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  • 7 settimane fa
Genova, 4 ago. (askanews) - Per tutto il mese di agosto fino al 14 settembre 2025 Palazzo Ducale di Genova ospita negli spazi della Loggia degli Abati Jacopo Benassi Libero! a cura di Francesco Zanot. Nell'esposizione confluisce il mondo di Jacopo Benassi e la sua produzione dal 2018 al 2025 ed è un'interrogazione sul ruolo della fotografia oggi e sulla sua capacità di resistere e confrontarsi con il contemporaneo. La direttrice di Palazzo Ducale di Genova, Ilaria Bonacossa ha raccontato ad Askanews il rapporto dell'istituzione con l'arte contemporanea e come la mostra Jacopo Benassi Libero! si inserisce in questo percorso. "L'arte contemporanea entra nel Palazzo Ducale: abbiamo fatto la mostra di Griffa, stiamo lavorando alla grande mostra di Moby Dick aperta dall'11 ottobre 2025 dove dall'arte antica all'arte contemporanea ci sarà un dialogo e un'energia che emerge da questi contrasti e da questi contatti. La mostra Jacopo Benassi Libero! è una mostra importante per Palazzo Ducale: Palazzo Ducale che ha sempre guardato alla fotografia, meno all'arte contemporanea. È l'omaggio a un talento spezzino e fa vedere come la fotografia contemporanea sia importante e sia anche uno strumento per Palazzo Ducale per arrivare a nuovi pubblici. La forza di questo lavoro è questa sua libertà: mettere in discussione le categorie. Noi che siamo subissati di selfie tutti volti a far sembrare il mondo bello e perfetto, poi ci troviamo con le foto di Jacopo, queste foto in bianco e nero, che hanno qualcosa di viscerale, che parlano del mondo e della sua furiosa perfezione o della sua imperfezione, come dice Jacopo, dice che lavorando negli anni ha capito come essere imperfetto sia la sua caratteristica distintiva". Completa la mostra un'opera inedita - che sarà poi trasferita al Museo di Arte Contemporanea Villa Croce per entrare a far parte della collezione permanente - prodotta da Jacopo Benassi nel corso della residenza presso Palazzo Ducale a cura dell'Associazione BLU - Breeding and Learning Unit di Genova. L'artista ha trasferito per cinque settimane a giugno 2025 il suo studio nelle sale del palazzo e ha aperto il suo atelier alla città di Genova e al pubblico attraverso un calendario di appuntamenti, attività performative, conversazioni, workshop, in cui produzione, partecipazione e sperimentazione si sono intrecciate. Il progetto è sostenuto da Strategia Fotografia 2024, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Jacopo Benassi è seguito dalla Galleria Francesca Minini Milano.Jacopo Benassi ha raccontato come ha vissuto questo periodo a Genova: "La residenza è stata un'esperienza che invito le istituozioni, i musei, le fondazioni a fare, molti la fanno, con gli artisti, perché è un'esperienza incredibile nel territorio. Abbiamo creato performance, talk, dibattiti, dialoghi. È stata fondamentale questa cosa qua! La residenza è stata pazzesca perché comunque poi ha prodotto questa mossa qua, la parte finale. Poi si è creato un rapporto con la città: mi sono innamorato di Genova. I vicoli e sono stati quasi la mia casa: il percorso, i ragazzi di Palazzo Bronzo, tutte le persone che sono qua intorno che mi hanno aiutato, mi hanno sostenuto. È stato un momento importante di dialogo fra me e chi vive questa città". Anche Ilaria Bonacossa riflette sull'importante della residenza dell'artista e sul risultato: "Siamo contenti della residenza, la residenza che ha portato delle attività performative e anche ha creato un rapporto tra Jacopo Benassi e la città di Genova e credo che questo sia importante, così come il fatto che l'opera prodotta durante la residenza venga donata a Villa Croce, questa voglia di vedere riaperto il Museo d'arte contemporanea di Genova e che la città meriti davvero un Museo d'arte contemporanea".

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00:55o della sua imperfezione, come dice Jacopo, dice che lavorando negli anni ha capito
01:01come essere imperfetto sia la sua caratteristica distintiva.
01:05La esigenza è stata un'esperienza che invito le istituzioni, i musei, le fondazioni a fare,
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