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https://www.pupia.tv - Roma - II-VI Camera e 2ᵅ-6ᵅ Senato - Mercati dei capitali - Audizione rappresentanti Banca d'Italia - A.G. 331
Alle ore 8.45, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio, le Commissioni riunite Giustizia e Finanze di Camera e Senato hanno svolto l'audizione di rappresentanti della Banca d’Italia, nell’ambito dell’esame dello Schema di decreto legislativo recante attuazione della delega di cui all'articolo 19 della legge 5 marzo 2024, n. 21, per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali recate dal testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile, nonché per la modifica di ulteriori disposizioni vigenti al fine di assicurarne il miglior coordinamento. (26.11.25)
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Alle ore 8.45, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio, le Commissioni riunite Giustizia e Finanze di Camera e Senato hanno svolto l'audizione di rappresentanti della Banca d’Italia, nell’ambito dell’esame dello Schema di decreto legislativo recante attuazione della delega di cui all'articolo 19 della legge 5 marzo 2024, n. 21, per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali recate dal testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile, nonché per la modifica di ulteriori disposizioni vigenti al fine di assicurarne il miglior coordinamento. (26.11.25)
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01:30La riforma del TUF costituisce indubbiamente un passaggio importante per favorire l'espansione del mercato dei capitali in Italia a sostegno dell'innovazione e della crescita economica e per contribuire al più ampio sviluppo del mercato dei capitali europei.
01:42La riforma prende avvio come noto dalle analisi e dalle proposte formulate nell'ambito del Libro Verde sulla competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita pubblicato nel 2022 dal MEF, nel quale si evidenzia come il mercato dei capitali italiani sia storicamente meno sviluppato rispetto a quelli di molte altre economie avanzate,
02:02a motivo sia di fragilità strutturali dell'ambiente economico di riferimento sia della presenza di vincoli di natura normativa.
02:08Cito soltanto magari alcuni dati.
02:38Sul fronte dell'innovazione il mercato italiano del venture capital, nonostante una crescita significativa negli ultimi anni, rimane sottodimensionato rispetto a quelli di altri paesi europei, come Francia e Germania.
02:54In Italia gli investimenti di venture capital in termini di PIL sono pari a meno della metà rispetto a quelli in Francia e Germania, con difficoltà nella fase di uscita dagli investimenti strutturalmente maggiori.
03:05Le analisi e le proposte formulate del Libro Verde hanno trovato una prima attuazione con la legge capitali, che ha anche delegato il Governo a varare una più ampia riforma dell'ordinamento dei mercati e degli emittenti,
03:16attraverso la revisione organica del TUF, adottando misure per facilitare il finanziamento dell'impresa in tutte le sue fasi di crescita e per favorire la massima diffusione delle attività di investimento privato.
03:28I criteri di delega, previsti dalla legge capitale, sono in linea con l'agenda della Commissione europea per sostenere la crescita e ridurre lo svantaggio competitivo rispetto alle principali economie mondiali,
03:39promuovere l'integrazione dei mercati e dei capitali, diversificare le fonti di finanziamento per le imprese, incoraggiare la crescita di quelle innovative e incentivare gli investimenti in venture capital.
03:49Le strategie della Savings and Investment Union e della EU Startup and Scale-up Strategy mirano infatti a creare migliori opportunità di investimento per i cittadini e le imprese,
04:00favorendo l'afflusso di capitali privati, accanto a quelli pubblici, verso investimenti produttivi e innovativi e a rimuovere gli impedimenti di tipo normativo e fiscale
04:09che ostacolano la più efficiente circolazione dei capitali e l'accesso ai mercati all'interno dell'Unione europea.
04:14La Banca d'Italia ha fornito il proprio contributo alla riforma attraverso i tavoli lavoro costituiti presso il MEF.
04:21Oggi vorrei soffermarmi in particolare su quattro temi, tenuto conto degli effetti sui compiti istituzionali della Banca d'Italia e sugli intermediari vigilati,
04:29la disciplina del governo societario, la disciplina del risparmio gestito, le semplificazioni operate con riferimento ai rapporti tra autorità e il divieto di interlocking.
04:38Per quanto riguarda il primo punto, in generale valutiamo positivamente le proposte contenute nel schema del decreto,
04:45per quanto riguarda in particolare il rafforzamento dell'autonomia statutaria e la valorizzazione delle diverse forme di governo societario.
04:53È bene ricordare in primo luogo che per le società soggette alla nostra vigilanza le norme del Codice Civile e del TUF come innovate dallo schema di riforma
05:03rappresentano le basi per i presidi rafforzati previsti dalla regolamentazione della Banca d'Italia,
05:09volta a garantire la sana e prudente gestione del intermediario e la stabilità del sistema bancario e finanziario.
05:15Apprezziamo quindi la previsione di apposite clausole di salvaguardia della disciplina settoriale come nel caso delle disposizioni speciali
05:23che regolano i doveri dell'Organo di Controllo per la Società di Capitale, quotate e non sottoposte a vigilanza prudenziale.
05:30Come avrò poi modo di rilevare, è importante inserire queste clausole anche per le modifiche proposte in tema di riparto di competenze tra gli organi
05:40e responsabilità di amministratori non esecutivi. Inoltre, le nuove disposizioni sullo svolgimento dell'Assemblea
05:46introducono modalità flessibili di partecipazione dei soci, in grado di modulare i procedimenti decisionali
05:52in base alle caratteristiche delle decisioni da assumere e alle richieste degli azionisti.
05:58A questo proposito è importante aver riconosciuto a una percentuale qualificata dei soci il diritto di chiedere che l'Assemblea
06:04si celebre secondo lo schema tradizionale, adunanza e luogo fisico, al fine di salvaguardare la sua funzione di sede del dibattito
06:12e di composizione dei diversi interessi. Ciò è particolarmente rilevante con riferimento alle banche quotate,
06:19costituite in forma di cooperativa, in cui i meccanismi di democrazia societaria caratterizzano la natura e la struttura degli intermediari.
06:27Analogamente con riferimento alla composizione dell'organo amministrativo,
06:30si apprezza che l'autonomia statutaria venga orientata secondo i principi di professionalità, rappresentatività e diversità
06:38della complessiva composizione del collegio. A questo proposito accogliamo con favore la scelta del legislatore
06:44di estendere alla generalità delle imprese quotate l'impostazione della normativa di vigilanza per le banche,
06:50basata su principi che le singole imprese possono autonomamente declinare.
06:55Chiaramente l'applicazione di questi principi per le società quotate soggette a vigilanza prudenziale
06:59rimarrà più incisiva e rigorosa, considerata l'importanza di un solito assetto di governo
07:04ai fini della sana e prudente gestione.
07:07Oltre a valorizzare nelle società quotate il controllo sui rischi complessivamente assunti dall'impresa,
07:12la riforma introduce anche una norma sui sistemi di monitoraggio continuo
07:16e sugli strumenti di controllo automatici e predittivi,
07:20prescrivendo che essi siano adeguati e proporzionati alla natura e alla dimensione dell'impresa
07:25e a rischi ai quali essa è esposta.
07:28Questa norma è di particolare attualità ed esprime un principio generale
07:32per le società soggette a vigilanza prudenziale.
07:35La scelta, infine, di prevedere una disciplina autonoma per ciascuno dei modelli di governo societario,
07:40tradizionale, monistico, dualistico,
07:43rende il quadro normativo più chiaro per gli investitori, soprattutto internazionali,
07:48in ragione alla loro maggiore esperienza con sistemi monistico e dualistico.
07:52Peraltro, con riferimento alla previsione che, per le società quodate che adotto del modello monistico,
07:59esclude la possibilità per lo Statuto di attribuire all'Assemblea la competenza a nominare i membri del Comitato per il controllo sulla gestione,
08:06si fa presente che negli intermediari sottoposti a vigilanza prudenziale
08:10è particolarmente avvertita l'esigenza di preservare e rafforzare la separatezza tra la funzione di controllo e le funzioni gestorie,
08:18al fine di salvaguardare un sistema di pesi e contrappesi in grado di assicurare la sana e prudente gestione.
08:27Questo obiettivo, nel modello monistico, è perseguito anche attribuendo all'Assemblea
08:32la nomina dei componenti dell'organo con funzioni di controllo.
08:36Potrebbe pertanto essere opportuno introdurre una norma che faccia salva la prevalenza delle disposizioni settoriali
08:42in relazione alla nomina dei componenti dell'organo con funzioni di controllo nel modello monistico.
08:47Un secondo tema rilevante, anche alla luce delle esperienze derivanti dall'attività di vigilanza,
08:53è quello della responsabilità degli amministratori non esecutivi,
08:57con particolare riguardo all'obbligo di agire informati previsto dall'articolo 2381,6 del Codice Civile.
09:04Nel testo approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri,
09:07si dispone che, nell'assumere le proprie determinazioni,
09:11gli amministratori cui il Consiglio non abbia delegato o proprie attribuzioni
09:15fanno ragionevole affidamento, anche in relazione alle loro specifiche competenze,
09:20sulle informazioni ricevute in conformità alle previsioni della legge e dello Statuto.
09:26Nel caso degli intermediari vigilati della Banca d'Italia,
09:28va considerato che gli amministratori non esecutivi sono tenuti a ricoprire un ruolo proattivo,
09:35non potendosi relegare questi soggetti a meri recettori passivi di informazioni
09:40all'interno dell'organo di amministrazione.
09:43Ciò al fine di non indebolire la loro funzione di presidio
09:46sulla modalità di esercizio dei poteri delegati,
09:50essenziale per preservare una sana dialettica all'interno dell'organo di supervisione strategica.
09:55In proposito, si pensi ad esempio alle emersioni di nuovi rischi,
09:59anche qualitativi, come ad esempio il rischio cyber,
10:02che richiedono l'attivo contributo delle diverse competenze
10:05di cui gli amministratori sono portatori.
10:08Si riterebbe pertanto opportuno l'inserimento, nell'articolo 2381 ter,
10:11di una clausola di salvaguardia per la disciplina settoriale,
10:15anche in linea con il quadro argomentare sovranazionale.
10:19Passo ora, premente, a formulare le nostre osservazioni
10:22sulla disciplina del risparmio gestito.
10:25La normativa proposta persegue l'obiettivo di ampliare le forme di sostegno
10:29al capitale delle piccole e medie imprese,
10:31anche attraverso la riduzione degli oneri per i soggetti vigilati.
10:35Essa si inserisce nel quadro della finalità generale del TUF
10:38di favorire lo sviluppo del mercato dei capitali, pubblico e privato,
10:43attraverso l'afflusso indiretto dei capitali privati verso le imprese
10:46e facilitando l'accesso alla quotazione,
10:49che sono funzionali anche alle operazioni di uscita
10:51dagli investimenti degli organismi di gestione collettiva del risparmio,
10:54i cosiddetti OICR.
10:56Tutto ciò dovrebbe favorire la crescita di un ecosistema di operatori
10:59maggiormente agili e flessibili,
11:01in grado di mobilitare maggiori risorse,
11:04soprattutto di quelle apportate dagli investitori istituzionali
11:07e incidere progressivamente sull'aumento della scelta dimensionale del sistema.
11:12Le scelte operate a riguardo dal legislatore allineano il nostro sistema
11:17a quello delle altre principali giurisdizioni europee.
11:21Mi soffermo in particolare su due istituti più innovativi della riforma,
11:25la società di partenariato e il regime di registrazione dei gestori di piccole dimensioni
11:29che non superano predeterminate soglie di attivi gestiti,
11:33i cosiddetti gestori sottosoglia.
11:36La società di partenariato è una nuova forma di OCR di tipo societario
11:40riservato a investitori professionali
11:42e costituito in forma chiusa
11:44che amplia la gamma delle soluzioni di investimento disponibili.
11:48Essa si differenzia dai modelli già esistenti
11:50per la forma giuridica di società in accomandi da operazioni
11:53che si ispira al modello anglosassone della Limited Partnership,
11:58ampiamente riconosciuto in ambito internazionale
12:00così da agevolarne l'utilizzo anche da parte di investitori esteri
12:04e a crescere l'attrattività del mercato nazionale.
12:07La società di partenariato potrà operare solo nei comparti del Private Equity e Venture Capital
12:13con un modello di servizio più flessibile e meno oneroso
12:17in termini giuridico-amministrativi rispetto a quello già esistente
12:22grazie anche a un'ampia autonomia statutaria per gli aspetti patrimoniali.
12:26Ove gestisca direttamente il proprio patrimonio
12:28la società di partenariato sarà sottoposta alle regole dei gestori autorizzati
12:32o registrati a seconda delle condizioni che soddisfa.
12:35Valutiamo positivamente l'introduzione di questa nuova categoria di OCR
12:40a fronte dell'eliminazione della tipologia delle società di investimento semplice,
12:45SIS, che hanno registrato una diffusione estremamente limitata sul mercato.
12:49Abbiamo indicato in nota che ci sono soltanto quattro società
12:52per un patrimonio gestito di circa 25 milioni.
12:55oltre a una maggiore riconoscibilità
13:00da parte degli investitori esteri
13:01la scelta della forma giuridica della società in accomando e di operazione
13:05favorisce rispetto al modello della SICAF
13:07una maggiore trasparenza circa il ruolo e le prerogative dei soci
13:12anche nei confronti delle autorità di vigilanza
13:14che dovranno valutare la qualità dell'assetto di governo
13:18e della gestione e la tutela degli interessi degli investitori.
13:22Con riferimento alla nuova disciplina dei gestori sotto soglia
13:26alla fine del 2024 i gestori di fondi alternativa
13:29i cosiddetti GEFIA sotto soglia
13:31rappresentavano il 46% del totale
13:33e operavano prevalentemente nel comparto del private equity e venture capital
13:37e solo in misura residuale negli investimenti immobiliari
13:41e nella concessione del credito.
13:43In particolare circa i tre quarti dei gestori sotto soglia
13:47operava nel comparto del venture capital
13:49gestendo il 50% degli attivi di tutto il settore.
13:53Le dimensioni di questi gestori restano tuttavia contenuti.
13:57La riforma introduce per questa tipologia di gestori
13:59un regime di registrazione, il luogo dell'attuale autorizzazione
14:03per agevolarne l'accesso al mercato domestico
14:06questi operatori infatti non beneficiano del passaporto europeo.
14:10Viene semplificato l'approccio di vigilanza loro applicabile
14:13declinando la proporzionalità consentita dalla direttiva in materia,
14:17la IFMD, per i gestori di piccole dimensioni
14:20già applicata dai principali paesi europei.
14:23A riguardo, facciamo presente che in sede di ricevimento
14:26della direttiva nel 2015
14:27l'Italia non aveva optato per il regime agevolato di registrazione
14:31ma aveva adottato il regime autorizzativo
14:34seppure con alcune semplificazioni
14:36e circoscrivendo l'esenzione ai soli fondi di gestione alternativa
14:40i FIA riservati a investitori professionali
14:43costituiti in forma chiusa.
14:45La scelta rispondeva a una logica di continuità
14:47rispetto alla disciplina già vigente in Italia
14:49per i gestori di FIA e di prudenza
14:52in relazione all'ingresso nel mercato di nuovi operatori
14:55anche la luce di quanto sperimentato fino allora
14:58in tema di vigilanza su altri intermediari finanziari non bancari.
15:02Il regime di registrazione circoscrive
15:04i poteri di controllo dell'autorità
15:06alla sola verifica del mantenimento
15:08dei requisiti richiesti per la registrazione
15:10comprendenti il rispetto della disciplina
15:12in materia di antecidaggio.
15:14Non vi è più dunque l'esercizio del gestore
15:16registrato di una vigilanza di tipo microprudenziale
15:19di trasparenza e di correttezza.
15:22Verranno inoltre meno i controlli
15:23sull'idoneità organizzativa e operativa
15:25sul rispetto dei requisiti patrimoniali
15:27sull'idoneità dei soci e sulla gestione delle crisi
15:30rimesse quindi alle regole ordinarie.
15:33Si mantiene invece il presidio
15:34sui possibili rischi per la stabilità finanziaria
15:37che, ancorché improbabile o di impatto minimo
15:40a livello individuale, potrebbero generarsi
15:42congiuntamente delle attività condotte
15:44dai gestori per effetti di potenziali fenomeni
15:46di interconnessione tra loro
15:48e con altri segmenti di mercato
15:50o per effetto dell'utilizzo
15:52della leva finanziaria.
15:53A tal fine è mantenuta in capo la Banca d'Italia
15:56il potere di applicare ai GFIA sottosoglia
15:58registrati, anche con riferimento ai FIA gestiti,
16:01limiti di leva finanziaria massima
16:03e di adottare altre misure restrittive
16:05a presidio di rischio sistemico.
16:07Si tratta nel complesso di un cambio di paradigma
16:10rilevante per il supervisore nazionale
16:12rispetto all'attuale impostazione.
16:15Per tale ragione il regime di registrazione
16:16non è ammesso per i gestori che concedono credito.
16:20La revisione della direttiva IFMD in corso di ricevimento
16:24introduce regole organizzative per il gestore
16:27che concede i crediti e regole prudenziali
16:29di trasparenza per i FIA che richiedono
16:31un controllo rigoroso da parte dell'autorità.
16:34Occorre altresì prevenire possibili fenomeni
16:36di arbitraggio rispetto alle regole
16:38che disciplinano la concessione del credito
16:40da parte di banche e altri intermediari finanziari,
16:44come anche l'esperienza di vigilanza ha dimostrato.
16:46Inoltre, vista l'assenza di una vigilanza
16:49di correttezza e trasparenza,
16:50la sottoscrizione dei fondi gestiti da EGEFIA
16:52sotto soglia è riservata a investitori professionali,
16:55tra quali la riforma include le casse previdenziali
16:58e a quelli non professionali
17:00purché dotati di ampia disponibilità patrimoniali.
17:02Questa scelta tutela la clientela meno consapevole
17:05ed è coerente con le caratteristiche
17:07degli investimenti lungo termine
17:08che richiedono capitale paziente.
17:10Il passaggio al regime dell'autorizzazione
17:12è coerente con la scelta strategica
17:15di agevolare gli investimenti
17:17nelle piccole e medie imprese innovative.
17:19È proporzionato a dimensioni
17:21e a livello di rischiosità
17:22mostrato nel tempo dagli intermediari sotto soglia
17:25e potenzialmente utile
17:27per sostenerne la crescita.
17:30È altrettanto essenziale
17:32che il mercato contribuisca
17:33in modo attivo e con responsabilità
17:35al raggiungimento degli obiettivi comuni.
17:37Ciò implica un rafforzato impegno
17:39in capo agli organi aziendali e dei gestori
17:41a operare secondo rigore e prudenza
17:43nella gestione dei rischi,
17:45riducendo al minimo i conflitti di interesse
17:47e agendo con correttezza e trasparenza
17:49per tutelare gli interessi degli investitori
17:51e l'integrità del mercato.
17:53Gli investitori dovranno in particolare
17:55esercitare con maggiore attenzione
17:57le proprie capacità di controllo
17:58sulle pratiche di gestione
18:00e governo aziendale degli intermediari.
18:02Mi avvicino alle conclusioni
18:04parlando degli ultimi due punti brevemente.
18:06Le proposte volte a razionalizzare
18:09la ripartizione dei compiti di vigilanza
18:11tra autorità, Banca d'Italia e Consob
18:13sulle infrastrutture di mercato
18:15e sugli intermediari vigilati
18:16semplificano i meccanismi di coordinamento reciproci
18:19pur mantenendo un efficace controllo
18:21rispetto agli obiettivi assegnati
18:23dall'ordinamento alle due autorità.
18:25Gli interventi hanno in particolare
18:27riguardato il trasferimento di alcune competenze
18:29dall'una dall'altra,
18:30l'eliminazione di specifici poteri
18:32ed il rilascio di pareri o intese reciproci
18:35con l'intento di ridurre tempi
18:37e complessità dei procedimenti amministrativi
18:39e alleggerire quindi gli oneri
18:41in capo ai soggetti vigilati.
18:44Con riferimento infine
18:45alle modifiche proposte
18:46sul diveto di interlocking
18:47previsto appunto dal decreto
18:50cosiddetto Salva Italia
18:51valutiamo positivamente
18:53le semplificazioni introdotte
18:55volte tra l'altro a escludere
18:56dall'ambito applicativo
18:57i componenti dell'orgono di controllo
18:59e alcune situazioni intragruppo.
19:01Allo stesso tempo rileviamo
19:03che rispetto al quadro normativo vigente
19:05al momento dell'introduzione
19:06di tale divieto
19:07l'attuale disciplina prudenziale
19:09sull'idonità degli esponenti aziendali
19:11raggiunge, sebbene con le diverse finalità
19:13segnate dalla legge
19:14effetti simili
19:16sulle situazioni oggetto del divieto
19:18ad esempio attraverso limiti
19:19al cumulo degli incarichi
19:21i vincoli alla gestione del tempo
19:23i criteri di indipendenza formale
19:26e di indipendenza di giudizio.
19:29Alla luce di queste previsioni
19:30che contribuiscono a mutare il contesto di riferimento
19:32rispetto a quello in cui è stato introdotto
19:34il divieto di interlocking
19:36si potrebbe valutare
19:37di eliminare il divieto previsto
19:38dal decreto Salva Italia
19:39anche in un'ottica di riduzione
19:41degli oneri di compliance
19:43a carico degli intermediari
19:44nel rispetto ovviamente
19:45nelle valutazioni di competenza
19:47dell'autorità garante
19:48della concorrenza e del mercato.
19:50In conclusione quindi
19:51le novità introdotte dalla riforma
19:53appaiono in linea
19:54con l'obiettivo di favorire
19:56la crescita del mercato finanziario
19:57e di promuoverne la competitività
19:59e l'attrattività
20:00a livello internazionale.
20:02Si auspica che possano essere considerate
20:04le osservazioni formulate
20:06sui profili di attenzione
20:07richiamate in questa memoria
20:09in relazione all'esigenza
20:10di far salva la prevalenza
20:12delle disposizioni settoriali
20:13in materia di competenza
20:14degli organi sociali
20:15e responsabilità
20:16degli amministratori non esecutivi
20:18nonché sull'opportunità
20:20di superare il divieto di interlochi.
20:22La Banca d'Italia rimane ovviamente
20:23a disposizione
20:24per continuare a fornire
20:25la propria collaborazione.
20:27Grazie mille Dottor Siani
20:29grazie per la relazione
20:31e anche per aver fornito
20:33una copia per i nostri commissari
20:35vediamo se ci sono
20:37interventi
20:37con Gedo prego.
20:40Grazie Presidente
20:41grazie al Dottor Siani
20:43per la relazione
20:45mi sembra di comprendere
20:47che non ci sono grossi rilievi
20:49su questa ipotesi
20:51di schema di decreto legislativo
20:53mi sembra un giudizio
20:54tuttosommato favorevole
20:56all'attuale impostazione
20:58c'è un passaggio
20:59in particolare
21:00nel titolo 2
21:00in cui lei
21:01con riferimento
21:02alla governance
21:04auspica
21:05una modifica
21:06del 238.1
21:09cioè
21:09la norma
21:12del codice civile
21:13e titolo quinto
21:13che regola
21:14la governance
21:14delle società
21:16per azioni.
21:19Le volevo chiedere
21:20se potesse
21:21per favore
21:21specificare meglio
21:23che intende
21:23per clausola
21:24di salvaguardia
21:25con riferimento
21:26ai componenti
21:27del CDA
21:28del comitato esecutivo.
21:30Grazie
21:31c'era il Presidente Caravaglia
21:32che voleva intervenire
21:33prego.
21:34Sì grazie
21:35no
21:35profittiamo
21:35della competenza
21:36del Dottor Siani
21:37per due questioni
21:38che sono un po'
21:39alato
21:40però possono essere
21:41importanti
21:43si parla tanto
21:45delle quotazioni
21:46ma prima di arrivare
21:47a quotarsi
21:47le aziende
21:48devono avere
21:48una certa
21:49dimensione
21:50solidità
21:50in quest'ottica
21:52a suo avviso
21:53la riforma
21:55agisce
21:56su due punti
21:57uno riguardante
21:58le start up
21:59e il venture capital
22:00start up
22:01i fondi per partire
22:02bene o male ci sono
22:03ce ne sono anche tanti
22:04poi nelle fasi 2 e 3
22:06di crescita
22:06spariscono tutti
22:07e poi tornano
22:08quando le cose vanno bene
22:09a suo avviso
22:11la riforma
22:12aiuta
22:13a rendere più solido
22:14questa fase intermedia
22:15primo punto
22:17secondo punto
22:17non c'è solo
22:18il mercato di capitale
22:19c'è anche il mercato
22:20del credito
22:21leggiamo spesso
22:23di mini bond
22:24basket bond
22:25onestamente
22:26non ne vediamo
22:27tantissimi in giro
22:28quant'è
22:30com'è
22:31la dimensione
22:32di questo mercato
22:33e la liquidità
22:33di questo mercato
22:34e anche qui
22:35se la riforma
22:37agisce per sostenere
22:38questi intermediari
22:39grazie
22:40grazie
22:40onore
22:41centemero
22:42grazie presidente
22:44allora intanto
22:46voglio ringraziare
22:47il dottor Siani
22:48perché la relazione
22:49è molto chiara
22:50ed evidenzia
22:53dei punti
22:54che spesso
22:54non sono
22:55evidenti
22:56per esempio
22:57la parte
22:58sui NED
22:58che citava
22:59anche il mio collega
23:00con Gedo
23:01la trovo
23:02una rivoluzione
23:02davvero copernicana
23:03nel nostro sistema
23:04come anche
23:05l'introduzione
23:05delle partnership
23:06che finalmente
23:06dà la vita
23:07alle SAPA
23:07che insomma
23:08abbiamo studiato
23:09in diritto commerciale
23:10ma io non ho visto
23:11una in vita mia
23:12però no
23:13è positivo
23:14allora le volevo chiedere
23:15due punti
23:16un po'
23:17ricollegandomi
23:18al presidente
23:18Garavaglia
23:20mi sembra di capire
23:21che dal punto di vista
23:23di Banca d'Italia
23:24i mercati
23:25dei capitali
23:26possano essere
23:27possano rappresentare
23:30exit
23:31e crescita
23:32per start up
23:34e anche nuove
23:35imprese
23:37in una fase
23:38diciamo
23:39in un round
23:39for
23:40di crescita
23:42e se questo
23:43è il vostro
23:44punto di vista
23:44e in secondo luogo
23:46invece secondo me
23:46il grande assente
23:47di questa
23:49riforma del Tuf
23:50che a mio avviso
23:51è fatta molto bene
23:52però c'è un grande assente
23:54che sono i DLT
23:55perché i mercati
23:57dei capitali
23:58dalla borsa tedesca
23:59a Nasdaq
24:00ad altri mercati
24:03anche nei Nordics
24:04stanno molto
24:05spingendo
24:06Savastanti e Zurigo
24:07stanno molto spingendo
24:09anche sui DLT
24:10quindi
24:10non vorrei
24:11che non mettendo
24:12nemmeno
24:13un paragrafino
24:14una parte
24:15concernente
24:16di DLT
24:17rischiamo di perdere
24:18un treno
24:18so che anche
24:19la nostra borsa
24:20prima o poi
24:21ci arriverà
24:22quindi a mio avviso
24:23bisogna cominciare
24:24a porre attenzione
24:25Grazie mille
24:27non vedo altre richieste
24:28di intervento
24:28neanche da remoto
24:29quindi di nuovo
24:31la parola
24:31al Dottor Siani
24:32lo ringrazio per le risposte
24:33Grazie mille
24:35anche per le domande
24:36che comunque
24:37insomma
24:37e anche per l'apprezzamento
24:39del lavoro
24:40insomma
24:41svolto anche
24:42con i colleghi
24:42allora guardi
24:43sulla clausa
24:44di salvaguardia
24:45noi sugli amministratori
24:47non esecutivi
24:48insomma
24:49prestiamo molta attenzione
24:51nell'ambito
24:52del dialogo
24:53di vigilanza
24:53perché
24:54insomma
24:55effettivamente
24:56all'interno del consiglio
24:57riteniamo
24:59che
24:59l'esistenza
25:00di pesi
25:01e contrapesi
25:02come diciamo
25:02nel testo
25:03sia molto importante
25:05ma soprattutto
25:05il fatto
25:06che gli amministratori
25:08non esecutivi
25:10debbano avere
25:11questo ruolo
25:11un po'
25:11proattivo
25:12quindi
25:13effettivamente
25:14noi
25:14nella vigilanza
25:15domestica
25:16ma anche internazionale
25:17diciamo
25:18attribuiamo
25:18al loro ruolo
25:19di
25:20diciamo
25:21di farsi portatori
25:22di nuove iniziative
25:23quindi
25:24la nostra
25:24diciamo
25:25la nostra osservazione
25:26riguarda
25:27soprattutto il fatto
25:27che
25:28se questi amministratori
25:29dovessero
25:30limitare
25:31soltanto
25:32analizzare
25:32informazioni ricevute
25:34sul ragionevole
25:35affidamento
25:36potrebbero
25:37non avere
25:38l'incentivo
25:39se vuole
25:40diciamo
25:40adeguato
25:41per svolgere
25:42in maniera attiva
25:42il ruolo
25:43che noi chiediamo
25:44nell'ambito
25:45dell'interazione
25:46di vigilanza
25:46questo è un punto
25:47molto importante
25:49come scrivevamo
25:49anche nel testo
25:51alla luce
25:51anche
25:52dell'emergenza
25:53di nuovi rischi
25:53di tipo qualitativo
25:54cioè alla fine
25:55comunque
25:55il ruolo
25:56del consiglio
25:58di amministrazione
25:59di indirizzo
26:00di analisi
26:01di impulso
26:01anche alle funzioni
26:02di controllo
26:03sta diventando
26:03sempre importante
26:04per quello che
26:05anche il ruolo
26:06dei mestieri
26:06esecutivi
26:07non esecutivi
26:08per noi
26:09assume un ruolo
26:10importante
26:11che non può essere
26:11soltanto limitato
26:13a ricevere informazioni
26:14quindi
26:14rispondendo
26:16alla sua domanda
26:16dal punto di vista
26:18tecnico
26:18si può fare riferimento
26:19alle disposizioni
26:20settoriali
26:21che noi
26:21applichiamo
26:22alle società
26:23vigilate
26:24poi ovviamente
26:25dal punto di vista
26:25tecnico
26:26siamo a disposizione
26:27per valutare
26:27le modalità
26:28migliori
26:29e più semplici
26:30per magari
26:30ricevere
26:31la nostra osservazione
26:31però oggi
26:32vogliamo
26:33soltanto segnalarvi
26:34questo aspetto
26:34che per noi
26:35è abbastanza
26:36importante
26:37allora
26:38poi
26:39passo alle domande
26:40del presidente
26:41sicuramente
26:43noi
26:43pensiamo
26:44che
26:45questa riforma
26:47sicuramente
26:48aiuta
26:48a sviluppare
26:50diciamo
26:51il mercato
26:52anche nelle fasi
26:53che si sono rivelate
26:54un pochino più deboli
26:55attualmente
26:56lo citavo anche
26:57nel testo
26:58nella fase di uscita
26:59però ecco
26:59riteniamo che
27:00attribuendo
27:01forme
27:02molto flessibili
27:03e applicando
27:05il regime
27:05di proporzionalità
27:06a questi
27:07nuovi strumenti
27:08questa cosa
27:08dovrebbe
27:09sicuramente
27:10agevolare
27:11la crescita
27:12dell'ecosistema
27:13e di operatori
27:14anche con
27:15esperienza
27:16maggiore
27:16che possono
27:17creare
27:17un circolo
27:18virtuoso
27:19sul credito
27:20abbiamo fatto
27:21il distinguo
27:22anche nel testo
27:23nel senso
27:23che appunto
27:24questo regime
27:25di registrazione
27:26non si può
27:28applicare
27:29anche
27:29ai gestori
27:31che
27:32concedono
27:33credito
27:33perché
27:33c'è un doppio
27:35problema
27:35primo perché
27:35effettivamente
27:36nel recibimento
27:36della direttiva
27:37si sono già
27:38previsti
27:38requisiti
27:40un pochino
27:40più stringenti
27:41tenendo conto
27:42dell'importanza
27:42della concessione
27:43del credito
27:44ma soprattutto
27:44si vuole limitare
27:46la possibile
27:47opportunità
27:48di arbitraggio
27:48rispetto a normativa
27:50in materia
27:50creditizia
27:51quindi forse
27:52sul credito
27:53effettivamente
27:54insomma
27:55giustamente
27:56anche la riforma
27:57è abbastanza
27:58è un pochino
27:59più
27:59un pochino
27:59più prudente
28:00sì
28:01io condivido
28:02la sua osservazione
28:03sulle società
28:04in accomandi
28:04da operazione
28:05lo strumento
28:06delle società
28:07di investimento
28:08semplice
28:08poteva avere
28:09un'opportunità
28:10però effettivamente
28:11poi non si è rivelata
28:12così efficace
28:13abbiamo uno strumento
28:14già previsto
28:14dal codice
28:15del codice
28:16detto commerciale
28:17che potrebbe applicarsi
28:18ma soprattutto
28:18come abbiamo indicato
28:20nel testo
28:20riteniamo che sia
28:21molto riconoscibile
28:22anche all'estero
28:23e anche il ruolo
28:25degli amministratori
28:26e dei soci
28:26è più chiaro
28:27e quindi questo potrebbe effettivamente
28:29rappresentare una forma
28:31per attuare questo regime
28:32di flessibilità
28:33e di rafforzamento
28:34che è nell'obiettivo
28:36del legislatore
28:37sul DLT
28:37lei sa che ci sono già
28:39molti altri progetti
28:41in corso
28:41poi insomma obiettivamente
28:42in termini di mercato di capital
28:44immagino che poi
28:45la Consul potrebbe parlarne
28:46però insomma obiettivamente
28:47noi seguiamo
28:47moltissimo
28:48anche lo sviluppo
28:49di quella tecnologia
28:50grazie
28:52allora se non ci sono
28:54altri interventi
28:55innanzitutto
28:56ringrazio ancora
28:56Banca d'Italia
28:57il direttore Siani
28:59e tutti i suoi collaboratori
29:01e vi ricordo
29:03le audizioni
29:04domani alle ore 14
29:05verso l'aula
29:06della quarta commissione
29:07politica
29:08dell'Unione Europea
29:08del Senato
29:09quindi al Senato
29:10l'ottimo presidente
29:11Caravaglia
29:12condurrà l'audizione
29:13del presidente
29:14della Consul
29:14Paolo Savona
29:15e di rappresentanti
29:16di Assogestioni
29:17quindi domani
29:18al Senato
29:18ricordo che al Senato
29:19non si può
29:20per il regolamento
29:21di quella Camera
29:23non si può
29:23intervenire
29:25in videoconferenza
29:25quindi bisogna
29:26essere presenti
29:27di persona
29:27poi le altre audizioni
29:29saranno martedì 2 dicembre
29:30con vari esponenti
29:32sia a livello
29:34individuale
29:35che di associazione
29:36del mondo finanziario
29:37così come
29:38mercoledì 3 dicembre
29:39invece
29:40queste saranno tutte
29:41alla Camera
29:42Borsa Italiana
29:43Sonime
29:44e altri
29:45e giovedì 4 dicembre
29:46sempre alla Camera
29:47il Consiglio
29:48Nazionale
29:49dei Dottori
29:49Commercialisti
29:50ANAS
29:50e Fondazione
29:51Finanza Etica
29:52quindi grazie ancora
29:53e ci aggiorniamo
29:55allora domani
29:55alle 14
29:56alla quarta
29:57Commissione
29:58del Senato
30:18e ci aggiorniamo
30:19a tutti i nostri
30:20e ci aggiorniamo
30:20a tutti i nostri
30:21e ci aggiorniamo
30:22a tutti i nostri
30:22e ci aggiorniamo
30:23a tutti i nostri
30:24e ci aggiorniamo
30:25a tutti i nostri
30:25e ci aggiorniamo
30:26a tutti i nostri
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