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https://www.pupia.tv - Bologna - SANITÀ. A BOLOGNA AUMENTO CURE PALLIATIVE, PAZIENTI SI RACCONTANO
Bologna, 27 mag. - "Caro dottore, cara dottoressa, ti scrivo... cos'è, per me, qualità di vita nella malattia". Cominciano così, idealmente, le lettere che saranno raccolte a Bologna grazie all'iniziativa lanciata dalla Rete metropolitana delle cure palliative e dalla Fondazione Gigi Ghirotti per celebrare la Giornata nazionale del sollievo. Collegandosi al sito dell'Ausl, le persone malate o coloro i quali le assistono potranno inviare una lettera ai professionisti sanitari per spiegare cosa ognuno intende per qualità della vita e contribuire così a migliorare sempre di più i percorsi terapeutici e assistenziali. Inoltre, i contributi raccolti attraverso questo progetto di "medicina narratica" andranno a comporre un libro che sarà presentato il prossimo anno. La Rete metropolitana delle cure palliative è composta, oltre che dall'Ausl che la coordina, anche da Policlinico Sant'Orsola, Fondazione Hospice Maria Teresa Chiantore Seragnoli e Fondazione Ant, con il sostegno dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana e dell'Arcidiocesi. Una sinergia che ha l'obiettivo di migliorare la qualità di vita e alleviare la sofferenza delle persone con malattie in fase avanzata. "Continuano ad aumentare negli ultimi anni- segnala l'Ausl- le persone e le famiglie prese in carico dalla Rete nei diversi setting assistenziali: nel 2024 sono state 5.208, oltre 300 in più rispetto all'anno precedente, di cui 1.231 sono state per cure palliative precoci ambulatoriali, anche di persone con malattie non oncologiche". E' in questo percorso che si inserisce l'invito a tradurre in lettere i vissuti personali di chi si trova ad attraversare queste esperienze: "Un bellissimo progetto", sottolinea in conferenza stampa l'assessora comunale al Welfare, Matilde Madrid. Raccogliere i racconti e i bisogni delle persone in cura "diventa non solo una forma di ascolto ma anche di cambiamento per il nostro sistema di servizi", aggiunge l'assessora. La Rete metropolitana lavora sul tema delle cure palliative "con un impegno straordinario e una competenza elevatissima", afferma la direttrice generale dell'Ausl, Anna Maria Petrini, evidenziando come il progetto presentato oggi abbia l'obiettivo di "ascoltare ancora di più i pazienti": tramite le loro lettere "vogliamo raccogliere i loro pensieri per raggiungerli ancora più da vicino". Il concetto di qualità di vita nella malattia è diverso da persona a persona, sottolinea Danila Valenti, direttrice della Rete: "Per alcuni può essere fare il viaggio della vita, per altri stare finalmente a casa potendosi occupare dei figli e dei nipoti. Per altri può essere riappacifcarsi con una sorella con cui si era litigato per motivi che neanche si ricordano, oppure interrompore una relazione malata". Ecco allora che l'obiettivo della Rete è comprendere questo in relazione a ogni persona diversa "e aiutarla a raggiungere la migliore

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Trascrizione
00:00Ed ecco che abbiamo pensato di chiedere alle persone stesse, malate e non malate, di riflettere
00:07su quello che è il loro concetto di qualità di vita nella vita. Per alcuni può essere
00:11faccio il viaggio della mia vita o per altri finalmente sono a casa e mi posso occupare
00:17dei miei nipoti e dei miei figli e finalmente vado a prendere il mio figlio a scuola, cosa
00:21che il lavoro, l'impegno non mi avevano mai permesso di fare prima. Per altri può essere
00:27rapacificarsi con la sorella con la quale si era litigato per dei motivi che neppure loro
00:34ricordano oppure interrompere una relazione malata. Quindi il concetto di qualità di vita
00:40nella malattia è profondamente diverso da persona a persona. Il nostro obiettivo è quello di
00:45capire qual è, parlando con la persona, qual è la qualità di vita per quella persona e
00:52come rete di cure palliative aiutare questa persona a raggiungere la migliore qualità
00:56di vita possibile nella malattia.

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