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  • 6 settimane fa
Appuntamento con la Settimana di Money.it, la rassegna degli articoli più interessanti apparsi sull'area Premium di Money.it. Ampia rassegna dei principali temi internazionali, politici e finanziari insieme ad Guido Salerno Aletta.
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Novità
Trascrizione
00:00buona giornata amici di
00:02morio.it eccoci con la nostra
00:03rassegna settimanale degli
00:05articoli più interessanti a
00:06farsi nell'area premium come
00:08sempre in descrizione i link
00:10di riferimento con noi quest'oggi
00:11una delle firme Guido Salernaletta
00:13ciao Guido buongiorno Fabio un
00:15saluto a tutti e allora
00:17analizzeremo in particolare tre
00:19tuoi articoli che tra l'altro
00:21ci portano proprio nella
00:23stringente attualità e partiamo
00:25dal fronte ucraino eh un'
00:28Ucraina divisa o smembrata lo
00:30vedremo come la Germania
00:31Germania del 45 e poi c'è il
00:33ruolo dell'Italia e chiaramente
00:36tutto il contorno eh un contorno
00:40che eh in qualche modo dopo
00:43l'incontro alla Casa Bianca sia
00:45quello eh quello che abbiamo
00:46visto con gli europei che quello
00:47in Alaska non sembra aver portato
00:50al momento Guido una una linea
00:53precisa su come finirà questa
00:54storia anche se è chiaro che
00:56quando finirà finirà comunque con
00:59delle concessioni inevitabilmente
01:01territoriali guarda io ho cercato
01:04di fare un un articolo che si
01:07richiamo un po' alla la storia
01:09soprattutto alla storia italiana
01:11perché molto di frequente eh si
01:14legge sui sui giornali e si sente
01:18nelle interviste dire che insomma
01:20la la la la la la la la la la
01:22presidente del consiglio Meloni è
01:24molto ondivaga eh riesce a essere
01:28sempre eh in grado di fronteggiare
01:31tutte le evenienze eh ma un po' fa il
01:37pesce in barile allora io ho cercato
01:39di spiegare un po' che in questo
01:41momento in cui la storia eh si
01:44riappropia della realtà noi l'avevamo
01:46cacciata ma non detto che era finita
01:48la storia che ormai esisteva
01:50solamente l'economia non c'erano più
01:52i confini non c'erano più le
01:53frontiere il mondo era
01:55praticamente piatto e allora
01:57invece in realtà adesso ci
01:59troviamo con le politiche di
02:01potenza ci ritroviamo nuovamente
02:03con gli stati che rivendicano a
02:05sé un posto nel consiglio di
02:08sicurezza del dell'ONU come
02:09membri permanenti altri che
02:12appunto ricordano di essere delle
02:13potenze nucleari e quindi essere in
02:16grado di difendere non solo se
02:18stessi ma addirittura di offrire
02:20protezione anche ad altri stati
02:22quindi siamo diciamo di fronte a un
02:24paradigma in cui l'Unione Europea
02:27che ha sempre cercato di ridurre il
02:32potenziale degli stati o perché gli
02:35stati sono un ostacolo alla libera
02:38circolazione di merci ogni stato si fa
02:40le due legge bene insomma ho cercato
02:42un po' di di riprendere un filo della
02:45storia praticamente adesso noi nessuno
02:49non sa effettivamente come va a
02:51finire ma se dovesse diciamo
02:53congelarsi il il conflitto lasciando
02:56vedere se si tratta di una pace
02:58piuttosto che solamente di un
03:00cessato il fuoco diciamo che eh
03:03oggettivamente rispetto alle
03:05frontiere precedenti quelle che sono
03:08risultate al momento in cui la la
03:12l'Ucraina ha abbandonato la CSI la
03:16comunità degli stati indipendenti e ha
03:19diciamo deciso di avere eh dai tempi di
03:22Gorbaciov una propria autonomia e
03:25sovranità è chiaro che le frontiere
03:27non sarebbero quelle quelle di
03:29allora. D'altra parte è una situazione
03:32anche dal punto di vista
03:33internazionale molto complesse perché
03:35eh quelle frontiere eh tra virgolette
03:39interne alla Unione Sovietica non
03:41erano mai state comunicate all'ONU che
03:44è l'unico soggetto che ha le mappe
03:46dettagliate di tutte le frontiere insomma
03:49per farla breve l'idea che mi è
03:51venuta è quella di una situazione in
03:54cui c'è una parte eh che è quella di
03:56Kiev in cui c'è una posizione molto eh
04:00molto sostenuta dagli occidentali e
04:03poi c'è una parte bisogna vedere
04:04quanto sarà grande che è una una
04:06posizione in cui c'è eh la Russia che
04:10eh tiene tiene il campo e tiene eh le
04:13sue le sue regole. Quindi è una una
04:16divisione dell'Ucraina che mi sembra
04:18tanto quella della Germania del
04:20quarantacinque. Germania del
04:22quarantacinque che eh risultò divisa
04:24proprio perché eh ci sono state le le
04:27truppe eh sovietiche che erano
04:29arrivate fino a Berlino avevano
04:31avevano eh conquistato
04:34praticamente più di metà della
04:36Germania e d'altra parte insomma c'era
04:39stata una rincorsa da parte delle delle
04:41truppe anglo anglo americane che erano
04:44come dire avevano fatto il percorso
04:47opposto quindi dalla Francia verso
04:49verso la Germania. Ora quindi una una
04:52divisione della Ucraina eh verrebbe da
04:55dire che eh copia tra virgolette
04:58quella che era l'assetto di due stati
05:01di due stati la Repubblica Federale
05:04Ledesca e la Repubblica Democrata
05:06Ledesca RFT e DDR che avevano però
05:10entrambi la propria autonomia e avevano
05:13entrambi la propria sovranità. In questo
05:15caso già alcune parti dell'Ucraina sono
05:18state fatte proprie dopo un un plebiscito,
05:24un referendum e sono entrate a far parte
05:27della della della Russia e la stessa
05:32Ucraina è tornata ad essere parte
05:34integrante della Russia. Ora che cosa
05:37succede? Può essere mai e questo è il
05:39passo in avanti che che eh la Russia
05:43accetti con un trattato di pace che
05:46eserciti di paesi della Nato eh
05:49entrino eh nella nell'Ucraina. Questo è
05:53il punto diciamo molto molto dubbio del
05:57del futuro. Eh perché diciamo una
06:00ipotesi che è quella diciamo di un
06:02congelamento del conflitto come è
06:04successo dal del 53 in in Corea e vede
06:09effettivamente due schieramenti di un
06:12paese originariamente unico che viene
06:15diviso in due ma che eh diciamo si
06:19trovano ancora in uno stato di eh
06:22conflitto benché congelato. Ecco quale
06:25sarà il futuro del dell'Ucraina? Il
06:28cessato il fuoco non è nell'interesse
06:31della della Russia che sta
06:33continuando a combattere come sta
06:36continuando a resistere e in certi
06:38casi a contrattacare la stessa
06:40Ucraina perché evidentemente c'è
06:44stata da parte della cosiddetta
06:45coalizione dei volenterosi la
06:48prospettazione dell'indio di truppe a
06:50sostegno sul terreno a sostegno di
06:53di Kiev e questa sarebbe veramente
06:57una ipotesi che come ha detto poi
07:00il ministro degli esseri russo
07:01Lavrov non porta da nessuna parte e
07:04addirittura diciamo eh addirittura
07:07insomma l'ultima delle ipotesi
07:09possibili da accettare per per la
07:12Russia e quindi è una situazione
07:15ancora molto molto complessa perché
07:17appunto ci sono quelli che io chiamo
07:20gli orfani della cortina di ferro i
07:23tre paesi principali sono appunto la
07:26Gran Bretagna e fu lo stesso Churchill
07:29a eh coniare il la la la la la la
07:34la la prospettazione del calare la
07:36cortina di ferro per tenere lontana
07:38la barbarie dalla Europa eh delle
07:41libertà dell'Europa occidentale
07:44ecco c'è chi vuole appunto la Gran
07:48Bretagna è nostalgica di quella
07:50situazione perché consentirebbe appunto
07:52Gran Bretagna di ritornare direttamente ad essere parte degli equilibri del vecchio continente quando si era allontanata con la Brexit. Quindi c'è un capovolgimento di strategia della Gran Bretagna che vuole ritornare a tutti i costi ad essere copartecipe dei destini dell'Europa.
08:20Poi c'è la Francia e la Francia deve per forza entrare in questo processo sia per ragioni di carattere strategico perché già da tempo il presidente Macron ha rivendicato alla Francia un ruolo di guida, di un processo di difesa dell'Europa,
08:41ha definito come contesto europeo quello in cui va valutata la difesa nucleare francese.
08:55E d'altra parte lo stesso presidente Macron ha sicuramente molto a che ridire con l'avanzata della Russia prima attraverso la compagnia privata Wagner.
09:10Adesso questa compagnia è stata ricondotta nell'ambito di una serie di organizzazioni che dipendono direttamente dal Ministero della Difesa russo e in tutta l'Africa subsahariana.
09:28E quindi è chiaro che essendo stati allontanati, dichiarati non più graditi militari francesi in aree, in paesi che erano stati in precedenza colonie francesi,
09:43è chiaro che il presidente Macron non può guardare con simpatia o comunque con indifferenza l'azione della Russia.
09:53La stessa cosa va detta per quanto riguarda la Siria e per quanto riguarda il Libano.
09:59Sono paesi che, su base degli accordi Sykes-Picot, che rimontano al momento in cui collassava l'impero ottomano,
10:10erano dei paesi che aspettavano come paese che doveva tenere sotto controllo le colonie
10:22con un mandato da parte della Società delle Nazioni e la Francia è uscita già da tantissimi anni dalla Siria,
10:33ma è uscita anche dal controllo del Libano.
10:38Ecco, quindi ci sono tanti motivi per cui la Francia ha bisogno di ritornare ad una dimensione internazionale.
10:49E da ultima c'è la Germania, la Germania è sempre stata dalla rivoluzione sovietica del XVII una sorta di frontiera,
10:59una sorta di diga, l'antemurale nei confronti del dilagare verso l'Europa del comunismo.
11:08E quindi già gli americani, ai tempi della Repubblica di Weimar, sostegnero molto l'economia tedesca
11:17e dopo la Seconda Guerra Mondiale, dopo appunto la fine della sconfitta del nazismo,
11:24hanno aiutato la Repubblica Federale Tedesca, il governo di Bonna, nel ricostruire l'economia.
11:31Nel 1953 furono condonati tutta una serie di debiti di guerra.
11:35Insomma, la Germania è sempre stata usata dagli Stati Uniti come una frontiera,
11:42soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando ci fu la divisione dell'Europa in due aree,
11:49una controllata dall'Unione Sovietica, un'altra invece di area atlantica.
11:54Quindi in questo ultimo periodo la Germania, che aveva fatto accordi molto stretti sul piano energetico con la Russia,
12:02ha dovuto invece cambiare completamente l'orientamento e si è messa a fare una politica di riarmo,
12:09ha deciso di mandare i suoi missili dando l'autorizzazione al governo di Kiev
12:14di utilizzarli per attaccare in profondità la Russia.
12:18Quindi ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco.
12:22Questo perché la Gran Bretagna aveva utilizzato in questi anni la Polonia come nuovo muro nei confronti della Russia.
12:34Quindi la Polonia viene usata anche in questa congiuntura come viene usata la Ucraina come leva per fronteggiare la Russia.
12:46Quello della Russia è sempre stato un pallino della Gran Bretagna,
12:51che ha sempre usato ogni mezzo militare e diplomatico per fronteggiare la Russia.
12:58Erano gli inglesi che sostenevano i giapponesi affinché attaccassero dalla parte siberiana la Russia,
13:08quindi distogliendo eserciti dal fronte occidentale.
13:13Erano sempre gli inglesi che hanno attaccato la Russia per la Crimea nell'853
13:21e c'era stata tutta una serie di posizioni storiche che hanno visto sempre la Gran Bretagna
13:30è una serie di posizioni contraria ad un affacciarsi della Russia e nel Mar Nero e soprattutto nel Mediterraneo.
13:36Anche questa quindi è una situazione che storicamente si va a ripetere.
13:45In conclusione, perché questo barcaminarsi dell'Italia, questa posizione dell'Italia
13:51che appoggia la mediazione americana e si dichiara sempre a sostegno di Kiev.
14:02Il motivo è quello che io ho chiamato la cosiddetta sindrome di Monaco.
14:06Praticamente noi rientriamo in un flusso storico,
14:09rientriamo a quello che fu un po' la posizione di Mussolini
14:15che sostenne la possibilità di Hitler di occupare i Sudeti,
14:23una regione popolata da persone di lingua tedesca
14:28e che non era stata attribuita alla Germania dopo la divisione dell'impero austro-ungarico
14:35e dopo la fine della prima guerra mondiale.
14:38Allora, in quel caso l'Italia cercò di ottenere un accordo
14:44che consentisse appunto a Hitler di occupare pacificamente,
14:49quindi senza scatenare una guerra, quella regione
14:53e questa è una macchia che è rimasta un po' sulla storia dell'Italia
14:59perché quella decisione che fu avvallata anche dai rappresentanti della Francia
15:05e della Gran Bretagna, che erano partecipi insieme a Hitler e a Mussolini
15:10a questo incontro di Monaco, venne considerata un atto di codardia
15:15e fu famoso l'attacco che fu fatto da Churchill ai comuni
15:19che disse che potevate scegliere fra il disonore e la guerra,
15:22avete scelto il disonore ma avrete anche la guerra.
15:25Quindi l'Italia in questo caso, trattandosi di una invasione
15:32che è stata fatta dalla Russia in Ucraina,
15:36non può ottenere un atteggiamento di mediazione
15:39e soprattutto non può negare che ci sia in prospettiva
15:44questo pericolo imminente di una invasione da parte della Russia
15:48e dell'intera Europa perché altrimenti verrebbe tacciata
15:52di avere un atteggiamento sostanzialmente accomodante
15:56e addirittura un po' favorevole all'invasore
16:01che è quello che adottò Mussolini con Hitler a Berlino.
16:08Quindi questo è il quadro che io ho cercato di ricomporre,
16:12un quadro molto storico che riporta la situazione attuale dell'Europa
16:16a quella che è stata la sua storia nel corso dell'ultimo secolo.
16:21Qui vediamo come il prezzo del petrolio fu usato
16:26per far collassare l'URSS, anche qui c'è un ricorso storico,
16:30ma stavolta, dice Guido, è un'arma che Washington non può usare.
16:35Le sanzioni alla Russia e il price cap sul petrolio
16:37non mirano solo a ridurre i proventi,
16:40ma a proteggere l'industria statunitense
16:42mutando quindi gli equilibri globali rispetto agli anni 80.
16:48Quindi qui è diverso rispetto ad allora.
16:51Certo, guarda, la cosa che è stata più sottolineata
16:57ma meno analizzata è stata proprio questa decisione
17:01di fissare un price cap sul prezzo del petrolio
17:05che può essere comprato legittimamente dalla Russia
17:08e a questo price cap che appunto è di 60 dollari al barile
17:14si sono aggiunte le minacce, al momento non seguite
17:19da decisioni concrete dello stesso presidente Trump
17:22nei confronti dell'India che avrebbe possibilità
17:25di accedere al petrolio russo con un forte sconto
17:29rispetto a questo price cap.
17:32Allora perché bisogna tenere il petrolio russo
17:35a 60 dollari al barile?
17:39Allora, prima cosa, non si può vietare l'accesso
17:44soprattutto dell'India al petrolio russo
17:47perché è indispensabile per la sopravvivenza
17:50dell'economia indiana.
17:53E quindi questo qua c'è già un primo dato di fatto
17:55mentre invece per quanto riguarda il gas proveniente
17:58dalla Russia c'è un NET che è arrivato da Bruxelles
18:02dopo il sabotaggio del Nord Stream
18:06quindi mentre l'Europa si deve approvvigionare di gas
18:12facendolo venire dal Qatar piuttosto che dalla trasponda dell'Atlantico
18:16piuttosto che ancora dalla Norvegia oppure dall'Algeria
18:20ma ha dei prezzi che sono enormemente superiori
18:23rispetto a quelli del gas che arrivava direttamente dalla Russia
18:28attraverso l'Ucraina
18:32il gasdotto che risale ai tempi dell'Unione Sovietica
18:36e poi proseguiva per il resto dell'Europa
18:39ebbene in questo caso non c'è un divieto di comprare petrolio dalla Russia
18:45ma c'è l'obbligo di mantenere un prezzo non troppo basso
18:49e guarda caso questo prezzo che è appunto di 60 dollari al barile
18:53e il prezzo che serve alle compagnie americane
18:57che ottengono il petrolio e il gas
19:01utilizzando i giacimenti di scisto per non fallire
19:06quindi in questo caso c'è un'esigenza del sistema economico americano
19:12sistema economico e finanziario americano
19:14l'America è diventata è attualmente il più grande produttore di petrolio
19:20ma è un produttore di petrolio ad alto costo
19:23non è il petrolio che sgorga quasi naturalmente dal terreno
19:29appena si fa un pozzo come succede in Libia
19:31piuttosto che in Arabia Saudita
19:34quindi se il prezzo internazionale del petrolio
19:39di cui insomma la Russia e grande produttrice
19:44dovesse scendere e dovesse diciamo essere acquistato
19:49anche da altri stati a un prezzo inferiore a quello dei 60 dollari
19:53a questo punto ci sarebbe così un petrolio americano
19:58che uscirebbe dal mercato perché sarebbe più costoso
20:03e questo naturalmente non è possibile perché renderebbe
20:07diciamo fragile quella che è l'autonomia energetica
20:12che gli Stati Uniti sono finalmente riusciti a conquistare
20:16ma naturalmente ad un costo molto elevato
20:19rispetto a posizioni di dieci anni fa
20:22quindi mentre dieci anni fa e ancora indietro
20:27gli Stati Uniti erano degli importatori netti
20:30di petrolio e di gas naturale liquefatto
20:35adesso sono diventati degli esportatori netti
20:38addirittura negli accordi che sono stati stipulati
20:41fra gli Stati Uniti e l'Unione Europea
20:44c'è la previsione di comprare ben 750 miliardi di dollari
20:48di prodotti energetici nei prossimi tre anni
20:51quindi questo vuol dire che gli Stati Uniti contano
20:54come uno dei paesi insomma come dire
20:57ironicamente si diceva che la Russia era paragonabile
21:01a un grande distributore di benzina
21:03anche gli Stati Uniti se vogliono rimettere in piedi
21:07vogliono rimettere a pareggio la propria bilancia commerciale
21:10devono fare come la Russia devono vendere petrolio
21:13e questo è abbastanza curioso se non fosse paradossale
21:18per quello che si ritiene insomma una delle economie
21:21più avanzate del globo se non la più avanzata del globo
21:26e invece per fare collassare l'Unione Sovietica
21:31si ricorse proprio agli accordi fatti
21:34fra il capo della CIA e il sovrano allora
21:38dell'Arabia Saudita per portare il presso del petrolio
21:42ad un livello tale che rendesse non più sostenibile
21:45il debito estero dell'US
21:47quindi l'Unione Sovietica collassò
21:50soprattutto perché i proventi del presso del petrolio
21:54il cui valore sul mercato internazionale
21:57era stato abbattuto avendo moltiplicato per 5
22:01la produzione dell'Arabia Saudita
22:02nel giro di pochi mesi
22:06e portandolo addirittura sotto i 10 dollari abrile
22:09e questi proventi della vendita all'estero del petrolio
22:14da parte dell'Unione Sovietica
22:16non erano sufficienti a pagare gli oneri
22:19il servizio del debito contratto con l'estero
22:25e fu un motivo in più per cui collassò prima il Comercon
22:28e poi la stessa Unione Sovietica
22:31stavolta diciamo che le sanzioni
22:3618-19 non ricordo il numero esatto
22:39perché vengono emesse di continuo da parte dell'Unione Europea
22:46non sono riuscite nel tentativo
22:49anzi nella volontà deliberata
22:51di fare collassare la Russia
22:53come successe per ragioni appunto
22:56soprattutto economiche
22:58per quanto riguarda il debito estero
23:01con l'URSS
23:02basta ricordare che la Russia
23:05ha rimborsato già nel 2006
23:08tutti i debiti che erano stati contratti
23:10ai tempi di Yeltsin
23:13nei confronti delle organizzazioni finanziarie internazionali
23:17quindi oggi la Russia non ha un debito estero
23:21con le istituzioni internazionali
23:24anzi ha un attivo e molto attivo
23:26quello appartenente alla banca occidentale russa
23:30è stato addirittura congelato
23:32in quanto depositato presso istituzioni stranieri
23:35e ora vediamo l'altro tuo articolo
23:41la grande sfida che non è sul dominio del dollaro
23:45ma sull'oligopolio dell'intelligenza artificiale
23:48sfida tra Cina e Stati Uniti
23:50dal primato tecnologico alla strategia dei BRICS
23:53e Pecchino cerca autonomia e influenza globale
23:55mentre gli USA difendono la storica egemonia
23:58su economia e sicurezza
24:01e come la vedi questa sfida proiettata nel futuro?
24:05Guarda, ho cercato anche in questo caso
24:07di dare una dimensione storica
24:09a quello che sta succedendo in questi giorni
24:13in questi ultimi mesi
24:16la sfida dell'intelligenza artificiale
24:19non è un dato banale
24:21basta ricordare che la cosiddetta
24:25business office automation
24:28fu uno dei fattori che consentì
24:32all'economia americana
24:33di avere dei guadagni di produttività spettacolari
24:37sulla fine degli anni 90
24:40e nei primi anni del nuovo secolo
24:45quindi fu veramente spettacolare
24:48la capacità della informatizzazione
24:51di migliorare le performance
24:53dell'assetto americano basato sui servizi
24:59quindi oggi c'è questo avanzamento impetuoso
25:02della capacità dell'intelligenza artificiale
25:07bisogna capire come
25:08avere uno sguardo strategico
25:12a questo tipo di sviluppo
25:13io quindi ritengo che siamo di fronte
25:17a una cosiddetta, secondo me, terza fase
25:19del processo di sviluppo della Cina
25:23dopo essere entrata nel 2001 nel VTO
25:27cioè una prima fase che è durata
25:29praticamente il primo decennio
25:31fino alla grande crisi finanziaria americana
25:35in cui la crescita tumultuosa
25:39dell'economia cinese
25:40era basata sulle esportazioni
25:43ma soprattutto esportazioni di manifattura
25:47a basso valore aggiunto
25:49basando la competitività della Cina
25:52sul basso costo del lavoro
25:54bene, fu appunto una decisione strategica
25:58presa appunto al comitato centrale
26:00del Partito Comunista cinese
26:01è quello di affrontare questa incertezza
26:05data dai fallimenti del mercato
26:09capitalistico internazionale
26:11che portarono ai tempi del Presidente
26:13del Partito Comunista, Wu Xin Tao
26:15a cambiare strategia
26:18cercando di sviluppare per un verso
26:20il mercato interno
26:23e dall'altro rendere meno dipendente la Cina
26:26dalle tecnologie straniere
26:28su questi due driver si è sviluppata la Cina
26:32dal 2009-2010
26:36fino alla crisi
26:39attualmente in corso
26:41che è una crisi derivante
26:43dall'obiettivo degli Stati Uniti
26:45e della Presidenza Trump
26:47di rimettere a pareggio i conti commerciali
26:51americani con l'estero
26:53e attraverso il sistema dei dazzi
26:56allora in questo riequilibrio
26:58e in questa battaglia
26:59che riguarda molto da vicino
27:02il settore tecnologico
27:04sappiamo benissimo come
27:06tutti una serie di
27:08di manifatture relative
27:11al settore delle telecomunicazioni
27:14dell'informatica
27:15siano state bandite dagli Stati Uniti
27:18per ragione di sicurezza nazionale
27:20parlo degli apparati di Huawei
27:22gli apparati ZTE
27:24sia relative alle infrastrutture fisiche
27:27che quelle relative
27:29alle comunicazioni mobili
27:32di quinta generazione
27:34proprio per ragioni di sicurezza nazionale
27:36poi c'è stato il bando
27:38dell'esportazione dei chip
27:40di maggiore capacità
27:42perché possono essere utilizzate
27:44per fini militari
27:47e per fini appunto
27:48di intelligence
27:50a questo punto
27:51c'è stato uno sviluppo
27:53molto forte
27:54da parte della Cina
27:56nella rincorsa
27:57a non perdere
27:59la battuta
28:02in questo sviluppo
28:03delle tecnologie
28:04lo vediamo che è di tutti i giorni
28:06il problema
28:07delle società americane
28:11che devono vendere
28:12nel mercato cinese
28:14i cinesi
28:15che si rifiutano
28:16di comprare prodotti
28:17di terzo o quarto livello
28:19perché non vogliono
28:20essere costretti
28:22a comprare
28:23diciamo
28:23dei prodotti
28:24meno performanti
28:25rispetto a quelli
28:26che sono disponibili
28:27per i competitor
28:28praticamente
28:29c'è un punto
28:30cruciale
28:32in questa
28:32nuova prospettiva
28:34di sfida
28:36al predominio tecnologico
28:38che gli americani
28:38non vogliono assolutamente perdere
28:40anzi
28:41il presidente
28:41Trump
28:44sta cercando
28:45di tutto
28:46per poter
28:47sostenere
28:48la primazia
28:51tecnologica
28:52americana
28:52anche e soprattutto
28:53nel settore
28:54dell'informatica
28:55a questo punto
28:56c'è
28:57come dire
28:57una scelta strategica
28:59da fare
28:59se seguire
29:00la cosiddetta
29:01via americana
29:02allo sviluppo
29:03dell'intelligenza artificiale
29:06che vuol dire
29:06concentrare
29:07in gigantesca
29:09serra e farma
29:10delle vere e proprie città
29:13che hanno
29:15dei giganteschi
29:17capannoni
29:18refrigerati
29:19dove ci sono
29:21centinaia di migliaia
29:22di microchip
29:23che lavorano
29:24e collaborano
29:25per elaborare
29:26le richieste
29:27che vengono
29:28dalle aziende
29:29dai professionisti
29:30dai singoli
29:30di tutto il mondo
29:31appunto
29:32per sfruttare
29:33le capacità
29:34dell'intelligenza artificiale
29:38piuttosto che
29:40delle soluzioni
29:41di tipo distribuite
29:42che sono quelle
29:43che furono
29:45delineate
29:45dai primi
29:46personal computer
29:48il primo
29:48fra tutti
29:49al mondo
29:49fu
29:49l'M10
29:51fatto
29:52da
29:53Olivetti
29:53allora
29:54decidere
29:56quale tipo
29:57di infrastruttura
29:58utilizzare
29:59quale tipo
30:00di architettura
30:01utilizzare
30:01diventa
30:02veramente
30:03la vera
30:04battaglia
30:05per la Cina
30:06se la Cina
30:07decidesse
30:08di perseguire
30:09la stessa strategia
30:10americana
30:11quella di
30:11concentrare
30:13in pochi luoghi
30:14tutta la capacità
30:16di elaborazione
30:17si troverebbe
30:18di fronte
30:19ad un
30:20mondo
30:21che sarebbe
30:22molto reticente
30:23e molto
30:24in difficoltà
30:26a fornire
30:27tutti questi dati
30:28ed affidarsi
30:29a un software
30:31e a un hardware
30:32che si trova
30:33tutto
30:34in Cina
30:36praticamente
30:37si troverebbero
30:38nell'alternativa
30:40fra
30:41dare
30:42i dati
30:44agli Stati Uniti
30:45o dati
30:45alla Cina
30:46in questo caso
30:47nell'alternativa
30:48fra l'uno e l'altro
30:49la alternativa
30:51cinese
30:51sarebbe
30:52assolutamente
30:52ostracizzata
30:53e penalizzata
30:54se invece
30:55come è successo
30:56con DeepSeek
30:57quindi diciamo
30:58con un outsider
30:59nello sviluppo
31:00dell'intelligenza
31:01artificiale
31:03da parte cinese
31:03si scegliesse
31:05un sistema
31:06invece più orizzontale
31:08più cooperativo
31:09scalabile
31:10distribuito
31:12quindi
31:12dove ciascuna azienda
31:14ha la possibilità
31:15di avere
31:16la sua piattaforma
31:17di intelligenza artificiale
31:19naturalmente
31:20quindi
31:20la può controllare
31:22e ne può
31:22diciamo
31:23verificare
31:24la compatibilità
31:25con tutte le proprie esigenze
31:27quindi le aziende
31:28non si devono
31:29spogliare
31:29tutti i loro dati
31:31per farli
31:31elaborare
31:32in un centro
31:33che si trova
31:34dall'altra parte
31:35dell'oceano
31:36dell'Europa
31:37e quindi
31:38negli Stati Uniti
31:39e invece
31:40continuerebbero
31:41a mantenerlo
31:42nella
31:43insomma
31:46nella propria
31:47disponibilità
31:48anche fisica
31:49quindi
31:49in questo caso
31:50secondo me
31:51la vera battaglia
31:52che si giocherà
31:53nei prossimi anni
31:54non è tanto per
31:55il dominio
31:56della moneta
31:57io sono convinto
31:58che
31:59molto difficilmente
32:00lo yuan
32:02può
32:02subentrare
32:04nel dollaro
32:05perché nessuno
32:05ne conosce
32:06le dinamiche
32:07già ci sono
32:08delle grandi
32:09polemiche
32:09sui tassi
32:10di interesse
32:11statunitensi
32:12sul futuro
32:13del dollaro
32:14si rivaluta
32:16o meno
32:16figuriamoci
32:17se qualcuno
32:18oggi è in grado
32:19di prevedere
32:20le dinamiche
32:21dello yuan
32:22quindi
32:22andare a cercare
32:23di sostituire
32:24il dollaro
32:25con lo yuan
32:26secondo me
32:27è una fatica
32:27non solo
32:28improba
32:29ma che soprattutto
32:30non coglie
32:31il centro
32:33del conflitto
32:34che invece
32:35è quello
32:35della supremazia
32:36tecnologica
32:37e se
32:38la Cina
32:39sviluppasse
32:41delle applicazioni
32:43delle piattaforme
32:44di intelligenza
32:45artificiale
32:47distribuita
32:48sicuramente
32:48avrebbe
32:49un vantaggio
32:50proprio perché
32:51sono
32:51delle soluzioni
32:54che non
32:55centralizzano
32:56non gerarchizzano
32:57non verticalizzano
32:59il controllo
33:00e quindi
33:00anziché
33:01doversi spogliare
33:03dei propri dati
33:04per poterli
33:05elaborare
33:06da parte
33:06dell'intelligenza
33:08artificiale
33:09avere
33:10ancora
33:11il dominio
33:11dei dati
33:12poterli elaborare
33:13sotto il proprio
33:14controllo
33:15quindi
33:15in questo caso
33:16sarebbero
33:16le piattaforme
33:17cinesi
33:18ad avere
33:18un vantaggio
33:19di tipo
33:21appunto
33:21diciamo
33:22strategico
33:23rispetto
33:23a quelle
33:24americane
33:25che invece
33:25puntano
33:26sul controllo
33:28assoluto
33:28e centralizzato
33:29della disponibilità
33:31nell'elaborazione
33:32dei dati
33:33penso che questo
33:34sia il vero
33:34driver
33:35su cui
33:36si andrà
33:37a verificare
33:38la capacità
33:39strategica
33:40dei due
33:41paesi
33:41di conquistare
33:42o meno
33:43la supremazia
33:44in campo
33:45tecnologico
33:46nei prossimi anni
33:47rapidamente
33:49vediamo le altre
33:50notizie
33:50Ucraina
33:51il generale
33:52Zaluzny
33:52si prepara
33:53a sfidare
33:53Zelensky
33:54è un ex
33:54comandante
33:55delle forze
33:55armate
33:56ucraine
33:56attuale
33:56ambasciatore
33:57a Londra
33:57pronto a sfidare
33:58la leadership
33:59di Zelensky
34:00come racconta
34:01Roberto
34:01Vivaldelli
34:0264 anni
34:04e via
34:04dal lavoro
34:04per tutti
34:05si parla
34:05di una nuova
34:06libertà
34:07pensionistica
34:08lo spiega
34:08Pietro Pisello
34:09si sta valutando
34:10il potenziamento
34:11della pensione
34:11di vecchiai
34:12anticipata
34:12a 64 anni
34:14un intervento
34:15che potrebbe
34:15presto essere
34:16esteso
34:17a tutti
34:17cosa aspettarsi
34:19da Jackson Hall
34:202025
34:20il simposio
34:21della Fed
34:21proprio
34:22in questi
34:23giorni
34:24conclusione
34:25oggi
34:26avevo modo
34:26poi su
34:27Mone
34:27chiaramente
34:28di
34:28parlarne
34:30nei prossimi
34:30giorni
34:32mai così tante
34:33banconote
34:33in euro
34:34ma il loro
34:35valore totale
34:35è in calo
34:36Alberto
34:37De Pasquale
34:38racconta
34:39rispetto a tre anni
34:40fa
34:40oggi
34:41le banconote
34:42in euro
34:42circolanti
34:43sono numericamente
34:44quasi il 5%
34:45in più
34:45anche se
34:46l'aumento
34:46è trainato
34:47soprattutto
34:48dai tagli
34:48medi
34:49Stablecoin
34:51tokenizzazione
34:51alla nuova guerra
34:52digitale
34:53chi controllerà
34:54i pagamenti
34:55del futuro
34:55tra
34:56Enbridge
34:56e Project
34:57Agora
34:57si scontrano
34:58due visioni
34:58di pagamenti
34:59globali
35:00la sfida
35:00non è solo
35:00tecnica
35:01ridefinire la finanza
35:03significa riscrivere
35:04anche gli scolibri
35:04geopolitici
35:05Revolut
35:06e Poliz
35:07che di solito
35:09proteggono i debitori
35:10di mutui
35:11o altri
35:11finanziamenti
35:13sono nel mirino
35:15perché la sfida
35:16della trasparenza
35:17nella finanza
35:17digitale
35:19è in questo
35:20campo
35:21la Gcom
35:22e le autorità europee
35:22indagano
35:23su pratiche
35:24scorrette
35:24pubblicità
35:25fuorbiante
35:25consumatori
35:26a rischio
35:27tra Poliz
35:28spesso
35:29fornite in modo
35:30sostanzialmente
35:31obbligatorio
35:32e trading
35:32a zero
35:33commissioni
35:34molto
35:35tra virgolette
35:36Bitcoin
35:37a 200 mila dollari
35:38come anche
35:3930 mila
35:40perché sono entrambi
35:41possibili
35:42lo racconta
35:43Tommaso Scarpellini
35:44sai che i modelli
35:45matematici
35:46su Bitcoin
35:47indicano un prezzo
35:48atteso superiore
35:48a 200 mila dollari
35:50ma anche il rischio
35:50di un crollo
35:51a 30 mila
35:52e quindi qui
35:52ci sono delle informazioni
35:54da conoscere
35:55spiegate in questo
35:56articolo
35:56colpo da
35:58362 mila dollari
35:59con Bitcoin
36:00miner batte
36:01la probabilità
36:021 su 650 mila
36:04fa jackpot
36:04con Bitcoin
36:05nella storia
36:06del miner
36:07solitario
36:08che ha sfidato
36:09la statistica
36:10ma ha speso
36:10una fortuna
36:11per l'hardware
36:13tre motivi nascosti
36:14per cui i mercati
36:15potrebbero salire
36:16tre forze silenziose
36:17stanno alimentando
36:17il rally di Wall Street
36:18riacquisti record
36:19mercato IPO
36:20in forte ripresa
36:21e afflussi storici
36:22negli ETF
36:22cambiando le regole
36:24del gioco finanziare
36:2510 previsioni
36:27di Wall Street
36:27che si sono rivelate
36:28un disastro
36:29Claudia Cervi
36:30racconta
36:31come anche
36:31gli esperti
36:32sbaglino
36:33ecco le 10 previsioni
36:34dei mercati
36:34smentite clamorosamente
36:35nella storia
36:36di Wall Street
36:37i mega investitori
36:39comprano
36:39questa azione
36:40in canuta libera
36:41dopo un crollo
36:41di oltre il 50%
36:43in un anno
36:43almeno tre grandi investitori
36:45lo considerano interessante
36:46si parla
36:48di UNH
36:49in lista
36:49ci sono nomi
36:50pesanti
36:51come Buffett
36:52Tepper
36:52e Barry
36:53conviene comprare
36:55questo titolo
36:55dopo un rally
36:56del 465%
36:58dove può arrivare
37:00secondo alcuni analisti
37:01il titolo
37:01di cui si parla
37:02in questo articolo
37:03potrebbe salire
37:04di oltre il 400%
37:05entro il 2030
37:06ma solo
37:07a determinate condizioni
37:09queste azioni
37:10hanno una crescita eccezionale
37:11saliranno ancora
37:12del 40%
37:13secondo OBS
37:14è un titolo azionario
37:15statunitense
37:16su cui gli analisti
37:16puntano alto
37:18le prospettive di rialzo
37:19sono del 40%
37:21il crollo di Leonardo
37:23è un'opportunità
37:24il crollo
37:25che accende i timori
37:25sulla difesa europea
37:26Leonardo rischia
37:27di perdere
37:28il suo War Premium
37:29stretto tra due minacce
37:30che tengono il titolo
37:31in ostaggio
37:32infine
37:33il turismo pessimo
37:34ne risente il lusso
37:34in borsa
37:35una divergenza inattesa
37:36boom nei dati turistici
37:37ufficiali
37:38ma percezione
37:39sul campo in cano
37:40potrebbe indebolire
37:41ulteriormente
37:41uno dei pilastri
37:42del branding italiano
37:43la moda
37:44l'ultima segnalazione
37:46di questa settimana
37:46dall'Area Premium
37:47ma come sempre
37:48in descrizione
37:48i link
37:49ad alcune delle notizie
37:50di cui abbiamo parlato
37:51e anche il codice
37:52youtube 30
37:53per abbonarvi con lo sconto
37:54grazie davvero
37:55a Guido Salerno Aletta
37:56che è stato con noi
37:57con grande piacere
37:58alla prossima Guido
37:59grazie a te Fabio
38:00un saluto a tutti
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