Bruxelles, 3 dic. (askanews) - "Revisione assoluta dell'ETS, un sistema ad oggi assolutamente insopportabile e punitivo per le aziende" che "si apre nel 2026". Ma "già è tardi", per questo occorre subito una "dilazione dei termini sulla cancellazione delle quote gratuite". Lo ha dichiarato l'europarlamentare Elisabetta Gualmini, presidente del Forum Europeo della Ceramica, a margine della 31esima edizione dei Ceramic Days a Bruxelles, dove una delegazione di Confindustria Ceramica ha incontrato i decisori delle istituzioni europee per spiegare i rischi di crisi sistemica per un settore che conta 248 imprese, 26.000 dipendenti e 6,3 miliardi di export."Noi chiediamo sicuramente una dilazione dei termini sulla cancellazione delle quote gratuite, un eventuale collegamento, se conviene, per i settori export con la CBAM e poi misure per rispondere alla competizione aggressiva e del tutto squilibrata da parte di paesi terzi, in particolare dell'India" ha spiegato Gualmini."Abbiamo discusso oggi anche con i rappresentanti della DG Clima e della DG Grow - ha proseguito l'europarlamentare -. Il messaggio pensiamo sia arrivato, ma certo non possiamo deindustrializzare tutta l'Europa, trasformarla in un'economia turistica, per cui bisogna darsi da fare".
00:0031esima edizione del Forum Europeo della Ceramica, quindi con tutte le associazioni imprenditoriali della ceramica dell'Europa, con gli imprenditori e con i rappresentanti della Commissione Europea.
00:11Le priorità della ceramica le conosciamo, ma dobbiamo dare risposte urgenti e concrete.
00:17Quindi revisione assoluta dell'ETS, un sistema ad oggi assolutamente insopportabile e punitivo per le aziende.
00:24Si apre la revisione del 2026, ma già è tardi, quindi noi chiediamo sicuramente una dilazione dei termini sulla cancellazione delle quote gratuite,
00:35un eventuale collegamento, se conviene, per i settori export con la Sibam e poi misure per rispondere alla competizione aggressiva e del tutto squilibrata da parte di paesi terzi, in particolare dell'India.
00:50Abbiamo discusso oggi anche con i rappresentanti della DG Clima e della DG Croats, il messaggio pensiamo sia arrivato,
00:58ma certo non possiamo deindustrializzare tutta l'Europa o trasformarla in un'economia turistica, per cui bisogna darsi da fare.
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