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  • 6 settimane fa
Max Iorio era un impiegato modello del comune di Rimini: la sua è la storia di una persona tranquilla, travolta da un destino del tutto inaspettato. Una persona colta, sensibile, trafitto da 6 coltellate il 19 marzo 1997 nel suo appartamento...


* Dopo 15 anni l'assassino di Max Iorio è stato identificato in Zoran Ahmetovic, bosniaco residente nel campo nomadi di Rimini. Quella sera, la vittima aveva portato Ahmetovic a casa sua, dopo averlo incontrato occasionalmente, probabilmente per avere con lui un rapporto di natura omosessuale. Il colpevole ha confessato dal carcere di Ferrara dove stava gia’ scontando una pena cper altri reati.
Trascrizione
00:00Musica
00:30Se fosse un romanzo giallo, il caso che raccontiamo questa sera sarebbe un romanzo di Patricia
00:51Highsmith o di Cornel Woolrich, un noir, una di quelle storie in cui una persona tranquilla
00:57viene improvvisamente travolta da un destino che sta nascosto in agguato e che balza fuori,
01:02pronto a sconvolgere un'intera esistenza. Il nostro protagonista è una persona tranquilla,
01:08è un impiegato, un impiegato modello, una persona pacifica come ce ne sono tante, colta,
01:12sensibile, che improvvisamente si trova ad essere protagonista di un giallo e protagonista nel
01:17modo peggiore. Perché? Come? Cos'è successo a Maxi Orio? Ecco, cominciamo proprio da quel giorno,
01:25mercoledì 19 marzo 1997 a Rimini e cominciamo da lui, Massimo Iorio, Max per gli amici.
01:35Max ha 38 anni e da 6 fa l'impiegato al comune di Rimini, ufficio informazioni proprio nel cuore
01:40della città. Non è un impiegato come gli altri, Max, è un impiegato modello, è la persona che
01:45tutti vorremmo vedere davanti allo sportello di un ufficio comunale. Ce ne danno un ritratto,
01:50due colleghi di lavoro, Milena Benvenuti e Carla Monti, intervistate per noi da Paola
01:55De Martis, della redazione di Misterio in Blu.
01:59Massimo ha dato un grosso apporto all'apertura di questo ufficio, un lavoro che ti devi costruire
02:05momento per momento, devi far fronte ai bisogni della gente e chi aveva bisogno veniva qui,
02:12se c'era Massimo comunque beccava lui di solito.
02:15Le persone più indigenti o i ragazzi persi o coloro che avevano bisogno o dell'ostello
02:22o di tornare a casa, comunque trovavano un buon referente massimo.
02:26Aveva una sensibilità eccezionale, per lui sentiva la gente, vedeva se una persona aveva
02:38dei problemi, quindi bastava che un cittadino o una persona che lui vedeva per la prima volta
02:45venisse qui, avesse bisogno di aiuto un attimo anche particolare. Lui non ha esitato una volta
02:50a tirar fuori dei soldi ad una cittadina mai vista, mai conosciuta, qui di passaggio, perché
02:55aveva fame, aveva bisogno. Quello che si notava molto bene, e ne abbiamo parlato tante volte
03:01insieme, era questo suo male di vivere, cioè non accettava la società così com'era, questo
03:15il porsi per arrivare, ecco lui queste cose non le accettava.
03:23Non solo un impiegato modello Max, è anche privatamente una persona splendida. Max è colto,
03:28ama moltissimo il cinema e il teatro, e ama la musica. Nel suo stereo, che è sempre
03:33acceso quando è in casa, passa di tutto, dalla musica classica alla tecno di tendenza.
03:39Max legge molto e di tutto, libri di ogni genere, Jack Kerouac, Ernest Hemingway, Herman Ness,
03:46Nietzsche, qualunque cosa, anche i classici di avventura e di amore. Quel giorno, quel mercoledì
03:5119 marzo, stava leggendo via col vento. Max ama gli animali, ha tre pesciolini,
03:58che tiene in una boccia sopra il figurifero e che accudisce con una cura quasi maniacale.
04:03Max è sensibile, piacevole e simpatico. A casa sua, in vicolo Santa Chiara, proprio
04:07nel cuore della vecchia Rimini, gli amici vengono e vanno a tutte le ore del giorno e
04:12della notte. Max è omosessuale, ma vive la propria
04:16omosessualità con perfetto equilibrio, con tranquilla discrezione, tanto che le amiche
04:20e le colleghe di lavoro non lo sanno che Max è omosessuale, ma non perché glielo
04:23nasconda, semplicemente perché non ne parla.
04:27Il non sapere, noi colleghi, che abbiamo lavorato a fianco a fianco, gomito gomito
04:32con lui per sei anni, il non sapere che lui era un omosessuale, ma non tanto per il fatto
04:39che lui lo fosse, ma proprio perché ci è banenato il dubbio che lui non avesse avuto
04:44fiducia nella nostra comprensione. Ecco, questo ci ha fatto molto molto male. E dall'altro
04:53lato lo ammiro ancora di più, ammiro ancora di più questa persona che è stata così brava
05:00a tenere nascosto, cioè a tenere divisa la sua vita privata dalla sua vita quotidiana,
05:07lavorativa.
05:08Max vive da solo in quel piccolo appartamento al 99 di Vicolo Santa Chiara. Si mantiene
05:14da solo e vive da solo dopo una convivenza di sei anni che ha interrotto due anni prima.
05:19Max vive da solo, è un single, anzi è il ritratto del single modello e come ogni single,
05:24come parecchi single italiani, torna spesso dalla mamma, con la quale ha un ottimo rapporto,
05:29rinsaldato dal fatto che la mamma, recentemente, ha avuto un infarto e questo fatto, questa malattia
05:34li ha avvicinati ancora di più.
05:35E lì è successo qualcosa di molto positivo per Massimo. Massimo con sua madre ha sempre
05:41avuto un rapporto, diciamo, conflittuale come hanno tanti ragazzi e invece durante la malattia
05:50della madre lui si è accorto di volere alla madre un bene immenso e mi disse che era molto
05:57felice, che nella disgrazia, cioè nel fatto che sua madre fosse stata male, in questa sua
06:02preoccupazione lui si era accorto che non solo lui voleva tanto bene alla madre, ma
06:06che anche la madre gliene voleva e gliel'aveva espresso. Guarda Massimo, in questo momento
06:12di malattia, in questo momento di bisogno mi accorgo che tu sei la persona che più mi sta
06:17vicino, che più mi aiuta. Quindi lui era contentissimo in questi giorni.
06:23Quel giorno, quel mercoledì 19 marzo, Max pranza a casa della mamma, poi una telefonata
06:29verso le 15 e 30, a chi non lo sappiamo. È un appuntamento, un appuntamento per la sera,
06:34forse una cosa importante, con chi non lo sappiamo. Però da quel momento la vita di
06:39Max cambia. È il destino, come nei romanzi di Patricia Heismith, il mistero che rompe all'improvviso
06:45nella vita di un uomo tranquillo. Perché Max il giorno dopo, giovedì 20 marzo, fa una
06:51cosa che non ha mai fatto prima. Non va al lavoro.
06:54Io la mattina avevo lavorato, dovevo poi fare anche dei verbali perché ero segretario di
07:01un concorso in quel momento. Siccome ultimamente Massimo a volte tardava, pensavo che fosse in
07:10ritardo, insomma. Quindi abbiamo aspettato, io e la mia collega, abbiamo aspettato fino
07:16alle 2, 2 e mezza. Allora ho aspettato un altro po', fino verso le 3, 3 e mezza, e poi
07:22ho telefonato a Massimo, insomma, e gli ho fatto una telefonata anche abbastanza arrabbiata.
07:26Mi ha risposto alla segreteria telefonica e gli ho detto, Massimo, noi ti stavamo aspettando,
07:31insomma, se c'è qualcosa che non va, dovevi telefonare, dovevi dircelo. Anche abbastanza
07:36arrabbiata perché era successa questa cosa a sua mamma, quindi pensavamo che sua mamma
07:41avesse avuto una ricaduta ed eravamo preoccupatissime, perché lo era anche lui preoccupato per sua
07:46mamma. Quindi abbiamo detto, va a finire che sua mamma sta poco bene, lui non ci ha pensato
07:51di avvisarci, però stavamo male. Il suo ex convivente, quello che è stato con lui 6
07:56anni, fino a 2 anni prima, va a casa a cercarlo. L'ultima volta che l'ha vista è stata la sera
08:01prima, verso le 7 e mezzo. Dovevano andare a teatro assieme, ma all'appuntamento Max si
08:07è presentato con un'altra persona, un ragazzo, Michele, o almeno così l'ex convivente ricorda
08:12di averlo sentito chiamare, e poi Max se n'è andato con Michele. Prima di andare a casa
08:18sua a cercarlo, l'ex convivente chiama una comune amica e gli chiede notizie di Max, ma
08:23no, neanche lei l'ha sentito. Non l'ha sentito neanche il fratello di lei, che è andato a cercarlo
08:27quel pomeriggio in ufficio. Allora l'ex convivente va a casa di Max e nota subito che le finestre
08:34del soggiorno hanno la luce accesa. Suona il campanello, ma non risponde nessuno. Allora
08:40chiama, perché a volte il campanello non funziona, ma non risponde nessuno. A questo punto l'ex
08:45convivente si preoccupa, va nel bar di fronte, il bar Vittoria, e telefona di nuovo alla comune
08:50amica e gli dice Max non risponde, sono preoccupato, adesso entro e vado a vedere. A quel punto
08:55prende una chiave che si trova nella finestra dentro il corridoio, dietro il cancello che
09:00è aperto, ed entra. Fabio sale, apre la porta ed entra nell'appartamento di Max. Nel soggiorno
09:12non c'è niente di particolare, niente di allarmante. I resti della cena, una bottiglia
09:16d'acqua, dei bicchieri, posaceni ripieni, niente di strano insomma, è il solito disordine
09:21da single. Invece no, perché qualcosa di strano c'è. In soggiorno manca lo stereo,
09:29c'è solo il mobiletto con le ante di vetro, vuoto. Fabio pensa ad un furto, si preoccupa,
09:33va in camera da letto e anche lì vede qualcosa di strano. A terra, tra il letto e l'armadio,
09:38c'è un mucchio di vestiti sotto un tavolino capovolto e con una gamba rotta, un disordine
09:42pazzesco che dà alla stanza un aspetto allucinante. Sul letto c'è la boccia che conteneva i pesciolini
09:47rossi, rovesciata. Scosta la coperta allora, pensando che Max sia lì a letto, ma Max non
09:52c'è. È sparito. Dov'è Max? Dov'è finito? Fabio cerca di riflettere, solleva il tavolino,
09:59sposta i vestiti e tocca qualcosa, qualcosa di freddo, qualcosa di gelido. La mano di Max.
10:05Qui il nostro caso si complica, si ora l'assurdo, diventa ghiacciante come un film del terrore.
10:10Max è morto, qualcuno lo ha ucciso e lo ha colpito con sei pugnalate, sei coltellate violentissime
10:14che lo hanno passato da parte a parte sfondandogli lo sterno e affondando la lama anche per 15
10:20centimetri. Non solo, prima di ucciderlo qualcuno lo ha picchiato perché Max ha dei
10:26lividi sul volto, ha un lividi sul costato e neanche uno più esteso, più profondo dietro
10:31la nuca. E non è tutto, c'è dell'altro. Perché sotto quel mucchio di vestiti che lo
10:36ricopre, sotto quel mucchio di panni, Max è vestito da donna ed è vestito in un modo
10:41strano, in modo brutto. Ha le scarpe col tacco calzate soltanto per metà, ha una calzamaglia
10:49blu che gli arriva soltanto sotto ai fianchi, ha una maglietta e poi ha un giacchetto a fiori.
10:56Accanto a lui, per terra, vicino alla testa c'è una parrucca castana e poi attorno alla
11:00vita ha una cintura di cuoio marrone che non serve a niente, che non tiene su niente.
11:04Perché? Max era omosessuale ma non era un travestito, non c'entra niente questo. Max
11:10non si sarebbe vestito così. Max si vestiva da uomo e anche con un certo gusto. E allora
11:14perché? E non è tutto, c'è un altro mistero. Ci sono i pesciolini, quei tre pesci che tenevano
11:21una boccia sopra il frigorifero. Anche i pesci sono stati uccisi, strappati, sventrati, con
11:27una furia incomprensibile che ne ha gettati due sul pavimento della camera da letto e uno
11:33in cucina. Perché? Com'è possibile che un impiegato modello del comune, una persona tranquilla,
11:38sensibile e colta, sparisca all'improvviso e venga ritrovata uccisa da sei coltellate,
11:43travestita da donna e immersa in una pozza d'acqua con due pesciolini morti. Ma ci sono
11:49altri misteri. Dall'appartamento di Max, lo sappiamo, è sparito allo stereo, strappato
11:54a forza dal mobiletto che è rimasto vuoto con le ante di vetro. È sparita anche la macchina
11:59di Max, una vecchia polo bianca, un po' scassata, che viene vista la sera dopo, il 21, girare
12:05con i fari spenti e poi viene ritrovata quattro giorni dopo, vicino a un campo nomadi, fuori
12:10città. C'è un'altra cosa, c'è una sveglietta quadrata che Max teneva accanto a letto. La
12:17sveglia viene ritrovata lì sul luogo del delitto, è saltata via la pila e le lancette
12:21sono ferme e indicano le 3.40. Potrebbe essere importante, potrebbe essere l'ora del delitto,
12:27può essere che durante la collotazione la sveglia è caduta e si è fermata. E invece
12:32no, perché c'è un ragazzo nell'appartamento di fronte che quella sera è in casa a guardare
12:36la partita. Ora il ragazzo verso le 22.40 si affaccia alla finestra dell'appartamento
12:42e vede qualcuno che non è Max, perché è di corporatura diversa, uscire di corsa dall'appartamento
12:47di Max con qualcosa di voluminoso tra le braccia, forse lo stereo, caricarlo sulla polo e poi
12:53partire sgommando. A quell'ora probabilmente Max è già morto. Lo stesso ragazzo, quello
13:06della partita, si affaccia altre due volte verso l'appartamento di Max. La mattina dopo
13:11verso le 5, quando nota che il cancello è chiuso e poi il pomeriggio verso le 3, quando
13:17invece il cancello è aperto. Ora c'è qualcuno che entra e esce dall'appartamento di Max quando
13:22Max è già morto. Non quadra. Una macchina che continua a girare anche quando dovrebbe
13:28essere stata già abbandonata da un pezzo. Cancelli che si aprono e si chiudono da soli.
13:33Una sveglia che continua a segnare le ore anche dopo che ha perso la pila. Questa roba
13:37da fantasmi, roba da film dell'orrore. Allora cambiamo. Trasformiamo questo racconto gotico
13:43in un romanzo di Patricia Cornwell, quella scrittrice che affida i propri intrecci alle certezze
13:48del medico legale. Il medico legale nel nostro caso è il professor De Fazio che conduce
13:54l'autopsia assieme ad alcuni colleghi. Cosa dice il professor De Fazio? Il professore,
14:01il medico legale, dice che Max è morto nella notte tra il 19 e il 20 marzo. Ora aiutiamo
14:08il medico legale. Cerchiamo di fissare meglio l'ora della morte. L'ultima persona ad aver
14:14visto vivo Max è il barista del bar Vittoria che l'ha visto alle 22.30 quando Max è entrato
14:20per comprare alcuni dolci. Il ragazzo dell'appartamento di fronte invece ha visto l'auto scappare via
14:28sgommando verso le 22.40. Possiamo presumere con un certo margine di probabilità che Max
14:35sia stato ucciso proprio in quel lasso di tempo, quei dieci minuti che vanno tra le 22.30 e le
14:4022.40. Ancora, il medico legale stabilisce che prima di essere stato ucciso Max è stato
14:46picchiato. Ci sono dei lividi sul volto, sulla fronte, vicino al naso. C'è una lunga escoriazione
14:52sul fianco sinistro e c'è un ematoma molto esteso dietro la nuca. Non ci sono altri segni
14:57di lotta. Non ci sono quelle ferite classiche, le ferite da difesa, per esempio sulle braccia.
15:02Soltanto quei lividi e quelle sei coltellate. Cos'è successo esattamente in Vicolo Santa Chiara
15:08al numero 99. Andiamo sul luogo del delitto assieme a un commissario della scientifica,
15:13Assilio Bozzi, e cerchiamo di capirci qualcosa.
15:19Abbiamo cercato di ricostruire più fedelmente possibile l'appartamento di Maxi Olio. Qui
15:24ci troviamo in una stanza che è molto simile a quella che era la sua cucina. Ora tu sei entrato
15:3024 ore dopo la scoperta del cadavere, assieme alla scientifica, in questo appartamento per
15:34sopra il luogo tecnico. Secondo te cosa può essere successo?
15:38Guarda, le premesse dell'omicidio nascono in questa parte dell'appartamento, in questa
15:42zona dell'appartamento e in modo più specifico in questa zona della cucina. I due si fronteggiano,
15:48parlano, scoppiano di verbio, probabilmente anche si insultano. A questo punto l'aggressore
15:53vuole umiliare, vuole irritare e forse anche minacciare Maxi Olio. Lo fa in maniera semplicissima.
15:59Infila il braccio dentro la boccia contenente i pesciolini ai quali Max era molto affezionato,
16:05cattura un pesciolino, lo scaglia sul pavimento, lo schiaccia e lo getta con disprezzo nella
16:12pattumiera. Cosa che Max non avrebbe mai fatto se fosse morto accidentemente a lui un
16:19pesciolino, di buttarlo via così brutalmente nella pattumiera. Ma a mio avviso no. Avrebbe
16:23avvolto, avrebbe sicuramente serbato maggior cura un pesciolino, una cosa molto amata.
16:27Era un regalo poi di un amico molto vicino. Quindi possiamo pensare che il pesciolino
16:32è stato buttato via e quindi forse ucciso prima dalla persona che stava con Max nell'appartamento.
16:37A mio avviso sì. A mio avviso sì. E dopo cosa è successo? Maxi reagisce, reagisce e l'aggressore
16:43lo colpisce, comincia a colpirlo, certamente in questa zona, con dei pugni. Questo ci viene
16:47dimostrato dalle vaste chimosi che troviamo nella parte destra del volto di Maxi Olio, all'altezza
16:54del sopracciglio destro e sul naso. Ricorda di questo particolare, la parte destra del volto
16:59di Maxi. E dopo cosa succede? Succede che Maxi è dolorante, impaurito, terrorizzato e tenta
17:05una via di fuga. In che modo? Infilando la porta e dirigendosi verso la camera da letto.
17:09Quindi scappa da questa parte verso la camera da letto. Esatto, fa questo percorso.
17:12In seguito dall'aggressore. Qui cosa succede? Ecco qua Maxi entra correndo, è terrorizzato,
17:19ferito, si gira un'ultima volta per guardare in faccia l'aggressore. A questo punto o cade
17:24sullo slancio o viene colpito nuovamente, piomba pesantemente sul tavolino, abbatte una
17:31gamba dello stesso, cade e sbatte violentamente il capo contro la parete e rimane qui privo
17:37di sensi. Poi cosa succede? L'assassino non può permettere che Maxi rinvenga e lo denunci.
17:44Maxi ritorna in cucina, sceglie il coltello, ritorna in camera da letto, si china su Maxi
17:50Iorio e infligge sei violentissime coltellate. Quindi Maxi atterra, è inerme, è inerte, è
17:56svenuto e riceve le violente coltellate. Però ci sono tre cose che non quadrano ancora, che
18:00non funzionano. Una è tutta questa confusione, tutto questo mucchio di vestiti che è stato
18:05gettato in mezzo alla stanza a comprire completamente il corpo di Max. Un altro è come è vestito
18:10Max, non si vestiva così, non in quel modo. E un altro particolare è la boccia dei pesciolini
18:15trovata sul letto. Perché?
18:16Il primo motivo ha avuto bisogno di cercare un abbigliamento per sé, è sporco di sangue,
18:22deve copirsi nella previsione di un'uscita dall'appartamento, quindi in strada. E poi
18:28ha voluto inscenare un omicidio a scopo di rapina.
18:32E i vestiti di Max?
18:33La vestizione di Max, Carlo ti dico subito, per me è una vestizione postizia. Questo
18:37mi viene confermato da diversi elementi. Le scarpe, la calzamaglia e la cintura. Le
18:42scarpe sono calzate in malo modo. La gamba destra di Max punta decisamente verso l'armario,
18:47esattamente. La calzamaglia è indossata in maniera assolutamente tozzinata, non è possibile.
18:52E la cintura, cosa ci fa? La cintura torna alla vita di Max. Questo mi fa pensare che l'assassino
18:56abbia usato la stessa, quindi a modo di verricello, per sollevare il corpo del povero Max.
19:02E poi vestirlo.
19:03E calzare, ecco, e agevolare la vestizione, sempre postizia.
19:07E la boccia con i pesciolini rossi?
19:09Anche questo elemento fa parte della messiscena. L'assassino prima pugnala, poi vuole dare
19:14la sensazione di un delitto passionale, probabilmente anche lo è, ritorna in cucina,
19:22prende la boccia e riversa il contenuto della stessa sul corpo di Max.
19:27Troveremo i pesciolini e nessuna impronta sulla boccia.
19:35Perché dici questo? Non potrebbe essere avvenuto in un modo diverso? Prima ha versato il contenuto
19:39dei pesci, magari litigando, e poi ha ucciso Max con le coltellate.
19:42Penso proprio di no, perché qua abbiamo del, ecco, uno schizzo ematico che presenta
19:48dei chiari segni di diluizione, di anacquamento per dirla in maniera più semplice.
19:54Questo mi fa pensare, mi dà la certezza che Max sia stato prima pugnalato e dopo sul suo
19:59corpo sia stata riversata l'acqua.
20:01Ho capito. Quindi boccia dei pesci, i vestiti, l'acqua dei pesciolini rovesciata, Max travestito
20:06e prima ancora Max svenuto che viene colpito da queste sei coltellate violentissime.
20:12A questo punto viene da chiedersi, dov'è finito il coltello che ha ucciso Max Iorio?
20:15È in cucina, richiamoci in cucina, andiamo.
20:18Noi ritrovammo il coltello, ecco, incastrato qua nella serpentina del frigorifero, è un
20:29coltello simile a questo, con la lama ricurva verso sinistra.
20:35Perché era così piegato?
20:36Ma per una ragione molto semplice, pensa, cioè l'assassino aveva la necessità di portare
20:41via il coltello dall'appartamento, quindi in che modo?
20:45Doveva spezzarlo, farne due parti e probabilmente infilarselo in tasca.
20:49Però la lama offrì più resistenza al previsto, si piegò ma non si ruppe, non si spezzò.
20:55Ecco, e quindi l'assassino si ritrova con questa, con quest'arma falciforme.
21:00E che se ne fa? Dove la mette?
21:01Non può metterla in tasca, non sotto la giacca.
21:04E quindi deve ricorrere a questo espediente, nascondere la lama.
21:08Ecco, questo era forse il modo più intelligente.
21:10Non può essere diversa la spiegazione, non può essere che la lama sia piegata, perché
21:16lui ha colpito con tanta violenza da piegare la lama?
21:20Assolutamente no, e questo ci ha dimostrato dei tramiti, che sono poi il viaggio che la
21:24lama percorre all'interno dei tessuti, quando viene proprio conficcata nel corpo della vittima.
21:31Certo, quindi le ferite erano dritte in sostanza, le ferite con una lama dritta.
21:35Ci sono state delle impronte sul coltello?
21:38Sul coltello no, sono state tutte accuratamente ripulite.
21:41Come sono state ripulite, sono state cancellate tutte le tracce all'interno dell'appartamento.
21:44Tutte le tracce tranne una.
21:46Guarda, è anche molto importante.
21:48Qua la fretta e propriamente anche l'agitazione tradisce l'assassino.
21:52Questo è l'ultimo atto che lui compie prima di andare via.
21:55Quindi strappa via con violenza un elemento, più elementi dello stereo, e si ferisce.
22:00Tanto che noi ritroviamo delle gocce di sangue, qua sul ripiano del rack.
22:05Certo, quindi almeno una traccia l'assassino la lascia, il sangue.
22:09La lascia, ma non è l'unica.
22:11Ti ricordi le chimosi sulla parte destra del corpo di Max Iorio?
22:14Ecco, questo è un particolare molto importante.
22:17Tu sei destrorso, no? Prova a colpirmi con la destra.
22:19Farei così.
22:20Così.
22:21Quindi offenderesti quale parte? La mia parte sinistra.
22:23Certo.
22:24Colpisciami con la sinistra.
22:25E colpirei infatti la parte destra.
22:27Ecco, offenderesti la mia parte destra.
22:28Quindi possiamo pensare che molto probabilmente l'assassino era Mancino.
22:34Nei romanzi di Patricia Cornwell c'è una donna a fare le indagini.
22:39E anche in questo caso gli investigatori sono soprattutto donne.
22:43C'è una giovane donna emiliana, il sostituto procuratore che coordina le indagini, la dottoressa Elena Vezzosi.
22:49E poi c'è una giovane donna poliziotto, solare, molto simpatica, che si chiama Maya.
22:53Lavora alla squadra mobile e lavora assieme ai colleghi della squadra mobile e agli agenti della polizia giudiziaria.
22:58Gente in gamba che sa fare le indagini.
23:02Non dimentichiamo che da quegli uffici sono uscite le soluzioni di molti casi importanti, come quello della Uno Bianca.
23:08Ora, la dottoressa Vezzosi, Maya e gli altri poliziotti scartano da subito l'ipotesi di un furto.
23:16Certo, c'è un armadio aperto e rovistato e c'è uno stereo scomparso.
23:19Però lo stereo non ha il valore sufficiente a giustificare un omicidio di quel genere.
23:25E poi il ladro, il presunto ladro, non si è certo comportato come un topo d'appartamento.
23:31Ruba lo stereo e poi lo carica nella macchina di Max.
23:34Macchina che è dovuta andare a prendere lontano.
23:36E che ha dovuto lasciare con le frecce accese, con le luci di posizione, per un lungo periodo dentro il vicolo.
23:44Che è un vicolo di passaggio, che quindi è ostruito con grave rischio.
23:47E poi, cosa fa questo ladro?
23:50Ripulisce tutto.
23:52Le impronte, ripulisce la macchina, ripulisce il coltello.
23:55Ripulisce anche la boccia dei pesciolini che ha rovesciato sul letto di Max.
23:59Non quadra, non è possibile, non è un furto.
24:02L'assassino è una persona che conosceva Max.
24:05E conosceva molto bene lui e anche casa sua.
24:07Massimo era una persona in grado di vedere chi entrava, di soppesarlo benissimo.
24:14e andava molto al di là di un'intuizione comune, insomma.
24:20E quindi io a queste cose così dell'occasionale, del fatto che ci credo poco.
24:26Secondo me era una persona che lui conosceva, o che comunque aveva conosciuto,
24:30e che gli aveva dato fondati motivi di fiducia.
24:32altrimenti in casa non lo avrebbe fatto entrare.
24:36Per un momento, un momento solo, le indagini si orientano nel mondo della prostituzione.
24:41Pensano a un delitto a sfondo sessuale.
24:43C'è quel travestimento, che potrebbe far pensare ad un incontro occasionale.
24:47Ma non funziona, non quadra.
24:49Max non era un travestito, non frequentava quel mondo, non batteva il marciapiede.
24:54E poi, la polizia, durante le perquisizioni, non trova né trucchi né cosmetici in casa di Max.
24:59Gli unici abiti femminili che trova sono quelli che è addosso,
25:02che appartengono ad una sua amica, che ha vissuto in quella casa un po' di tempo fa.
25:06Non quadra, non funziona.
25:08Quel vestito gliel'hanno messo.
25:10Ma come?
25:12Perché il cadavere di Max, lo dicono le tracce di sangue, non è stato spostato.
25:19Le indagini comunque si concentrano su due piste.
25:22Un omicidio passionale, una persona che Max non voleva e che aveva respinto.
25:25Oppure, una persona che non poteva confessare la relazione con Max.
25:30Un rapporto, insomma, iniziato o finito malissimo.
25:33Max era una persona amabile, molto sensibile, ma anche dotata di una pungente ironia.
25:39Nasce una lite, nasce una collutazione, Max viene ucciso
25:43e poi questa persona si scatena su quello che Max ha di più caro, i pesciolini rossi.
25:48Può essere.
25:49E lo stereo, lo stereo scomparso, un tentativo di depistaggio.
25:54Un modo per far credere ad un furto.
25:56Sì, però, con la macchina di Max, quella macchina parcheggiata lontano.
26:01Oppure, Max frequentava brutta gente, un brutto giro.
26:06Max, lo dicono le amiche, ultimamente era un po' diverso.
26:10Da quando aveva interrotto la sua relazione, quella vecchia relazione di sei anni, era cambiato.
26:15Massimo ultimamente stava male, male psicologicamente, molto male.
26:21E si vedeva anche fisicamente.
26:25Aveva una pelle, era pieno di bugni in faccia, degli sfoghi proprio cutanei.
26:33E mi diceva Carla sto male psicologicamente.
26:37E gli dicevo, Massimo vatti a far aiutare, vai da uno psicologo, hai tante amiche psicologhe.
26:41Io so che tu non puoi andare da loro, ma fatti consigliare da loro.
26:44Fatti in qualche modo aiutare.
26:45Sì, adesso ci vado, ci vado, però ancora non si sentiva pronto.
26:50Sentiva il bisogno di fare qualcosa per questa sua situazione, per questo suo male di vivere, tra virgoletto lo chiamo così.
26:58Però che io sappia non c'era riuscito.
27:02Qualche cosa deve essere successo nella sua vita, cioè un cambiamento ci deve essere stato.
27:07Non so quale possa essere stato questo cambiamento.
27:14Però ecco, sicuramente qualche cosa deve aver conosciuto persone, sentito, cioè fuori dall'ambiente che frequentava normalmente.
27:23Anche secondo me fuori dalle sue amicizie.
27:26Oppure deve aver sentito, visto qualche cosa che non doveva vedere.
27:30Forse aveva visto qualcosa che non doveva, o forse aveva in casa qualcosa che non voleva più.
27:37C'è una sua amica che racconta alla polizia che qualche giorno prima, preoccupato, Max le aveva detto,
27:43ho fatto una cosa che se mi va male mi ammazzano.
27:46E se fosse questa la ragione?
27:47Se avesse avuto qualcosa in casa, nascosto magari nello stereo, ed ecco perché bisognava portarlo via con tutto quel rischio.
27:54E il travestimento?
27:56Un tentativo di depistaggio.
27:58Un modo per far pensare ad un incontro occasionale, quando invece l'assassina è un criminale professionista.
28:03E uccide Max con quell'arma improvvisata, come quel coltello da cucina piegato come una falce.
28:08E poi fugge con la macchina di Max e se la tiene per quattro giorni.
28:11Questo non è più un romanzo di Patricia Cornwell, questo è un romanzo di John Dixon Carr, un maestro della camera chiusa.
28:19Una di quelle storie in cui sembra di avere la soluzione che quadra tutto, poi arriva un particolare,
28:23la si guarda da una prospettiva diversa e cambia tutto.
28:27Lo stereo, la macchina, il travestimento.
28:30È un caso che cambia a seconda dell'angolazione da cui lo si guarda.
28:34Come la città in cui si svolge, una città molto particolare, Rimini.
28:41La città in cui si svolge, una città molto particolare, Rimini.
29:11Non è come le altre città.
29:13A pensarla così come la si pensa di solito, come la si ricorda dalle cartoline e dagli articoli sui giornali,
29:19questa è una città di mare, anzi, è la città più città di mare che ci sia.
29:24È una città di spiagge colorate, organizzate e larghissime, affollate di bambini, mamme, bagnini, studenti in vacanza, pensionati, impiegati e tedeschi,
29:31che arrostiscono al sole, unti d'olio e di sabbi incandescenti.
29:36È una città di pedalò, di gelati, di prendisole e canottiere che sciamano impazziti e sudati sulle passerelle di cemento dei bagni,
29:43sui marciapiedi sabbiosi del lungomare, più indietro, sui viali interni,
29:47ad ingolfare alberghi e pensioni, negozi, ristoranti e discoteche,
29:50con una frenesia allucinata e luminosa che dura tutti i giorni e tutta la notte,
29:54come a Los Angeles, come a Las Vegas, come sulla costa della California,
29:58e sembra che non debba smettere mai.
30:05Perché anche Rimini non è quello che sembra.
30:09Questa è una città che cambia a seconda del momento in cui la guardi, e cambia in fretta,
30:13perché basta chiudere gli occhi per un attimo ed è già diversa, è già un'altra cosa.
30:16È una città che si gonfia, che si ingrandisce in un gioco magico di pieni e di vuoti,
30:21come dentro un calidoscopio.
30:23L'estate è una metropoli di un milione e mezzo di abitanti.
30:26D'inverno è una cittadina di provincia di 150.000 anni.
30:30D'inverno è una città fantasma di spiagge deserte, di negozi chiusi,
30:35di pensioni serrate e di alberghi in letargo.
30:37D'inverno, ma solo cinque giorni alla settimana e solo di giorno,
30:42perché le notti del fine settimana torna ad essere una metropoli,
30:44illuminata, rumorosa, intasata e frenetica.
31:01Rimini è una città con due cuori, uno in estate e uno in inverno.
31:05Uno grande e uno piccolo, da paese di mare.
31:08A Rimini, vicino al porto, si attraversa un ponte costruito dai romani
31:11e si entra in un borghetto che ha un muro coperto dai soprannomi dei vecchi pescatori.
31:16A Rimini, chiedi Marina Centro, dice mi sono trasferito a Bellaria,
31:20oppure ho sposato una di Bella Riva o di Miramare, come se fossero posti diversi, lontani.
31:26E invece sono solo cartelli lungo un viale tutto uguale, di bagni, alberghi e negozi,
31:30che parlano la lingua dei turisti, lo svedese prima, poi il tedesco e adesso il russo.
31:35Ma per chi sta qui, Rimini è ancora la cittadina dei vitelloni e di Amarcord,
31:41quella di Fellini e della nebbia che fa perdere il portone di casa,
31:44quella dei vicoli stretti del centro e di quelli umidi del porto,
31:48dei moli che spariscono nel buio,
31:50dei vecchi bagnini che tirano la rete sulla spiaggia con il mare alle ginocchia
31:54e mettono il pesce sulla griglia la sera, dietro le cabine dei bagni,
31:58del faro che da 50 anni si vila sempre nello stesso modo.
32:05A Rimini, come in tutta la riviera romagnola, da Ravenna a Cattolica,
32:13basta una strada a dividere due mondi.
32:16Da una parte una campagna ancora arcaica e misteriosa
32:18e dall'altra la Las Vegas della costa est,
32:21la mecca allucinata e insonne del popolo migratore della notte,
32:24che arriva da tutta l'Italia e arriva per divertirsi qui, sulla riviera, a Rimini.
32:30In macchina, con treni e autobus speciali, affollati come tradotte,
32:33intasati sulle arterie del lungomare che pompano gente nelle bocche spalancate
32:37di più di 200 discoteche, balere, night e disco pub.
32:40Poi arriva il giorno, arriva l'inverno e tutto scompare, svanisce, assorbito dalla nebbia,
32:54come un fantasma.
32:55Ma qui non abbiamo un fantasma.
33:00Abbiamo una persona in carne ed ossa capace di vibrare quelle sei violentissime coltellate.
33:04E abbiamo una persona su cui sappiamo tante cose,
33:07perché da quella macchia di sangue lasciata sul mobiletto dello stereo,
33:11possiamo ricavare il DNA, che è il codice genetico che c'è in ogni cellula
33:15e che ognuno di noi ha diverso da ogni altro individuo, come le impronte digitali.
33:19Ora il DNA di questa macchia di sangue lasciata sull'anta del mobiletto
33:23dice che a tagliarsi, rubando lo stereo, è stato una persona di sesso maschile
33:28dell'età di circa 30 anni.
33:32Uniamo questa informazione a quell'altra segnalazione,
33:35quella dell'ex convivente di Max,
33:37che ricorda di averlo incontrato la sera del delito alle 7 e mezzo
33:40assieme ad un ragazzo dall'età di 25-30 anni,
33:45dalla carnagione scura, dai capelli corti e ricci,
33:48l'accento meridionale e gli occhi di taglio orientale.
33:52Michele, lui ricorda di averlo sentito chiamare.
33:55Ora forse Michele non è l'assassino,
33:57forse Michele se n'è andato prima che Max morisse.
34:00Però allora in quel caso è molto importante,
34:02perché è l'ultima persona ad aver visto Max vivo.
34:06Chi è Michele? Che faccia ha?
34:11Fabio, l'amico di Max Iorio,
34:13ricorda di aver visto Max la sera del delito,
34:16verso le 19-30, in compagnia di una persona.
34:19È molto importante questo,
34:20perché questa persona, che lui ricorda vagamente,
34:23si chiamasse Michele, questo Michele quindi,
34:26potrebbe essere o l'ultima persona che ha visto Max vivo,
34:28oppure anche l'assassino.
34:30Qualche tempo dopo Michele viene qui in questo studio,
34:32davanti a questo computer con un poliziotto,
34:34e fornisce i dati di quello che si ricorda
34:36della faccia di Michele.
34:38Cosa avete fatto con questi dati?
34:39Ma ricordo che i dati offerti dal testimone
34:44furono abbastanza precisi.
34:45Tanto è vero che l'identikit che noi costruimmo
34:50risultò abbastanza buono.
34:53Ricordo che il testimone parlò di occhi molto allungati,
34:58di tipo orientale,
34:59di una carnagione olivastra,
35:01di iamenti tutto sommato regolari,
35:03un viso non molto lungo,
35:05abbastanza compresso,
35:06e dei capelli molto molto corti.
35:08Tanto che si pensò
35:10che si potesse trattare di un militare.
35:13Ecco, questo quindi potrebbe essere il volto di Michele.
35:16Quanto è attendibile una ricostruzione di questo genere?
35:19L'attendibilità dipende sempre
35:21dalla quantità e qualità dei dati
35:22che vengono forniti dal testimone.
35:24Considero che il testimone è sempre una persona
35:26bene o male in stato di shock,
35:28quindi che ha assistito a un avvenimento traumatizzante.
35:30Ma noi abbiamo avuto la sensazione
35:32che al testimone, a Fabio,
35:36fossero rimasti abbastanza impressi
35:37gli elementi del fantomatico Michele.
35:40Tanto che l'identikit è preciso,
35:44è caratteristico, insomma.
35:46Quindi questo potrebbe essere Michele,
35:47potrebbe essere il suo volto.
35:49Col volto di Michele, voi, cosa avete fatto?
35:51Ma innanzitutto abbiamo mandato il computer
35:52a caccia delle foto segnaletiche contenute
35:54all'interno della memoria.
35:56Quindi abbiamo tentato di confrontare
35:59l'identikit con i volti
36:01contenenti dei elementi fisiosomatici analoghi
36:04di pregiudicati.
36:06Molto spesso, già a questo livello,
36:07la ricerca è fruttuosa.
36:09E in ogni caso facciamo la diffusione
36:11a livello nazionale,
36:12presso questure, commissariati
36:14e altri gabinetti regionali di polizia scientifica.
36:17E in questo caso?
36:18Purtroppo la ricerca non dette
36:20nessun esito positivo.
36:22Quindi Michele, forse l'ultima persona
36:24che ha visto Max, forse l'assassino,
36:26per adesso resta un volto su una fotografia.
36:29Resta solamente un volto, esatto.
36:32È come avere una carta di identità
36:34con la foto e anche le impronte genetiche sotto.
36:37Impronte genetiche non digitali,
36:38ma è lo stesso.
36:39Però è come avere una carta di identità completa
36:41a cui manca il nome e l'indirizzo.
36:44La dottoressa Vezzosi e Maia
36:46lo cercano questo Michele
36:47e lo cercano con tenacia.
36:50E lo cercano tra le ultime persone
36:51che Max aveva conosciuto.
36:53Ricordate quell'inquietudine,
36:55quel male di vivere,
36:55quell'ansia che può portare anche a perdersi un po',
36:58a cui accennavano le amiche di Max.
37:00Ecco, ultimamente Max aveva avuto
37:02molte relazioni molto brevi.
37:04Aveva un rapporto molto tormentato
37:06con un ragazzo più giovane di lui.
37:08Un rapporto strano
37:09che a volte sfociava in litigi molto violenti.
37:12Aveva ospitato in casa gente strana,
37:14teppisti estivi,
37:15teppisti estivi, così li chiamava la gente del vicinato.
37:19Ragazzi che arrivavano e venivano,
37:21come tanti ne arrivano d'estate a Rimini.
37:23Aveva ricevuto telefonate strane,
37:25gente che chiama e poi riattacca,
37:27minacce nella segreteria telefonica.
37:29C'era stata anche una telefonata
37:31ad un'amica della madre di Max
37:33che diceva che Max era morto,
37:34investito da un camion.
37:36E poi c'era stata anche una lettera anonima
37:38che dopo la morte di Max
37:39arriva alla polizia
37:40e che dice di sapere con certezza
37:43una pista
37:44con cui trovare l'assassino di Max.
37:49Bucchi nell'acqua.
37:51Maya, la giovane poliziotta,
37:53va fino a Napoli
37:54per seguire la pista dei ragazzi di passaggio,
37:56ma è un vicolo cieco.
37:57I ragazzi si rivelano soltanto essere davvero
38:00dei tempistelli estivi
38:01con un piccolissimo giro di stupefacenti.
38:04Ammettono anche di averle fatte loro
38:05le telefonate a Max
38:06soltanto per tormentarlo
38:07e per quella sera comunque hanno un alibi.
38:10Anche la pista delle telefonate mute,
38:12la persona che chiama e poi riattacca,
38:15anche quella,
38:15si rivela un buco nell'acqua.
38:17Viene rintracciata una persona che confessa.
38:20È una specie di wire dell'udito,
38:22una persona che chiama Max
38:23soltanto per sentirne la voce
38:24e non lo conosce neanche,
38:25ha avuto il suo numero di telefono
38:27da un'altra persona.
38:28Anche lui ha un alibi
38:29e il fatto che abbia telefonato a Max
38:31proprio nel periodo in cui
38:32in questo è stato ucciso
38:33è soltanto una coincidenza.
38:36A proposito di coincidenze,
38:38ce n'è un'altra che riguarda il telefono.
38:40L'unica telefonata importante,
38:42l'unica telefonata che serve,
38:44è quella delle 15.30.
38:46Ricordate, Max è a casa di sua madre
38:48il giorno in cui è stato ucciso
38:49e a pranzo da sua madre
38:51si alza e telefona alle 15.30.
38:54A chi telefona?
38:56Ecco, per saperlo
38:57basterebbe fare un controllo molto semplice.
38:59Con i vecchi telefoni questo non si può fare,
39:02ma con i nuovi
39:02basterebbe guardare la centralina
39:04e vedere quali sono gli ultimi 20 numeri
39:07che sono rimasti registrati
39:08chiamati da quell'utenza telefonica.
39:11Ora, la zona in cui abita la madre di Max
39:15è passata dal vecchio sistema telefonico
39:17al nuovo, molto recentemente.
39:20Sapete in che giorno?
39:21Il 20 marzo,
39:22esattamente il giorno dopo
39:23che Max ha fatto quella telefonata.
39:26Peccato, perché le frequentazioni di Max
39:29sono molto importanti.
39:30Era una persona socievole,
39:32capace di essere al centro di relazioni,
39:34di amicizie,
39:35di persone che non si conoscevano tra loro.
39:37Questa è un po' la caratteristica di Rimini.
39:39Rimini è un porto di mare
39:40e le discoteche sono le sue navi.
39:42Tra le tante che Max frequentava
39:44ce n'è una, i classic.
39:46Paola De Martis
39:47ha intervistato per noi il proprietario,
39:49Paolo Dettoni.
40:06Che cos'è i classic?
40:08Ma i classic dopo dieci anni
40:12è un po' il feudo gay,
40:15il più grosso circolo arci
40:19che c'è in Europa.
40:20Perciò dopo dieci anni
40:22penso che si sia consolidato
40:24come un feudo appunto
40:27dell'omosessualità italiana e europea.
40:30La Rimini trasgressiva,
40:32la Rimini che fa tendenza,
40:34come vive l'omosessualità?
40:35Ma, bene, diciamo che ci sono
40:39dei locali etero
40:41che vivono con l'allegria
40:44dei gay e viceversa.
40:48L'omosessualità viene vissuta
40:50in una maniera forse diversa
40:53da altre città italiane,
40:54in una maniera molto più simpatica,
40:56non dico al 100% accettata,
40:59ma un buon 80%.
41:00E allora come mai
41:02si può trovare anche qui a Rimini
41:05molta resistenza
41:06a parlare dell'omosessualità?
41:09La resistenza da parte
41:11del mondo etero,
41:13questa è una cosa possibile,
41:15perché tutti quanti cercano
41:16di non affrontare il problema.
41:19E reticenza per quanto riguarda
41:20il mondo gay,
41:22questo no,
41:23questa è una cosa non buona.
41:24Cioè tutti quanti dovrebbero cercare
41:26di poter non avere nessuna umiltà,
41:29avere un po' più di coraggio.
41:30Ci sono dei delitti
41:32che vengono magari
41:34non resi trasparenti
41:37proprio perché c'è gente
41:38che sa e non parla.
41:41C'è ancora una vergogna
41:41che ci sarà per tanto tempo ancora,
41:44questo è logico.
41:45In Italia siamo tutti quanti
41:47la tillover, no?
41:48Se fosse un giallo
41:55a questo punto
41:55ci sarebbe il momento
41:56delle ipotesi.
41:58Vediamole allora
41:58con le certezze che abbiamo.
42:01Quella sera
42:01di mercoledì 19 marzo
42:03Max è in casa
42:04con una persona di cui si fida.
42:07È una persona di sesso maschile
42:08di una trentina d'anni
42:09forse mancino.
42:11Chiamiamolo anche noi Michele
42:12per comodità.
42:13Max e Michele
42:14sono arrivati
42:15in quell'appartamento
42:15in via Santa Chiara
42:16con l'auto di Max
42:17perché poi è con quella
42:18che il nostro Michele
42:19dovrà andarsene
42:20dopo l'omicidio.
42:22Sono da soli in casa,
42:24parlano,
42:24bevono soprattutto
42:25quel whisky
42:26delle grandi occasioni
42:27che Max tirava fuori
42:28soltanto per gli incontri importanti.
42:31Non hanno rapporti sessuali
42:32e l'autopsia dirlo.
42:34Verso le 22.30
42:35Max esce
42:36e va a comprare
42:37dei dolci
42:37al bar Vittoria.
42:39Poi però
42:39succede qualcosa.
42:42La persona che è con lui
42:43il nostro Michele
42:45potrebbe essere lì
42:46per una relazione sessuale.
42:48Però qualcosa va male.
42:49Max non vuole fare qualcosa
42:50oppure lui, Michele
42:52a tirarsi indietro.
42:54Nasce una lite.
42:55Max risponde
42:56con quel suo tono tagliente
42:57e lui, Michele
42:58se la prende
42:59con i pesciolini rossi di Max
43:00ne prende uno
43:01lo uccide
43:02lo butta per terra
43:02lo calpesta
43:03e lo butta nella pattumiera.
43:05A quel punto
43:06Max reagisce.
43:07Scatta.
43:08L'uomo lo prende a pugni
43:09Michele lo insegue
43:10fino alla camera da letto
43:11Max cade
43:12batte la testa
43:13e sviene
43:13ecco
43:15a questo punto
43:16scatta
43:17nella mente di Michele
43:18la necessità
43:20la certezza
43:21di dover fare qualche cosa
43:23si sente perduto
43:24probabilmente
43:25in una strana posizione
43:26per cui non può confessare
43:27quella strana relazione
43:28con Max
43:29magari è sposato
43:30magari è una persona
43:31di una certa posizione
43:32teme che Max
43:33riprendendo i sensi
43:34si arrabbi
43:35e lo denunci
43:36e allora che cosa fa?
43:38Va in cucina
43:38prende quel coltello
43:40torna in camera di Max
43:42e lo uccide
43:42e poi fa alcune cose
43:44alcune cose
43:45da conoscitore di gialli
43:47si potrebbe dire
43:48ripulisce tutte le impronte
43:50le impronte sul coltello
43:52le impronte sulla macchina
43:53quando se ne va
43:54ripulisce tutto
43:55anche le impronte
43:56sulla boccia dei pesciolini rossi
43:58e poi depista
43:58fruga nell'armadio
44:00alla ricerca di abiti femminili
44:01con cui travestire Max
44:02e per farlo
44:03si aiuta con quella cintura
44:05quella cintura
44:05che gli lega attorno al corpo
44:07per poterlo sollevare più agevolmente
44:09e riuscire a travestirlo
44:10senza cancellare
44:11le tracce di sangue
44:12poi fa un'altra cosa ancora
44:14prende il coltello
44:15il coltello con cui lo ha ucciso
44:17e cerca di piegarlo
44:18per trasportarlo meglio
44:19per portarlo via
44:19ma non ci riesce
44:21e quindi lo abbandona
44:22e poi fa un'altra cosa
44:24un'altra cosa ancora
44:25questo è davvero
44:26intenditore di gialli
44:27vi ricordate quella sveglietta?
44:29quella sveglietta
44:30che segnava le 3.40?
44:32ecco forse
44:33forse
44:33lui prende quella sveglia
44:35segna le 3.40
44:36segna l'ora in cui
44:37lui ha un alibi perfetto
44:39e ne sfila la pila
44:40lasciando che lei
44:41segni per sempre
44:41quell'ora lì
44:43però
44:45qualcosa di stupido
44:47lo compie
44:47qualcosa di inutile
44:49ruba lo stereo
44:50correndo tutto quel rischio
44:51certo quello è l'unico modo
44:53per far pensare
44:54ad un incontro occasionale
44:55con un balordo
44:55mentre invece lui
44:56Max lo conosce bene
44:57a quel punto
45:00è costretto anche
45:02a portarsi via la macchina
45:03e la nasconde in un luogo sicuro
45:05per ripulirla
45:05ma il luogo non è sicuro
45:06è costretto a spostarla
45:07ecco perché la vedono
45:08poi finisce di ripulirla
45:10e la abbandona
45:10probabilmente
45:12fa anche qualcos'altro
45:13probabilmente
45:15ha la possibilità
45:16di entrare e uscire
45:17grazie a quelle chiavi
45:18dalla casa di Max
45:18per cui lo fa
45:20entra ed esce
45:20per cercare qualcosa
45:22per cancellare qualche impronta
45:23cercare qualcosa
45:24che ha dimenticato
45:25e l'ultima volta che esce
45:27dimentica il cancello aperto
45:28può essere
45:31ma facciamo anche
45:33un'altra ipotesi
45:34un'ipotesi diversa
45:35Michele è un brutto tipo
45:37un criminale
45:38uno spacciatore
45:39Max è rimasto coinvolto
45:40in qualcosa di sporco
45:41magari involontariamente
45:43forse solo per fare
45:44un piacere a qualcuno
45:45comunque ha qualcosa
45:47nello stereo
45:47e quella sera
45:48si sono incontrati
45:49proprio per discutere
45:50di questo
45:50qualcosa però va storto
45:53Max fa marcia indietro
45:54magari
45:55non vuole più tenersi
45:56quelle cose nello stereo
45:57magari minaccia
45:58di denunciare Michele
45:59e allora Michele reagisce
46:01gli fa vedere
46:01quello che gli succederebbe
46:02prende un pesciolino
46:03lo uccide
46:04lo calpesta
46:05e lo butta dentro
46:05la patumiera
46:06Max reagisce
46:08e da lì continua
46:09tutto il resto
46:10come da copione
46:11la lite
46:12i pugni
46:13le coltellate
46:14e poi
46:15tutto il depistaggio
46:16per far pensare
46:16a un'altra cosa
46:17il travestimento
46:18la boccia
46:19con i pesciolini rossi
46:20tirata addosso a Max
46:21per far pensare
46:22ad un'altra cosa
46:23un delitto passionale
46:24per esempio
46:24e poi
46:25tutti gli altri depistaggi
46:26il coltello
46:28la sveglietta
46:29le impronte
46:30ma soprattutto
46:31quello stereo
46:32da portare via
46:33quello stereo
46:34che non si può lasciare lì
46:35che non si può smontare
46:36lì per lì
46:36e che non si può assolutamente
46:38lasciare in quella stanza
46:39perché poi
46:40i cani
46:41fiuterebbero quello
46:41che c'era nascosto dentro
46:42può essere
46:44può essere tutto
46:46sono ipotesi che reggono
46:47ma sono ipotesi
46:48a cui mancano ancora
46:49due cose
46:49due elementi
46:50una seconda persona
46:52quella persona
46:53che sicuramente
46:54va a prendere il nostro Michele
46:55quando abbandona la macchina
46:56fuori città
46:57vicino al campo nomadi
46:58dov'è quella persona?
46:59chi è?
47:01e poi naturalmente
47:02ma anche il nostro Michele
47:03questa persona di sesso maschile
47:05sui 30 anni
47:05forse mancina
47:06che ha lasciato
47:07un segno indelebile
47:08sul mobiletto
47:09dello stereo
47:10che ha lasciato la firma
47:11il DNA
47:11ecco
47:13se fosse un giallo
47:15a questo punto
47:16ci sarebbe il nome di qualcuno
47:17ci sarebbe una persona
47:18da inchiodare
47:19con quella prova del DNA
47:20però qui siamo nella realtà
47:22le indagini sono sempre
47:23molto più difficili
47:24nella realtà
47:25che nei gialli
47:26e chi è Michele
47:27per adesso
47:27non lo sappiamo
47:28appuntamento a martedì prossimo
47:31alla stessa ora
47:32su Rai 2
47:32per un nuovo mistero
47:34grazie a tutti
48:04grazie a tutti
48:34grazie a tutti
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