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  • 1 giorno fa
(LaPresse) Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini in piazza a Roma in occasione dello sciopero generale del 3 ottobre proclamato proprio dal suo sindacato e dall'Usb a sostegno della Global Sumud Flotilla e della popolazione palestinese di Gaza. "Nessuna preoccupazione, se ci saranno tentativi di sanzioni noi difenderemo tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici e impugneremo eventuali sanzioni contro la nostra organizzazione", ha dichiarato il leader del sindacato dopo che il Garante ha dichiarato illegittimo questo sciopero e dopo gli attacchi del ministro dei Trasporti Matteo Salvini. "Un governo intelligente dovrebbe essere orgoglioso di questa manifestazioni perché difendono l'umanità, la solidarietà", ha proseguito Landini. "Scendere in piazza oggi per dire basta al genocidio, per dire di fermare le guerre, che è necessario investire non in armi ma nella sanità e nella scuola, di ascoltare i giovani: ecco se fossero intelligenti e umili capirebbero che questa giornata rende onore al nostro Paese", ha aggiunto ancora Landini. Landini commenta anche le parole della premier Giorgia Meloni sullo sciopero come "weekend lungo": "Un livello così basso sinceramente non me l'aspettavo, anche perché le persone che oggi sono qui ci rimettono la giornata, scioperare vuol dire rinunciare allo stipendio e per le persone che per vivere devono lavorare e che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, scegliere di rinunciare allo stipendio è un atto di solidarietà senza precedenti".

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00:00Nessuna preoccupazione, se ci saranno violazioni o tentativi di sanzioni, noi difenderemo tutti
00:07i lavoratori e tutte le lavoratrici e anche impugneremo eventuali sanzioni contro la nostra
00:12organizzazione. Io penso che persone intelligenti e un governo intelligente dovrebbe essere
00:18orgoglioso di queste manifestazioni, perché sono manifestazioni che difendono l'umanità,
00:23la solidarietà, che difendono le persone per bene, che vogliono difendere l'onore anche
00:30di questo Paese, di una Costituzione che al suo centro ha proprio il diritto alla solidarietà,
00:36il diritto all'impegno, a farsi carico degli altri e sendere in piazza oggi per dire basta
00:41al genocidio, per dire di fermare le guerre, per dire che è necessario investire non in
00:47armi, ma nella sanità, nella scuola, di ascoltare i giovani che non vedono un futuro davanti a
00:52lavoratori e ci chiedono di cambiare. Se fossero intelligenti e umidi sarebbero capaci
00:58di ascoltare, di capire che questa giornata è una giornata che rende onore al nostro Paese.
01:05Un livello così basso sinceramente non me l'aspettavo, anche perché le persone che oggi sono qui
01:12e che si operano ci rimettono la giornata. Si operare vuol dire rinunciare allo stipendio
01:18e le persone che per vivere devono lavorare e che fanno fatica arrivare alla fine del
01:23mese, scegliere di rinunciare allo stipendio è un atto di solidarietà senza precedenti.
01:29Quindi vorrei ricordare anche questo governo che quelli che sono qui sono quelli che pagano
01:33le tasse, sono quelli che tengono in piedi questo Paese, sono quelli che dovrebbero ringraziare,
01:39dovrebbero baciare dove mettono i piedi, non fare quelle sciocchezze che stanno facendo
01:46di minacce o di denegrazione di chi tiene in alto il valore. Loro avrebbero bisogno di
01:53ascoltare e se vogliono davvero rientrare in sintonia col Paese, allora debbono fare anche
01:59quelle cose che in questo anno e mezzo non hanno fatto. Rompere ogni rapporto con Israele,
02:04prendere le distanze da Netanahu, riconoscere il diritto del popolo palestinese di esistere
02:10e di essere uno Stato, perché riconoscere questo diritto vuol dire riconoscere il diritto
02:14di ognuno e noi abbiamo bisogno di fermare questa logica folle che ha riportato al genocidio
02:21e che sta estendendo la guerra in giro per il mondo. Hanno annunciato ieri che l'unica
02:25spesa che aumenta l'Italia nella legge di bilancio è per gli armi, noi abbiamo bisogno
02:31per avere più sicurezza di armi o abbiamo bisogno di una sanità che funzioni? E i giovani
02:36sono oggi un segnale che credo sia poco intelligente non tenerne conto. Io vorrei che fosse questo
02:44messaggio. Negli ultimi tre mesi i giovani stanno dando dei messaggi che insegnano a tutti
02:49noi, sono andati a votare per il referendum. L'unica fascia di età che ha superato il quorum
02:55sono i giovani dai 18 ai 34 anni che sono andati a votare contro il referendum e per
03:00la cittadinanza e oggi sono in piazza per dire no al genocidio, per rimettere al centro
03:05la fratellanza, la solidarietà, l'umanità e perché chiedono un mondo che gli dia un
03:10futuro. Allora io credo che chi fa politica e chi ha responsabilità deve sapere anche
03:15ascoltare. Se non lo fanno stanno facendo un grave errore perché stanno rompendo il loro
03:21rapporto col paese reale che ha bisogno di politiche ben diverse da quelle che loro stanno
03:26facendo.
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