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  • 4 mesi fa
Tg Sette edizione del 24 agosto 2025

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Novità
Trascrizione
00:00Si sono verificati nei giorni passati, ma questa domenica vogliamo fare un'eccezione, ci vogliamo occupare di libri, di cultura, di tempo libero, ben impiegato anche nell'appagarsi attraverso la lettura di una poesia o su un ragionamento che può riguardare la nostra città.
00:17Ma ascolteremo anche la voce dotatissima di Diego Bianchi, il conduttore di un fortunatissimo programma sulla Sette. Dunque ci occupiamo di bellezza nella forma della cultura.
00:31Vi presento l'ospite in studio, che ho davvero il piacere di accogliere qui accanto a me, Egle Palazzolo, carissima collega, una decana del giornalismo siciliano e palermitano, scrittrice e qui in veste di poetessa.
00:46Ha pubblicato un libricino davvero imperdibile, Il lembo del mantello, un'espressione che più poetica non si può. Perché questo titolo? Egle, spiegacelo.
00:57Ma perché mi è rimasto dentro uno dei passi del Vangelo come i credenti immediatamente potranno cogliere? Ma mi è rimasto non solo per il pezzo in se stesso, quel Vangelo che poi è doppio perché ha due venti dentro,
01:20ma proprio per il suono, devo dire per la lirica stessa del lembo del mantello, per il significato che ha dell'accostamento, così voglio dire spontaneo, o voluto, a una fede.
01:37Evidentemente io cercavo questo.
01:40Allora Egle, facciamo una piccola e franca conversazione. Posso chiederti quanti anni hai?
01:47Sì, te lo dico subito perché io fino a quando ho compiuto 80 anni rigorosamente detestavo che ti diceva quanti anni hai.
01:59Poi, poiché i miei figli mi festeggiarono gli 80 anni, allora anche mio marito, usci fuori dicendo, anzi ne dicevo uno che doveva ancora venire,
02:10dicevo 82 quando ancora li dovevo compiere, ma ora sto per compierne 92.
02:16Accidenti!
02:17E te lo dico perché sto per compierli, perché io sono scorpione, sono nata a novembre, quindi tra pochi mesi.
02:25E con questi anni ho raggiunto un accordo evidentemente che ormai è datato, perché appunto ti sto citando il passato,
02:32e ho capito che stranamente si poteva convivere col bagaglio degli anni e raggiungere appunto una determinata capacità di coagulo.
02:48Esatto, è una maturità anche artistica che ti ha portato alla scrittura anche abbastanza di getto mi pare di questi versi.
02:56Ti faccio vedere una foto, una foto molto importante, quella di Leonardo Sciascia, che ha un grande peso nella tua strada professionale.
03:05Te la faccio vedere con una bella coppia del giornale di Sicilia, insomma Leonardo Sciascia ha anche collaborato con noi,
03:11come del resto anche tu hai collaborato con il giornale di Sicilia.
03:15E come no, ci lamenta.
03:17Ti chiedo, quanto è stato determinante l'incontro con Leonardo Sciascia che ha curato tue pubblicazioni?
03:23Perché Leonardo Sciascia mi conosceva come giornalista, avevamo un rapporto molto bello, singolare,
03:31perché io di tanto in tanto andavo a trovarlo come facevano i suoi amici,
03:35e lui mi conosceva come giornalista, e noi lo sai bene, tu molto meglio di me,
03:40noi scriviamo in prosa, noi siamo molto obiettivi, noi cerchiamo di uscire da noi per guardare il fatto.
03:47Nessuno poteva pensare che io avessi proprio anche qualche poesia nel cassetto.
03:54L'avevo, mi avevano esortato a tirarla fuori, una persona che è stata una mia vita molto importante,
04:01molto cara, e io la portai da Sciascia.
04:05Forse, conoscendo bene lo scrittore, l'uomo e lo scrittore, ho detto, mi manderà via dicendo,
04:13signora lasci perdere, Egle lasci perdere, anzi mi dava di lei e mi chiamava il nome.
04:18Ho detto, che le lascio, Leonardo, se lei ritiene, se no, ma lo dica francamente.
04:24Passò circa un mese, io mi ricordo avevo 30-32 anni,
04:29e andai, un giorno chiedo che esiste, che fa, li ha letto e buttate via.
04:36No, mi ha detto, li vuoi pubblicare?
04:38Ah sì, anzi le pubblico io, con l'edizione Sciascia di cui io ho cura a Caltatissette.
04:46E quindi io ho scritto...
04:48Pensa che è fortuna Egle.
04:49Sì, veramente, non sapevo di essere così fortunata.
04:52Mi ricordo che da Maurizio Catalano presentammo questa, questo, dove lì andava sempre.
05:02Si chiamò Il margine breve.
05:05Titoli sempre azzeccati, molto allusivi, se non metaforici.
05:09Il margine breve, perché l'altro, io l'ho fatto, l'altro libro, 30 anni e passa,
05:13do, anzi a 30 anni dalla morte di Ando Sciascia, dicendo gli faccio un omaggio, ne tiro fuori altri,
05:20altre, che una mia graziosa collaboratrice, che mi aiuta, mi aveva esortato a non buttare,
05:27perché lo sai che si fa, si fa così e si butta via la poesia.
05:31La prosa invece la dai, perché la devi dare, o è un saggio.
05:35Parliamo del lembo del mantello, dai, voglio parlare di queste poesie.
05:39La seconda però si chiamò Parete di carta.
05:42Sì, ah, ecco sì.
05:43E questa, ovviamente, anche per raggiunzioni di mia realtà, posso rassicurare che forse mi fermo,
05:49però mi fermo forse a pubblicare, ma continuo questa vera.
05:53È un abitus, un abitudine ormai.
05:56Mi viene più facile.
05:57Mi viene più facile.
05:58Egle, allora, il lembo del mantello, con una bella prefazione di Marcello Benfante,
06:03ben scritta, anche molto appassionata, scrittura raffinatissima.
06:07In queste poesie c'è di tutto, c'è il tema del rapporto col tempo,
06:11una forte emancipazione anche dall'idea del tempo che scorre fra le dita, fra le mani,
06:17e anche un ottimo rapporto con la realtà.
06:20Parli di Gaza, parli del tempo, capisco che ti congedi da persone che non ci sono più,
06:26anche metaforicamente.
06:27Cosa c'è in queste poesie?
06:28Io, ci sono io.
06:32E di fatti, ti giuro, sono qui, so che posso parlare, che devo, che anche mi tocca.
06:38Però questa raccolta è dedicata a Beatrice.
06:45Beatrice è una bimba che non ha ancora un anno.
06:48La mia pronipote, mi la posso permettere,
06:51di quelle anni, mi permetto di dire che sono bisnonna.
06:54E allora, questa bambina, capisco che non avrà possibilità di conoscermi,
07:00e come mi conoscerà?
07:01Dalla voce degli altri.
07:03Chi era questa signora di questo ritratto?
07:06Questa.
07:07Perché qui ci sono io.
07:08È la bambina che sicuramente è intelligente, capirà.
07:11Quindi io mi sono fatta una sorta di autorritratto per la mia nipotina,
07:18e questo mi rende, sì, un po' dolciastro il discorso,
07:21ma lo accetto in questa sua formula, perché è la verità.
07:27E io la verità la cerco, la voglio,
07:29me ne sono fatta quasi, devo dirti, una ragione,
07:35perché cercare la verità, seppure si può raggiungere un lembo di verità,
07:40è faticosissimo.
07:41Qualche volta si paga,
07:44ma quello che ho pagato non vale il fatto che l'ho cercato,
07:48e in questa ricerca mi sono ritrovata e mi sono affrancata.
07:52Ma sai perché ti ho invitato anche, Egle?
07:54Perché comunque, seppur si possa intravedere,
07:59e io la intravedo, tanta malinconia,
08:01c'è dietro di te una vita molto bella, molto riuscita,
08:06e penso che la tua possa essere una vita esemplare.
08:09Il rapporto con la realtà, il rapporto col tempo che passa,
08:13capire la fase bella e anche avvincente del declino,
08:19e conciliarsi con tutto questo, no?
08:20Ecco, e conciliarsi.
08:22Devi raggiungere un accordo, perché ti devi accordare del ragazzo,
08:27ti devi accordare dell'adolescente, ti devi accordare dell'adulta,
08:31e poi ti devi accordare col tempo che passa.
08:33Sai bene quante, quante, quante donne, soprattutto delle quali io mi sono occupata molto
08:42e continuo a occuparmi, vedono con le rughe passare quello che è la loro forza.
08:49E non è così.
08:51E non è così.
08:52Faccio un'eccezione per te, leggo una tua poesia e poi ci congediamo.
08:56Allora, ve la leggo.
08:59Che vuol dire dopo? Rispetto a che?
09:01Qual è il mio dopo?
09:03E che mi resta del mio prima?
09:05E che rumore hanno o riescono a evitare i miei passi?
09:09Non li controllo, non mi servo delle loro orme, ma le ho tracciate.
09:14E se non basta, e se non è stata pioggia, e non è stato vento a cancellarle,
09:19ma furono tempo e distanza, non posso rintracciarle.
09:22E perché mai? E quando qualcun altro dovrebbe farlo per me?
09:27Questo mi sembra molto bello, no? È proprio il patto.
09:30E forse vorrei che qualcuno lo facesse, perché sicuramente, continuando anche la traccia degli altri,
09:38si fanno cose molto più belle.
09:39Cioè, tu puoi indicare una strada e poi gli altri la completano,
09:44poi te la fanno diventare una piazza, ti mettono l'obelisco.
09:49Cioè, tu non ti devi sentire mai al centro dell'universo, ma parte dell'universo.
09:55E quando è così, quando ti trovi un piccolo posto e non sgomiti troppo,
10:01secondo me la vita ti consente di arrivare.
10:05Mi pare meglio.
10:08Io non sono particolarmente buona, sono una persona d'impatto, sono una persona combattiva,
10:16sono una persona che non sopporta molto le ipocrisie, perché sospetto che dire la verità è una forza.
10:24Però ti voglio dire che sono arrivata alla riflessione.
10:28Se potessi dare un consiglio a chi è più giovane di me e non ha le rughe,
10:33è quello effettivamente di darsi una regolata, di non sentirsi, di evitare il narcisismo,
10:41di non girare il tono per l'uomo.
10:43Che è il nostro grande tema di questo tempo.
10:45E allora, in chiusura, salutiamo anche le ragazze di Mezzocielo.
10:48Come va?
10:49Sei al fianco di queste pioniere di un giornalismo al femminile che ha avuto alcune eroine alla guida.
10:57Le vogliamo citare?
10:58Le vogliamo citare?
11:00Simona Vaffai lo sapeva che io avevo questo debole e me lo aveva perdonato.
11:06Perché lei...
11:07Il debole della poesia.
11:09Sì.
11:09Me lo aveva perdonato.
11:11E questo mi piacca perché gliene parlai con lei, ho avuto, diciamo, altre possibilità.
11:17Lei ha presentato il mio libro La Chiamata, insieme ad altri.
11:23Io devo dirti che queste donne di Mezzocielo hanno insegnato, non lo so, in atto.
11:31Salva Bellomare.
11:32Perché sono stati nomi meravigliosi.
11:34Beatrice Agnello, tutte quante, le ricordiamo.
11:36Ma in atto sono un mucchetto che lavorano e mi fanno lavorare e sono veramente in gamba.
11:45Le salutiamo.
11:45Grazie Egle.
11:46Grazie a te.
11:47Complimenti per questo bel libro.
11:48Il Lembo del Mantello, lo pubblica, lo diciamo, edizioni Museo Pasqualino, anche loro pionieri di una cultura che va difesa.
11:55Siamo in tempi in cui chiudono le librerie a chiuso e in audio e questo ci dispiace davvero tantissimo a Palermo.
12:01Grazie Egle Palazzolo.
12:02Grazie a te e a grazie a chi ci ha seguito.
12:05Ci fermiamo. Fra poco un altro ospite in studio.
12:09Giornale di Sicilia Media Group. L'informazione 24 ore non stop.
12:14Giornale di Sicilia.
12:15GTS.it.
12:17TGS.RGS.
12:18Ci facciamo in quattro per dirvi tutto.
12:24Secondo ospite in studio di questa domenica, Gianpaolo Frezza, docente di diritto privato ma qui nella veste di scrittore.
12:32Ha scritto un libricino che io vi consiglio.
12:34Palermo Spasima, un atto d'amore scritto da una persona di 60 anni che ha deciso di abbracciare Palermo come sua città del cuore, arrivando da lontano, tra l'altro.
12:46Benvenuto nei nostri studi.
12:47Grazie, buon pomeriggio a tutti e tutte.
12:50E allora, professore, lei arriva dall'Alto Lazio, tra l'altro da Civita Castellana, un posto bellissimo. Ma perché sei innamorato di Palermo?
12:59Allora, io non saprei dire quando e come mi sono innamorato di questa città. Sono arrivato nel 1999. L'inizio fu davvero un inizio molto difficile, perché la città non mi accoglieva, anzi mi impauriva.
13:12E di lei?
13:13Sì, e soprattutto, racconto sempre questo piccolo aneddoto, io i primi anni non riuscivo a capire dove era il mare e mi chiedevo ma dov'è il mare? Eppure questa è una città di mare.
13:24E quindi un inizio, come dire, traumatico. Poi dopo c'è stata una piccola scintilla che invece ha trasformato tutto e ha reso amore il rapporto con la città.
13:35Ecco, il suo amore è raccolto in questo libro, Palermo Spasima, che ovviamente gioca un po' di assonanza con uno dei monumenti più interessanti e in fondo riscoperto, se vogliamo, da una trentina d'anni, forse anche un po' meno, lo Spasimo.
13:49Che cosa c'è in questo libro? Io l'ho letto, c'è tanto, c'è proprio il racconto di questo avvicinamento, direi emotivo, alla città che poi è culminato nella scelta anche di comprare casa.
14:01Esatto. Innanzitutto, se l'è d'accordo, partirei dal titolo Spasimare. Spasimare è un verbo transitivo e intransitivo, quindi dall'idea del movimento, entrare, uscire.
14:13Spasimare, fra l'altro, rimanda anche ad un movimento che è ad un tempo d'amore, ma anche di odio, di sofferenza.
14:22E non c'è stata una camminata, un giorno, un attimo, nei miei 25 anni a Palermo, perché io quest'anno festeggio 25 anni, non siete a gente, in città,
14:30che non mi abbia ricordato ad un tempo cose belle, ma anche cose di sofferenza.
14:35E allora questi ossimori mi hanno davvero travolto e mi hanno consentito di definire questa città una città dalla bellezza tragica,
14:45che ovviamente è un'espressione che io uso spesso nel libro.
14:47Una contraddizione in termini.
14:49Una contraddizione in termini.
14:51Però è proprio questa contraddizione che mi permette oggi di dire che la città ha graffiato il mio cuore e ha reso l'amore, un amore, come dire, eterno, perenne.
15:02Lei ha proprio deciso, ecco, guardi, ci inoltriamo proprio con queste bellissime immagini girate con il ladrone,
15:09nel centro storico di Palermo, che è diventato casa sua, di fatto.
15:14Ovviamente con il senso della realtà che richiedono questi tempi, perché non è tutto oro quello che luccica,
15:23non è una fase tra l'altro delle più serafiche della città.
15:27Questo come lo vive?
15:28No, io devo dire che lo vive abbastanza bene.
15:31La scelta è stata quella di prediligere un luogo della città che sommasse tutte le sue contraddizioni.
15:41Contraddizioni belle e contraddizioni brutte.
15:44Per cui ho trovato questo attico vicino al Ballarò, al mercato di Ballarò, che domina la città, che sovrasta la città,
15:51avere tutti i monumenti e soprattutto quando scendo a terra mi ricorda un po' della crudezza della realtà.
16:02Però dall'alto invece diventa un paradiso.
16:04Allora anche quello diventa uno simolo.
16:05E devo dire che c'è un ultimo tratto di via Macheda, che talvolta di sera quando torno a casa a piedi mi mette un poco paura,
16:13ma prevalentemente io grandi pericoli non sono...
16:17Guardi qui, vista dall'alto, la stazione di Palermo che apre proprio su via Macheda,
16:21e questa è proprio la zona di Ballarò.
16:23Le chiedo, in molti avranno letto come me questo libro?
16:26Alla fine lei sottopone con questa lettura un punto di vista che sorprende gente come me che qui ci è vissuta sempre
16:36e viene da dire, no, ma guarda un po' questo signore che cosa ha visto che io non sono riuscito a vedere.
16:41È così? Questa è la reazione?
16:43Sì, la reazione è questa. Devo dire che non è la prima come la sua, ce ne sono state tante altre.
16:48e io un po' lo scrivo questo nel libro, perché ho notato che il palermitano in qualche modo è disaffezionato alla città
16:57e non ne vede più le bellezze.
16:59Beh, una bellezza ovviamente particolare, perché Palermo non è una città bomboniera, come lo sono molto anni.
17:05Per nulla.
17:05Per nulla. Però io ho capito nel tempo che sono proprio queste contraddizioni a renderla tragica
17:12e quindi a renderla veramente unica nel genere delle città italiane.
17:16Lei è un giurista, è un professore ordinario di diritto privato, ne parlavamo quando ci preparavamo a questa intervista
17:22e ha anche sviluppato un ambito di studi interessanti nell'ambito dell'arte.
17:30In questo senso le è servito avere sviluppato questi studi per rivedere Palermo in questa chiave?
17:37Assolutamente. Io ho cominciato a studiare rapporti fra arte e diritto da un punto di vista dell'autenticazione
17:43e dell'accertamento dell'autenticità proprio camminando per Palermo.
17:47Ho definito recentemente Palermo come dire la Berkeley d'Italia perché mi ricorda un po' anche il dinamismo culturale
17:56e al tempo stesso il dinamismo legato all'arte, all'arte contemporanea.
18:00E addirittura in una recente intervista al Sole 24 Ore ho definito la Via Dante come un nuovo miglio dell'arte
18:07perché apre a tante nuove iniziative di arte contemporanea e quindi in qualche modo la città
18:15non solo ha permeato la mia persona perché mi ha delineato in questi 25 anni e quindi io se sono quello che sono oggi
18:22è perché poi per 25 anni sono vissuto a Palermo ma al tempo stesso ha delineato la città con questa sua arte
18:29che è non solo quella del passato, prevalentemente quella del passato ma non solo quella del passato
18:35ha delineato anche i miei interessi di ricerca e quindi anche per questo io sono innamorato di questa meravigliosa città
18:41perché non solo mi ha fatto diventare quello che sono oggi ma al tempo stesso ha in qualche modo
18:47instradato la mia ricerca verso, diciamo, degli ambiti...
18:51Inspirazioni di tutti i generi.
18:53Totale, totale e per quello ai 60 anni d'età, ahimè, ho deciso di regalarmi una lettera d'amore
18:59e spero regalarla anche alla città di Palermo.
19:00Allora in questa lettera d'amore, perché lo è davvero, gliene do atto, si legge anche uno slancio, oserei dire,
19:08di candore, di ingenuità. Lo sa che qui non si può essere molto ingenui, no?
19:14Sì, l'ho imparato nel corso degli anni e devo dire che poi qualche editor, prima di mandarlo in stampa,
19:21mi ha detto che devi essere appunto meno candido, dovresti cercare di essere meno onirico nelle espressioni,
19:27perché in una prima versione il libro era molto più onirico. Nonostante tutto però io faccio prevalere questo lato onirico,
19:36quindi questo lato di meraviglia, perché la città ancora oggi, dopo che ho scritto questo volume,
19:43ogni giorno io cammino sempre a piedi, la visito tutta e nell'ultima parte del libro,
19:49quando l'amore diventa consumato ma inconsumabile perché eterno, io cammino nelle periferie.
19:55E anche nelle periferie devo dire che ho trovato una bellezza unica, un'umanità,
20:00nonostante, diciamo così, una dominazione contemporanea che non è paragonabile a quella del passato,
20:06ma in qualche modo può essere assolutamente violenza.
20:08Dominazione barra deportazione, potremmo dire, ce li abbiamo veramente portati.
20:13Professore, grazie. Una piccola, una postilla anche sul suo ruolo alla LUMSA.
20:18Lei non è soltanto un innamorato della città, è uno che ci lavora in questa città,
20:22dicevamo studi, ricerche, ma fa anche altro, ha un ruolo anche in questa università.
20:27Ci dica cosa fa.
20:29Allora, io sono, come ho detto poc'anzi, arrivato a Palermo nel 1999
20:33quando il mio Ateneo mi ha chiesto di aiutare a fondare la sede della LUMSA che è in via Parlatore.
20:39In questi 25 anni sono molto orgoglioso di aver incontrato dei ragazzi che sono bravissimi,
20:44soprattutto le ragazze, le ragazze in Sicilia.
20:46Quelle sempre, prendiamole atto.
20:48No, è un dato statistico e poi conferiscono allo studio il vero significato di crescita culturale,
20:52per cui di per sé sono più brave e l'idea di aver trasmesso qualche principio di legalità
20:58proprio qua, come dire, mi dà grande soddisfazione.
21:01E al tempo stesso però anche la bella opera che si è realizzata qui a Palermo,
21:07iniziata nel 1999, adesso l'Ateneo ha anche acquisito tutti i vecchi spazi
21:12che sono dei meravigliosi capannoni stile Liberty della stazione Lolli,
21:17e li stiamo ristrutturando e li consegneremo di qui a qualche anno alla città
21:21e quindi restituiremo alla città anche una zona Liberty, meravigliosa,
21:25dove l'arte era particolarmente...
21:26Guardi, quella piazza la guardo sempre.
21:28Verrò a vedere se lei mi darà una mano, un work in progress,
21:31perché quella piazza grida vendetta, è bellissima, sulla via Dante,
21:35ne parlava, ne accennava poco fa.
21:38Allora, professore, a me questo libro è piaciuto.
21:40Penso che si abbia bisogno di questo sentiment, venisse anche di più dal basso
21:48o dalla classe medio alta, sarebbe anche meglio.
21:51Intanto le dico buona estate, buona prosecuzione d'estate
21:55e grazie di essere stato nostro ospite.
21:57Buona estate a lei.
21:58Prima di lasciarci le faccio seguire una bella intervista a Diego Bianchi,
22:03conduttore di una trasmissione televisiva di successo sulla Sette,
22:08Propaganda Live, l'ho incontrato a Lampedusa
22:11nel contesto del premio giornalistico Cristiana a Matano.
22:16Diego Bianchi è un giornalista, è un conduttore, è un autore, è un blogger,
22:19è una figura veramente di questo tempo, però con un grande talento.
22:25Ecco l'intervista e poi ci salutiamo.
22:27Diego Bianchi, che effetto ti fa essere a Lampedusa?
22:29Mi fa sempre un bello effetto, forse è la prima volta che vengo d'estate,
22:35che vengo in piena stagione estiva,
22:37quindi ne godo dei benefici naturali e fisiologici dell'isola,
22:45perché per il resto tutte le altre volte in cui sono venuto qui
22:49sono venuto praticamente sempre per lavoro,
22:51sì qualche bagno l'ho riuscito comunque a farlo,
22:53ma al di là di questo, per seguire le vicende che più o meno tristemente
23:00e anche felicemente se vogliamo hanno reso celebre Lampedusa nel mondo,
23:03quindi questa volta grazie al premio ovviamente sto qui e ne ho approfittato anche questo bellissimo tempo,
23:10bellissimo mare, siamo a luglio, dobbiamo fare un po' più di vacanza.
23:13A proposito di vacanza, propaganda live è in vacanza e cosa succede durante le vacanze di questo programma
23:20che è diventato un fenomeno televisivo?
23:22Che non ci si sente, non ci si vede, ci si ignora totalmente,
23:26in realtà questo è abbastanza vero, non del tutto ovviamente, ma è abbastanza vero,
23:32stacchiamo un po', anche se continuiamo inevitabilmente a mandarci cose su chat,
23:38messaggi, perché l'attualità va avanti e spesso hai inevitabilmente il rammarico di non essere a volte in onda,
23:47anche se siamo contenti di riposarci un po', perché succedono cose tipo, ne dico una così,
23:54piante e dosi rimpatriato dalla Libia, che è una di quelle cose che ci fai mezza puntata inevitabilmente,
23:58la faremo, ne parleremo quando torneremo comunque.
24:02Come lo potremmo definire questo programma? Infotainment, un programma giornalistico, un paravarietà?
24:10Che tipo di lettura si potrebbe dare di propaganda live?
24:13Guarda, mi prendo tutte queste descrizioni che hai fatto, le definizioni che hai dato,
24:18perché poi la trasmissione, le cose che fai, spesso te le spiegano meglio gli altri,
24:22di quanto non riesca a fare tu che fai, e facciamo oggettivamente un po' tutto ciò che hai detto,
24:30satira, informazione, giornalismo, musica, disegni, è un programma oggettivamente un po' strano,
24:37nel senso che sono quattro ore di diretta che, volendole scomporre,
24:41poi potrebbero generare anche tre o quattro programmi separati, no? A sé stanti.
24:46E' un programma che ha ormai una sua storia e anche di conseguenza una sua credibilità,
24:53perché insomma è un gruppo di lavoro che va avanti ormai dal 2013,
24:57e ha attraversato diverse fasi, raccontando il paese e non solo il paese,
25:03anche durante la pandemia, adesso mi viene in mente tanto per parlare di un periodo,
25:09insomma diverse fasi storiche, e continuo a farlo,
25:12e con i nostri mezzi di certo non è un programma che passa inosservato,
25:17ecco questo mi sento di poterlo dire, nel senso che può piacere molto,
25:21può non piacere per niente, però ha una sua peculiarità,
25:26una sua originalità che rispetto al panorama della televisione,
25:30che si nota, che si fa notare, ecco.
25:33Se posso fare un paragone, probabilmente azzardato,
25:36mi ricorda un po' quelli della notte, in un'accezione un po' giornalistica,
25:39un po' di narrazione della realtà, che ne pensi?
25:43Eh, penso che è sempre un grande paragone,
25:46se ti facciamo venire in mente quelli della notte,
25:49essendo stato un fluidore al mio tempo,
25:52e avendo quelli della notte fatto la storia della televisione,
25:54ovviamente non posso che dirti grazie,
25:56abbiamo qualcosa di simile oggettivamente,
26:00abbiamo anche tante cose diverse, appunto tutto l'aspetto,
26:02la parte giornalistica in quel programma mancava,
26:05là c'era altro che noi magari non abbiamo,
26:07però sì, probabilmente l'approccio agli argomenti trattati,
26:11anche un certo disincanto, una certa leggerezza,
26:15anche nel trattare cose che magari leggere non sono,
26:17può accomunarci a quel programma, ovviamente,
26:20con tutto il rispetto del caso e le proporzioni del caso.
26:23E allora abbiamo finito questa puntata di TGS7,
26:29ringrazio ancora il professore Giampaolo Frezza,
26:32buona estate, buona lettura.
26:33Grazie, buona estate a tutte e a tutti,
26:36ovviamente anche a lei.
26:37È tutto, torniamo la prossima settimana,
26:39grazie di averci seguito, arrivederci.
26:41Grazie a tutti.
27:11Grazie a tutti.
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