UNA PSICOLOGA AMERICANA A PARIGI, schiacciata dai troppi anni di analisi altrui (non riesce a smettere di piangere e va da un'ipnotista...), alle prese con la morte di una paziente. Convinta che la donna sia stata uccisa dal marito, inizia a indagare per trovare le prove, coinvolgendo l'ex consorte con cui si riavvicina, cosa che il figlio neo padre non sembra gradire molto, come si vede da questa clip. Sembra la versione parigina e femminile di Misterioso omicidio a Manhattan di Woody Allen. Sono il plot e i personaggi di Vita privata, il thriller/la commedia sofisticata giallo-rosa della francese Rebecca Zlotowski (Grand Central, Planetarium, I figli degli altri), protagonista una splendida Jodie Foster, Daniel Auteuil (l'ex marito), Virginie Efira (la paziente), Mathieu Amalric (il vedovo), Vincent Lacoste (il figlio). Tutti perfetti in questa storia che sorprende e affascina per i tanti livelli narrativi (dai più leggeri alle riflessioni più profonde, sempre in perfetto equilibrio), girata tra Parigi e la Normandia. La regista la definisce «una riflessione sul limite tra la vita intima e quella pubblica. Tra ciò che mostriamo e ciò che nascondiamo, dove la psicanalisi diventa una forma di indagine interiore e anche di messa in scena». Da non perdere!
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