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https://www.pupia.tv - Roma - "Donna, vita, libertà" - Conferenza stampa di Laura Boldrini
Terzo anniversario dell'uccisione di Mahsa Jina Amini e della nascita del movimento "Donna, vita, libertà" - Conferenza stampa di Laura Boldrini (16.09.25)

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Trascrizione
00:00:00Una giovane donna kurdo-iraniana, uccisa perché una sciocca di capelli usciva dal velo, uccisa
00:00:10in Iran. Da quel momento è nato il movimento Donna Vita Libertà. Oggi per me è un onore
00:00:18ricordare questa giovane donna, ma anche ospitare la premio Nobel Nargesa Mohammadi, che fra
00:00:25poco si collegherà con noi da Teheran. È un momento che è fuori dal carcere e vuole
00:00:32fare la sua parte, vuole informare il mondo rispetto alle condizioni delle donne e in
00:00:38generale alle condizioni del popolo iraniano. Il movimento Donna Vita Libertà dopo tre anni
00:00:45è ancora vivo e ha aperto degli spazi in Iran, ma ovviamente ha dovuto fare i conti con una
00:00:52feroce repressione. Ecco, dopo l'attacco di Israele e degli Stati Uniti in Iran c'è
00:01:00stata una ondata di arresti, di arresti con l'accusa di spionaggio. Quindi il pretesto
00:01:09ovviamente per mettere a tacere il dissenso. Ora in questi anni molte di noi, il Partito
00:01:17Democratico, hanno sostenuto questo movimento qui in Italia, l'abbiamo fatto in tanti modi,
00:01:24abbiamo partecipato alle manifestazioni, abbiamo fatto i presidi davanti all'ambasciata
00:01:28iraniana, non abbiamo mai lasciato sole queste donne, l'abbiamo fatta anche con atti parlamentari,
00:01:35chiedendo al Governo di condannare quello che accadeva, la feroce repressione. La cosa
00:01:42che mi rattrista è che il Governo non ha mai voluto ricevere una delegazione del movimento
00:01:49Donna, Vita, Libertà e questo a mio avviso è imperdonabile ed è una scelta di campo che
00:01:56parla chiaro su da che parte sta questo Governo. Ecco, anche recentemente vorrei ricordare che
00:02:06la dottoressa Parisa Nazari, che è seduta alla mia sinistra, ci ha fatto presente la situazione
00:02:16di tre attiviste, tre attiviste condannate all'impiccagione, donne che si sono spese per
00:02:25riuscire ad affermare i diritti delle donne. Parliamo di Pakshan Azizi, di Varish Moradi
00:02:34e di Sharif Mohammadi, tutte e tre condannate a morte. Noi abbiamo chiesto che questa condanna
00:02:42venga annullata perché non si può rischiare di finire impiccate solo per chiedere giustizia,
00:02:51stessi diritti, solo per chiedere rispetto, libertà e uguaglianza. Ecco, quindi noi continueremo
00:03:02questo impegno accanto del movimento Donna, Vita, Libertà e oggi è un grande onore, come
00:03:09dicevo, ascoltare quello che ci racconterà Narges Mohammadi. Ora io passo la parola subito
00:03:16alla dottoressa Parisa Nasari, che è una difensora dei diritti umani e che rappresenta
00:03:25appunto il movimento Donna, Vita, Libertà. Prego, dottoressa.
00:03:30Buongiorno, buongiorno a tutte e tutti. Grazie al presidente Laura Boldrini per la presentazione,
00:03:37per esserci sempre stata accanto, non solo in questi tre anni che passano da quel tragico
00:03:4622 settembre del 2022. Anzitutto io non sono la rappresentante del movimento, io sono
00:03:54una piccola parte, un oceano, una parte attiva forse sì, di un oceano di attivisti e attivisti
00:04:02che dedicano la propria vita alla difesa dei diritti umani. E in questo percorso, molto
00:04:13più lungo di tre anni, abbiamo avuto il sostegno di molte personalità come Laura Boldrini,
00:04:22come organizzazioni per i diritti umani, come Amnesty International, come organizzazioni
00:04:29sindacali, come CGL, organizzazioni per i diritti delle donne, come Casa Internazionale
00:04:34delle donne e tante altre espressioni della società civile italiana, ma non dal mondo
00:04:40della politica che in questo momento è al governo. Questo è vero. Ma abbiamo visto
00:04:46come poi le cittadine e i cittadini italiani hanno compreso il nostro messaggio di pace,
00:04:54di giustizia e di uguaglianza. Sono scesi in piazza con noi, abbiamo fatto a Roma e altre
00:05:00città italiane molte manifestazioni, subito dopo l'uccisione di Massa Gino Amini, esattamente
00:05:07tre anni fa. E in questi tre anni sono successe molte cose. La repressione è stata brutale,
00:05:16basta leggere il rapporto di Amnesty International per capire cosa è successo a giovani e giovanissimi
00:05:21che semplicemente sono scesi in piazza gridando donna vita e libertà, gridando il nome di Massa
00:05:27Gino Amini e gridando soprattutto no alla dittatura. Perché quello che è successo a
00:05:32Massa Gino Amini è stato un momento in cui il gap profondo che c'era già da molti anni
00:05:40tra la società civile iraniana e il regime della Repubblica Islamica è arrivato al momento
00:05:45di non ritorno. In questo momento la legittimità della Repubblica Islamica al minimo storico
00:05:51è un regime debole, un regime che appunto perché è debole colpisce gli attivisti e le attiviste
00:06:00ed è in modo particolare il bersaglio sono le donne. Ed è per questo che per la prima volta
00:06:08nella storia della Repubblica Islamica noi abbiamo tre donne attiviste nello stesso momento
00:06:14che sono state accusate di attività contro la sicurezza dello Stato condannate a morte
00:06:22la condanna è stata anche confermata solo per il loro attivismo, solo per aver alzato
00:06:28una voce di dissenso. Non sono le uniche, sicuramente non sono solo le donne perché sono stati
00:06:36impiccati in molti uomini, in generale poi Riccardo Nuri sicuramente ne parlerà, sono
00:06:43più uomini che vengono accusati di spionaggio, di attività contro la sicurezza dello Stato
00:06:49e poi vengono impiccati. Ma oltre a diverse categorie che in questo momento sono fortemente
00:06:56discriminate, le minoranze etniche, religiose e di genere che sono bersali di questo attacco
00:07:03del regime dopo quella guerra cosiddetta di 12 giorni con l'accusa di spionaggio punibile
00:07:11con la pena di morte, le donne costituiscono la categoria più numerosa e più discriminata
00:07:17ed è quello che Nargis Mohamadi, premio Nobel per la pace, chiama l'apartheid di genere
00:07:24e chiede alla comunità internazionale, alle Nazioni Unite di dichiararlo un crimine contro
00:07:31l'umanità. Io non voglio parlare molto perché vorrei dare molto più spazio a Nargis
00:07:38Mohamadi, è un onore veramente averla qui con noi dal momento in cui potrebbe ritornare
00:07:45in carcere da un momento all'altro e ancora da scontare tanti anni di carcere, perciò
00:07:52chiudo qui questo breve saluto e vorrei dare più spazio a Nargis. Grazie.
00:08:00Sì, grazie dottoressa Nasari. Alla mia destra c'è un'avvocata di origine italiana, esponente
00:08:09del PD e Shadi Alisadeh. Prego Shadi.
00:08:21Mi associo ai ringraziamenti alla Presidente Laura Boldrini per il lavoro e per essere stata
00:08:29al nostro fianco in questi tre anni, ma anche precedentemente, per essere sempre stata vicina
00:08:35a una causa di un movimento come quello Donna Vita Libertà, che è un movimento a tutela
00:08:40dei diritti delle donne, ma che riportiamo come un movimento più universale. È evidente
00:08:46che il 16 settembre del 2022, quando Masajin Amini veniva uccisa a seguito appunto delle percosse
00:08:55da parte della dittatura della Repubblica Islamica dell'Iran, si è alzato un movimento civile
00:09:01da parte del popolo iraniano che dobbiamo definire come un movimento femminista ed è
00:09:07un movimento universale per la pace. Tutti i cittadini, sia uomini che donne, si sono
00:09:13uniti in Iran per chiedere più diritti, per chiedere più libertà, per chiedere la fine
00:09:19di un regime che ha continuato a perseguitare dal 1979 intellettuali, artisti, dissidenti politici,
00:09:28ma in prima persona ha continuato a sminuire e, diciamo, a ostracizzare la figura della
00:09:34donna. Per la prima volta assistiamo a un movimento di disobbedienza civile che mette
00:09:40al centro il nostro ruolo e non è mai capitato nella storia contemporanea. È una società
00:09:46che ha messo in discussione quella mascolinità tossica che è molto attiva a livello internazionale.
00:09:53quando il premio Nobel per la pace, che ringraziamo per la sua presenza qui oggi in Archesmo
00:09:59Amadì, parla di apartheid di genere, parla di una cultura, un'abitudine, una consuetudine
00:10:06presente in ogni parte del mondo e che vede la donna subalterna. Dall'Ira nasce un movimento
00:10:13che non è ritenuto da questo governo come un movimento valido che mette al centro un
00:10:18femminismo intersezionale e soprattutto mette al centro l'idea che la donna sia portatrice
00:10:26di libertà, di uguaglianza, ma soprattutto anche di tutela, come si diceva giustamente
00:10:31prima, come diceva l'amica e la compagna Parisa Nazari, per i diritti all'ambiente,
00:10:35per i diritti anche dei lavoratori, per i diritti di quelli che vengono considerati diversi,
00:10:41differenti, come anche la comunità LGBTQIA+, perseguitata dalla Repubblica Islamica dell'Iran.
00:10:47In un momento storico in cui sono gli uomini a fare le guerre, sono una mascolinità e un
00:10:56ergersi in maniera, ecco, forte e potente, abbiamo un movimento in Iran civile che ha visto
00:11:04e che ha influenzato le strade di tutto il Medio Oriente. Non dobbiamo dimenticare che le prime
00:11:11a mostrare solidarietà per le donne iraniane sono state le donne afghane, proprio nei giorni
00:11:17seguenti all'uccisione di Massa Ginamini. È un movimento che è arrivato anche nelle
00:11:21nostre piazze e che noi abbiamo il compito di dar voce a quei cittadini e quelle cittadine
00:11:31che vengono perseguitati, che sono vittime delle guerre. Non dobbiamo dimenticare la guerra
00:11:37dei dodici giorni, una guerra che ha visto gli attori principali, Stati Uniti, Israele
00:11:44e Iran, tutti vincitori, a loro dire. Sì, ha vinto un modo violento di imporsi nel contesto
00:11:51internazionale della cooperazione internazionale, un mondo di armi. E a rimetterci in quel conflitto
00:11:59sono state le donne, gli uomini e i civili. E come sempre ancora i civili vengono perseguitati,
00:12:06perché dalla società civile ancora oggi, nonostante le bombe, nonostante le uccisioni,
00:12:12le persecuzioni, le pene di morte da parte di uno dei regimi più violenti, ma anche sostenuto
00:12:17dalla comunità internazionale, c'è una società civile che si erge e continua a dire e a cantare
00:12:25Donna Vita Libertà. Grazie.
00:12:41Grazie Onorevole Boldrini per aver organizzato in questo giorno così importante, terzo anniversario
00:12:47della morte di Masa Gina Mini, questa conferenza stampa con persone ospiti così importanti.
00:12:53Sono stati tre anni di repressione brutale, a partire dal 16 settembre 22, con le modalità
00:13:02classiche di un regime autoritario, decine di migliaia di arresti, pestaggi nelle piazze,
00:13:09pestaggi nelle carceri, violenza sessuale diffusissima nelle carceri, impiccagioni, siamo ad almeno
00:13:17dieci persone direttamente collegate alle proteste non violenti di donna vita e libertà, impiccate
00:13:24negli ultimi tre anni. Una crudeltà abituale del regime iraniano che è stata accompagnata
00:13:34anche da metodi grotteschi per dare l'idea di quanto ci si voglia attaccare a questa idea
00:13:41di difendere il proprio privilegio patriarcale e autoritario. A un certo punto dalle strade
00:13:48delle città principali, di Teheran in particolare, sono scomparse quelle figure un po' terrificanti
00:13:55della polizia morale ed è comparso il carroattrezzi. Il carroattrezzi è diventato lo strumento principale
00:14:01di repressione. Vigili urbani, uso un termine a noi familiare, controllavano le automobili
00:14:09vedendo se le persone che erano alla guida o al posto della passeggera avevano il velo
00:14:13o meno. Automobili sequestrate in questo caso, confisca della patente, corsi di rieducazione
00:14:22per le persone titolari della patente, riconsegna della patente dopo aver firmato una sorta di
00:14:29dichiarazione che avevano capito come bisognava comportarsi, pagamento del periodo trascorso
00:14:35nel deposito delle auto sequestrate. Ecco, questa è stata la repressione del 2023 e nel
00:14:42periodo a seguire. Poi, dopo la cosiddetta guerra dei 12 giorni, in cui sono stati commessi
00:14:49crimini di guerra da tutte le parti coinvolte, in misura variabile, uno di questi crimini
00:14:54di guerra è stato l'attacco aereo contro la prigione di Yavin, dalla quale sono stati
00:15:00portati enormi danni nonostante i tentativi di minimizzazione. Ancora non sappiamo esattamente
00:15:08il numero delle persone morte, sappiamo che ci sono stati morti civili anche all'esterno
00:15:14del perimetro penitenziario e soprattutto decine di prigionieri e prigionieri sono stati
00:15:18trasferiti in luoghi sconosciuti, tra questi Amadresa Jalali, che in Italia ha conosciuto
00:15:25bene per aver fatto ricerca all'Università del Piemonte Orientale, che è nel braccio
00:15:30della morte dal 2017 un ostaggio nelle mani delle autorità iraniane. Da allora si è scatenata
00:15:37la caccia alla spia, la caccia alla spia di Israele. Sono stati eseguiti, dato ufficiale,
00:15:46almeno 21.000 arresti, con particolare accanimento, oltre che contro le persone dissidenti, anche
00:15:54contro le appartenenti alle minoranze, la kurda, la baluca, l'afghana, siamo arrivati
00:15:59dal punto di vista di uno degli strumenti principali di repressione quest'anno e non
00:16:05è ancora finito il nono mese del 2025 a oltre 930 impiccagioni. Vuol dire che entro la fine
00:16:12di questo mese si arriverà a 1.000 e chissà a dicembre quante saranno state. Tenete conto
00:16:18che lo scorso anno erano state circa 900, nel 23 circa 800. Cosa dobbiamo dire di uno
00:16:25Stato che si mantiene al potere impiccando una media di tre persone al giorno dopo processi
00:16:29sommari, irregolari, con confessioni storte con la tortura? Che tipo di rapporti dobbiamo
00:16:34avere noi Italia con questo Paese? Che tipo di rapporti deve avere l'Italia finanziando
00:16:39gli organismi delle Nazioni Unite che si occupano di contrasto alla droga, quando l'unico contrasto
00:16:44la droga in Iran e di quella di mettere a morte centinaia e centinaia di persone all'anno?
00:16:50Sono domande a cui attendiamo risposta. Grazie.
00:16:55Grazie Riccardo Nuri. Allora adesso avremo il piacere di ascoltare la signora Mohammadi,
00:17:05premio Nobel per la pace. È un grande onore per noi averla qui. Lei farà il suo intervento
00:17:14e poi la nostra dottoressa Nazari farà la traduzione. Quindi prima la versione in
00:17:23farsi e poi la traduzione in italiano. Grazie.
00:17:26Grazie.
00:17:27Grazie a tutti iotture.
00:17:29Gran drogi e
00:17:45grazie a tutti
00:18:15grazie a tutti
00:18:45era con me
00:18:47mi sosteneva
00:18:49ero al corrente tutte le iniziative
00:18:51che venivano organizzate
00:18:53perciò vi ringrazio
00:18:54grazie a tutti
00:19:01grazie a tutti
00:19:31grazie a tutti
00:19:38grazie a tutti
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00:24:44Grazie.
00:24:45Signore e signori, mi rivolgo a voi da lontano, da un paese in cui il popolo è ancora privato del diritto di autodeterminazione.
00:25:06Per me questo non è il giorno di cerimonie ufficiali, ma un'altra giornata di lotta, una lotta che ha plasmato la mia vita.
00:25:18Il mio compito oggi è raccontare la condizione di un popolo che ogni giorno resiste alle politiche autoritarie di una dittatura religiosa chiamata Repubblica Islamica.
00:25:32Ogni notte, uomini e donne rinchiusi nelle carceri iraniane aspettano l'alba, consapevoli del fatto che molti giovani rischiano l'esecuzione capitale.
00:25:45Oggi, nel terzo anniversario della nascita del movimento Donna Vita Libertà, desidero parlarvi di un principio che non conosce confini, il diritto all'autodeterminazione dei popoli.
00:26:02Nel 1979, Khomeini, guida della Repubblica Islamica, dichiarò nel suo primo discorso che il destino di ogni nazione è nelle mani del suo popolo.
00:26:16La realtà ha dimostrato l'esatto contrario.
00:26:19Anni 80, esecuzioni e repressioni di massa.
00:26:24Anni 90, la sanguinosa repressione degli studenti e degli intellettuali.
00:26:30Anni 2000, il Movimento Verde e migliaia di arresti e repressione.
00:26:35Anni 2010, le proteste del 2017 e del 2019, il novembre del 2019, con migliaia di vittime e prigionieri.
00:26:46E infine, nel settembre 2022, la nascita del Movimento Donna Vita Libertà, che ha raggiunto il mondo intero.
00:26:55Il Movimento non fu solo una protesta, ma una rinascita intellettuale, il nostro rinascimento, un passaggio storico.
00:27:06Per la prima volta, donne e giovani furono protagonisti in maniera decisiva.
00:27:11Gli slogan non chiedevano più riforme parziali, ma la fine di un sistema che da sempre nega al popolo il diritto all'autodeterminazione.
00:27:23Il prezzo pagato è stato altissimo.
00:27:26Centinaia di morti, decine di migliaia di arresti, adolescenti e persino bambini tra le vittime.
00:27:33Molti rischiano l'esecuzione capitale o l'esilio forzato.
00:27:37Eppure il Movimento non si è spento, perché affonda le radici in un desiderio naturale e universale del nostro popolo,
00:27:47il diritto di decidere per il proprio futuro.
00:27:51Guardiamo al mondo.
00:27:53La storia è piena di popoli che hanno combattuto per questo diritto.
00:27:57Negarlo è stato, ed è ancora oggi, causa di guerre, occupazioni e oppressioni.
00:28:03Noi iraniane e noi iraniani sappiamo con certezza che la nostra richiesta è il principio più legittimo, più universale e più umano.
00:28:14Come possiamo gridare più forte che non vogliamo vivere sotto una dittatura religiosa,
00:28:20ma in una democrazia basata sulla libertà, l'uguaglianza e il rispetto dei diritti umani?
00:28:26La soluzione è un referendum libero, con la supervisione della comunità internazionale.
00:28:33È la strada più semplice ed è fondamentale per realizzare l'autodeterminazione.
00:28:41Permettetemi una domanda diretta.
00:28:44Se la vostra nazione fosse privata di questo diritto,
00:28:49se generazioni intere vivessero senza scelta, cosa fareste?
00:28:54Questa è stata l'esperienza del popolo iraniano negli ultimi 47 anni.
00:29:00Signore e signori, sappiamo che nel mondo non vige l'uguaglianza.
00:29:09La diplomazia spesso è l'arte di gestire queste disuguaglianze.
00:29:13Ma anche in questo mondo ingiusto, i popoli che godono della democrazia,
00:29:21i loro rappresentanti e le loro istituzioni internazionali possono sostenere le altre nazioni.
00:29:28Questo obiettivo non porta benefici solo all'Iran,
00:29:32ma al futuro di un mondo in cui giustizia e pace siano possibili.
00:29:37Serve a un Medio Oriente, oggi travolto da violenza, tirannia e guerra,
00:29:44dove le donne bruciano nel fuoco di un crudele apartheid di genere.
00:29:51Dunque coltivo la speranza che la mia voce dall'Iran venga ascoltata in Italia.
00:29:56Il popolo iraniano chiede democrazia,
00:29:59chiede libertà, l'uguaglianza, lo sviluppo, dignità e sicurezza
00:30:03e una convivenza pacifica con il mondo.
00:30:07Vogliamo liberare la nostra terra prima che venga distrutta.
00:30:13Concludo con una speranza,
00:30:17che il terzo anniversario di nascita del movimento Donna Vita Libertà
00:30:21non sia solo la celebrazione di dolore,
00:30:26ma un passo verso il giorno in cui gli iraniani sceglieranno liberamente per il proprio futuro.
00:30:33Un giorno in cui diremo ai nostri figli
00:30:36noi non abbiamo voluto dittatura e guerra,
00:30:41abbiamo scelto libertà, democrazia e pace.
00:30:46Donna Vita Libertà.
00:30:48Grazie.
00:30:48Molte grazie, un messaggio come sempre molto forte, potente, chiaro,
00:31:07un messaggio che ci chiede di sostenere un'iniziativa concreta,
00:31:13come già aveva fatto, perché il tema dell'apartheid di genere lanciato da Nargesa Mohammadi
00:31:22è stato un appello che noi abbiamo recepito.
00:31:25E in questo Parlamento abbiamo fatto una risoluzione, a mia prima firma,
00:31:31per sostenere questa richiesta di inserire tra i crimini contro l'umanità
00:31:38anche l'apartheid di genere.
00:31:41A New York si sta elaborando la Convenzione per i crimini contro l'umanità
00:31:47e siamo riusciti, con non pochi sforzi, a convincere anche la maggioranza
00:31:54di votare a favore dell'introduzione tra questi crimini anche dell'apartheid di genere.
00:32:01Oggi la Premio Nobel ci fa un altro appello, quello di sostenere un referendum libero.
00:32:09Noi ci impegneremo in questo senso, lo dico fin d'ora, ci impegneremo
00:32:14e cercheremo di incalzare il Governo italiano per prendere una posizione chiara su questa proposta.
00:32:22Io adesso lascio la parola e mi chiedo se ci sono domande.
00:32:26Abbiamo la fortuna di poterle rivolgere direttamente a Nargesmo Hammadi,
00:32:33quindi se magari mi fate un cenno, prego, presentatevi e rivolgete la domanda
00:32:42così che verrà tradotta in falsi. Grazie.
00:32:44Sì, sono Eleonora Camilli della Stampa.
00:32:52Volevo chiedere innanzitutto se ritiene che in questi anni
00:32:57gli sforzi della comunità internazionale per sostenere il movimento
00:33:01Donna, Vita e Libertà siano stati sufficienti
00:33:05e nello specifico a che cosa chiede al Parlamento italiano
00:33:10come può sostenere concretamente le vostre richieste.
00:33:15Grazie a tutti.
00:33:45La verità è che sono convinta che i cambiamenti in Iran sono inevitabili.
00:34:03prevedo cambiamenti importanti in futuro.
00:34:07Grazie a tutti.
00:34:37Chi agisce in modo nel campo di attivismo e le forze politiche significative del mondo
00:34:51devono comprendere e accettare questi cambiamenti inevitabili in Iran.
00:35:21a mio avviso quello che sta succedendo in Iran è un apparente equilibrio instabile.
00:35:37apparentemente c'è un governo, c'è una società civile che vive la propria vita
00:35:43ma in realtà non c'è stabilità dal punto di vista economico, sociale e politico.
00:35:50La Repubblica Islamica ha perso l'autorità e anche la legittimità per il proprio popolo.
00:36:15e anche a livello internazionale si trova in una situazione di completo isolamento.
00:36:21inoltre ha perso le forze proxy che aveva nella regione.
00:36:35perciò per la propria sopravvivenza ha aumentato la repressione a livello sociale.
00:36:56Siamo di fronte a un aumento grave, enorme di esecuzioni capitali, arresti e condanne.
00:37:21D'altronde la Repubblica Islamica negli ultimi venticinque anni ha dato la prova del fatto che è un regime irriformabile.
00:37:35D'altronde la Repubblica Islamica negli ultimi venticinque anni ha dato la prova del fatto che è un regime irriformabile.
00:37:48La Repubblica Islamica non è soltanto una dittatura religiosa e irriformabile, ma è completamente profondamente incompetente.
00:38:11In questo momento in Iran manca l'elettricità.
00:38:18manca l'acqua, ci sono delle interruzioni molto lunghe dell'acqua e dell'elettricità.
00:38:23la situazione ecologica è molto grave.
00:38:37Il regime non riesce a provvedere alle richieste sociali e economiche del paese.
00:38:59Questo è la situazione del regime.
00:39:05Per contro c'è la situazione sociale.
00:39:21i cittadini sono pieni di rabbia e hanno delle richieste ben precise che non vengono ascoltate e esaudite.
00:39:29Le donne e i giovani sono in prima linea in questa lotta e nelle proteste.
00:39:44Il movimento Donna vita e libertà è un movimento rivoluzionario.
00:39:56ha potuto creare grandi cambiamenti in diversi strati della società e ha trasformato completamente la società iraniana.
00:40:21Quando questo è l'automobile in cui il regime è un regime di autonomo,
00:40:28ma il regime di autonomo di un'esercito a più di autonomo e garantisce la sua parte di un'esercito.
00:40:35E la domanda di un processo di autonomo di autonomo di un'esercito di autonomo di un'esercito di autonomo di autonomo di autonomo di autonomo.
00:40:50Quindi nonostante il fatto che questo movimento non è riuscito a far cadere il regime della Repubblica Islamica, ma è riuscito a far cadere l'autorità, mettere in discussione l'autorità di questo regime.
00:41:09E in questo momento una transizione a un sistema democratico è una richiesta della società civile ed è questo un merito del movimento Donna Vita e Libertà.
00:41:22La transizione da una dittatura religiosa a un sistema democratico è una richiesta di autodeterminazione del popolo iraniano a cui non rinunciano.
00:41:52Benvenuti a con cui vorre
00:42:22Perciò ritengo che è arrivato il momento che le rappresentanze delle comunità internazionali, le organizzazioni per i diritti umani, sostengono questa richiesta legittima del popolo iraniano e facciano pressioni sul regime affinché queste richieste vengano esaudite.
00:42:52Il diritto all'autodeterminazione è un diritto fondamentale che per via della dittatura religiosa della Repubblica Islamica il popolo iraniano,
00:43:22ne è stato privato da 46 anni.
00:43:30Bene, mi chiedo se c'è qualche altra domanda.
00:43:35Sì, ce ne sono altre tre.
00:43:37D'accordo, allora bisogna chiedere di essere molto sintetici perché noi abbiamo pochissimi minuti.
00:43:42Buongiorno, sono Shervin Aravi, avvocato e attivista per i diritti umani, attualmente funzionario pubblico presso il Ministero della Giustizia.
00:44:00Faccio le domande in farsi, le traduco in italiano.
00:44:02Ha una sola domanda.
00:44:05Benissimo, ok, allora faccio la domanda.
00:44:08Sì, vado mirata.
00:44:09Salam, dobarè Nargis John.
00:44:12Sarayete zanon dar zendanoha, cegone haste, maqsusan qarciak?
00:44:18Quindi qual è la condizione delle donne nelle carceri, in particolare a qarciak?
00:44:22Sì, vediamo, dopo la domanda di erano di erano di erano di erano di erano di erano di erano,
00:44:52tutti quite molte di erano di erano di erano, talmente.
00:44:54Chromatizia line in
00:45:08un'unico alle THEY che ogni giorno ha
00:45:11in particolare a gara
00:45:14larende parte è una considerazione di erano,
00:45:17poi c yang mano ha anche dà
00:45:19grazie a tutti
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