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Tecnologia e partnership per rendere scalabili e misurabili i progetti in-store: a Engage Conference 2025, Danilo Battaglia spiega come HicMobile semplifica la complessità del Retail Media
Trascrizione
00:01Allora, prima ho sentito parlare di piattaforma unica come cosa un po' utopistica e credo
00:07anch'io che lo sia, ma siamo invece per vedere comunque un'azienda che sta comunque proponendo
00:12delle tecnologie che servono in particolare ai retailer, ora lo scopriremo meglio, per
00:16rendere in modo non troppo complicato, scalabili, i progetti di retail media.
00:22Diamo il benvenuto a Danilo Battaglia, Head of Sales di Ekmobile.
00:25Ciao Danilo, sentiamo anche noi? Benvenuto.
00:34Allora, non so se me la sono inventata questa presentazione, però penso di aver più o meno
00:40spiegato bene l'obiettivo che avete. Però partiamo dai bisogni. Voi avete studiato un po' questo
00:50mondo retail media e cosa avete trovato? Quali sono i needs che secondo voi sono presenti
00:56sul mercato e magari non completamente coperti dall'offerta attuale?
01:00Assolutamente. Partiamo dalle cose positive, di cui abbiamo già parlato stamattina, abbiamo
01:07sentito parlare, è dell'effetto che è un mercato in continuo movimento, sia a livello
01:11culturale che tecnologico. Quello che ci piace, che magari è un po' diverso da quello che abbiamo
01:15sentito stamattina, è il fatto che a livello di reorganizzazione anche da parte delle agenzie,
01:21adesso soprattutto di consulenza, il retail media è una parola chiave. Quindi il fatto
01:26che anche le agenzie si mettano a parlare di retail media per educare il mercato, questo
01:33secondo noi è sicuramente un fattore positivo, in modo che poi anche il retailer o tutta la
01:39filiera possa crescere in questo senso. Lato limitazioni, quindi i bisogni per far crescere
01:46questo mercato in questo momento sicuramente è la parte di fermentazione tecnologica. Quindi
01:51il fatto che soprattutto in store ci siano strumenti diversi, complessità anche operative
01:57per effettivamente effettuare campagne, questo per noi è un forte limite che appunto oggi
02:04speriamo di poter dare il nostro contributo. Parliamo un po' del contributo che voi intendete
02:10dare, come vi siete posizionati in questo mercato? Noi in questo mercato ci siamo posizionati nel
02:16creare una piattaforma, poi vedremo effettivamente come, però quello che vuole dare non è rivolgersi
02:23solamente ai retailer, ma effettivamente rivolgersi a tutta la filiera, quindi che possono essere
02:28retailer, operatori di settore, agenzie, centri media e chi vende dati e a quel punto poterli
02:38supportare nella crescita effettiva. Penso che possa essere veramente un metodo efficace.
02:46Ora ti vorrei chiedere qualche dettaglio in più però su questa piattaforma, quindi cosa fa, a chi si
02:53rivolge in parte è già risposto e quali sono i problemi che si propone di risolvere?
02:58Allora diciamo che la piattaforma nasce per creare una strategia di pianificazione di retail media,
03:04quindi diciamo che in piccolo, anche se non è così scontato, quello che vuole fare è creare dei budget
03:13a seconda degli strumenti, soprattutto dei touch point fisici che ci sono in store, per poi da suddividere
03:19nei vari punti vendita. Questo cosa significa? Il fatto che direttamente, in questo caso può essere
03:26il retailer, facciamo un esempio di retail, ma stessa cosa può essere per l'advertiser, definire esattamente
03:31un piano di comunicazione in modo da rispondere a una richiesta di un brief, in modo semplice, con qualche click.
03:39Se divido in due la piattaforma ci sono diciamo due fasi. Una prima fase è un grande cerrello
03:45che prende tutti i dati che ci sono, sia quelli di proprietà del retailer, come possono essere
03:52scontrini, affluenza, categorie mercologiche più vendute. I secondi dati possono essere quelli di
03:57venditori, di data provider. I terzi dati possono essere addirittura quelli di e-mobile, quindi
04:03l'insieme approvvigiona la piattaforma e definisce poi effettivamente come spammare questi budget
04:10a seconda dei punti vendita. La seconda fase è per risolvere la frammentazione tecnologica.
04:17Quindi quello che noi andiamo a fare è raccogliere tutti i totem, ad esempio gli schermi, ma anche
04:24la parte offline, quindi carrelli, antitaccgeggio e a quel punto connetterci attraverso le API
04:29a questi sistemi, quelli ovviamente connessi online, e poter distribuire il contenuto e
04:35pianificarlo direttamente, attivarlo, diciamo la parola corretta. E a quel punto riuscire
04:43anche attraverso l'utilizzo di altri precedenti a valorizzare lo spazio effettivamente in store.
04:49E quindi secondo noi questo è sicuramente, sulla base anche degli assist che sono arrivati
04:55prima, è sicuramente una potenza che crediamo che, cioè di aver colto l'insegno, il bisogno
05:00del mercato. La seconda parte invece è su tutta la parte offline, quindi appunto carrelli,
05:05antitaccgeggio, lì invece cerchiamo, diciamo, di limitare l'errore umano a livello operativo.
05:11Quindi mandiamo direttamente un proforma, facciamo una mail già formattata in modo che l'utente
05:17non si trovi a commettere eventuali errori in questo senso. Quindi diciamo che in un'unica
05:22piattaforma, riunendo le due fasi, è quello di cercare di semplicità, cioè rendere più semplice
05:28l'operatività, abbattere la frammentazione tecnologica, quindi armonizzare tutti gli
05:33strumenti e valorizzare poi gli spazi effettivamente pubblicitari, in questo senso. Perché quello
05:39poi c'è anche capitato è quello di vedere che magari molti punti di vendita vengono venduti
05:44molto più spesso rispetto ad altri. È un po' come se succede nel mercato internet, ci sono
05:49i top publisher e poi il resto del netto. Ecco, stessa cosa nel retail c'è questo rischio
05:54e quindi attraverso poi l'utilizzo dei dati e appunto questo cervellone ti permette anche
06:00di valorizzare nella filiera del network, dei retail media, anche tutti quei punti vendita
06:05che non sono considerati.
06:06Perché poi, dando anche risposta a una questione che veniva sollevata precedentemente, cioè
06:11è ovvio che la scalabilità passa anche attraverso la semplicità da un certo punto di vista,
06:15l'operatività. E mi interessava in particolare anche il tema dei dati, che può esserci molta
06:22timore nell'idea di mettere a fattore comune dati, perché i dati di prima parte sono un aspetto
06:28chiave, ma sono ognuno ai suoi. Ecco, voi come affrontate questa sfida dal punto di vista
06:34tecnologico e operativo?
06:36Allora, diciamo che il fatto di mettere a fattore comune i dati a livello di piattaforma
06:42è quasi fondamentale, nel senso che altrimenti proprio la pianificazione ne verrebbe meno.
06:48E quindi sicuramente i dati di scontrino, di settori merceologici più venduti, di affluenza
06:54sono fondamentali, solo alla base. E quindi il retailer, diciamo, deve lavorare in questo,
06:58avere fiducia in questa condivisione dei dati. Il secondo punto sono i data provider, che fanno
07:03un gran lavoro in questo senso, ne abbiamo sentito tanto parlare oggi, e quindi sicuramente
07:07il fatto che entrino all'interno della piattaforma ne possono solo arricchire il dato.
07:11E poi il dato di mobile. Il dato di mobile, vabbè, al netto della parte mobile, quello
07:16che stiamo a noi puntando adesso, anche i dati di territorio. Cioè il territorio che circonda
07:23il punto vendita, secondo noi, influisce anche il comportamento dell'utente. In che senso?
07:29Il fatto che all'interno di un bacino di utenza, ad esempio della GDO, ci sia un aspetto
07:33sociodemografico e di consumi o di fascia economica, magari medio alta, ovviamente, visto
07:41che noi andiamo in un punto vendita molto spesso per la vicinanza, ecco questo secondo
07:47noi influenza poi il comportamento effettivo all'interno dello store. Quindi anche i dati
07:52di territorio, secondo noi, sono molto importanti in questo senso.
07:54E tra l'altro si parlava anche di capillarità, no? Quindi un po' su tutto il territorio nazionale
07:59in un mercato italiano che spesso è descritto come frammentato e poco standardizzato.
08:05Standardizzato. Sarà difficile.
08:07È complicato.
08:07Ecco, una domanda che se vuoi le racchiude tutte, quelle che ti ho fatto fino adesso.
08:13Cosa serve oggi, secondo voi, per non limitarsi a essere nel retail media, che può essere
08:18una buzzword di questo momento, ma per prosperare davvero in questo nuovo scenario?
08:24Quello che ho pensato io sono due parole chiave. Uno è la tecnologia. La tecnologia ti permette
08:29di armonizzare tutti gli strumenti e quindi è fondamentale in questo senso. E il secondo
08:35punto è le partnership. Gli abbiamo sentito prima, ci piacerebbe avere un fattore comune
08:39o tutto, una piattaforma che accomuni tutto. Beh, questo è quello che noi vogliamo fare.
08:44Non lo possiamo fare da soli e quindi abbiamo bisogno di tutti che mettano a disposizione
08:49qualcosa di sé e a quel punto, secondo me, si può veramente prosperare in questo mercato.
08:54Non mi hai detto un nome. Una persona viene da voi e vi dico vorrei attivare la piattaforma.
08:59Questa piattaforma ha un suo brand o è parte della vostra offerta?
09:02È un media platform, è molto semplice, è molto banale, però è...
09:06Va bene, perfetto.
09:07Facciamo l'evento su Retail Media, lo chiamiamo Retail Media Conference, così non ci si può
09:12sbagliare. Esattamente.
09:14Allora Danilo, io ti ringrazio per essere stato con voi, ti faccio gli auguri, credo ci sia
09:18una calla anche per te, insomma, per questi vostri progetti nel Retail Media.
09:21Grazie mille.
09:22Grazie mille.
09:23Ciao.
09:23Grazie.
09:24Grazie.
09:25Grazie.
09:26Grazie.

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