https://www.pupia.tv - de Pascale - Una donna italiana su tre dichiara di essere stata vittima di violenza fisica o psicologica nel corso della propria vita. In Emilia-Romagna investiamo risorse, sosteniamo tutte le donne aventi diritto al Reddito di libertà, finanziamo centri antiviolenza e case rifugio, rafforziamo prevenzione e servizi. Ma non basta. Dobbiamo essere tutti consapevoli che serve un radicale cambio culturale. La violenza di genere affonda nell’idea, ancora presente in tantissimi uomini, di una superiorità sulle donne: per questi uomini le donne hanno meno diritti, devono avere meno libertà e, quando chiedono libertà, la risposta è violenza. La violenza ha le sue radici nelle differenze di retribuzione, nei ruoli imposti, nella mancata possibilità di autodeterminarsi, in una società maschilista e patriarcale che non riconosce pienamente i diritti e la libertà delle donne. Anche il linguaggio, gli elementi culturali e i comportamenti quotidiani generano quel clima, quell’humus in cui la violenza cresce e si sviluppa. Investiamo risorse, facciamolo ancora di più, potenziamo i servizi. Ma serve cambiare radicalmente, tutti, ogni giorno. (25.11.25)
La playlist di Michele de Pascale https://www.pupia.tv/playlist/Michele-de-Pascale
00:00Una donna italiana su tre dichiara di essere stata vittima di violenza durante il corso della propria vita, fisica o psicologica.
00:07Le statistiche non è che abbiano mosso tanto in questi anni, proviamo a metterla sul personale.
00:12Tua mamma, tua figlia, tua sorella.
00:15Una delle tre ha un'altissima probabilità di subire violenza fisica o psicologica durante il corso della propria vita.
00:23Che siano le statistiche, che sia diciamo la personificazione, dobbiamo muoverci.
00:28E dobbiamo muoverci con molta più determinazione di quella che abbiamo visto fino ad oggi.
00:32L'Emilia Romagna fa la propria parte.
00:34In Italia è stato istituito il reddito di libertà.
00:37Lo Stato per la nostra regione stanzia 700 mila euro.
00:41Coprirebbero circa un terzo degli aventi diritto.
00:44Noi integriamo con un milione e 300 mila euro per coprire tutte le donne che hanno bisogno di un aiuto per rifarsi una vita, per riguadagnare autonomia.
00:53Con oltre 4 milioni di euro finanziamo 23 centri antiviolenza e 58 case rifugio.
01:01E finanziamo anche la nuova apertura di questi servizi.
01:05Facciamo corsi e finanziamo corsi nelle scuole per la prevenzione.
01:11Finanziamo anche i percorsi di riabilitazione degli autori della violenza.
01:15Perché anche gli uomini che si sono resi protagonisti di questi atti di violenza devono ricevere supporto psicologico per riabilitarsi e comprendere la gravità di quello che hanno commesso.
01:27Ovviamente c'è una grande rete di operatori sanitari, di forze dell'ordine, che cooperano e collaborano per identificare i casi, per offrire soluzioni e ovviamente anche per reprimere le condotte violente.
01:40Però non ce la caviamo solo così. Non è pensabile arginare un fenomeno di questo tipo solo con strumenti repressivi oppure con giornate come può essere il 25 di novembre.
01:54Dobbiamo essere tutti consapevoli che serve un radicale cambio culturale.
01:58La violenza di genere affonda sull'idea di tantissimi uomini di una superiorità nei confronti delle donne.
02:08Le donne per questi uomini hanno meno diritti, devono avere meno libertà e a fronte di una richiesta di libertà la risposta è violenza.
02:17E quindi la violenza affonda le sue radici nelle diversità di retribuzione, nelle diversità di ruolo, nella non libertà di potersi autodeterminare in una società maschilista e patriarcale
02:30che ancora non riesce a dare alle donne il riconoscimento pieno dei loro diritti e della loro libertà.
02:37E quindi anche il linguaggio, gli elementi culturali, i comportamenti quotidiani generano quel clima, generano quell'humus in cui la violenza cresce e si sviluppa.
02:47E quindi investiamo risorse, facciamolo di più, potenziamo i servizi, ma cambiamo radicalmente tutti ogni giorno.
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