- 4 ore fa
La serata di premiazione dei Money Awards, svoltasi giovedì 27 novembre, ha ospitato la round table tematica “Sistema Italia: la ricetta per crescere. Startup ed E-commerce come motori di sviluppo?”. Un confronto che ha messo al centro il potenziale dell'ecosistema innovativo italiano, il ruolo delle piccole e medie imprese e le sfide che il Paese deve affrontare per diventare davvero competitivo.
Il dialogo, moderato da Luca La Mesa, ha coinvolto quattro protagonisti dell'innovazione italiana: Gianmarco Carnovale, Presidente di Roma Startup e CEO di Scuter, Benedetto Buono, Imprenditore e Founding Partner di Buono&Partners, Filippo Aparo, Innovation Manager di Confcommercio Roma e Michele Franzese, CMO di Scai Comunicazione e Founder della Rome Future Week.
Il dibattito ha attraversato temi chiave come il ruolo delle startup innovative, il potenziale dell'e-commerce, le difficoltà strutturali del Paese e la necessità di un ecosistema più integrato tra pubblico e privato, concludendosi con una domanda rivolta a tutti? “Qual è la ricetta per crescere?” Ognuno ha dato la propria visione:
Gianmarco Carnovale - “Copiare da chi è più avanti e adottre i modelli internazionali che dimostrano di funzionare.”
Benedetto Buono - “In tre parole: finanza, tecnologia e relazioni.”
Filippo Aparo - “Creare condizioni abilitanti e generare valore.”
Michele Franzese - “Apertura, coraggio ed entusiasmo.”
Nel video l'intervento completo.
Abbonati a Money.it - naviga senza pubblicità e scopri tutti i contenuti premium dedicati agli abbonati: https://premium.money.it/
Il dialogo, moderato da Luca La Mesa, ha coinvolto quattro protagonisti dell'innovazione italiana: Gianmarco Carnovale, Presidente di Roma Startup e CEO di Scuter, Benedetto Buono, Imprenditore e Founding Partner di Buono&Partners, Filippo Aparo, Innovation Manager di Confcommercio Roma e Michele Franzese, CMO di Scai Comunicazione e Founder della Rome Future Week.
Il dibattito ha attraversato temi chiave come il ruolo delle startup innovative, il potenziale dell'e-commerce, le difficoltà strutturali del Paese e la necessità di un ecosistema più integrato tra pubblico e privato, concludendosi con una domanda rivolta a tutti? “Qual è la ricetta per crescere?” Ognuno ha dato la propria visione:
Gianmarco Carnovale - “Copiare da chi è più avanti e adottre i modelli internazionali che dimostrano di funzionare.”
Benedetto Buono - “In tre parole: finanza, tecnologia e relazioni.”
Filippo Aparo - “Creare condizioni abilitanti e generare valore.”
Michele Franzese - “Apertura, coraggio ed entusiasmo.”
Nel video l'intervento completo.
Abbonati a Money.it - naviga senza pubblicità e scopri tutti i contenuti premium dedicati agli abbonati: https://premium.money.it/
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Allora, iniziamo da Gianmarco. Roma Startup è ormai un punto di riferimento per chi fa imprese innovativa nella capitale.
00:07Dal tuo punto di vista, qual è oggi il principale ostacolo per le startup italiane che vogliono crescere?
00:14Culturale? Se vuoi una parola è culturale.
00:17Culturale?
00:17Sì, perché fondamentalmente c'è ancora una grandissima contaminazione negativa intorno al fare startup su tutti quelli che sono i modelli di creazione e sviluppo dell'impresa lineare, della PMI all'italiana.
00:34Quindi comprendere che i meccanismi della scalabilità, quindi del disegnare business innovativi ad alto potenziale, si basa su una serie di metodologie che sono controintuitive, se vogliamo,
00:48che addirittura vengono insegnate come errori nelle metodologie di impresa lineare, quindi sbilanciarsi, quindi non avere un piano a medio-lungo termine,
00:57ma anzi focalizzarsi su obiettivi di breve periodo, fondamentalmente sbilanciarsi anche finanziariamente.
01:04Le startup in Italia ormai vige da poco tempo il codice della crisi di impresa, le startup sono strutturalmente in crisi di impresa perché non hanno mai un orizzonte certo,
01:15spesso non hanno ricavi ma stanno bruciando cassa per costruirsi un prodotto, servizio, un posizionamento.
01:20Tutto quello che in realtà determina i modelli di gestione del rischio delle imprese ad alto rischio, che sono appunto le startup che innovano,
01:31non è ancora know-how consolidato in Italia, anzi continua ad esserci in giro, ci dice che non si deve fare così,
01:39che è come se fondamentalmente un negoziante volesse insegnare a Google come si costruisce Google.
01:44E quindi c'è un po' un problema, è un conflitto di know-how nel non comprendere che la startup non è una PMI,
01:52non intende diventarlo, è un esperimento di laboratorio per diventare una grande impresa.
01:57Poi può non farcela, ma sicuramente non punta a diventare una PMI.
02:01Tra l'altro molto interessante, mi fa riflettere sul tema culturale, che un mese fa ero a Yerevan in Armenia a studiare l'ecosistema locale
02:08e sono andato lì con anche un pizzico di pregiudizio nel dire sì, cosa ci sarà mai a Yerevan.
02:15In realtà è pazzesco, siamo andati a vedere Pixar che è un unicorno che sta per fare una PO e mille altre realtà,
02:20ma mi ha colpito la cultura del post in cui dicono, è inutile che facciamo la startup per vendere agli armeni,
02:26noi facciamo la startup per vendere agli americani dall'Armenia.
02:30Mi ricordo prelaunch.com, un sito fichissimo, dove ti aiutano a fare il prelancio di un prodotto.
02:35Se vuoi lanciare un prodotto, non spendere centinaia di mila di euro per fare il prototipo della nuova moto e quant'altro,
02:40come l'ho fatto per esempio della Ducati, loro ti chiedono un ticket più basso,
02:44fanno una sorta di Kickstarter sui prodotti delle grandi aziende,
02:48in cui tu puoi comunque pre-opzionarla pagando un ticket più basso,
02:52e questa cosa sta andando fortissimo in America,
02:55l'avrebbe potuto reinventare qualcuno in un famoso garage di San Francisco,
02:58invece è nata a Yerevan questa startup.
03:00Quindi dovremmo parlare anche di più di quest'approccio che è opposto a quello italiano,
03:05dove noi pensiamo a fare la startup per Roma,
03:07dopo un anno Roma e Milano, dopo tre anni Roma, Milano e Firenze,
03:11mentre di là si scala in maniera completamente diversa.
03:14Benedetto, domanda,
03:17cosa serve per far decollare davvero il Made in Italy anche attraverso l'e-commerce,
03:21tu che hai una grande esperienza anche su quest'ambito.
03:24Grazie Luca e grazie a Mané per l'invito.
03:27Allora, al Made in Italy serve coesione, innanzitutto, e fare sistema.
03:32Sentito e detto tante volte in tanti ambiti,
03:35dall'innovazione al business più old style,
03:39in realtà è quanto mai vero,
03:40perché il mondo che stiamo attraversando,
03:43mutevole, incerto, in continuo di venire,
03:46richiede fare ecosistema, costruire ecosistema multi-stakeholder.
03:51Anche dal punto di vista dell'e-commerce,
03:52ero al tavolo con le colleghe di Temu,
03:56che rappresentano bene il settore,
03:58è un mondo in profondo, divenire in profonda trasformazione.
04:01Quindi ripensare ad esempio tutti i touch point
04:05relazionali fisici e digitali,
04:08o figital, come dicono i digital designer,
04:12è oggi quanto mai essenziale.
04:14La cultura del dato, lo studio del dato,
04:17andare sempre più verso le esigenze di ogni singolo consumatore,
04:20e aggiungo, di ogni singolo stakeholder a monte e a valle della catena
04:24rappresentata dalle piattaforme di e-commerce,
04:27sarà sempre più fondamentale.
04:29E qui si gioca il futuro anche di quel tipo di business.
04:33Assolutamente.
04:34Filippo, mondo ConfCommercio,
04:36se non te quali strumenti servono le aziende oggi
04:38per essere accompagnati attraverso innovazione
04:41e magari anche un'internazionalizzazione?
04:44Allora, innanzitutto ConfCommercio Roma è uno strumento,
04:47è uno strumento come tante associazioni che ci sono in questo paese,
04:50ed è uno strumento a disposizione delle imprese
04:53per, da una parte, seguendo anche un po' la nostra mission,
04:57mettere in contatto le piccole e medie imprese
04:59con tutto il mondo delle istituzioni,
05:01che poi sono quelli che effettivamente creano le opportunità
05:03per tutto il nostro sistema paese
05:05per poter in qualche modo investire, crescere e innovarsi.
05:09Quindi questo sicuramente è un primo strumento.
05:12Noi crediamo poi, come ConfCommercio,
05:13moltissimo nella formazione,
05:15sia dei dipendenti, lavoratori, ma anche degli imprenditori.
05:18Non sempre, si diceva prima,
05:20il 95% delle imprese di questo paese
05:22sono piccole e medie.
05:24Spesso e volentieri si manca proprio la cultura
05:26all'innovazione e al digitale.
05:28Quindi questo è sicuramente uno strumento
05:29che va messo a disposizione
05:31e in qualche modo cerchiamo di portare avanti.
05:34Un ultimo strumento che è un po' il risultato di tutto questo
05:37è anche tutta la parte accesso a finanziamenti bandi
05:40e anche finanza agevolata,
05:42che sono strumenti non sempre conosciuti
05:44e sono a disposizione delle imprese,
05:46piccole e medie soprattutto,
05:47ma anche grandi,
05:48per crescere e innovare.
05:50Quindi in realtà, ripeto,
05:52ConfCommercio è felice di patrocinare eventi come questo
05:56perché veramente bisogna fare cultura
05:58e si può crescere e le opportunità ci sono.
06:01Grazie.
06:02Michele, veniamo a te.
06:03Sicuramente la Long Future Week
06:04è un ottimo esempio di ecosistema
06:07che connette start-up, aziende e istituzioni.
06:10Ma secondo te quale segnale positivi stai vedendo emergere
06:13e cosa serve ancora per avere un cambio di passo
06:16tra il connubio pubblico-privato?
06:18Allora, da un lato una cosa positiva
06:21che vedo sempre di più
06:23è che le aziende hanno capito
06:24anche quelle dove il settore innovazione,
06:28la parte innovazione è meno strutturata,
06:30hanno capito che devono stare meno dentro l'azienda
06:32e un pochino più fuori,
06:34andare a cercare, capire cosa sta succedendo,
06:37partecipare agli eventi,
06:38per quello che ci riguarda,
06:40ma fare sistema.
06:42Con Gianmarco lo diciamo spesso,
06:45anzi, lui lo dice da molto più tempo di me.
06:47Dove vedo però poi in fondo
06:49ancora un grande limite
06:50è che poi alla fine questa storia dell'ecosistema
06:53sembra sempre un po' un gioco.
06:55Dici, vabbè, sì, voi parlate di ecosistema,
06:57ma poi alla fine noi dobbiamo lavorare.
06:59In realtà, se parliamo di Roma,
07:01ma anche in realtà parlando di Chilometro Rosso,
07:04che mi citano come un'esperienza di grandissimo valore,
07:08mi rendo conto che in realtà poi non si riesce ancora a fare.
07:13Cioè fare ecosistema non significa soltanto,
07:16e lo dico, come dire, anche non portando acqua al mio mulino,
07:20non basta, ci vediamo un evento,
07:22facciamo networking, prendiamo un aperitivo.
07:24Fare ecosistema significa che l'università
07:26deve dire su che cavolo sta lavorando,
07:28se ci sono dei brevetti,
07:29la start-up deve dire cosa sta facendo
07:32e non tenerselo per sé.
07:35E questi soggetti si devono parlare sui tavoli giusti,
07:38si devono parlare sui tavoli dove poi ci sono i soldi,
07:41ci sono le risorse, ci sono i venture capital, eccetera.
07:43Quindi, come dire, vedo un segnale,
07:47però ci vedo sempre un po' in affanno su questa cosa.
07:51Penso all'esperienza di Gianmarco,
07:53non per citarlo stasera, ma ce l'ho a tiro,
07:56il tempo che ci ha messo per riuscire a far capire
08:01che probabilmente il veicolo che sta facendo,
08:05che è un veicolo completamente nuovo,
08:06per arrivare finalmente per strada,
08:11quindi c'è anche un tema di semplificazione
08:13su cui siamo completamente indietro.
08:15Ahimè, nota un po' nell'entrima.
08:16Ma anche la capacità di dire,
08:18prima ancora di lanciare,
08:20guardate che quello che vedete in giro è monopattini,
08:22io non ci credo e vedete dove finiscono.
08:24E oggi pubblica le foto di questi camion
08:26pieni di spazzatura di monopattini
08:28ed è tosta esporsi per anni
08:31quando dicono, sì, vabbè, ma io non vedo,
08:33io vedo questo e mi ci trovo bene.
08:35Quindi poi il tempo, il tempo, il sistema tutto.
08:39Va bene, e adesso un giro al volo su tutti quanti
08:43per la vostra ricetta per crescere in tre parole chiave.
08:47La formula magica qual è?
08:49Formula magica, non esistono formule magiche,
08:51che copriamo chi è più avanti a noi.
08:54Guarda, su questo se posso,
08:55io dico sempre da ormai X anni,
08:58il grande vantaggio che abbiamo noi
09:00che stiamo in Italia
09:01è che siccome l'Italia è obiettivamente indietro,
09:04è come se avessimo la macchina del tempo.
09:07Se la smettessimo di correre come i crescetti
09:08e ci fermassimo a studiare
09:10chi è più avanti noi,
09:11potremmo importare tutte queste, magari, idee
09:14e farci comprare da quelli
09:16che poi vogliono prendersi il mercato europeo
09:18se stiamo a stare più veloci a comprarlo.
09:19o magari un domani ci compriamo noi loro.
09:21Cerchiamo di non farci comprare
09:23perché già ci stanno comprando
09:24tutto quello che noi diciamo
09:25che è il patrimonio del paese,
09:27il patrimonio artistico, architettonico, agricolo,
09:31cioè in questo momento,
09:31se vede a vedere,
09:32è tutto di proprietà di fondi internazionali,
09:35quindi la ricchezza del paese
09:36sul leno gastronomico e sul turismo
09:39in realtà è ricchezza che sta già andando all'estero
09:41perché i guadagni prendono loro.
09:42Quindi il punto è però copiamo
09:44oppure smettiamo di dire
09:46che dobbiamo trovare un modello italiano
09:49quando dovremmo semplicemente adottare
09:52i modelli internazionali
09:53che dimostrano di funzionare.
09:55Molto interessante.
09:56Benedetto.
09:57Allora, tre parole.
09:59Finanza, tecnologia e relazioni.
10:02Finanza ce n'è tanta, in abbondanza,
10:06anzi si cerca la next big opportunity.
10:08Tecnologia sta diventando una commodity
10:11sempre più, lo dimostra Generative AI
10:13e altri trend di questo tipo.
10:16Relazioni hanno a che fare con l'essere umano.
10:18È ancora il safe side dove possiamo lavorare
10:21e dove possiamo fare la differenza,
10:22anche e soprattutto in paesi come l'Italia.
10:27Filippo.
10:30Non dirò tre parole,
10:31ma userò tre parole per esprimerlo.
10:33Creare condizioni abilitanti.
10:35Dobbiamo capire in questo paese
10:36quali sono i nostri talenti,
10:38i nostri risorsi ci sono tantissimi.
10:41Io non credo,
10:43sono della generazione della fuga dei cervelli,
10:45ma in realtà i cervelli in questo paese
10:46ce ne sono ancora tanti.
10:47E su questo bisogna investire,
10:49su questo bisogna credere,
10:50bisogna anche creare le condizioni
10:51per generare valore.
10:55Michele, Rome, Future Week.
10:57Io ti avevo detto sole, cuore e amore.
11:00Lasciamo meglio di no.
11:01Visto che le parole serie le hanno dette già,
11:06che serie significa finanza, tecnologia, relazioni,
11:09provo a dirne tre un po' diverse,
11:11nel senso che vedo molto importanti,
11:15soprattutto per Roma.
11:16Ecco, apertura, coraggio e entusiasmo.
11:18Apertura significa avere voglia di capire
11:21che oltre alla città di Roma,
11:23diciamo fuori dal raccordo,
11:24c'è tanto business, c'è tanto da fare.
11:26Coraggio, abbandonare le direzioni,
11:30come dire, chiari, binari, già pronti
11:32e guardare che ci sono anche modelli di business
11:36diversi che funzionano molto bene.
11:38E poi mi permetto di usare la parola entusiasmo,
11:41che è una parola che uso spesso
11:43e che sembra stupida.
11:44Dice, vabbè, ma per fare impresa,
11:45oh, ci vuole la finanza.
11:47Entusiasmo, per quanto mi riguarda,
11:49è la roba che ti fa svegliare la mattina,
11:51soprattutto se fai una cosa
11:53che gli altri capiscono dopo sette anni,
11:55come fai a non avere entusiasmo
11:57e come fai a farla se non ce ne hai?
12:00Come fai però anche a mantenerlo
12:01quando tutti ti dicono che lo vedi solo te.
12:03Quindi anche c'è una parte psicologica
12:05che non è banale.
12:06Gianmarco, cosa possiamo fare, secondo te,
12:09per fare in modo che Roma
12:11possa attraere sempre più talenti e investimenti?
12:15In realtà gli talenti li attraiamo in continuazione.
12:18Roma è di gran lunga
12:19la città più internazionale d'Italia.
12:21Credo che se andiamo a...
12:22Avevo fatto un calcolo recentemente.
12:24Il numero di stranieri, di expats,
12:27quindi di altri paesi che vivono a Roma,
12:30equivale grosso modo a due volte
12:32la popolazione di tutta Bologna.
12:34Quindi, attrarre, non dobbiamo fare niente,
12:37siamo uno dei posti più belli al mondo
12:39in cui vivere e c'è gente che non vedrebbe l'ora.
12:42Dobbiamo cominciare ad attrarre
12:44in modo qualificato
12:45soggetti che siano in grado
12:48di gestire finanza e capitale di rischio
12:51in modo moderno.
12:52E non ne servono tanti,
12:54perché fondamentalmente per...
12:56Quindi cosa è?
12:57Per riuscire a trasformare Roma
12:59da un luogo in cui si origina talento
13:02e start-up
13:02che però poi vanno a scalare altrove
13:04dove c'è capitale.
13:06Alcuni dicono Milano,
13:06in realtà,
13:07si va molto più spesso
13:08verso Berlino, Parigi, Londra
13:10e altri poli più sviluppati,
13:13in realtà basta attrarre
13:1430-40 professionisti
13:17capaci di fare venture capital
13:18e dirgli di venire a vivere qua
13:20e fare un polo del capitale di rischio.
13:22Non ne servono molti.
13:23Bene, bene, interessante.
13:24Pochi ma buoni.
13:26Benedetto,
13:27come possiamo unire tecnologia,
13:28formazione e semplificazione normativa
13:30che oggi, secondo me,
13:31non è emerso come tema,
13:32ma per me da imprenditore
13:34dico che è importante
13:34per renderlo veramente
13:35un vero motore di crescita?
13:37È complesso,
13:39come tutti gli argomenti
13:40che stiamo trattando.
13:41Due cose su tutte,
13:44dal mio punto di vista
13:44e dall'osservatorio che abbiamo.
13:47Uno, mettere al tavolo
13:48tutti gli stakeholder,
13:50al tavolo del regolatore,
13:51tipicamente,
13:52che rischia di arrivare
13:52mediamente con un lustro di ritardo
13:54rispetto a tutte le tematiche
13:56su cui si va a confrontare
13:58e più le tematiche sono di frontiera,
14:00più questo gap aumenta.
14:03E poi lavorare sullo storytelling,
14:05cioè sulla capacità di raccontare
14:06anche e soprattutto
14:08le cose buone che ci sono,
14:10il positive storytelling,
14:12le positive news.
14:13Noi ci stiamo provando,
14:15Gianmarco parlava di Roma
14:16e Roma è l'amplificazione
14:19dell'Italia,
14:20dei pro e contro di questo paese.
14:23Ad esempio,
14:23con Roma Good News
14:24proviamo nel nostro piccolo
14:26a raccontare quotidianamente
14:28le cose belle,
14:29tantissime che avvengono
14:30in questa città
14:31e anche in questo paese.
14:33Quindi se tutti lo facciamo,
14:35se tutti gli stakeholder lo fanno,
14:36allora la cassa di risonanza
14:38non è uguale.
14:41Perfetto,
14:41allora io vi ringrazio
14:43anche di questa tavola rotonda,
14:45lanciamo il dessert
14:46e poi ci avviciniamo
14:47verso la conclusione.
14:48Sono stati pure cortissimi.
14:50Sì, sì,
14:50bravi, bravi,
14:51bravissimi.
14:52Grazie.
14:52Grazie.
14:53Grazie.
14:54Grazie.
14:55Grazie.
Commenta prima di tutti