favorevoli alla Città 30,
06:523 persone su 10 erano contrari.
06:54Come tutti i grandi cambiamenti ci vuole del tempo,
06:56della pazienza e della fiducia
06:57che non si sta sperimentando una ricetta nuova.
07:00Sulla mobilità, un po' come anche sul calcio,
07:04tutti si improvvisano commissari tecnici e super esperti.
07:07Bisogna ricordarsi questo,
07:08che naturalmente tutti hanno giustamente il diritto di fare proposte
07:12e noi faremo anche una grande attività partecipativa
07:14che abbiamo già iniziato.
07:16Bisogna però ricordare che ci sono delle esperienze,
07:18ci sono delle professionalità anche in questo campo
07:20e quindi bisogna cercare anche di avere un po' di fiducia
07:23che se ci sono delle misure che vengono proposte
07:26da chi magari da 10-20 anni lavora in questo settore
07:29e ha potuto anche vedere i pro e i contro,
07:32le diverse opzioni,
07:33bisogna in qualche modo tenerne conto.
07:35Ossia ormai è chiaro che tutte le città moderne
07:37hanno cercato di dare il più possibile spazio
07:40ai mezzi pubblici, alla peggioralità e alle biciclette
07:43perché questo è il modo con cui le città riescono a fiorire,
07:46riescono a essere più belle, più vivibili.
07:48Non è ideologia, è efficienza.
07:50Una città intasata d'automobili è una città inefficiente
07:54in cui ci si muove tutti più lentamente
07:56e quindi di fatto anche alla base del nostro piano mobilità
08:00ci sono di fatto iniziative di replicare cose
08:06e magari migliorarle anche che hanno avuto successo in tante città.