Economia, politica e editoria sono una sola cosa. Una triade che controlla il Sistema. Una organizzazione di stampo omertoso molto più potente del Sistema camorristico denunciato da Saviano in 'Gomorra'. La fusione delle due banche Unicredit e Capitalia è una dimostrazione di come il Sistema protegga sé stesso. In questi anni Capitalia è stata in parte risanata, riorganizzata, restituita al suo 'core business' dalla precedente gestione affaristica praticata nei corridoi di Montecitorio. Prima era una banca di agevolazione politica bipartisan. Il merito è di Matteo Arpe, amministratore delegato, di poco più di quarant'anni. Arpe è uno dei pochi banchieri stimati nel mondo finanziario internazionale. Si oppone a una serie di manovre del presidente di Capitalia, Cesare Geronzi ultrasettantenne. Il presidente Geronzi cerca di farlo fuori, Arpe resiste con il supporto degli investitori esteri. Ma chi è Cesare Geronzi? Il suo curriculum vitae farebbe invidia a Al Capone. Per Geronzi fu richiesta l'interdizione dal suo incarico di presidente di Capitalia dalla Procura di Parma. Un dirigente di Capitalia, Andrea Del Moretto, aveva scoperto già nel 2002 come stavano le cose nella Parmalat, con obbligazioni in circolazione di circa 7 miliardi di euro contro il miliardo e 200 milioni dichiarato in bilancio. Geronzi non fece nulla, non ritirò le linee di credito verso la Parmalat e per più di un anno furono venduti bond con il buco dentro. Geronzi è stato condannato in primo grado a un anno e otto mesi di reclusione per bancarotta preferenziale per il crac Italcase dal tribunale di Brescia. Il consiglio di amministrazione ha ovviamente confermato Geronzi nei suoi incarichi.
al sito che s'indigna e denuncia con Piero Ricca censurato http://guerrillaradio.iobloggo.com
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