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https://www.pupia.tv - Nordio - Femminicidio, Conferenza internazionale promossa dalla Ministra Roccella con l’OSCEi (21.11.25)

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Trascrizione
00:00Il ministro al quale passerò la parola annuiva su queste parole perché c'è una questione evidentemente di definizione giuridica e c'è una questione di definizione anche culturale della quale la prima è anche figlia.
00:10Quindi il ministro non le rubo tempo, il ministro Nordio, il ministro della giustizia, a lei la parola.
00:16Grazie per essere qui.
00:17Grazie a voi.
00:21Grazie a voi dell'attenzione.
00:24Vorrei anche dare il benvenuto ai nostri colleghi che provengono da paesi esteri, organizzazioni, illustri ospiti.
00:37Per la giustizia io dovrei parlare e parlerò brevemente degli aspetti normativi che sono stati adottati dal nostro governo e dal Parlamento in ordine alla risoluzione o alla riduzione di questo grave problema.
00:56Poi però ruberò qualche minuto, anche se il tempo stringe, alle considerazioni che ho sentito adesso proprio sulla necessità di changing the minds.
01:08Bisogna cambiare le menti.
01:09Questa è la cosa più importante secondo me.
01:12Comincio comunque in modo sintetico con il dire perché abbiamo introdotto il reatto di femminicidio.
01:19L'ha già spiegato perfettamente la collega e amica Rocella.
01:24Poteva sembrare superfluo da un punto di vista giuridico perché l'omicidio, soprattutto aggravato come in questi casi, era già punito con l'argastro.
01:35Però il femminicidio ha questo connotato che è già stato definito e quindi non ripeto dalla collega.
01:42Cioè si uccide una donna in quanto donna.
01:44Per quanto riguarda la sua disciplina giuridica, come si dice in latino, quo ad peinam, la novità è che è punito con l'argastro.
01:52E questo evita tutta una serie di problematiche che esistono in Italia, non sempre negli altri paesi, di bilanciamento tra le circostanze attenuanti e le circostanze aggravanti.
02:05Quindi semplifica molto e rende questo reato autonomo.
02:11Ecco, non è più un reato di omicidio aggravato.
02:15È un reato che ha una sua struttura, una sua configurazione oggettiva e soggettiva completamente autonoma.
02:23Un'altra iniziativa che abbiamo assunto è stata quella di istituire l'osservatorio permanente sull'efficacia delle norme in tema di violenza di genere e domestica.
02:36Cosa vuol dire questo?
02:37Vuol dire che noi abbiamo un organismo deputato, prima di tutto, a una ricognizione di tutte le forme,
02:47delle fonti normative nazionali e sovranazionali e anche della giurisprudenza in tema della violenza contro le donne.
02:57Cioè questo osservatorio riesce a raggruppare le fonti normative, cioè le leggi e anche i regolamenti e le discipline,
03:05e la giurisprudenza, cioè le sentenze delle corti di merito e di legittimità su questo fenomeno,
03:13che come abbiamo sentito e come purtroppo sappiamo è un fenomeno generalizzato.
03:19Poi sempre questo osservatorio ha istituito un questionario elaborato al fine di verificare proprio l'effettiva attuazione di queste norme introdotte.
03:34E quindi raccogliere queste informazioni per poter istituire delle cosiddette buone pratiche nel combattere questo fenomeno.
03:48Questo osservatorio sta funzionando bene, quindi si tratta di un flusso informativo che arriva continuativamente a noi,
03:56ma che nello stesso tempo viene trasformato poi in direttive, appunto chiamate buone pratiche, per combattere questo fenomeno.
04:07Poi abbiamo istituito, naturalmente non solo noi, ma collettivamente con gli altri colleghi del governo,
04:15che sono questi centri di violenza, questi centri antiviolenza e soprattutto delle attività formative.
04:23Attività formative che riguardano sia la Polizia Giudiziaria, sia gli assistenti sociali, sia gli stessi magistrati.
04:32Ora parlo da ex Pubblico Ministero.
04:36Io ho esercitato per 40 anni la funzione di Pubblico Ministero, quindi diciamo Capo della Polizia Giudiziaria,
04:42come magistrato, e vi assicuro che l'indagine, l'interrogatorio sia delle vittime, sia dei sospettati, degli indagati di questi reati,
04:55sono estremamente difficili.
04:57Esigono una professionalità molto, ma molto specifica, soprattutto quando riguardano minori.
05:05Devono essere attuati con molte cautele e molto spesso anche con l'ausilio e con l'assistenza di psicologi,
05:12di personale specializzato.
05:14L'ingresso in magistratura non comprende questa serie di, diciamo, formazione adeguata a dirigere queste indagini.
05:25Presso le polizie e i carabinieri, diciamo, vi sono delle situazioni magari più avanzate,
05:31però non si è mai abbastanza, diciamo, adeguati a quella che è la difficoltà enorme
05:38della ricostruzione di questi fatti.
05:41Tenete conto che questi reati si consumano nell'ombra, si consumano senza testimoni,
05:48si consumano spesso senza tracce e soprattutto, e adesso questo sarà molto importante,
05:54perché è in via di approvazione la legge sul consenso.
05:58Senza consenso c'è sempre lo stupro, ma la difficoltà che si troveranno di fronte magistrati
06:07e polizia giudiziaria sarà proprio quella di comprendere quando vi è stato il consenso,
06:15quando e se questo consenso sia stato revocato e soprattutto se la persona nei cui confronti
06:22il consenso è stato revocato ne abbia piena cognizione, perché questo è il cosiddetto
06:28dolo di comportamento. Non è una cosa facile, ma è una cosa doverosa.
06:34Quindi la specializzazione sia del magistrato inquirente, sia della polizia giudiziaria
06:39che raccoglie queste denunce è fondamentale.
06:42Poi siamo intervenuti per quanto riguarda proprio nelle indagini del femminicidio
06:51o anche su questi reati di violenza di genere sulla necessità, e questo è molto importante,
06:59cioè sull'obbligo di ascoltare sempre la vittima.
07:02Era un obbligo che tanto non esisteva e comunque era un atteggiamento che non sempre veniva seguito.
07:10Ora l'abbiamo introdotto proprio come obbligo investigativo di interrogare le vittime
07:18o, nel caso più funesto, i parenti delle vittime.
07:24Questo anche in caso di applicazione della pena, in caso di patteggiamento.
07:28Voi sapete che in Italia c'è la possibilità, quello che gli inglesi chiamano il pre-bargain,
07:32di chiedere l'affare, cioè di patteggiare la pena.
07:35Bene, in questo caso vi è sempre l'obbligo di ascoltare la vittima o i parenti delle vittime.
07:42È un parere non vincolante, ma sicuramente è di grandissima importanza.
07:48Poi vi è una, diciamo, estensione della cosiddetta presunzione di pericolosità
07:56per quanto riguarda gli indagati di gran parte di delitti del Codice Rosso.
08:03È un discorso un po' più complesso questo, perché voi sapete che in Italia, nella nostra Costituzione,
08:08esiste la presunzione di innocenza.
08:10Cioè, quis quis presumitur bonus.
08:12Si è presunti innocenti fino alla condanna definitiva.
08:16Però vi sono dei casi in questa presunzione di colpevolezza viene affievolita.
08:22Per esempio, nel reato flagrante, quello che si compie attualmente, come si diceva davanti a tutti,
08:29si è presunti innocenti, però ovviamente è una presunzione che è affievolita dal fatto che viene commesso in pubblico.
08:36Ecco, in questo caso noi abbiamo introdotto questa estensione della presunzione di pericolosità
08:41per quanto riguarda appunto quelli che sono stati raggiunti da un Codice Rosso.
08:46Io avrei molte cose da dire ancora dal punto di vista giuridico,
08:49ma la giornata sarà lunga.
08:53Io purtroppo devo andare a un altro congresso, ma sarà trattato da altri, anche magari meglio di me.
09:01Però, appunto, poiché mi resta qualche minuto, volevo concludere con un'osservazione di ordine,
09:06chiamiamolo così, criminologico.
09:09Allora, io mi sono sempre chiesto, da modesto studioso anche di storia,
09:15come mai siamo arrivati a questa prevaricazione continua, ininterrotta, secolare, millenaria dell'uomo nei confronti della donna.
09:26È una risposta, se vogliamo, un po' darwiniana, della legge del più forte,
09:30nel senso che dai primordi l'unico criterio di forza era quello della forza fisica, della forza muscolare.
09:37E poiché la natura ha dotato i maschietti di una forza muscolare maggiore di quella delle femminucce,
09:45dai primordi dei tempi, questo unico criterio di superiorità ha, diciamo, fondato il cosiddetto maschilismo.
09:56E da lì si è protratto in tutte le discipline, nella politica, nella musica, nell'arte, nella letteratura, nelle funzioni pubbliche.
10:05Se noi andiamo a guardare la storia dell'umanità, vediamo che purtroppo, salvo rare eccezioni, è un continuo dominio maschile.
10:16E questo, non parliamo poi di quello sessuale, dove fino a poco tempo fa, anche in Italia, la donna era considerata una res, o quasi.
10:26Figuratevi che quando mi sono laureato io, l'uomo era già andato abbondantemente sulla luna, esisteva ancora il delitto d'onore.
10:34E questo la dice lunga sul fatto che, diciamo, per millenni noi ci siamo trascendenti.
10:39Sapete cos'era il delitto d'onore? Praticamente era una scusante se l'uomo uccideva la donna nel momento in cui ne scopriva,
10:48diceva illegittima relazione carnale, cioè l'adulterio.
10:53Questo è stato abrogato, ripeto, negli anni Ottanta, inizio degli anni Ottanta.
10:58Quindi, poco tempo fa.
11:01Allora, perché tutto questo?
11:03Che cosa ha comportato tutto questo?
11:05Ha comportato una sedimentazione, proprio anche nella mentalità dell'uomo,
11:10intendo proprio del maschio, che è difficile da rimuovere, perché è una sedimentazione che si è formata in millenni
11:18di sopraffazione, di superiorità.
11:23E quindi, anche se oggi l'uomo accetta e deve accettare questa assoluta parità formale e sostanziale
11:32nei confronti della donna, nel suo subconscio, il suo codice genetico, trova sempre una certa resistenza.
11:40Ecco perché, secondo me, è necessario intervenire con le leggi, è necessario intervenire con le leggi penali,
11:49con la repressione, con la prevenzione, ma è soprattutto necessario intervenire sull'educazione.
11:55Cioè, noi dobbiamo cercare di rimuovere, poco come fanno gli psicologi, gli ipnotisti, gli psicanalisti,
12:03quando trovano che tu hai una specie di tara mentale che deriva da un trauma adolescenziale,
12:11cercano di arrivare a quello, rimuoverlo e farti guarire, togliendolo.
12:16Ecco, noi dobbiamo cercare di rimuovere dalla mentalità del maschio, dei maschietti,
12:22questa sedimentazione millenaria di superiorità che si è tradotta proprio e continua a tradursi
12:29in questi atti di violenza che rappresentano una cosa molto semplice,
12:34che ci sono degli uomini che ancora non accettano questa situazione di parità.
12:39E magari l'accettano da un punto di vista dialogante, formale,
12:44ma sotto sotto, dentro di sé, non l'hanno accettata.
12:48Allora, qualche volta si comportano magari forzatamente bene,
12:52poi di tanto in tanto la miccia accende la polvere da sparo
12:56e arriviamo alla violenza o addirittura al femminicidio.
12:59Ecco perché è fondamentale l'educazione.
13:02E aggiungo l'ultima cosa, l'educazione va bene nelle scuole, va bene nei congressi,
13:08va bene ovunque si possa diffondere questo messaggio.
13:12Noi stessi abbiamo, ecco vedo che mi è anche arrivato,
13:15abbiamo come Ministero della Giustizia un leaflet proprio sulla violenza mai
13:21che mostra anche quelle che possono essere i segnali di allarme
13:26nei segnali di allarme delle violenze sulle donne
13:29e soprattutto spiega che cosa fare quando questi segnali di allarme
13:35diciamo si accendono e spiega anche alcune cose che magari non tutti sanno,
13:41che esiste l'assistenza legale gratuita per chi è vittima di queste violenze.
13:47Ma arrivando appunto alla conclusione direi che quello che è necessario,
13:52tutte queste cose sono importanti.
13:54La cosa più importante però è l'educazione che venga fatta in famiglia
13:58e venga fatta con l'esempio più ancora che con le belle parole
14:01perché è in famiglia, è dal bambino che si forma il software del carattere
14:06e quindi dell'attitudine.
14:07Se noi vogliamo, certo non sarà una cosa facile,
14:10non sarà una cosa semplice, non sarà una cosa rapida,
14:13ma se noi vogliamo veramente sradicare questa forma di soprafazione funesta
14:18che oggi si traduce e continua a tradursi in questi atti criminali,
14:23beh allora benissimo le leggi, benissimo le belle parole,
14:27benissimo i nostri leaflet, ma soprattutto un'educazione
14:31che cominci dalla più tenera infanzia, che cominci dalla famiglia
14:35e che cominci più ancora che con le parole, con l'esempio.
14:39Esempio significa insegnare ai bambini che il suo interlocutore è un suo fratello
14:45o sorella e deve vedere nell'interlocutore che gli sta davanti il riflesso di sé.
14:51Grazie.
14:54Grazie, grazie a molti minuti.
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