«NON SI PARLA NEPPURE PIÙ di mondo del lavoro. Oggi si usa mercato del lavoro», dice Raffaella, una delle tre storie che il regista Luca Bianchini racconta nel suo documentario Articolo 1. Il film è nei cinema grazie a LSPG Popcorn, casa di distribuzione indipendente che sostiene progetti di valore culturale e sociale, promuovendo opere capaci di stimolare il dibattito pubblico e di offrire nuovi punti di vista su questioni fragili e necessarie. Quello di Raffaella è il secondo racconto del film. Il regista, la presenta così: «Unica testimone ancora in vita, ex camionista di Fondi. Le immagini la mostrano mentre guarda fuori dalla finestra della sua casa, ora costretta su una sedia a rotelle, mentre racconta come quella caduta dalla cabina del camion abbia segnato il cambiamento più profondo della sua vita adulta. Le sue parole ricostruiscono i ritmi massacranti delle settimane precedenti all'incidente: le notti insonni, il peso delle consegne, la responsabilità di portare a termine il lavoro ad ogni costo. Attraverso i suoi racconti, il pubblico scopre una donna piena di vita, amante della strada e della libertà, dolce ma piena di forza».
00:01Una volta si chiamava mondo del lavoro, adesso si chiama mercato del lavoro, perché ci deve essere concorrenza, perché non siamo più esseri umani che lavorano.
00:16Non ci soffermiamo neanche a dire chi erano quei numeri.
00:23Non ci diamo il tempo di parlare delle persone, non siamo più persone, in nessun ambito, ovunque andiamo siamo un numero, a nessuno interessa un nome, una vita.
00:41E quindi possa cambiare la visione del lavoro, lavorare per vivere, non morire di lavoro.
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