Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 2 giorni fa
Roma, 2 dic. (askanews) - Ha vinto poche settimane fa il più prestigioso premio letterario del Regno Unito, il Booker Prize: David Szalay, scrittore canadese-ungherese, è in Italia per presentare il suo bestseller "Nella carne" già pubblicato da Adelphi. A Roma la presentazione in una libreria Feltrinelli affollata, a dialogare con Szalay c'era Sandro Veronesi."No, non scrivo in ungherese. L'unica lingua che parlo abbastanza bene da poterci scrivere qualcosa è l'inglese" ci dice Szalay, cittadino del mondo: nato a Montreal da madre canadese e padre ungherese, a Londra ha compiuto gli studi, fino a Oxford. il protagonista Istvàn, cresce nell'Ungheria del blocco sovietico e si trasferirà a Londra , in una parabola che riunisce peregrinazioni, ascese e cadute. Quel che più entusiasma la critica è la scrittura. Istvàn vive in una dimensione del tutto corporea, quasi muto sul piano emotivo e per spiegarlo lo stile di Szalay lavora per sottrazione."Penso che tutto questo sia impostato già nel primo capitolo del libro, quando Istvàn ha quindici anni" dice Szalay. "È un adolescente. A quel punto ci sono moltissime cose della situazione in cui si trova di cui non è consapevole, mentre il lettore sì. E questo crea due livelli: da una parte ciò che Istvàn conosce, e dall'altra ciò che il lettore osserva e capisce"."Capisco che la storia possa essere interpretata come un commento a un certo tipo di mascolinità, ma mentre scrivevo questo non era in cima ai miei pensieri".Szalay rifiuta sovrapposizioni ideologiche: "Sì, il protagonista è un migrante: si sposta dall'Ungheria all'Inghilterra, e vive un'esperienza molto tipica del migrante. Deve ricominciare dal basso nella società, fare lavori sgradevoli, lottare per risalire di livello - Ma non volevo una visione politica esplicita tra me e i personaggi, e tra il lettore e i personaggi e la storia. Spero che il libro parli da sé".Vincere il Booker Prize cambia la vita? "Probabilmente un po' sì. Ovviamente il libro arriverà a molti più lettori. Ma credo che la vera sfida sia cercare di evitare che mi cambi come scrittore. Sono molto contento di essere già a metà di qualcos'altro, di un nuovo libro, quindi non devo iniziare qualcosa da zero".

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Ha vinto poche settimane fa il più prestigioso premio letterario del Regno Unito, il Booker Prize.
00:07David Zalai, scrittore canadese-ungherese, è in Italia per presentare il suo best-seller
00:11Nella carne, già pubblicato da Adelphi.
00:14A Roma la presentazione, in una libreria a Feltrinelli affollata a dialogare con Zalai,
00:19c'era Sandro Veronesi.
00:20No, non scrivo in ungherese. L'unica lingua che parlo abbastanza bene da poterci scrivere qualcosa
00:26è l'inglese, ci dice Zalai. Cittadino del mondo nato a Montreal, la madre canadese e padre ungherese,
00:33a Londra ha compiuto gli studi fino a Oxford. Il suo protagonista, Itzvan, cresce nell'Ungheria
00:38del blocco sovietico, si trasferirà a Londra in una parabola che riunisce peregrinazioni
00:43ascese e cadute. Quel che più entusiasma la critica, però, è la scrittura. Itzvan vive
00:48in una dimensione del tutto corporea, quasi muto sul piano emotivo e, per spiegarlo, lo
00:53stile di Zalai lavora per sottrazione.
00:56Penso che tutto questo sia impostato già nel primo capitolo del libro, quando Itzvan
01:04ha 15 anni. È un adolescente, a quel punto ci sono moltissime cose, delle situazioni in
01:09cui si trova, di cui non è consapevole. Il lettore sì, e questo crea due livelli, da
01:13una parte ciò che Itzvan conosce, dall'altra quello che il lettore osserva e capisce.
01:18Capisco che la storia possa essere interpretata come un commento a un certo tipo di mascolinità,
01:27ma mentre lo scrivevo, questo non era in cima ai miei pensieri.
01:31Zalai rifiuta sovrapposizioni ideologiche.
01:34Sì, il protagonista è un migrante, si sposta dall'Ungheria all'Inghilterra, vive un'esperienza
01:42molto tipica del migrante. Deve ricominciare dal basso, nella società, fare lavori sgradevoli,
01:48lottare per risalire di livello. Ma io non volevo una visione politica esplicita fra me e i
01:53personaggi e fra il lettore e i personaggi e la storia. Spero che il libro parli da sé.
02:01Vincere il Booker Prize cambia la vita?
02:08Probabilmente un po' sì. Ovviamente il libro arriverà a molti più lettori, ma credo che la
02:13vera sfida sia cercare di evitare che mi cambi come scrittore. Sono molto contento di essere già
02:18a metà di qualcos'altro, di un nuovo libro, quindi non devo cominciare qualcosa da zero.
02:23Quindi non ho bisogno di cominciare qualcosa di nuovo, ho bisogno di tornare e prendere il libro
02:28dove ho lasciato, spero di in.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato