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  • 3 months ago
“Non ci sono dubbi che un Paese forte ha bisogno di un sistema universitario e di una ricerca forti. In questi anni l’Italia si è rafforzata relativamente anche ad altri Paesi. Certo, le sfide sono immani, abbiamo dei continenti davanti che vanno a una velocità altissima e le tecnologie seguono di conseguenza. Abbiamo, quindi, bisogno di tanta università e ricerca”. Così, Stefano Paleari, consigliere del ministro dell'Università e della Ricerca, in occasione di Codau 2025, il XXII convegno annuale dei Direttori generali delle Amministrazioni Universitarie, che affronta la tematica della coopetizione universitaria, la strategia per cui si collabora in modo da ottenere benefici comuni in alcune aree pur continuando a competere in altri ambiti. 

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00:00Non ci sono dubbi sul fatto che un paese forte ha bisogno di un sistema universitario e della
00:10ricerca forti e in questi anni obiettivamente l'Italia si è rafforzata relativamente anche
00:16ad altri paesi. Certo le sfide sono in mani, abbiamo dei continenti davanti che vanno ad
00:22una velocità altissima e le tecnologie non seguono di conseguenza. Abbiamo quindi bisogno
00:28di tanta università e di tanta ricerca. All'interno di questo obiettivo ovviamente un paese lungo e
00:35stretto come l'Italia ha diverse università, una diversa dall'altra, che devono al tempo stesso
00:42competere e collaborare. La competizione non deve essere finalizzata all'eliminazione di chi sta
00:49indietro ma deve essere finalizzata all'aumento della qualità media di tutto il sistema universitario
00:54misurato in termini di efficienza e di efficacia. Il finanziamento all'università e al tempo
01:02stesso la misura di come queste risorse vengono investite è fondamentale. Noi dobbiamo investire
01:08tanto ma investire bene. Non si può investire tanto senza guardare al risultato perché alla
01:14fine l'obiettivo definitivo del sistema è l'interesse degli studenti, delle studentesse
01:20e l'interesse del sistema paese, della nazione e dell'Italia. Dobbiamo preparare i ragazzi e le
01:27ragazze giovani ad essere pronte per eccellere nei mestieri attuali e anche nelle occupazioni
01:35future. L'università non è solamente un'istituzione che prepara all'occupazione, è un'istituzione che
01:44forma la coscienza critica, che prepara tecnicamente ma che è capace di in qualche modo
01:50rafforzare la consapevolezza e la coscienza critica dei cittadini. In questo fa un servizio anche
01:57all'occupabilità che è un tema molto importante, d'altro canto sarà oggetto di misurazione
02:03dell'attività delle università. Noi dobbiamo certamente pensare che se gli studenti studiano
02:09fino a 24-25 anni poi si aspettano un inserimento nella società, che comprende anche il mondo
02:16del lavoro, all'altezza di quell'investimento.
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