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https://www.pupia.tv - Orlando - Credo che chi ha visto abbia il dovere di raccontare.
Credo che chi ha visto abbia il dovere di raccontare. Penso che sia nostro dovere usare la libertà di cui disponiamo anche per chi questa libertà non ce l'ha. Credo che ci sia un obbligo per chi è stato là, in Palestina e Cisgiordania, di dire le cose nella loro brutalità e nella loro nettezza: ci troviamo di fronte a un piano di pulizia etnica e al disegno di proseguire nella direzione della "grande Israele".
Nonostante l'annuncio di un cessate il fuoco continua a essere esercitata una pressione, in tutte le forme possibili, perché il popolo palestinese lasci aree della Cisgiordania. Con la violenza diretta, attraverso aggressioni ed espropri, attraverso l'utilizzo del carcere, attraverso l'economia, perché i palestinesi hanno difficoltà a utilizzare l'acqua, non possono proseguire colture storiche, hanno difficoltà nello sviluppo dell'allevamento perché soggetti a razzie non sanzionate, hanno difficoltà a vivere una socialità ordinaria, perché le attività che noi consideriamo comuni sono una meta irraggiungibile, soprattutto perché raggiungere un posto per noi relativamente vicino è una specie di odissea.
E poi il tema della casa, con tentativi di togliere anche la possibilità di esercitare un diritto fondamentale come quello ad avere un tetto sulla testa, sulla base di presupposti giuridici che addirittura risalgono al mancato accatastamento al tempo dell'Impero Ottomano.
C'è poi l'evidente disegno di impedire la ricostruzione di una rappresentanza politica. La detenzione di Barghouti è esatta esplicitazione di questo obiettivo.
Che fare? Evitare che si spenga la luce, sostenere la cooperazione e i cooperanti, sostenere la campagna per la liberazione di Barghouti.
La mia generazione si è formata politicamente sostenendo la liberazione di Nelson Mandela, che è stata tutt'uno con la battaglia per il superamento dell'apartheid. La battaglia per la liberazione di Barghouti è tutt'uno con la battaglia per il riconoscimento di uno stato palestinese e per il diritto dei palestinesi ad avere una patria.(03.12.25)

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Trascrizione
00:00Credo che chi ha visto abbia il dovere di raccontare e penso che sia nostro dovere in qualche modo usare la libertà di cui disponiamo anche per chi questa libertà non ce l'ha.
00:11Credo che ci sia un obbligo per chi è stato là di dire le cose nella loro brutalità, nella loro nettezza.
00:16Noi ci troviamo di fronte a un piano di pulizia etnica e al disegno di proseguire nella direzione della grande Israele.
00:23Le bombe non cadono più e i palestinesi, questo lo leggiamo, continuano a morire a Gaza ma contemporaneamente si esercita una pressione, tutte le forme possibili di pressione perché il popolo palestinese progressivamente lascia aree della Cisgiordania con la violenza diretta attraverso le aggressioni, attraverso gli espropri, attraverso l'utilizzo del carcere.
00:45L'economia perché i palestinesi hanno difficoltà a utilizzare l'acqua, non possono proseguire culture storiche, hanno difficoltà nello sviluppo dell'allevamento perché sono soggetti a razzie che non vengono sanzionate, hanno difficoltà a vivere una socialità ordinaria perché le attività che noi consideriamo comuni come lo sport, come la possibilità di vedersi, di parlarsi, è in verità una meta irraggiungibile.
01:09Soprattutto per un tema, quello della mobilità, raggiungere un posto che per noi è relativamente vicino, è una specie di odissea.
01:16E poi il tema della casa, noi ci troviamo di fronte a un tentativo non solo di togliere territori ma di togliere anche la possibilità di esercitare un diritto fondamentale come quello ad avere un tetto sulla testa,
01:29sulla base di presupposti giuridici che addirittura risalgono a mancato accattastamento al tempo dell'impero ottomano.
01:36C'è poi l'evidente disegno di impedire la ricostruzione di una rappresentanza politica, la detenzione di Bargutti è secondo me esattamente la esplicitazione di questo obiettivo.
01:50Che fare? Lo hanno detto i colleghi, io vorrei sintetizzarlo in tre battute.
01:55Evitare che si spenga la luce, raccontare il racconto, c'è il piano Trump, quindi le questioni sono risolte, è un racconto pericolosissimo perché sostanzialmente nasconde quello che invece quotidianamente sta avvenendo.
02:06Sostenere la cooperazione dei cooperanti, aggrediti tanto quanto i palestinesi, sostenere la campagna per la liberazione di Bargutti.
02:15La mia generazione è una generazione che si è formata politicamente sostenendo la liberazione di Nelson Mandela.
02:22Sappiamo tutti che la battaglia per la liberazione di Nelson Mandela è stata tutt'uno con la battaglia per il superamento dell'apartheid.
02:30La battaglia per la liberazione di Bargutti è tutt'uno con la battaglia per il riconoscimento di uno Stato palestinese e per il diritto dei palestinesi ad avere una patria.
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