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  • 1 giorno fa
IN QUATTRO SERATE (DUE EPISODI A PUNTATA), Sandokan ha centrato se non superato ogni più rosea previsione. Dopo tanta attesa, la miniserie con la star turca Can Yaman ha fatto risalire i dati d'ascolto della tv generalista, diventando da subito il fenomeno televisivo dell'anno. Una tv nazional-popolare che attinge alla tradizione letteraria (Emilio Salgari) e al genere avventuroso perfetta anche per il mondo globalizzato contemporaneo. Sfruttando tutto il fascino dei suoi protagonisti (il divo Yaman, ma anche la simpatia autoironica di Alessandro Preziosi) non teme di lasciarsi andare sul lato più fantasioso, mixando feuilletton e avventura, con una storia che va al di là dei "soliti" confini della fiction nostrana e punta anche alla spettacolarità delle scene d'azione e di lotta. Esotico, amore, potere, pirati, scontri fisici e culturali (riletti in chiave identitaria contemporanea).
Una grande produzione, ricca nel budget e nei riferimenti culturali, ad altezza di Il conte di Montecristo, per dire.

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Trascrizione
00:00La parte di Labuan
00:30Sono arrivata
00:30A Londra vivreste di privilegi
00:33Beh, ma quali privilegi se la tua vita è decisa da altri?
00:39Scusate
00:39Mi crederete un ingrata?
00:42Oh, niente affatto, la libertà ha sempre un prezzo da pagare
00:46Libertà sfrenata da sventura e frustrata
00:53Conoscete Shakespeare?
00:57Forse vi sembra strano perché sono un indigeno?
01:01Scusate, io non intendevo
01:03Sono cresciuta a Singapore, ci sono scuole anche lì?
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