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  • 7 mesi fa
Cernobbio (CO), 5 apr. (askanews) - Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, propone di riattivare, come accaduto con la pandemia, la sospensione del patto di stabilità per aiutare le imprese alla luce della crisi che l'impatto dei dazi Usa avrà sull'economia dei paesi europei, considerato il fatto che nelle regole europee c'è la clausola di salvaguardia generale oltre a quelle nazionali."Il problema italiano, rispetto a come viene approcciato in altri paesi, è che noi partiamo da una situazione di bilancio in cui i nostri spazi di bilancio sono profondamente diversi rispetto a quelli di altri", ha detto Giorgetti, chiudendo il suo intervento al Forum Ambrosetti. "Si evocano gli aiuti per i settori e le imprese danneggiate da questa situazione, ma gli aiuti significa interventi di tipo economico-finanziario a carico del bilancio dello Stato. E se ciò è vero, ciò deve essere consentito dalle regole europee, e in Europa, come testimonia la grande situazione di rischio economico che si sta profilando, una provocazione la lancio: nell'attuale governance economica non c'è soltanto l'articolo 26 ma c'è anche l'articolo 25, che forse andrebbe riletto, e se è tutto vero, trovo che ci sia una logica conseguenza a tutto questo".L'articolo 25 del nuovo patto di stabilità consente agli Stati membri di deviare dal percorso della spesa netta nel caso di una grave congiuntura negativa, a condizione che la sostenibilità di bilancio nel medio termine non ne risulti compromessa."Già credo che sia abbastanza evidente il nuovo atteggiamento dell'Europa rispetto al green deal e all'impatto del medesimo sull'industria europea, e ora dovrà essere fatto anche su altri aspetti", ha proseguito Giorgetti. "Mi sembra evidente che il cambio di impostazione sia radicale. Quello che mi sento di dire è che io continuo ad avere fiducia da un lato nella capacità della nostra economia e delle imprese di resistere e che il governo sta valutando la situazione cercando di mantenere un approccio razionale e pragmatico a questa situazione".

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00:00Dobbiamo rivedere, e questo sicuramente dovrà essere fatto, già credo che sia
00:08abbastanza evidente il nuovo atteggiamento rispetto al Green Deal e
00:13in particolare l'impatto sull'industria europea del medesimo. Dovrà essere fatto
00:20anche su altri aspetti. Mi sembra evidente che il cambio
00:25di impostazione sia totalmente radicale. Quello che mi sento anche di dire, per
00:31chiudere, è che io continuo a avere fiducia, da un lato, nella capacità della
00:37nostra economia e dei nostri imprenditori di reagire, che il Governo
00:41ovviamente sta valutando, cercando di mantenere un approccio pragmatico e
00:47razionale a queste situazioni.
00:54Quello, e chiudo il cerchio partendo da dove ho iniziato,
01:00per farvi capire quello che è, diciamo così, poi il problema italiano rispetto a
01:06quello a come viene approcciato l'attualità in altri
01:11Paesi, che noi partiamo da una situazione di bilancio in cui i nostri
01:16spazi di bilancio sono profondamente diversi rispetto a quelli di altri e
01:21quindi, già come si evoca, si evocano gli aiuti per i settori e le
01:28imprese danneggiati da questa situazione e gli aiuti significa interventi di tipo
01:36economico finanziario a carico del bilancio dello Stato e se ciò è vero
01:41ciò deve essere consentito dalle regole europee e se in Europa, come è
01:48evidente, si testimonia la grave situazione di tipo di rischio economico
01:55che si sta profilando, mi pare evidente, e qui chiudo la provocazione e la lancio,
02:01che nell'attuale governance economica non c'è soltanto l'articolo 26 ma c'è
02:06anche l'articolo 25, che forse andrebbe riletto e se è tutto vero trovo che ci
02:12sia una logica conseguente a tutto questo.
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