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  • 2 giorni fa
Trascrizione
00:00Non è un caso che Hamas abbia approfittato dell'indebolirsi di questa architettura per
00:06sferrare il 7 ottobre del 2023 il suo attacco contro Israele. La ferocia e la brutalità di
00:14quell'attacco, la caccia ai civili inermi hanno spinto Israele a una reazione in principio
00:20legittima perché ogni Stato e ogni popolo ha il diritto di difendersi, ma la reazione a una
00:26aggressione deve sempre rispettare il principio di proporzionalità. Vale per gli individui,
00:32vale a maggior ragione per gli Stati e Israele ha superato quel limite con una guerra su larga
00:38scala che sta coinvolgendo oltre misura la popolazione civile palestinese ed è su questo
00:44limite che lo Stato ebraico ha finito per infrangere le norme umanitarie causando una strage tra i
00:51civili. Una scelta che l'Italia ha più volte definito inaccettabile che porterà al nostro voto
00:57favorevole su alcune delle sanzioni proposte dalla Commissione europea verso Israele. Però non ci
01:02accodiamo a chi scarica su Israele tutta la responsabilità di quello che accade a Gaza perché
01:08è Hamas ad aver scatenato la guerra, è Hamas che potrebbe far cessare le sofferenze dei palestinesi
01:15liberando subito tutti gli ostaggi e Hamas che sembra voler prosperare sulla sofferenza del popolo
01:21che dice di rappresentare. Israele deve uscire dalla trappola di questa guerra, lo deve fare per
01:28la storia del popolo ebraico, per la sua democrazia, per gli innocenti, per i valori universali del mondo
01:33libero di cui fa parte. E per chiudere una guerra servono soluzioni concrete perché la pace non si
01:39costruisce solo con gli appelli o con i proclami ideologici accolti da chi la pace non la vuole.
01:47La pace si costruisce con pazienza, con coraggio, con ragionevolezza. I bambini di Gaza, come quelli
01:53che l'Italia sta orgogliosamente accogliendo e curando nei propri ospedali, chiedono risposte
01:59che possano migliorare la loro condizione e su quello siamo impegnati. L'Italia c'è e ci sarà per
02:06chiunque sia disposto a lavorare a un piano serio per il rilascio degli ostaggi, un cessato
02:13il fuoco permanente, l'esclusione di Hamas da ogni dinamica di governo in Palestina, il graduale
02:19ritiro di Israele da Gaza, l'impegno della comunità internazionale nella gestione della
02:24fase successiva al cessato il fuoco fino alla realizzazione della prospettiva dei due Stati.
02:30Consideriamo in questo senso molto interessanti le proposte che il Presidente degli Stati Uniti
02:36ha discusso in queste ore con i Paesi arabi e siamo pronti ovviamente a dare una mano.
02:42Riteniamo che Israele non abbia il diritto di impedire che domani nasca uno Stato palestinese
02:47né di costruire nuovi insediamenti in Cisgiordania al fine di impedirlo. Per questo abbiamo sottoscritto
02:53la dichiarazione di New York sulla soluzione dei due Stati e la storica posizione dell'Italia
02:58sulla questione palestinese, una posizione che non è mai cambiata. Riteniamo allo stesso tempo
03:03che il riconoscimento della Palestina debba avere due precondizioni irrinunciabili. Il
03:10rilascio di tutti gli ostaggi israeliani e la rinuncia da parte di Hamas ad avere qualsiasi
03:16ruolo nel governo della Palestina, perché chi ha scatenato il conflitto non può essere premiato.
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