Prima ancora che un colore diventi dominante, lascia piccole tracce: nei materiali, nelle luci di passerella, nei dettagli che sfuggono a un primo sguardo, ed è per questo che l’annuncio di WGSN e Coloro, che hanno scelto il Transformative Teal come Color of the Year 2026, arriva come una conferma più che come una sorpresa.
Il Transformative Teal è una tonalità profonda e liquida, sospesa tra blu e verde, che secondo i trend forecaster risponde al bisogno collettivo di recovery, regeneration e redirection, riflettendo il desiderio di trovare soluzioni più sostenibili e di ricostruire nuove direzioni del vivere.
Perché il Transformative Teal è il colore del momento A metà strada tra calma e tensione creativa, questa tonalità incarna lo spirito del nostro tempo: il bisogno di ritrovare equilibrio, ma anche di cambiare rotta. È un colore che non resta statico, cangiante, che muta a seconda della luce, del materiale e dell’intenzione con cui viene indossato: Balenciaga è stato tra i primi a mandarlo in passerella per la collezione FW24, Zimmerman l'ha seguito nella collezione SS26. Che si tratti di pelle, satin, nylon tecnico o lana compatta, il Transformative Teal si presta a interpretazioni sempre nuove, come un linguaggio che riflette la complessità del contemporaneo.
Dove lo avevamo già visto Questa tonalità in realtà non è nuova. Il teal è sempre rimasto nella conversazione visiva della moda, mutando forma e significato. Negli Anni 90 faceva capolino nelle silhouette più scolpite, usato per esaltare volumi e sensualità. Nei primi 2010 il colore ha vissuto un momento di grazia nelle palette sofisticate di maison come Bottega Veneta e Hermès, spesso interpretato con superfici lucide o materiali dalla consistenza ricca. Con la metà degli anni 2010 si è fatto più essenziale, più pulito, mentre tra il 2018 e il 2020 molti designer lo hanno adottato in chiave concettuale: drappeggi liquidi, tagli architettonici, sapori futuristi. Negli anni più recenti, fino alle collezioni 2024/2025, il teal è riapparso con un’attitudine meditativa, quasi introspettiva. Dai tocchi ribelli di Vivienne Westwood alle linee sensuali di Christopher Esber, la sfumatura ha continuato a riaffiorare, preannunciando la sua imminente centralità. Guardando questa timeline fatta di ritorni sottili, appare chiaro come il Transformative Teal stesse gradualmente preparandosi a diventare il colore-simbolo di un’epoca in trasformazione. [amica-related]
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