La Tour Eiffel illuminata come un set cinematografico e un grande ovale d’onice hanno fatto da cornice alla sfilata Saint Laurent Primavera Estate 2026, che ha inaugurato la Paris Fashion Week. Anthony Vaccarello ha intrecciato codici storici della maison con nuove sperimentazioni, offrendo uno spettacolo totale che ha incantato pubblico e ospiti celebri come Carla Bruni e Zoë Kravitz.
[idgallery id="2644204" title="Star ed eventi alla Paris Fashion Week PE 2026"] Saint Laurent e l’estetica come linguaggio «Da Saint Laurent le estetiche sono linguaggio», afferma Anthony Vaccarello, direttore creativo dal 2016. L’idea centrale è che l’abito diventi un codice visivo e simbolico, capace di attraversare arte, società e politica. «In un’epoca in cui il dialogo sta svanendo – racconta Vaccarello nella nota stampa – lo stile diventa una forma di discussione che non impone, bensì collega e aggiunge sfumature. Laddove le parole dividono, l’estetica crea spazio per respirare e inventare nuove analogie». Una dichiarazione che trasforma la passerella in un atto di comunicazione contemporanea.
[idarticle id="2411759,2609653" title="Bella Hadid is back, il look chignon per la sfilata di Saint Laurent è in stile ballerina,Debutti attesissimi e show da non perdere. Il calendario della Paris Fashion Week Primavera-Estate 2026"] Saint Laurent PE 2026 tra silhouette e maxi-fiocchi La collezione Primavera Estate 2026 gioca con silhouette scultoree e proporzioni audaci: bluse con maxi-fiocco alla gola, giacche in pelle oversize, sahariane leggere con fibbie metalliche e tubini definiti in vita. Vaccarello alterna tubini minimali a maxi-dress voluminosi con ruches e maniche a sbuffo, richiamando la tradizione di Yves Saint Laurent di scolpire il corpo femminile. Gli accessori rafforzano il racconto: occhiali da sole scuri, slingback a stiletto vertiginoso e gioielli in cristallo di rocca, pietra amata da Monsieur Yves.
[idgallery id="2631834" title="I look più belli dalle sfilate Primavera-Estate 2026"] Colori per una donna dai mille volti La palette esplode in tonalità arancio, rosso, fucsia, verde e sabbia, colori iconici della maison che ridefiniscono un guardaroba in technicolor. La passerella alterna principesse dark in pelle nera, eroine in silhouette Rive Gauche e duchesse immaginarie in tessuti tecnici, fino a borghesi che abbandonano l’austerità per trench trasparenti. «Beauty is plural» diventa il messaggio finale: la donna Saint Laurent è molteplice, forte e sfaccettata, capace di muoversi con grazia tra classicità e modernità.
Commenta prima di tutti