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TVTrascrizione
00:00Ultima puntata della settimana per il nostro magazine, ultima puntata di questa stagione intensissima.
00:20Abbiamo proprio tirato le somme di questa stagione che vede il passaggio di 190 ospiti e quindi li ringraziamo tutti per essere passati da qui e averci raccontato il loro mondo.
00:35Come oggi farà il tenore Paolo Delai. Ciao, ben trovato Paolo, come stai?
00:40Tutto bene, grazie mille Maddalena. Allora posso dire che per me è un onore essere qui e chiudere questa stagione 2025.
00:45Lo è per noi poter fare una chiacchierata bella, riposata e tranquilla con te per scoprire come sono andate le cose in quest'ultimo periodo.
00:54Per te da un punto di vista professionale è stato molto intenso, ma vorrei raccontare un po' la tua storia dall'inizio.
01:01Anche perché tu sei molto giovane, quanti anni hai Paolo?
01:0423.
01:04Hai 23 anni, io dico Saludiano, lo dico bene?
01:09Piccino, Toscolano-Moderno, qualche chilometro.
01:12Gardesano di sicurezza.
01:13Assolutamente.
01:14Un luogo molto bello, che evidentemente da un punto di vista artistico è particolarmente ispirante.
01:20Tu perché plani sulla musica lirica?
01:23È stata una casualità, nel senso che io ho suonato nella banda di Toscolano-Moderno per tantissimi anni, 7-8 anni, ero piccolino, il sassofono.
01:31E poi un bel giorno in concerto abbiamo accompagnato Ruben Spellizzari, tenore bresciano.
01:36E sono rimasto ammagliato dalla sua voce, ho detto io voglio fare il cantante lirico.
01:40Quindi nessuno ti ha detto, sai forse tu hai una vocazione, hai deciso tu che questa vocazione andavi a cercartela.
01:50Assolutamente, mi sono chiuso nel bagno, mi ricordo ancora la scena e ho cominciato a cantare La Donna Immobile.
01:55Poi ascoltavo Pavarotti, insomma tutti i cantanti di Stefano, Domingo, e ho detto questa è una cosa incredibile, vorrei fare questo nella vita.
02:04E come mai hai scelto che la musica accompagnasse il tuo tempo libero?
02:08Perché chi suona nella banda, a parte il fatto che secondo me fa una cosa straordinaria, perché la banda è un piccolo mondo nel mondo.
02:15Ci sono persone di tutte le età, di tutte le estrazioni sociali, cioè si impara a convivere con gli altri in un contesto in cui tutto deve funzionare bene e ci deve essere un equilibrio.
02:24Sono d'accordissimo con quello che hai detto, perché secondo me la banda è una scuola incredibile sia da un punto di vista musicale che da un punto di vista umano.
02:34Perché nelle bande veramente si cresce con dei valori sani, dei principi importanti e quindi per me è stata veramente un'esperienza incredibile.
02:41E poi ho cominciato lo studio vero e proprio con un tenore bresciano, Mario Malagnini.
02:45Certo, assolutamente, un tenore di fama internazionale.
02:48Facciamo un passo indietro perché ti ho appunto chiesto se la musica è entrata nella tua vita, diciamo per casualità o magari in famiglia qualcuno ti ha detto vai a suonare nella banda.
02:58Ma in realtà no, perché io sono arrivato sul lago di Garta da piccolino e ho detto no, io vorrei suonare qualcosa.
03:06Poi il sassofono era troppo grande, quindi il primo periodo ho suonato il clarinetto perché era l'unico strumento che potevo per me.
03:11Il famoso quartino?
03:13No, il clarinetto in là, ho suonato quello.
03:16Era leggero quindi potevo permetterlo.
03:18Anche perché da piccolino era molto magrolino, quindi era troppo pesante per me il sassofono.
03:23E poi sono passato subito al sassofono perché il clarinetto non mi piaceva.
03:27Io volevo il sassofono perché era qualcosa di appariscente, in quel momento mi piaceva tantissimo.
03:34E poi dopo la mia famiglia, che ringrazio e saluto perché sono stati loro i primi promotori della mia esperienza musicale, hanno investito tantissimo nel mio percorso.
03:44Anche quando suonavo nella banda, per me la famiglia è qualcosa di importante che mi ha appoggiato e sostenuto.
03:50Ti sei sentito supportato.
03:52Assolutamente.
03:53Come arrivi a Malagnini che è davvero un fiofron di artista?
03:57Ma è stato un incontro casuale, anche lì.
04:00Lui ha fatto un concerto Villa Alba parecchi anni fa.
04:05C'è stato un incontro scontro.
04:06Ah, addirittura?
04:07Perché ovviamente noi non ci conoscevamo, quindi io sono andato tra virgolette ai lemosinari, insomma un'audizione per provare.
04:15Ma prima non avevi studiato niente se non nel bagno di casa?
04:19No, avevo studiato con un maestro sulla Godi Garda, però era stata un'esperienza diciamo abbastanza singolare, non professionale.
04:25Io mi ero avvicinato nel canto un po' per gioco e poi quando ho visto che le cose si facevano serie ho detto no.
04:33Ci vuole un professionista.
04:35Esatto, assolutamente.
04:35Ok, lo incontri a Villa Alba e pietisci un po' di attenzione.
04:40Esatto, esatto. Devo dire che poi negli anni successivi mi è stato veramente d'aiuto, nonostante ovviamente la difficoltà nello studio, perché venivo da un percorso precedente dove non avevo un appoggio musicale, un sostegno anche diaframmatico.
04:57Quindi di fatto hai dovuto destrutturarti per ricostruirti da capo, perché poi quando tra virgolette una cosa non te la magari insegnano come deve essere insegnata, fai ancora più fatica rispetto al fatto di partire dal niente.
05:11Sì, sono assolutamente d'accordo, perché ricostruire qualcosa che era precedentemente costruito male è sempre più difficile che costruire da zero, quindi assolutamente.
05:21Però è stata un'esperienza indelebile. Mario per me è stato un padre musicale, quindi sono veramente felice di aver cominciato il percorso con lui.
05:30Ora sono a Modena, al conservatorio di Modena con la compagna Katia Litting, che è mezzo soprano, anche lei che abita qui sul lago di Garda, che insegna a Modena e poi il mio maestro attuale è Gianluca Terranova.
05:45Io vado a Roma spesso a studiare con lui e tra l'altro il 27 di luglio abbiamo un concerto insieme finale di un percorso di masterclass che facciamo a Todi, in centro Italia, in Umbria.
05:58L'anno prossimo faremo un'opera insieme, quindi per me è veramente un motivo di grande orgoglio studiare con Gianluca in questo momento.
06:05Quali sono stati i passi che ritieni essere stati fondamentali per la tua crescita artistica? L'incontro con Malagnini quanto tempo fa è accaduto?
06:15Sette anni fa.
06:16Ok, quindi in sette anni sicuramente sono successe delle cose importanti, certamente anche impegnative, perché hai ragione, c'è una famiglia dietro che supporta, perché soprattutto nell'avvio di una carriera sono molti sacrifici a cui tu sei chiamato,
06:33ma evidentemente anche il tuo contesto familiare.
06:36Assolutamente, innanzitutto il trasferimento di studi a Modena è stato sicuramente un passo decisivo.
06:43Sei là o fai il pendolare?
06:45Ma dipende, nel senso che il primo periodo ho fatto da pendolare, stavo in un albergo e era più comodo, adesso sono più frequentemente a Modena, però diciamo che io appena ho la possibilità di tornare a casa.
06:57Torni a casa, ci credo, bella Modena è, ma tu scuolano, materno, meglio.
07:00Eh sì, sono d'accordo, sia per il clima che per aprire la finestra, io ho la fortuna di aprire la finestra e trovarmi il lago davanti, quindi per me è qualcosa di...
07:08Ispirante, diciamo che ti ispira, quindi è meglio tornare a casa, mettiamola così.
07:12Fermiamoci un attimo, poi mi dai la tua risposta perché ci prendiamo 40 secondi per salutare e ringraziare per questa stagione gli amici che ci hanno accompagnato, gli amici di Centrale del Latte fra poco.
07:2323 anni, Gardesano, si chiama Paolo Delai, un tenore, bravo tenore, con delle esperienze importanti fatte proprio recentemente, ma noi stiamo raccontando, visto che è la prima volta che lo spediamo, un po' la tua storia e ti ho chiesto quali sono stati i passaggi importanti.
07:39Sicuramente l'approdo in conservatorio a Modena e poi...
07:43E poi l'incontro con Nicoletta Mantovani, la Fondazione Pavarotti. Nel 2023 ho avuto modo di fare un'audizione con Marcello Alvarez per conto della Fondazione Pavarotti e con Nicoletta, la moglie del maestro.
07:55E' stata un'esperienza incredibile perché ho avuto modo di mettermi alla prova e soprattutto di conoscere Nicoletta Mantovani e la Fondazione Pavarotti.
08:06Ho fatto subito un concerto con la Fondazione ad Arezzo, ho preso il premio a Paxiomeno 2023, che ricordo sempre è importante perché lo hanno preso persone molto celebri come Liliana Segre,
08:17quindi per me è stata un'esperienza incredibile, un onore, assolutamente, e cantare con la banda dell'esercito italiano, che ho avuto modo anche di cantare recentemente al Vittoriale.
08:27Certo, c'è stato questo appuntamento bello in un contesto assolutamente speciale perché il Vittoriale lo è.
08:32Assolutamente.
08:33Poi lì, quando canti a casa tua, c'è un pochino più di paura?
08:37Sì, paura però più che altro è sempre un'esperienza incredibile perché ho il mio piccolo pubblico che ho costruito negli anni,
08:45che sono sempre venuti a vedermi al Casino di Gardone, alle Masterclass che facevo con Malagnini,
08:50e quindi ritrovare il mio pubblico è qualcosa di incredibile, quindi sono veramente contento di tornare a casa e di vedere il mio amato pubblico sostenermi nei concerti.
09:01Abbiamo detto che proprio recentemente hai fatto tante esperienze, una particolarmente singolare perché eri all'autodromo, raccontami anche questa cosa.
09:09Beh, innanzitutto qui devo ancora ringraziare Nicoletta Mantovani perché sono stato tra i sei selezionati della Fondazione Pavarotti,
09:16eravamo sei tenori che per la prima volta hanno cantato al Gran Premio di Formula 1 a Imola.
09:21Ti fermo perché io ho visto le prove ed è stato bellissimo perché eravate in sei ed alle prove giustamente,
09:29tutti aspetti sai il tenore, tutto in tir, erano in jeans, magliette eccetera, poi hanno cominciato a provare e cade la mascella,
09:37perché l'intensità vocale è una grande amalgama, tra l'altro al di là della vostra singola individuale bravura,
09:45insieme eravate particolarmente forti, potenti.
09:48Sì, è stata un'esperienza incredibile e soprattutto amalgamare sei voci non è stato facile.
09:55Proviamo a sentire perché lo facciamo ascoltare agli amici alla radio e in tv potete addirittura vedete le immagini,
10:00quindi andiamo su di volume, sentiamoli, qua elegantoni però.
10:03Bellissimo, bellissimo, bellissimo, abbiamo sentito un pezzettino ma grande emozione.
10:30Com'è essere di fronte a tanta gente e dover catturare l'attenzione, a parte che davanti all'inno si ferma il mondo.
10:38Però sei in un contesto dove uno non ha scelto di venire a vederti, è lì per vedere un'altra cosa.
10:44Esatto.
10:45Però credo sia bello potente emotivamente.
10:49C'erano 200.000 persone e spettatori in tutto l'autodromo, forse anche più di 200.000 e abbiamo guardato poi i dati,
10:56nei giorni successivi 85 milioni hanno visto l'inno.
11:00Hai capito che roba.
11:02Quindi per me è stata un'esperienza, devo dire non la prima volta che mi succede che tantissime persone vedano una mia esibizione,
11:10perché nel lontano 2021, che per me è lontano, ho cantato...
11:15A 23 anni fai bene a dire che è lontano.
11:17Esatto.
11:18Più invecchi e meno è lontano poi.
11:20Esatto, sono d'accordo, sono d'accordo.
11:22Ho cantato per la Cina, per il presidente cinese, per un'esperienza incredibile.
11:27Era il settantesimo anniversario della Fondazione della Repubblica Popolare Cinese
11:31e dal comunale di Modena, io e Maria Francesca Rossi, un amico e un soprano di Modena,
11:35abbiamo cantato un brano in lingua cinese.
11:37Hai dovuto imparare anche a cantare in cinese?
11:40In sette giorni.
11:41Fantastico.
11:42È stata un'esperienza indelebile che porterò nel cuore.
11:45Faccio una battuta, tu pensa al tuo vicino di camera, come si è goduto, perché sono convinta
11:51che al di là del conservatorio avrai anche provato in camera la sera.
11:55Sì, sono d'accordo, è stato incredibile perché ovviamente la fonetica era completamente
12:00opposta e diversa, mu yang hao yang, io me la ricordo ancora.
12:05E ci credo.
12:06Impararla in sette giorni e ricevere poi una mail ufficiale che dice complimenti anche per
12:11la pronuncia, è stato qualcosa di incredibile.
12:13È una domanda che faccio a tutti gli ospiti del magazine e mi piacerebbe sapere quali
12:19sono i personaggi da cui tu hai preso ispirazione, chi guardi con particolare ammirazione che
12:27è un po' il senso di svolta professionale, ognuno di noi fa qualche incontro che cambia
12:34un po' il senso delle cose.
12:36Beh, allora, ecco qui l'esperienza incredibile.
12:39Lo diciamo per chi sta guardando la televisione, le immagini si riferiscono a quanto appena
12:44ha detto Paolo e per chi ascolta la radio stiamo mostrando le immagini.
12:48Proviamo a sentirlo un attimo, dai, visto che c'è il contributo.
12:50Paolo e per chi ascolta la radio stiamo mostrando le immagini.
12:59Paolo e per chi ascolta la radio stiamo mostrando le immagini.
13:29Ma quanta competizione c'è, non in questo caso perché chiaramente facevate squadra,
13:34ma quanta competizione c'è se c'è tra voi, penso ai tenori giovani?
13:39Io sono un caso singolare, io posso testimoniare di fronte a tutti i miei colleghi che io ho
13:47ammirazione per tutti e non ho mai provato dentro di me una sensazione di invidia o gelosia.
13:53Anzi, le più belle amicizie che ho creato negli ultimi anni sono con Giuseppe Infantino,
13:58che è un mio carissimo collega tenore, che è in Fondazione Pavarotti, che è un tenore.
14:03Quindi uno direbbe, fai fatica a fare un'amicizia con un tenore perché ovviamente c'è competizione,
14:08è rivale.
14:09No, per me è una delle persone più belle che abbia mai conosciuto nel mio percorso.
14:13Quindi io faccio fatica.
14:15Forse è più tra i soprani che c'è un po' quella rivalità.
14:19Poi chiaramente anche tra tenori ci sono problemi, competizioni, ci sono sempre stati,
14:24però io personalmente credo che ci sia spazio per tutti e in un modo o in un altro
14:29arriva il momento di gloria per tutti, assolutamente.
14:32Ti chiedevo prima appunto chi è la tua fonte di ispirazione,
14:35chi è stato l'elemento che ti ha dato proprio la forza per diventare quello che sei adesso,
14:4123 anni, con tanti passi belli fatti.
14:43Allora, innanzitutto ascoltare Luciano Pavarotti per me è stato incredibile
14:49perché mi ha dato un modo di conoscere insieme a Rubens Pelizzari che cos'era l'opera.
14:54E quindi per me Luciano Pavarotti è stato il mio ispiratore numero uno.
15:01Giuseppe Di Stefano è stato anche lui un grandissimo cantante.
15:04Poi i tre tenori, ovviamente.
15:07E poi persone che ho conosciuto nel mio percorso.
15:11Penso a Gianluca Terranova, a Mario Managnini, a Murad,
15:14un amico che mi ha dato anche l'opportunità di cantare grazie al colonnello Anania con l'esercito.
15:21Quindi per me sono tutte persone che porterò sempre nel cuore
15:25ed è per me ringraziarle anche in questo contesto è motivo di grande orgoglio e di gioia.
15:31C'è una grande diversità tra cantare su un palcoscenico e interpretare un'opera.
15:39Come vivi il tema dell'opera?
15:41Hai detto poco fa che sarai impegnato appunto in un'opera.
15:45Quindi raccontami anche questa parte della tua storia professionale.
15:49Io ho 23 anni, come ricordavi prima tu, e ho già avuto delle esperienze operistiche importanti.
15:55Bastiano e Bastiana alla Casa Museo Pavarotti, al Comunale di Carpi,
15:58Cappello di Paglia sempre a Modena, di Firenze.
16:01Adesso ci sarà un grande debutto di un'opera contemporanea
16:04scritta da un compositore bresciano, Antonio Giacometti,
16:07che il 30 settembre ci aspetterà al Comunale di Modena, al Teatro Pavarotti,
16:13dove io interpreterò un personaggio che è completamente lontano da me.
16:17E in questo momento storico dove c'è troppa violenza nei confronti delle donne
16:22e nei confronti anche delle minoranze, penso che sia importante interpretare personaggi così forti.
16:29Io sarò il protagonista con i miei colleghi a Modena,
16:33Margherita Monelli, Samuele, Giosefine, Carlo.
16:37Per me interpretare in questo momento storico questo ruolo è fondamentale.
16:42E non è facile perché sono un assassino, sono uno stupratore, sono violento,
16:48sono un drogato, sono omofobo, cioè ho tutte le caratteristiche che sono lontane da me,
16:53però la sfida è proprio questa.
16:56È esatto, molto provante.
16:58E parlando invece, diciamo così, di opere, in qualche modo, insomma, che conosciamo tutti,
17:04il tuo personaggio, quello che ti piacerebbe più di tutti interpretare, chi sarebbe?
17:09Sto studiando in questo momento, che debutterò probabilmente aprile-maggio,
17:14Rigoletto, il Duca di Mantova, e poi ovviamente Don Giovanni in ruolo di Don Ottavio,
17:20che avrò modo di debuttare nei prossimi mesi.
17:24E per me penso che forse non avrò mai l'opportunità, non lo so,
17:28perché ovviamente le corde del tenore possono avere un'evoluzione,
17:32uno può partire da tenore leggero e arrivare anche a fare opere drammatiche,
17:35però il mio sogno è il cassetto è interpretare Mario Cavaradossi in Tosca.
17:39Fino a quando, scusate, faccio una domanda, non lo so,
17:42fino a quando un tenore può vedere il colore della sua voce,
17:46la sua estensione, eccetera, cambiare?
17:48Fino a che età?
17:49Ma allora, ci sono stati i tenori che sono partiti da fare il repertorio russiniano,
17:53di agilità, e sono arrivati, che sono riusciti a fare addirittura a Utello.
17:57Penso a Marco Berti, che è tuttora un tenore incredibile,
18:04che sta facendo delle opere ancora nonostante la sua età avanzata,
18:08è partito facendo Donizzetti e Rossini,
18:12quindi oggi fa Utello, è uno dei più grandi Utelli del repertorio internazionale.
18:16Quindi quello che sei oggi potresti non esserlo tra vent'anni, banalmente.
18:19Posso fare Rossini, posso fare Bellini, Donizzetti, Il Primo Verdi, Traviata, Rigoletto,
18:26e poi domani forse posso fare Tosca, Turandot e Utello, non lo so,
18:30questo ovviamente me lo scoprirà la vita.
18:32Sei in viaggio, giustamente.
18:34Ci sono poi dei luoghi che sono assolutamente dei luoghi di culto per gli artisti dell'opera.
18:41Se tu dovessi scegliere, ma vai libero di fantasia, vola nel mondo,
18:45il luogo dove ti piacerebbe di più esibirti, quale sarebbe?
18:49Allora, uno l'ho già fatto, che è l'Arena di Verona con Bocelli nel 2024,
18:55anche lì è esperienza meravigliosa.
18:57Come è stato col maestro Bocelli?
18:59È stato bello, è stato bello perché ovviamente grazie all'Orchestra Sinfonica di Franciacorta
19:04e Emiliano Facchinetti hanno creato questo evento per gli Awards Team 2024 in arena.
19:10Cantare Nessun Dorma a suo fianco è stato per me qualcosa di incredibile.
19:14Ci credo.
19:15Il pubblico a casa può vedere questa immagine scattata dal mio telefono
19:18che è stato incredibile.
19:20E poi il Metropolitan, mi piacerebbe tanto nel mio futuro andare a New York.
19:25Che riti hai prima di salire sul palco su quelle che sono le esibizioni più importanti?
19:32Ci si scalda la voce, vuoi stare da solo, hai dei piccoli riti scaramantici?
19:37Quelli so che se li hai tanto non me li dite perché giustamente le cose scaramantiche ve le tenete.
19:42Sono abbastanza trasparente in questo, tanti esercizi di respirazione per rimanere concentrato,
19:49stare vicino al palco, questo me l'ha insegnato il mio amico Giuseppe, stare sempre più vicino
19:54al palco prima dell'esibizione perché si crea quel mood, quell'atmosfera e quella concentrazione
19:59che è necessaria per interpretare un ruolo in opera o per un concerto.
20:03quindi rilassarmi e tenere il telefono un po' lontano da me in questo momento.
20:07Questa è tanta roba perché almeno resti nel balance giusto.
20:10C'è un appuntamento che vorrei in chiusura che tu ricordassi, fissato per il 19 di agosto.
20:16Eh sì, è un concerto stupendo che faremo sull'isola del Garda, ringrazio.
20:21La location, devo dire che si sposa molto bene.
20:26È un concerto stupendo, è un trio.
20:28Per la prima volta in Italia, perché l'ho fatto in Germania poco tempo fa, porterò sull'isola del Garda
20:34un concerto atipico, cioè tenore, sassofono e pianoforte.
20:39E anche qui per la prima volta metto insieme la mia prima esperienza musicale, sassofono.
20:44Certo, con sax.
20:45E Gianni Alberti e Diego Gordi saranno al mio fianco e sarà un'esperienza incredibile.
20:50E vorrei ricordare anche un piccolo appuntamento che faremo il 5 luglio a Cicina,
20:56che è il piccolo borgolo dove io abito.
20:57Stupendo.
20:58Ah, non sapevo tu fossi di Cicina.
21:00Proprio nativo di Cicina.
21:01Meraviglioso.
21:02Il 5 luglio a Cavallino 10 ho organizzato una serata di gala incredibile con i mercanti
21:06di Venezia che porteranno dei profumi e una cena particolare con gli ingredienti dei profumi
21:10che verranno poi studiati e messi nel menù.
21:14Fantastico.
21:15Qualcosa di incredibile.
21:16Tipo lo zafferano si sposa bene con entrambe le cose.
21:19Non so bene cosa ci sarà nel menù, però mi viene fame.
21:21No, ma non te lo chiedo.
21:24Questo non te lo chiedo.
21:25Siamo arrivati al termine ed è volata.
21:28Io ti faccio i complimenti perché io ti conosco da tanti anni e ti ho visto crescere e maturare
21:34sia umanamente che professionalmente in un modo stupendo.
21:38Quindi avanti così.
21:39Grazie di cuore per l'invito.
21:41Grazie a te.
21:42E poi ci vediamo nella stagione prossima così mi raccordi come stanno andando le cose.
21:46Prima di salutarci grazie a Ruggero Tavelli per la regia audio e video.
21:49Grazie.
21:50Grazie a Letizia Filini che è qui per il telegiornale di Teletutto a seguire questa chiacchierata.
21:55A voi che ci avete ascoltati alla radio, a voi che ci avete guardati in tv, ma soprattutto in bocca al lupo di cuore,
22:01forza a Paolo Delai.
22:03Grazie.
22:03Grazie mille Maddalena.
22:04Grazie.
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