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Tgs Sette edizione del 23 novembre 2025
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00:00Musica
00:00Ben trovati, questo è TGS7, il nostro rotocalco della domenica.
00:21Siamo reduci da una settimana durante la quale si è tanto parlato di violenza sulle donne e di come prevenirla.
00:30Andiamo incontro al 25 di novembre, la data tradizionalmente dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne.
00:39E siamo reduci anche dall'approvazione alla Camera di un provvedimento molto importante che ha visto d'accordo tutte le parti politiche in Parlamento.
00:48Alla Camera arriverà l'approvazione definitiva poi quando il provvedimento arriverà in Senato.
00:54E' stata approvata all'unanimità la proposta di legge che di fatto riscrive un importante articolo del codice penale, il 609 bis,
01:03introducendo il principio del consenso libero e attuale rispetto a ciò che si può definire violenza sessuale.
01:11Cosa significa? Significa che si tratta di stupro quando una donna non è d'accordo,
01:18quando non è insieme al suo partner in maniera consensuale e non lo è in nessun momento del contatto fisico.
01:28Questa approvazione è avvenuta anche grazie ad un accordo inedito, il primo se vogliamo fra maggioranza e opposizione,
01:35e che ha visto protagoniste la Premier, Giorgia Meloni, e Elis Line, la segretaria del Partito Democratico.
01:43In questa puntata vi raccontiamo una storia esemplare, una storia siciliana,
01:48la storia di una donna che ha attraversato un percorso di violenza all'interno della sua relazione,
01:55con due figli piccoli che hanno assistito a episodi di grave violenza
02:00e che hanno accompagnato questa donna via via lungo la sua crescita di consapevolezza.
02:05C'è anche di mezzo tanta partecipazione, un'avvocata che si è schierata accanto a questa figura di giovane donna
02:13che si è avviata verso una fase di riscatto umano e professionale.
02:19Ecco l'intervista ad Anna, la chiamiamo così, le diamo un nome di fantasia,
02:23le vedrete il viso coperto perché abbiamo voluto assieme a lei rispettare i suoi ragazzi,
02:28ancora adolescenti e sentirete l'avvocata Monica Genovese che l'ha seguita e tuttora la segue.
02:36La sua storia comincia un bel po' di tempo fa e le cose sono tanto cambiate.
02:41Prima di arrivare a raccontare come ne è uscita, ci racconti come c'è finita dentro questa storia.
02:48Avevo 17 anni e ho incontrato questo ragazzo, più grande di me di 6 anni.
02:54Inizialmente sembrava il grand'amore perché lui comunque aveva attenzione a tutti gli aspetti della mia vita
03:09ma in realtà non era attenzione ma era controllo.
03:11Questo controllo ha portato al mio allontanamento dai miei amici, dal mio gruppo, dai miei coetanei
03:24e poi successivamente anche dalla mia famiglia.
03:27Poi sono arrivati i figli?
03:29Poi sono arrivati i figli, esatto, perché io decido di andare a convivere con lui.
03:34Arrivando i figli, trovandosi a vivere nella stessa casa, lì cominciano le violenze fisiche.
03:44È a quel punto che scatta il primo campanellino d'allarme, anche se già a quel punto in realtà è tardi.
03:51Perché i primi campanellini d'allarme si dovrebbero riconoscere prima, quando comincia il controllo e l'allontanamento
04:03comunque da tutto quello che è la tua cerchia sociale, dove comincia la pretesa che lui possa essere l'unico centro e mondo della tua vita.
04:14Purtroppo, quando poi scatta questo campanellino d'allarme della violenza fisica, si fa anche fatica comunque
04:25effettivamente a riconoscersi e accettarsi come vittima di violenza.
04:33Però è come un fuoco, una scintilla che è molto facile da espandersi.
04:41Bambini testimoni?
04:42Bambini testimoni, esattamente, infatti le cose comunque si sono andate sempre più aggravando, sempre più frequentemente.
04:49Bambini testimoni appunto di violenze fisiche, di piatti tirati, coltelli puntati.
05:00Un giorno appunto è arrivato anche a chiudermi dentro casa.
05:05Poi, siccome lui mi diceva sempre non ti preoccupare, a te ci penso io, non voleva che andavo a lavorare.
05:11Questo però si traduceva in non ho soldi neanche per comprare il pane, se non devo chiedere a lui.
05:19E quindi, nel momento in cui appunto c'erano le discussioni, ti ritrovavi senza niente, ovviamente, senza possibilità.
05:30L'impossibilità della fuga?
05:33L'impossibilità della fuga, l'impossibilità appunto di avere ciò che in realtà, diciamo, per dignità dovrebbe avere qualsiasi essere umano.
05:44Poi, ovviamente, quando sono arrivati i miei figli, ecco, qual è stato il mio input?
05:52Qual è stato il mio input per cominciare a dire no, per cominciare realmente a prendere coscienza e atto di quello che stava succedendo
06:03e la volontà, appunto, di, diciamo, di far qualcosa.
06:10Coinvolgo l'avvocato genovese. Ecco, quando si comincia ad avere quel po' di coraggio, di solito questo coincide con la nascita dei figli,
06:18e allora si inverte la tendenza e comincia ad allinearsi il reato vero e proprio, ancora più conclamato. È così?
06:25Sì, la presenza dei figli è come se in qualche modo svegliasse noi donne. Ci impone intanto di preoccuparci anche di loro
06:36e quindi nel preoccuparci di loro, in primo luogo, prendiamo consapevolezza e prendono le donne che si rivolgono a me, consapevolezza della gravità dei gesti.
06:45Quello che nei nostri riguardi è confuso con il troppo amore, il controllo, la cura, diventa immediatamente violenza fisica, psicologica,
06:53un qualcosa di intollerabile che dà a queste donne spesso la forza di reagire.
06:58In primo luogo, appunto, di rendersi conto, ma poi soprattutto di reagire per sottrarre anche i figli, oltre che a se stessi,
07:06a questo clima intollerabile di violenza che si crea spesso all'interno delle mure familiari.
07:11Quindi i figli, in alcuni casi, addirittura se più grandi, hanno costituito in qualche modo la spinta per queste donne per denunciare, per cambiare vita,
07:19ma se piccoli rappresentano in qualche modo lo scopo che fa cambiare rotta.
07:25Nel suo caso si sono aggravate le cose anche per via dell'ingresso della droga nella vostra vita familiare?
07:34Sì, perché aveva cominciato a fare uso di droga.
07:42Anche questo si minimizza quando a volte si dice, vabbè, una volta ogni tanto, ma è qualcosa che poi diventa incontrollabile
07:51e che poi porta anche, diciamo, alla richiesta di denaro, che è sempre maggiore.
08:01E, diciamo, se poi tu, diciamo, non concedi questo denaro, comunque sia, se non hanno questo denaro,
08:09ovviamente, diciamo, la cosa diventa ancora più grave.
08:14Sono arrivata a trovarmi legata ad una poltrona per questo.
08:18Ci racconti come ha deciso, a un certo punto, che era il momento di andare via?
08:23Mi sono presa di coraggio, innanzitutto, a raccontare quello che mi stava succedendo a mio fratello e mia sorella, alla mia famiglia.
08:32Loro, che anche se comunque ci vedevamo pochissimo e ci sentivamo pochissimo,
08:38però loro subito si sono attivati per prendere le giuste informazioni e potermi dare le giuste direttive su ciò che, appunto, avrei dovuto fare.
08:48Per allontanare me e i miei figli da quella situazione.
08:52Così ci siamo dati, diciamo, appuntamento.
08:56Io una mattina, invece di accompagnare i miei figli a scuola, ho preso lo zaino,
09:03io ho messo, diciamo, un cambio di vestiti e sono andata in caserma a denunciarlo,
09:09dove mi aspettavano, appunto, mio fratello e mia sorella.
09:14A quel punto io stessa ho fatto richiesta di essere inserita nella struttura protetta
09:19perché lui ha cominciato a minacciare telefonicamente la mia famiglia,
09:24quindi non mi sentivo neanche più sicura all'interno, appunto, della casa della mia famiglia.
09:28E' un educatore della struttura protetta e è venuto a prendere me e i miei figli in caserma.
09:37Mi dica chi è oggi lei, cosa fa e cosa è successo da quel momento.
09:41Allora, da quel momento io mi sono ritrovata innanzitutto circondata da persone
09:45che volevano sapere e mi volevano ascoltare,
09:48quando io per tanti anni mi sono ritrovata isolata.
09:51Poi mi sono ritrovata circondata da esperti che mi hanno aiutato a 360 gradi,
10:01anche, appunto, a livello legale, a livello psicologico, a livello genitoriale.
10:07Ho fatto un percorso, grazie a questo mio percorso sono riuscita a laurearmi.
10:13Ho iniziato subito a lavorare, inizialmente, appunto, dei lavori saltuari
10:18e poi, dopo la laurea, la struttura che mi ha ospitato mi ha assunta.
10:24Adesso sono in procinto di prendermi la specialistica
10:26e lavoro come educatore nella stessa struttura che mi ha aiutato, che mi ha salvato,
10:33per cercare di aiutare comunque altre persone a liberarsi da questo buio.
10:42Infatti, diciamo, la cosa importante per me è che le persone, le donne che vivono questa situazione
10:51sappiano che c'è un'alternativa.
10:54Lo chiedo all'Avvocato Genovese a proposito di alternativa.
10:57Intanto tutto deve passare per il compimento di una vicenda giudiziaria, cioè ottenere giustizia.
11:04Questo accade?
11:05Certamente accade e dico che questa storia che oggi voi raccontate è una storia fortunatamente a lieto fine,
11:12ma non è un caso.
11:13Non è un caso perché in questo caso la signora succede così quando si trovano le persone giuste.
11:21Ha trovato persone formate a livello delle forze dell'ordine, che è la prima cosa,
11:26intervenire tempestivamente, in maniera pronta, adeguata.
11:29Ha trovato un pubblico ministero all'altezza della situazione, in gamba, che non si è lasciato intimorire,
11:37è andato avanti.
11:38Il giudice ha accolto alla fine la tesi dell'accusa e quindi anche la tesi della parte civile
11:44e così la Corte d'Appello nel giro di poco tempo ha confermato.
11:48Ma quello che fa la differenza è non soltanto la velocità e quindi la tempestività dell'intervento,
11:55ma soprattutto la preparazione e la formazione di tutti coloro che si trovano a affrontare a storie come queste.
12:00Perché spesso purtroppo si sottovaluta quella che è l'entità della preparazione e della formazione specifica nel settore.
12:07Cioè si pensa che parlare di donne, parlare di amore, parlare di questo tipo di storie
12:11non implichi una formazione specialistica adeguata.
12:15Oggi c'è una legislazione veramente importante, in alcuni casi troppo importante a mio avviso,
12:21ma sicuramente c'è e si è fatto veramente un cammino enorme rispetto a questo.
12:26Ma questa legislazione va applicata.
12:28Tutti gli strumenti che oggi sono a disposizione delle donne, degli esseri umani che si trovano in queste difficoltà
12:33devono essere applicati in maniera tempestiva e veloce e adeguata.
12:39Vogliamo rivolgere un messaggio alle donne per chiudere?
12:41Il messaggio è questo, cambiare vita è possibile, è giusto per se stessi e per i propri figli,
12:55se si hanno comunque sia già per se stessi, amarsi, rispettarsi.
13:03Chi non trova la forza è importante che sappia che affidandosi comunque sia alle persone giuste,
13:12chiedendo aiuto, questo aiuto c'è, si può ricevere e si può veramente realizzare ciò che ogni donna
13:23comunque sia ha dentro come valore e si può realizzare veramente nella vita.
13:29Il codice rosso è un corpo di norme che consente oggi di fare presto,
13:38quando si verificano casi come questo.
13:41È stato introdotto nel nostro ordinamento nel 2019,
13:45serve a proteggere più rapidamente le vittime di violenza domestica e di genere.
13:50Chi denuncia violenza, stalking, maltrattamenti, abusi o revenge porn
13:55ottiene una corsia preferenziale, lo ripetiamo perché non è mai abbastanza,
14:00la polizia deve trasmettere subito la notizia di reato al magistrato,
14:04una volta ricevuta la denuncia il pubblico ministero deve ascoltare la vittima entro tre giorni.
14:10Sono previste pene più severe e nuovi reati specifici come le lesioni permanenti al viso,
14:16la costrizione o l'induzione al matrimonio, il revenge porn,
14:20non ne abbiamo parlato adesso, la grande novità della questione del consenso libero e attuale.
14:26A Palermo l'attività che riguarda l'applicazione del codice rosso
14:30ha comportato una forte intensificazione dell'attività giudiziaria,
14:35con 250 misure cautelari per reati di codice rosso in un solo anno.
14:41Questo significa quasi un provvedimento al giorno.
14:45Ne abbiamo parlato con il Presidente del Tribunale, Pier Giorgio Morosini,
14:48che ci racconta quali successi, quali criticità di un'emergenza sociale
14:53che si sposta nelle aule di Tribunale.
14:56Ecco l'intervista.
14:57Qual è il tema principale in questo momento nell'attività giudiziaria di questo palazzo,
15:02che è conosciuto come uno dei palazzacci d'Italia,
15:05dove si sono fatte inchieste antimafia negli ultimi 35 anni?
15:10Sicuramente il tema dei procedimenti per reati di codice rosso è una delle priorità.
15:16ci impegna moltissimo, sia nella fase delle indagini preliminari,
15:20come giudici delle indagini preliminari,
15:21segnalo che la tendenza degli ultimi 5-6 anni è che ogni anno applichiamo in media
15:26250 misure cautelari, solo misure cautelari per reati di codice rosso,
15:32cioè maltrattamenti, stalking, violenze sessuali.
15:37Quindi la violenza di genere, la violenza domestica,
15:40impone a noi un programma di lavoro peculiare.
15:42Ci sono tanti magistrati della giudicante che sono impegnati su questo versante.
15:47E volevo aggiungere anche che è aumentata un po' la sensibilità di tutti rispetto a questi temi,
15:52tant'è che noi da un anno abbiamo ad esempio le stanze di accoglienza per le persone offese
15:57che devono venire a deporre in questi processi.
16:00Cioè sono prese in carico quando arrivano,
16:03attendono il loro turno nei processi in luoghi protetti.
16:08E questo è stato grazie anche alla collaborazione dell'Avvocatura e della Procura della Repubblica.
16:14Questi fenomeni, dal suo punto di vista, si debbono a una forma di progresso sociale,
16:20di maggiore consapevolezza femminile?
16:22La legislazione è migliorata moltissimo,
16:25c'è una legislazione speciale ormai su questo versante che sicuramente può essere utile.
16:29E' aumentata la sensibilità, cioè è diffusa la sensibilità rispetto a questi problemi
16:37e quindi questo significa anche che c'è una maggiore collaborazione ad esempio delle istituzioni territoriali,
16:43sia quelle politico-istituzionali che quelle sociosanitarie ad esempio,
16:47che molto spesso segnalano fatti di violenza.
16:51Certo, tutto questo poi deve fare i conti con le percezioni e la cultura di questo momento.
16:59Se da una parte si migliora la legislazione speciale sul versante del contrasto ai reati di codice rosso,
17:08dall'altra non dobbiamo dimenticare che la libertà di autodeterminazione della donna
17:12viene messa in discussione sotto altri profili.
17:14Penso ad esempio a quello che sta accadendo oltre i confini rispetto alle scelte della donna
17:20sull'interruzione della gravidanza.
17:22Per quanto riguarda poi i processi, i processi sono altrettanto rapidi?
17:26I processi sono molto laboriosi, sono istruttorie sempre molto particolari,
17:31perché la persona affesa deve essere risentita davanti al giudice che deciderà
17:35e naturalmente poi le sue dichiarazioni dovranno essere scandagliate
17:39e le parti, quindi l'accusa e la difesa, porteranno anche testi a riscontro o a discolpa.
17:47Questo è un settore della nostra attività professionale che davvero incide moltissimo
17:56sull'economia complessiva del Tribunale.
17:59Ma c'è una nuova disciplina anche non scritta sullo svolgimento dei processi
18:04e mi riferisco alla vittimizzazione secondaria?
18:07Ecco, su questo, quando facevo riferimento prima alle stanze di accoglienza,
18:11è proprio uno di quegli strumenti per evitare la vittimizzazione secondaria,
18:15cioè evitare che la vittima prima di deporre possa incontrare ad esempio i familiari dell'imputato
18:20che potrebbero in qualche modo fare pressione in diretta o in diretta su di lei.
18:26C'è un modo di porre le domande da parte dell'accusa e della difesa
18:32che deve seguire ovviamente il rispetto della dignità della persona
18:38e c'è anche una specializzazione del giudice, una sensibilità nell'utilizzo di certi termini
18:46quando motiva il provvedimento.
18:48C'è sempre?
18:50C'è da lavorare ancora da questo punto di vista.
18:53Non siamo all'anno zero, si sono fatti passi avanti rispetto a solo 20 anni fa,
18:59ma naturalmente questo è un percorso che va alimentato ogni giorno,
19:04certe professionalità vanno perfezionate e aggiornate quotidianamente.
19:13Su questo però l'attività di formazione sia della magistratura che dell'avvocatura
19:17stanno facendo dei passi avanti notevoli.
19:19Il codice rosso richiede probabilmente un maggior numero di magistrati, ne avete abbastanza?
19:26No, i magistrati non sono abbastanza in una realtà come quella di Palermo.
19:30Se solo pensiamo che noi ovviamente abbiamo tante cose di cui occuparci,
19:34prima tra tutte la criminalità organizzata di stampo mafioso,
19:38e quindi riuscire a trovare le risorse adeguate per tutto,
19:42è sempre una sfida molto difficile.
19:46Avremo bisogno di revisioni della pianta organica da questo punto di vista.
19:49Questo costituirebbe sicuramente un'ulteriore risorsa per contrastare determinati fenomeni
19:57come quelli della violenza domestica e della violenza di genere.
20:02Se avete storie da raccontarci, non dimenticate il nostro numero 335 87 83 600.
20:09La prima parte di TGS7 finisce qui, fra poco la seconda parte con un ospite in studio.
20:15Giornale di Sicilia Media Group, l'informazione 24 ore non stop.
20:32Giornale di Sicilia, gps.it, TGS, RGS, ci facciamo il 4 per dirvi tutto.
20:39Seconda parte di TGS7 con un'altra ospite in studio.
20:47La saluto con affetto perché ci conosciamo da tanto tempo.
20:50Giussi Battaglia, bentornata a casa, si può dire.
20:54Sì, sono entrata qui che mi batteva il cuore fortissimo perché non entravo in questa sede,
20:59che per me è il mio inizio, il mio germe è partito da qui, da vent'anni,
21:04perché vent'anni che vivo a Milano e vent'anni che non vengo qui.
21:07Grazie.
21:08Ma che dici, è un piacere per noi.
21:10Adesso rievocheremo un po' del tuo passato, ma prima parliamo del presente.
21:14Giussi Battaglia in questi giorni a Palermo perché è stata testimonial,
21:18è anche protagonista di almeno due manifestazioni,
21:22Sfincione Fest che si chiude in queste ore e Palermo in rosa.
21:27Parliamo di donne, parliamo di argomenti al femminile
21:29perché domani sarà il 25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
21:36Tu hai creduto in queste due manifestazioni per ragioni diverse,
21:40però da donna sei qui a casa.
21:41Sì, io quando posso vengo sempre.
21:43Quando mi chiamano poi soprattutto per questa manifestazione Palermo in rosa
21:47mi sono sentita subito di accettare perché credo che non è mai troppo parlare di questi argomenti.
21:55È quello che io ho detto anche durante la conferenza stampa,
21:59che la violenza sulle donne non è soltanto quella fisica, quella sessuale,
22:02è anche la violenza delle parole. Le parole hanno un peso e ognuno di noi ha chi di più,
22:08chi di meno degli strumenti per affrontare un linguaggio che a volte è troppo violento
22:13proprio nei confronti delle donne.
22:14E io lo vivo anche personalmente, per esempio sui social che non hanno regole
22:19e anche sotto una ricetta io ho subito anche delle forti minacce,
22:24proprio delle parole violente per una ricetta che magari non era, secondo loro, fatta come doveva.
22:31Addirittura le critiche per una ricetta?
22:33Sì, sì, sì.
22:34Si fermassero alle critiche sono bene accette.
22:37L'attacco?
22:38L'attacco ma anche la minaccia, no.
22:41E quindi credo che sia importante non fare sempre finta di niente.
22:46Allo spincione feste invece ai Fornelli.
22:48Abbiamo titolato, non so se hai visto, Giusy Battaglia, una giornalista ai Fornelli.
22:51Ti piace questa definizione?
22:53Ma certo, perché comunque l'anima è quella, la giornalista.
22:56Poi è un mestiere che io nel tempo ho un po' modulato,
22:58perché faccio l'ufficio stampa, scrivo comunicati e mi occupo di public relation.
23:04Però sì, mi piace, mi piace, io non dimentico da dove sono venuta.
23:09Allo spincione feste cosa hai fatto?
23:11Ho fatto lo spincione di bagheria, vedi qua cosa ho rischiato proprio lì,
23:15perché ero a casa loro, però è stato apprezzato, quindi...
23:19E poi ho presentato anche il mio libro.
23:21Che è un po' particolare lo spincione di bagheria, è un po' più alto.
23:24È un po' più alto e poi è bianco, è fatto con la ricotta, con la tuma, le cipolle.
23:29Io l'ho fatto sia ricotta e tuma per non farmi mancare niente.
23:32Bellissimo, facciamo vedere il tuo libro, dai.
23:34Ah, questo è il mio nuovo libro, è La Sicilia dei sapori segreti,
23:38che è davvero un viaggio meraviglioso che io ho fatto nella mia Sicilia.
23:44Io l'ho chiamata Guida sentimentale, perché in questo libro,
23:47che è proprio una vera e propria guida, con indirizzi utili,
23:50tutto quello che c'è da fare in una Sicilia però segreta,
23:53nel senso che è una Sicilia meno conosciuta.
23:56E quando ho cominciato a scriverla avevo dei dubbi,
23:59perché dicevo, ma il siciliano, perché si deve comprare questo libro?
24:03E poi invece ho scoperto che tanti siciliani non conoscono tante cose che accadono dietro di noi.
24:09Io sono fra quelli, so pochissimo della nostra cucina, per cui lo leggerò con voracità.
24:15Senti un po', Giussi, è una carriera strepitosa, secondo me,
24:20se penso al fatto che la si può considerare inaspettata.
24:24Sì.
24:24Magari non per me, che ti ho subito vista con, come dire, una marcia in più,
24:29ma per te magari lo è stata, no?
24:31Assolutamente.
24:31Sei diventata di fatto un personaggio televisivo.
24:34In questo momento dove sei presente?
24:36Allora, in questo momento sono presente ogni settimana su Food Network,
24:40con il mio programma Giusina in cucina, la Sicilia a tavola,
24:43e poi con un altro programma nuovo, Sagre d'Italia.
24:46E poi ogni settimana ho l'onore e il piacere di essere tra...
24:50faccio parte del cast di E' Sempre Mezzogiorno su Rai 1.
24:53Accidenti.
24:54E questo è la mia vita.
24:56La base a Milano e la partenza da Palermo.
24:59Esatto, io che non rinego mai, anche perché come vedi,
25:02vent'anni parlo sempre allo stesso modo,
25:05quindi la gente non ci crede che vivo a Milano da vent'anni.
25:07Cioè, ma non parli milanese?
25:09No, parlo come aveva fatto mia madre.
25:11Hai mantenuto un po' l'accento, che poi alla fine è un po' un bacchio di fabbrica.
25:15Ma sì, io mi ricordo che la prima copertina che chiusi per Ficarra e Picone,
25:18che come sai sono due miei clienti,
25:22la chiusi con Giuseppe Di Piazza, che allora era direttore di Sette.
25:26Io non sapevo niente di lui, avevo 19 anni, era appena arrivata.
25:29E lui mi disse, io ti faccio la copertina a scatola chiusa perché parli così.
25:33Infatti.
25:33Cioè, poi piace, poi piace.
25:35Sì, sì, fuori piace tantissimo.
25:37A noi meno.
25:38A noi forse meno, agli altri piace tanto, infatti.
25:40E allora, andata via da Palermo, alla fine la tua storia si dispiega parallelamente accanto a quella di Ficarra e Picone.
25:50Non vogliamo svelare questo triangolo professionale ormai affettivo, affettuoso?
25:54Sì, sì, per loro per me veramente sono oltre a essere due miei dettori di lavoro, sono famiglia.
26:02È un rapporto che si celebra ormai da vent'anni.
26:04Io vent'anni fa ricevetti proprio in queste zone una telefonata in cui loro mi dissero, vuoi lavorare per noi?
26:11E io dissi di sì, mi sono laureata a luglio e a settembre mi sono trasferita a Milano perché loro iniziavano il primo anno di strisciare la notizia e ora sono carini.
26:21E io non avevo contatti con la stampa nazionale, da lì è nato tutto.
26:25Ecco perché possiamo raccontare anche questa cosa, no?
26:27Secondo me è anche un po' per scaramanzia che non vi staccate perché alla fine la tua carriera è decollata, loro non ne parliamo, alla fine vi potevate anche un po' staccare.
26:37Invece no, siete là tutti e tre sempre uniti.
26:39No, io non faccio un passo senza chiedere il loro consiglio.
26:42Allora se questa copertina prima di stessere stampata vi piace? Me la provate?
26:47Cioè per me loro sono veramente parte della mia vita, cioè colonne portanti.
26:51A parte che io il lavoro non lo lascerò mai perché è la mia certezza, quello per cui ho studiato, per cui io mi sono sacrificata.
27:00Se dovesse giusine in cucina è un fenomeno, non è un fenomeno giusine in cucina ma come tutti i fenomeni umani possono anche finire, no?
27:09Certo, questo è vero.
27:10E quindi io però il mio lavoro...
27:13Invece con loro è qualcosa di sovrumano, la verità è questa.
27:16No, no, nel senso che comunque il lavoro di ufficio stampa è il lavoro che mi dà da vivere realmente.
27:20La tua professione.
27:20Che è la mia professione.
27:22Poi il resto c'è e faccio molta fatica a incastrare, poi ho due bambini, però sono felice perché non mi sono umani.
27:28Ricordiamoli dai, questi bambini di quasi dieci anni.
27:30Sì, Marco e Luca, sono la gioia della mia vita e oggi loro apprezzano la mamma.
27:38La prima elementare la maestra un giorno mi fermò e mi disse, scusi signora ma lei si chiama giusine in cucina?
27:43Perché i bambini dicono come si chiama la mamma? Giusine in cucina.
27:46E io ti ho spiegato, poi ovviamente mi hanno...
27:49Ma giusina poi c'è davvero in cucina a casa per la famiglia?
27:52Sempre. Giusina parte e lascia tutto pronto per tutti i pasti della settimana.
27:58Quindi si esercita, oltre che, come dire, non venire meno ai suoi...
28:02No, mi esercito ma io poi condivido tutta la mia... ogni giorno una ricetta nuova sui social perché questo è un lavoro che devi comunque alimentare.
28:11Altrimenti si ferma tutto, quindi io amo cucinare, è la cosa che più amo fare nelle quattro mura domestiche.
28:19E nell'ambito, come dire, del gota, della cucina italiana, i cannavacciuolo, i cracco, i bastiani, come ti collochi?
28:29No, loro sono degli chef.
28:31Sono veri chef.
28:32Io non sono uno chef e questa cosa a volte mi viene quasi posta come un'accusa.
28:38Ma io lo dichiaro, io non sono uno chef.
28:39Io ho avuto la fortuna di fare dei piatti di casa, di essere notata da un utente che per caso era il direttore di Food Network, che è di Termini Maireste di origine.
28:50Perché ci sono tanti siciliani che hanno fatto strada dietro le quinte.
28:54Ricordiamolo chi è.
28:55Si chiama Gesualdo Vercio.
28:56Ed è di origini termitane e lui aveva questo sogno di fare un programma di cucina siciliana e intravide in me la persona giusta.
29:07Io gli dissi, ma cosa ci hai visto?
29:09E lui mi disse che aveva visto una luce nei miei occhi e gli era piaciuta.
29:13Anche io la vedo.
29:14Oggi che voto si dà, Giussi?
29:16In cucina e non solo.
29:17Ma in cucina mi do un set.
29:19Io sono una donna che cucina per la propria famiglia, per gli amici e oggi ho il privilegio di cucinare per l'Italia.
29:27E non solo, perché l'altro giorno a Milano ho fatto una presentazione ed è venuta una signora dal Perù, perché il mio programma lo vede anche giù dal Perù.
29:34Origini italiane, era a Milano, ho saputo che ero lì, mi voleva abbracciare perché mi ha detto mi fai sentire a casa.
29:40Per me questa è... potrei smettere domani e mi emoziono nel raccontarlo.
29:45Che cosa ci cucineresti oggi da ex colleghi?
29:50Ah, vi farei un dolce, vi farei una cassata al forno, che è il mio proprio cavallo di battaglio.
29:55Oppure se fossimo in estate vi farei una cassata al gelo di anguria, che è uno degli altri miei dolci preferiti, che è quello che mi ha insegnato mia madre per prima.
30:03La prima ricetta dolce che mi ha insegnato mia madre, che per me era difficilissima, è stata proprio la cassata al forno.
30:09E quindi oggi la perpetuo e la faccio tantissimo.
30:12La assaggerò. Per il momento ti saluto, è stato un grande piacere, mi sono emozionata anche io a vedere quella luce anche un po' umida nei tuoi occhi.
30:22Grazie di essere tornata qui con questo spirito e con questo sorriso perenne.
30:26Grazie Marina, grazie per me è un onore tutto ciò, grazie.
30:29Tanti auguri.
30:30Grazie.
30:31E allora, TGS7 finisce qui. Vi ringrazio per averci seguito, ci vediamo la prossima settimana.
30:35Grazie a tutti.
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