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  • 2 giorni fa
(askanews) - Ha vinto poche settimane fa il più prestigioso premio letterario del Regno Unito, il Booker Prize: David Szalay, scrittore canadese-ungherese, è in Italia per presentare il suo bestseller Nella carne già pubblicato da Adelphi. A Roma la presentazione in una libreria Feltrinelli affollata, a dialogare con Szalay c'era Sandro Veronesi.
Chi è David Szalay, autore del libro Nella carne 
«No, non scrivo in ungherese. L'unica lingua che parlo abbastanza bene da poterci scrivere qualcosa è l'inglese» ci dice Szalay, cittadino del mondo: nato a Montreal da madre canadese e padre ungherese, a Londra ha compiuto gli studi, fino a Oxford.

il protagonista Istvàn, cresce nell'Ungheria del blocco sovietico e si trasferirà a Londra , in una parabola che riunisce peregrinazioni, ascese e cadute. Quel che più entusiasma la critica è la scrittura. Istvàn vive in una dimensione del tutto corporea, quasi muto sul piano emotivo e per spiegarlo lo stile di Szalay lavora per sottrazione.

«Penso che tutto questo sia impostato già nel primo capitolo del libro, quando Istvàn ha quindici anni», dice Szalay. «È un adolescente. A quel punto ci sono moltissime cose della situazione in cui si trova di cui non è consapevole, mentre il lettore sì. E questo crea due livelli: da una parte ciò che Istvàn conosce, e dall'altra ciò che il lettore osserva e capisce».

«Capisco che la storia possa essere interpretata come un commento a un certo tipo di mascolinità, ma mentre scrivevo questo non era in cima ai miei pensieri».
La sfida è che il Booker Prize non lo cambi come scrittore
Szalay rifiuta sovrapposizioni ideologiche: «Sì, il protagonista è un migrante: si sposta dall'Ungheria all'Inghilterra, e vive un'esperienza molto tipica del migrante. Deve ricominciare dal basso nella società, fare lavori sgradevoli, lottare per risalire di livello - Ma non volevo una visione politica esplicita tra me e i personaggi, e tra il lettore e i personaggi e la storia. Spero che il libro parli da sé».

Vincere il Booker Prize cambia la vita? «Probabilmente un po' sì. Ovviamente il libro arriverà a molti più lettori. Ma credo che la vera sfida sia cercare di evitare che mi cambi come scrittore. Sono molto contento di essere già a metà di qualcos'altro, di un nuovo libro, quindi non devo iniziare qualcosa da zero».

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Trascrizione
00:00Ha vinto poche settimane fa il più prestigioso premio letterario del Regno Unito, il Booker Prize.
00:07David Salai, scrittore canadese-ungherese, è in Italia per presentare il suo best-seller
00:11Nella carne, già pubblicato da Adelphi.
00:14A Roma la presentazione, in una libreria a Feltrinelli affollata a dialogare con Salai,
00:19c'era Sandro Veronesi.
00:20No, non scrivo in ungherese. L'unica lingua che parlo abbastanza bene da poterci scrivere qualcosa
00:26è l'inglese, ci dice Salai. Cittadino del mondo nato a Montreal, la madre canadese e padre ungherese,
00:33a Londra ha compiuto gli studi fino a Oxford. Il suo protagonista, Ezwan, cresce nell'Ungheria
00:38del blocco sovietico, si trasferirà a Londra in una parabola che riunisce peregrinazioni
00:43ascese e cadute. Quel che più entusiasma alla critica, però, è la scrittura. Ezwan vive in
00:48una dimensione del tutto corporea, quasi muto sul piano emotivo e, per spiegarlo, lo stile
00:53di Salai lavora per sottrazione.
00:56Penso che tutto questo sia impostato già nel primo capitolo del libro, quando Ezwan
01:04ha 15 anni. È un adolescente, a quel punto ci sono moltissime cose delle situazioni in
01:09cui si trova di cui non è consapevole. Il lettore sì, e questo crea due livelli, da
01:13una parte ciò che Ezwan conosce, dall'altra quello che il lettore osserva e capisce.
01:18Capisco che la storia possa essere interpretata come un commento a un certo tipo di mascolinità,
01:27ma mentre lo scrivevo, questo non era in cima ai miei pensieri.
01:31Salai rifiuta sovrapposizioni ideologiche.
01:34Sì, il protagonista è un migrante. Si sposta dall'Ungheria all'Inghilterra, vive un'esperienza
01:42molto tipica del migrante. Deve ricominciare dal basso, nella società, fare lavori sgradevoli,
01:48lottare per risalire di livello. Ma io non volevo una visione politica esplicita fra me e i
01:53e fra il lettore e i personaggi e la storia. Spero che il libro parli da sé.
02:01Vincere il Booker Prize cambia la vita?
02:08Probabilmente un po' sì. Ovviamente il libro arriverà a molti più lettori, ma credo che la
02:13vera sfida sia cercare di evitare che mi cambi come scrittore. Sono molto contento di essere
02:18già a metà di qualcos'altro, di un nuovo libro, quindi non devo cominciare qualcosa da zero.
02:23Quindi non ho bisogno di cominciare qualcosa di nuovo, ho bisogno di tornare e prendere il libro
02:28dove ho lasciato, e spero che in.
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