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  • 3 settimane fa
«Non sto raccontando storie, questa è una denuncia vera, aperta con una indagine in corso». Dopo essere rimasta vittima di un caso di "revenge porn", Arianna Petti, studentessa 19enne di Foggia, ora è costretta a difendersi anche dagli attacchi (via social) di chi non crede alla sua storia e di chi sostiene quelle foto le abbia diffuse lei stessa «per farsi notare».Da maggio scorso la vita di Arianna è diventata un incubo, da quando cioè, sui muri della città, sono comparse sue foto fake, che la mostravano in inequivocabili atteggiamenti sessuali. Qualcuno, dopo aver preso una sua foto, ha aggiunto in modo artigianale un corpo – a volte anche nudo – sotto il suo volto. Dopo una prima denuncia alla polizia, le foto sono ricomparse: questa volta oltre alle foto c’erano anche il numero di cellulare della ragazza e l’indirizzo di casa. La 19enne è tornata di nuovo in questura, insieme ai genitori, e ha presentato un'altra denuncia. 

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Trascrizione
00:00In tantissimi mi state facendo domande e ci tengo a rispondere con chiarezza perché purtroppo c'è ancora tanta ignoranza e superficialità su quello che sto vivendo.
00:08La prima domanda che ricevo sempre è, hai denunciato? Sì, ovviamente sì, ho sporto denuncia già a fine maggio, appena successo il primo episodio.
00:17Mi sono rivolta prima al mio avvocato penalista che mi ha aiutato a raccogliere tutto il materiale e poi sono andata a presentare formalmente la denuncia alla Polizia di Stato in questura alla squadra mobile.
00:26Vi allego prove sia della denuncia che delle foto che sono state ritrovate, allegati che includono morantini, manifesti, formato figurina, tutto.
00:56Ho allegato tutte le prove, foto, poster, manifesti, volantini, gigantografie, formato figurine, ogni dettaglio utile.
01:11Quindi no, non sto raccontando storie. Questa è una denuncia vera, aperta, con un'indagine in corso.
01:17Un'altra cosa che sento dire spesso è, magari quelle foto le hai mandate tu, oppure le hai messe tu per farti notare.
01:22La risposta è molto semplice. No, quelle foto non le ho mai inviate a nessuno. Sono state prese senza il mio consenso, manipolate e diffuse per umiliarmi.
01:31E anche se fossero state delle foto private inviate a qualcuno, cosa che non è, non darebbe comunque a nessuno il diritto di condividerle. Mai.
01:39Molte persone ignoranti commentano senza nemmeno fermarsi a pensare a quanto sia grave tutto questo.
01:45Sembra quasi che il dolore di una persona non conti nulla e che valga di più il gusto di giudicare, di ferire, di inventare teorie, di fare insinuazioni.
01:54Ma io sono qui per mettere i fatti davanti alle chiacchiere.
01:57E voglio dire anche questo. A tutte le persone che in questi giorni mi stanno sostenendo, che mi scrivono parole di affetto, di incoraggiamento e di forza,
02:04Grazie. Davvero. Di cuore.
02:08Siete la parte bella di tutto questo buio. Siete la dimostrazione che la solidarietà esiste e fa la differenza.
02:14Se con la mia voce, con la mia storia, posso essere la voce anche di altre persone che stanno passando lo stesso incubo, lo farò.
02:20Perché nessuno dovrebbe sentirsi solo, sbagliato o colpevole per qualcosa che non ha fatto.
02:25Questa non è colpa mia e non è colpa di nessuna vittima.
02:27La colpa è solo di chi fa violenza. Continuerò a difendere la mia dignità e continuerò a ricordare che dietro ogni immagine c'è una persona vera, che merita rispetto.
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