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  • l’altro ieri
Trascrizione
00:00Concordo con la sollecitazione. Quando abbiamo presentato per la prima volta al Ministero della Cultura con Davide il tema della destatalizzazione culturale, io ho detto che è apparentemente una formula agghiacciante.
00:13E' questa la forza comunicativa del tema che andiamo ad affrontare, perché è potentissimo destatalizzare la cultura, perché ovviamente noi siamo, come tutte le democrazie liberali, come tutto il mondo libero, uno Stato fiscale.
00:33Qui il prof mi può dar torto o ragione, ma io qui sono l'indagato, cioè quello che deve dare delle risposte a loro. Qual è la prima linea difensiva nel dare ragione alle sollecitazioni?
00:45Lo Stato fiscale è uno Stato sostanzialmente in cui il cittadino che paga le tasse ha diritto di pretendere dei servizi. Ed è su questo che si gioca la sfida della cultura in particolare.
00:58Proprio ieri, in un altro dibattito, dove manca lo Stato fiscale ovviamente ci sono i dispotismi, perché il cittadino non paga le tasse, ma allo stesso tempo non ha il diritto di pretendere non soltanto dei servizi, perché quindi li ottiene sulla base di un'erogazione da parte di uno sceicco, per esempio, da parte di una casa regnante, diciamo così.
01:19Teniamo in modo attemporale la cosa, ma al tempo stesso i diritti civili non sono un dato acquisito, sono un punto interrogativo.
01:30Quindi lo Stato fiscale è una necessità della storia, ma al tempo stesso quando uno Stato fiscale diventa non soltanto un grande apparato di burocrazia di carriera,
01:43e questa è una definizione gramciana, la burocrazia di carriera è l'ossatura su cui si costituiscono gli Stati, ma quando la burocrazia di carriera sovrasta il decisore politico
01:54che deve mettere semplicemente le persone che pagano le tasse nelle condizioni di poter ricevere il servizio in funzione del quale pagano determinati contributi allo Stato,
02:09qui si inceppa il meccanismo. Quindi è vero, i soldi per la cultura non basteranno mai e credetemi non è una questione del monte premi culturale a disposizione.
02:23Dopo molti incontri con il commissario europeo della cultura, Michalef, il budget europeo ragiona già per grandi spazi,
02:32perché poi io spero che al termine di questo nostro ragionamento si arrivi a uscire dai confini nazionali e a riprendere anche un po' il filo che ci ha lasciato Mario Draghi poco fa
02:42in quel bel intervento che ha fatto proprio qui.
02:468,6 miliardi nel prossimo quadriennio erano molto meno negli anni precedenti, il punto è come si usano, che cosa se ne fa,
02:54in che misura si mettono in condizioni i soggetti culturali di disporre presto e bene di tutto ciò che la cultura ha a disposizione
03:08da parte sua attraverso il Ministero dell'Economia e attraverso le vostre e le nostre tasse.

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