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https://www.pupia.tv - Roma - Fermare l'aggressione al Venezuela - Conferenza stampa di Stefania Ascari (20.11.25)

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Trascrizione
00:00Allora, mentre prendiamo tutti e tutti posto, io comincio a dare il benvenuto a tutti e tutti voi che siete intervenuti così numerosi a questa nostra conferenza stampa.
00:15Io sono Michela Ricale, sono la co-presidente del CRED e oggi il mio compito è quello di moderare la discussione che, come saprete tutti, riguarda la nostra contrarietà e la nostra posizione contro quella che noi consideriamo essere a tutti gli effetti un'aggressione contro il Venezuela.
00:38Non so se sapete che da qualche mese, a partire certamente dall'estate, gli Stati Uniti stanno compiendo delle vere e proprie azioni militari nel Mar dei Caraibi a discapito di navi venezolane.
00:54Navi colpiscono in maniera indiscriminata tutto quello che si muove.
00:59La scusa è quella della lotta alla droga.
01:07Certamente tutto quello che sta succedendo è una violazione del diritto internazionale, ma non solo.
01:14È una violazione anche del diritto interno degli Stati Uniti.
01:18Allora, è una violazione del diritto internazionale perché ovviamente l'ONU vieta l'uso della forza contro il territorio o l'indipendenza di altri, di qualsiasi Stato.
01:31Poi l'uso della forza potrebbe essere usato soltanto dietro autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU e questo non c'è.
01:38Non rientriamo neanche nell'ambito dell'autosicurezza, della sicurezza individuale o collettiva, ex articolo 51 della Carta.
01:47Quindi non c'è nessun appiglio giuridico che possa giustificare il comportamento attuale degli Stati Uniti d'America nei confronti del Venezuela.
01:57Abbiamo detto che è anche contrario al diritto interno degli Stati Uniti.
02:01Perché? Perché Trump, per fare queste cose che sta facendo, utilizza solo ordini esecutivi.
02:08Gli ordini esecutivi, in teoria, non potrebbero essere usati per dichiarare guerra a un altro Stato.
02:15Dovrebbe passare tutto per il Congresso.
02:17Però forzando le leggi antiterroriste degli USA e quindi nominando come associazione terroristica
02:26presunti cartelli della droga venezolani, Trump cerca di utilizzare la più elastica normativa contro il terrorismo
02:39per giustificare, dal punto di vista legale, questa aggressione.
02:45Ecco, questo noi lo chiamiamo lofer.
02:47Questo è un vero e proprio esercizio di lofer.
02:50Cioè l'abuso del diritto per ottenere scopi strategici, cioè per ottenere scopi di guerra,
02:57di annientamento dell'opposizione politica.
03:04Noi denunciamo come illegale questa pratica e come contraria al principio di autodeterminazione
03:12di autodeterminazione dei popoli, perché non è soltanto una cosa che riguarda il rapporto
03:20tra il Venezuela e gli Stati Uniti, questa.
03:23Questo riguarda tutti noi, riguarda il tipo di mondo che noi vogliamo.
03:30Se vogliamo un modello democratico dove le regole sono effettive e sono uguali per tutti
03:36e il diritto serve il più debole contro gli arbitri del più forte, oppure un modello
03:42egemonico, come quelli che vorrebbero costringerci ad accettare, dove le regole si interpretano
03:49alla bisogna del potente di turno e il diritto viene usato dal forte contro il debole per
03:54mantenerne e consolidarne il dominio.
03:56Quindi se è un modello cooperativo fondato sul rispetto della sovranità e del diritto
04:03di autodeterminazione dei popoli, ovvero un modello coloniale fondato sul saccheggio
04:08e sulla prepotenza.
04:10A discutere di questa cosa con me abbiamo degli ospiti di grande eccezione.
04:16C'è Pino Arlacchi, sociologo, già vice segretario generale delle Nazioni Unite e direttore
04:21esecutivo dell'UNODC, dove ha guidato la principale struttura multilaterale di contrasto
04:28al narcotraffico e quindi potrà sicuramente darci informazioni fondamentali su questa operazione.
04:37Abbiamo poi Fabrizio Casari, giornalista e analista di politica internazionale, direttore
04:43di AltreNotizie.org, con una lunga esperienza sul campo in America Latina, Venezuela, Nicaragua.
04:51E abbiamo Maurizio Dioguardi, alla mia destra, avvocato, studioso di diritto internazionale
04:59e presidente dell'osservatorio contro il bloccheo, che è impegnato da anni nell'analisi critica
05:07delle questioni che riguardano le sanzioni unilaterali e le operazioni extraterritoriali degli Stati
05:14Uniti. Io non voglio togliere, ovviamente l'onorevole Stefania Scari, la quale ringraziamo
05:21per la disponibilità che ci offre sempre sulle questioni che riguardano la giustizia
05:29internazionale e il rispetto del diritto internazionale. Allora io mi interrompo e do la
05:35parola a Pino Arlacchi, che ha circa 15 minuti.
05:41Vi ringrazio per l'invito e per darmi l'occasione di parlare della situazione attuale del Venezuela.
05:51Tra tutti i stereotipi, le narrative false che circolano in Occidente, ce ne sono tante,
06:00la narrativa che riguarda l'intera questione ucraina, la narrativa che riguarda Gaza, la
06:08narrativa che riguarda in definitiva la posizione degli Stati Uniti e dell'Europa nel mondo,
06:14è tra le più oltraggiose e false che circolano. Parlo della narrativa dominante, naturalmente,
06:22perché per fortuna esiste anche una narrativa diffusa, non nei media dominanti, con qualche
06:29eccezione anche dei media dominanti. Ma quella sul Venezuela è davvero la più assurda
06:37e oltreggiosa. È stata creata una immagine di questo Paese completamente falsa. Chi conosce
06:46minimamente il Venezuela, per fortuna qui dentro ne vedo diversi, sa che il Venezuela non è
06:53una dittatura, sa che in Venezuela non esiste alcuna tortura sistematica, arresti di massa,
07:01violazioni dei diritti umani, sa che in Venezuela il consenso al governo è molto forte ed è
07:08aumentato in questi ultimi anni, sa che uno dei problemi principali che ha in Venezuela è
07:13proprio l'assenza di una opposizione costituzionale. Personaggi come Guaidò, come Maciado e così
07:20via, sono praticamente dei semi terroristi che in qualunque Paese occidentale, europeo,
07:28sarebbero in galera. Il governo spagnolo ha arrestato e tenuto in galera per un bel po'
07:35di tempo i due leader principali dell'indipendentismo catalano. Uno è scappato a Bruxelles e un altro
07:45si è fatto un annetto di galera e così via, per avere semplicemente promosso l'idea che
07:51la Catalogna deve essere indipendente, per avere vinto un referendum con l'80% dei voti e per
07:56non avere mai neanche lontanamente spiolato alcun argomento eversivo o anticostituzionale.
08:04In Venezuela tollera candidati che promuovono colpi di Stato, io l'ho visto con i miei occhi,
08:15vabbè colpi di Stato, attenzione qui è tragicomico, è notevole perché ero lì per il caso quando
08:21Guaidò fece il suo tentativo con un paio di soldati intorno che non sapevano che cosa stavano facendo
08:27e così via, ma comunque in qualunque posto al mondo un personaggio come Guaidò, un personaggio
08:32come la Machado, che organizzano golpe contro Maduro, che invocano un giorno se uno no l'intervento
08:41di una potenza straniera nel loro territorio, infrangono in qualunque paese sei, sette articoli
08:48forti del codice penale, nonché della Costituzione. Ebbè in questo paese circolava, la Maduro adesso
08:56è latitante, il Governo sa benissimo dove sta, ma la lascia parlare perché in fondo
09:01questi due personaggi, la mia interpretazione paradossale è questa, hanno lavorato più
09:06per Maduro che per il Governo americano, perché alla fine hanno danneggiato enormemente l'opposizione
09:13al Presidente e lo hanno sostanzialmente rafforzato. Perché dico questo? È perché l'intelligenza
09:23americano, il Governo americano sa perfettamente le cose di cui io sto parlando. Perché non
09:30hanno saputo creare nessuna politica alternativa al chavismo, non fanno altro che dire che Maduro
09:37se ne deve andare, che Maduro ha i giorni contati, che Maduro è un feroce dittatore e così via,
09:42mentre loro sono la prova vivente che non è affatto un dittatore, che non è affatto feroce.
09:47Ecco, e poi il fatto che non siano riusciti a creare un'alternativa al chavismo nel momento
09:57in cui Venezuela è uscito dalla grande crisi post-sanzioni 2019 ed è ricominciato a crescere
10:06economicamente in un modo vigoroso e chiunque va lì lo può vedere. Caracas è una città
10:11ordinata, pulita e sicura. Altrettanto è più di Roma. Tutti gli enti internazionali,
10:19dalle Nazioni Unite alla Banca Mondiale, al Fondo Monetario Internazionale, al CELAC
10:23e così via, stanno documentando un rimbalzo, una crescita del PIL venezuelano negli ultimi
10:30quattro anni che ha raggiunto quasi il 30%. Quale Governo sarebbe sopravvissuto a un crollo
10:38del PIL dell'80% in due anni? Le sanzioni americane, che sono la causa numero uno del
10:45problema economico del Venezuela, sono equivalse ad un assedio medievale cittadino, quando una
10:51città si chiudeva e lei si impediva perfino di rifornirsi di acqua e di cibo. Nessun
10:57governo sarebbe potuto sopravvivere ad un colpo, a una tragedia come quella che si è accompagnata
11:02a un crollo del prezzo del petrolio. Quindi il grande problema venezuelano dei nostri tempi
11:07nasce da questo, dal fatto che c'è stato questo terribile attacco, questa terribile
11:13aggressione, che in realtà era cominciata già anni prima con l'elezione di Giave, sono
11:1827 anni che il Venezuela non solo resiste, ma è riuscito a sopravvivere a un colpo che
11:25in qualunque altro posto sarebbe stato mortale a un governo, a un paese, a un assetto politico.
11:33E quindi Maduro e i suoi ciavisti sono riusciti non solo a sopravvivere, ma sono riusciti anche
11:38a rilanciare. Sviluppando una democrazia di base ci sono 45 mila consigli locali di cittadini
11:47che si riuniscono e decidono le cose da fare per il paese. C'è una partecipazione popolare,
11:53una democrazia di base, che è semplicemente straordinaria. Ora, negare tutto questo, raccontare
11:58soltanto le cose sbagliate o addirittura inventarle, significa semplicemente disinformare.
12:08La strategia americana è stata sempre quella di creare un movimento insurrezionale o un movimento
12:17politico alternativo, un cambio di regime rispetto a Maduro, rispetto nel corso degli
12:23ultimi anni, da Guaidò in poi. Questi tentativi sono falliti regolarmente. Adesso non c'è
12:29stata nessuna attività insurrezionale del Venezuela. Gli americani pensavano adesso minacciamo
12:35il Venezuela di invaderlo. E la popolazione si ribella, l'esercito si spacca e la Guaidò
12:43arriva al potere. E la Guaidò, l'ha maciato, arriva al potere oppure qualcun altro. Beh,
12:48non è avvenuto niente di tutto questo. Zero. Sono stato a Caracas un paio di settimane
12:53fa, e qui c'è gente che è stata da poco, le uniche manifestazioni che io ho visto erano
12:57le manifestazioni a favore dei ciavisti e del governo, composte ora per giunta non solo
13:04dai ciavisti, sono composte anche da tanti cittadini di classe medio alta che prima manifestavano
13:12per l'opposizione e adesso manifestano contro l'intervento straniero. In un paese che è
13:18la patria di Simon Bolivar, il nazionalismo, l'idea dell'indipendenza ce l'ha nel sangue
13:25più di quasi tutti gli altri paesi dell'America Latina. Quindi tutta quella classe medio alta
13:30che prima manifestava, certe volte anche in modo violento, contro il governo, adesso si
13:34mescola i ciavisti in manifestazioni anti-americane. Qui sondaggi, opposizioni che abbiamo, il 95%
13:42dei venezuelani, è disposto a combattere per impedire l'invasione. Quindi il risultato
13:48finale di tutto questo maciadismo e del premio Nobel, che io avrei dato direttamente a Maduro
13:55a questo punto perché lei ha lavorato in definitiva per Maduro e così via, il risultato è stato
14:02semplicemente quello di rafforzare. Che cosa può succedere? E chiudo. L'invasione non si può
14:09fare. L'invasione, già ai tempi di Guaidò, l'ho scritto, l'ho detto tantissime volte e
14:15così via, è una follia. Gli Stati Uniti non sono in grado di invadere nessun paese e
14:22non lo dico io. L'ha detto il segretario della difesa, Gates, nel 2014, il segretario della
14:28difesa, Gates, dichiara che oggi pensasse che gli Stati Uniti possano invadere un paese
14:34con una grande forza di terra, dovrebbe avere il suo cervello esaminato. E questo è il
14:43mantra oggi di tutto il Pentagono e di tutta l'intelligenza americana. Non lo troverete
14:47in questi giorni, ma neanche uno all'interno dell'esempio, neanche un militare, un membro
14:52dell'intelligenza o qualcuno che parla e che dice che questa aggressione al Venezia ha senso.
15:00Sono fortemente contrari all'invasione e quindi è impossibile, perché l'analisi
15:08è quella lì. Comincia come l'Iraq, perché gli americani hanno soltanto una cosa, la forza
15:13aerea. Bombardano obiettivi selezionati, probabilmente obiettivi militari e così via, come hanno fatto
15:21con l'Iran a giugno. Hanno bombardato, Trump ha detto che hanno distrutto tutti i siti nucleari
15:29dell'Iran. E non era vero, era semplicemente una manifestazione di forza che doveva fare
15:36per non perdere la faccia al 100%. Ha ritirato e ha detto che la missione è compiuta. Quando
15:41non era vero, non avevano combinato nulla, praticamente i siti erano intatti, l'agenzia
15:45atomica è arrivata subito dopo e l'ha certificato e così via. Quindi è per lui il problema,
15:53il problema è questo, l'ho scritto ieri sul fatto, è per Trump il problema, non è per
16:03Maduro. I giorni contati, la riduzione dei giorni contati è per Trump. Perché questo
16:11tipo di aggressione è contraria a tutta la sua piattaforma elettorale, lui è stato
16:16eletto come il Presidente che avrebbe posto fine alle guerre senza fine degli Stati Uniti.
16:22E ha detto lui di farne finire sei, che nessuno conosce. Ha detto di aver fatto cessare una
16:31guerra in Africa, di cui nessuno sapeva che esisteva. Ma il suo elettorato queste cose
16:37le osserva, il Deep State le osserva, ed è solo questione di tempo perché queste politiche
16:45folli, se riesce a farcela con l'Ucraina, costringendo finalmente Zelensky a smetterla a riconoscere
16:52quella che è la realtà, si salva. Altrimenti se insiste ancora un po' in questo modo, il Deep
16:59State americano secondo me prenderà i suoi provvedimenti. Per cui in definitiva, e chiudo
17:05davvero, chi si batte per la pace, per la consistenza pacifica e per un mondo più decente, postamericano,
17:14per un mondo multipolare e così via, non deve considerare questi fatti come unicamente fatti
17:22negativi, disastri, tragedie in cui noi perdiamo sempre. Sono convinto che alla fine tutta questa
17:28storia il Venezuelo vincerà, perché in realtà ha già vinto.
17:35Grazie mille, grazie mille. Continuiamo con Fabrizio Casari.
17:42Allora, grazie Michela. Buonasera a tutti. Questo ha problemi di tenuta.
17:47Quello che sta facendo la sesta flotta davanti alla Gerald Ford davanti alle coste del Venezuela
17:58è del tutto evidente che, come prima cosa, è uno calcio sui denti al diritto internazionale.
18:06Ognuno di voi potrà obiettare che non sarebbe nella prima, nell'ultima volta che gli Stati
18:09Uniti lo fanno, ma certo che la cosa questa volta rasenta davvero il massimo della vergogna
18:18perché avviene persino su motivazioni, non solo false, ma tecnicamente proprio ridicole.
18:26Bloccare il Mar dei Caraibi non ha nessun senso se vuoi lottare contro il traffico della droga
18:30che è notoriamente alla rotta del Pacifico. I due principali esportatori di droga, raffinatori
18:37e distributori sono Colombia, Messico, ma l'Equador ha fatto passi da giganti e sta
18:41superando. Se c'è una cosa chiara in tutta l'America Latina è che il Venezuela non c'entra
18:45niente con la droga. Avrebbero potuto trovare qualche altra invenzione, ma proprio con la
18:49droga non c'è. Però c'è una domanda che vorrei fare. Gli americani sono, come è noto,
18:56i più grandi consumatori di droga al mondo, sono la domanda più forte. Lasciamo perdere
19:03da dove arriva. Ma quando entra negli Stati Uniti? Mettiamo che sbarca, così, facciamo
19:08finta che ci abbia ragione Trump, dai Caraibi, mettiamo che sbarca a Miami. Bene, da Miami
19:13per arrivare ai confini del Canada, in lungo e in largo, al territorio degli Stati Uniti,
19:20come fa? Evidentemente ci sono, come è noto, almeno 34 cartelli negli Stati Uniti, di cui
19:2812 pericolosissimi, che servono, tenerli silenziati, per parlare di quelli messicani
19:34e di quelli colombiani. In realtà i più potenti sono quelli degli Stati Uniti. Non c'è una
19:38via, un angolo, una traversa di una qualunque città o paesino americano dove non trovi gli
19:44stupefacenti che chiedi. E come avviene questo processo di distribuzione dentro gli Stati
19:48Uniti? Avete mai sentito parlare di cartelli americani? Io no. Ma soprattutto chi raccoglie
19:53quello che si vende? E dove va quello che si vende? Chi è l'organizzazione così poterosa
20:00da avere un mercato così gigantesco? Beh, secondo le indagini delle autorità statunitense,
20:07non le mie, ci sono almeno nove banche che utilizzano il lavaggio del denaro dei narcos.
20:14Una di queste è stata messa sotto inchiesta per sei mesi, la Wells Fargo, la terza banca
20:18più importante degli Stati Uniti. E si considera che la maggior parte di questi ricavi finiscono
20:23a Wall Street. Dunque, se Trump volesse davvero fare la guerra alla droga potrebbe puntare
20:30le cannoniere invece che sugli immigrati direttamente su Wall Street. Troverebbe molto probabilmente
20:35come rompere il circuito. In secondo luogo, sanno tutti su documentazione prodotta dalla DEA
20:43che si calcola che negli Stati Uniti ci sono quasi 35.000 laboratori di fentanyl che hanno
20:49inventato loro, tra l'altro. Beh, invece di prendertela con la Cine Carborduce comincia
20:54a toccare i 35.000 laboratori che ci sono. Ma come il livello di qualità tecnologico-militare
21:01è talmente tanto vasta, vi ricordate che ci dicevano addirittura dal satellite vediamo la
21:05marca di sigarette che fumi e non trovi i laboratori di fentanyl? La verità è che non c'è
21:09nessuna intenzione di combattere il traffico della droga. Assolutamente. Il problema è
21:14minacciare il Venezuela. Allora la domanda è perché minacciarlo? Per fare cosa? Allora
21:19le forze davanti alle coste del Venezuela sono largamente insufficienti per un'invasione
21:23del Venezuela. Semplicemente. Basti dire che a Grenada entrarono 8.000 marins e 500 militari
21:31dei staterelli dei Caraibi, i loro amici. A Panama ne sono entrati 12.000. A Grenada per
21:37avere ragione di 60 operai edil cubani armati con vecchi fucili ci hanno messo 5 giorni per
21:42prendere una collina. Adesso il Venezuela è di tutto rispetto nella sua capacità difensiva
21:48quindi non sono quel numero di soldati presenti lì quelli che potrebbero invadere il Venezuela.
21:53Quindi se volessero decidere un'operazione di questo tipo ma che non gli converrebbe perché
21:57sarebbe la loro fine dovrebbero chiamare molti, molti, molti, molti più soldati. Il dato
22:03che nessuno dice è che, io lo voglio dire perché me lo sono studiato bene, è che gli Stati
22:06Uniti non hanno i soldi per fare questa guerra perché siccome la perdono non possono rifarsi
22:10con le risorse poi del Venezuela, non hanno nemmeno i soldi nel bilancio pubblico per
22:14provare a fare una guerra di questo tipo. Quindi che cosa fanno? Esercitano una pressione
22:19militare e politica nella speranza che l'opposizione eversiva che c'è in Venezuela abbia un moto,
22:25un sussulto, un moto di coraggio, una capacità di ampliamento politico della sua azione perché
22:31è tanto sostenuta e foraggiata eventualmente dalla presenza militare americana. Un po' come
22:37il piccoletto che va in giro con quello grosso e fa il provocatore perché c'è quello grosso
22:41che ti picchi. Ok. Questa operazione qua avrebbe bisogno di un gruppo dirigente stupido,
22:46il gruppo dirigente venezuelano tutto meno che stupido, quindi questa operazione non funziona.
22:50anzi, come giustamente rimarcava Pino, più passa il tempo e più persino settori tutto
22:56sommato indecisi, quel ventremolle dell'elettorato, si sposta sempre più sulle questioni cialiste
23:01perché chi conosce l'America Latina sa, a differenza di quanto sia qui in Europa, che
23:07cosa significhi la sovranità nazionale. Cioè quest'idea di identità nazionale, di
23:10indipendenza, è una roba che attraversa trasversalmente le culture latinoamericane. Non è soltanto
23:16appalto della sinistra latinoamericana. La sinistra è stata disposta a difenderlo
23:20nella storia anche con le armi, ma in generale non troverete, a parte la Machado e il suo
23:25giro oligarchico, non troverete gente disposta a dire ma sì, tutto sommato ci piacerebbe
23:29essere una colonia di qualcuno. Quindi qui la questione vera che si pone è che cosa si
23:35può fare per far abbassare questa pressione. E qui la cosa che mi scandalizza da giornalista,
23:40lo dico, è vedere come il mainstream italiano, le testate televisive radiofoniche e di carta
23:46stampata vedono questo scenario di fronte alle coste del Venezuela senza bisogno di
23:51alzare il ditino e dire scusate ma che cosa state facendo lì? Ma voi non potete stare
23:54lì. Il governo inglese, che non si è mai separato neanche in un respiro dagli Stati
23:59Uniti, ha detto io non ci sto. I francesi hanno detto guarda che qui ci arriva addosso
24:03la corte dell'AIA perché stiamo sparando su persone che vanno in barca e non sappiamo
24:07neanche chi siano. Il governo italiano avesse detto mezza parola, avesse detto beh insomma noi
24:15non possiamo. Io ricordo che il Venezuela ha una componente italiana diciamo così da
24:19un punto di vista dell'albero genealogico piuttosto evidente, avrebbe tutto il diritto
24:23di poter dire no scusate che cosa state facendo. E invece c'è il silenzio muto ma non solo
24:28per questioni di servilismo, per questioni di bandiera per cui ovviamente in alcuni casi
24:34come in Aria Salis si fa finta che non sia prigioniera, in altri quando invece come forti
24:40amico allora si fa tutto il possibile per liberarlo, in alcuni altri come altri gli si
24:46dà addirittura l'aereo di Stato. Ma insomma il fatto è che il governo italiano avrebbe
24:50il diritto e dovere di porre questa questione con forza e cioè di dire agli Stati Uniti
24:55voi non potete essere lì davanti, non può essere minacciata la libera circolazione del
25:00traffico. Che cosa state a fare? Gli Stati Uniti risponderebbe stiamo lì perché vogliamo
25:05distruggere l'Alba e già che ci siamo mandare un messaggio a Cina e Russia. Noi stiamo sulla
25:12scacchiera mobile tenuta dalle mani di un demente a rischio della pace mondiale. Allora quello
25:23che io vorrei è che le forze politiche italiane, l'unica decente del Movimento 5 Stelle per quanto
25:28mi riguarda in mezzo a tutto il resto della destra variamente nominata, ma che le forze
25:33politiche italiane trovassero un sussulto e che i miei colleghi trovassero un briciolo
25:37di dignità ogni tanto dimenticandosi sempre di guardare il 101 e di dire signori questa
25:43roba che stiamo assistendo là davanti è una cosa vergognosa, è un insulto al diritto
25:47internazionale, è uno schiaffo in faccia all'ordine internazionale così com'è e non
25:52ha giustificazioni, non ha motivo di essere. Serve semplicemente a distrarre dai fallimenti
25:57economici del governo Trump e serve semplicemente a mostrarsi con i denti di fuori di fronte
26:03a tutti gli antagonisti politici. Insomma questo è stato letto da minacciato di invasione,
26:07la Groenlandia, il Messico, Panama, Venezuela, Canada e non aveva niente a fare già che
26:15c'era pure la Nigeria. Allora insomma ci deve essere qualcuno che dica prima che questo
26:21vada in giro con una scolapasta in testa a fare chissà che cosa, fermatelo, la comunità
26:26internazionale deve porre, ma non il Venezuela, magari un paese membro dell'Unione Europea
26:32dovrebbe porre al Consiglio di Sicurezza questa questione e dire serve un pronunciamento per
26:37fermare questo qui, non è vero che ovunque vai nel mondo puoi alzarti tutte le mattine
26:41e minacciare militarmente qualcuno, tanto poi va la sera a dormire e se l'è già dimenticato.
26:45Ma insomma è una cosa di una gravità inaudita e chiudo dicendo io mi aspetto, auspicherei
26:53e insomma adesso l'ottimismo non abbonda, però auspicherei che appunto le forze politiche
26:59italiane, a cominciare dai Cinque Stelle e ad andare oltre, ma già lo fanno in qualche
27:02modo, chiedessero conto al governo italiano per una iniziativa politico-diplomatica forte
27:07in sede di Nazioni Unite e anche in sede di rapporti bilaterali perché tirino fuori
27:12le mani dal Venezuela. Non è casa loro, non è uno Stato della Confederazione degli Stati
27:17Uniti e quel mare è un mare a libero transito e navigazione per tutte e non puoi rischiare
27:23di beccarti una cannonata solo perché serve distrarre l'opinione pubblica americana.
27:27Tutto qui, grazie.
27:31Grazie Fabrizio, perché poi è vero una cosa, cioè che l'impunità è ciò che distrugge
27:37un ordinamento giuridico, cioè tutti devono essere obbligati a rispondere delle proprie
27:46azioni di fronte alla legge, tutti allo stesso modo, questo dovrebbe essere la base di ogni
27:52rapporto tra individui e tra Paesi. Ma continuiamo con Maurizio Dioguardi, prego.
27:59Grazie, anch'io mi unisco ai ringraziamenti per chi ha organizzato, quindi alla onorevole
28:08Stefania Ascari e saluto anche chi mi ha preceduto tra i relatori e anche un particolare ringraziamento
28:15alla collega che ha oggi l'incarico di moderatrice. Si sente? Scusate ma io ho già la voce tendenzialmente
28:22bassa, però se mi porto troppo avanti mi perdo qualche appunto, quindi vi chiedo scusa,
28:27insomma cercherò di essere efficiente, diciamo così. Non vi preoccupate che non li leggo
28:33tutti, quindi cercherò di essere conciso, ma a volte l'appunto serve per precisare alcuni
28:39concetti. Dicevo, il mio intervento si baserà su due linee e mi rifaccio un po' a quello
28:45che la collega avvocato ha detto nella fase introduttiva, richiamando alcuni concetti fondamentali
28:51che io cercherò un po' di approfondire, soprattutto riguardo all'abuso del diritto
28:58in campo internazionale, perché poi di questo dobbiamo parlare, dobbiamo dare nome e cognome
29:03a queste azioni, nome e cognome in senso giuridico chiaramente, quindi non sono un politologo,
29:08sono un giurista e quindi cerco di ragionare su concetti. Abbiamo una carta, quella delle
29:14Nazioni Unite che rappresenta, sappiamo benissimo storicamente, quali sono state le condizioni
29:23sulle quali è nata e come si è sviluppata. Per oggi noi conosciamo anche la debolezza
29:30ed è proprio su questo aspetto della debolezza delle istituzioni internazionali, cioè sulla
29:36loro, diciamo così, scarsa penetrazione attuale che gioca questa partita il Presidente
29:43degli Stati Uniti, cioè si gioca proprio sulle debolezze, soprattutto della confusione,
29:49dello stallo che c'è nello stesso Consiglio di sicurezza, dove ovviamente sappiamo quali
29:55sono gli stati che ne sono membri permanenti e conosciamo anche la debolezza sostanzialmente
30:01di chi poi a rotazione è chiamato a comporne l'intero Consiglio fino al totale dei 15
30:07che conosciamo. Il punto però è questo, ci sono delle regole che dobbiamo richiederne
30:12rispetto a tutti i costi, perché qui ne va della vita non solo del Venezuela, ma la vita
30:17del pianeta, nel senso che un concetto come l'abuso del diritto, e mi riferisco a quelle
30:23azioni, diciamo così, coercitive, attuazioni coercitive delle regole di diritto internazionale,
30:30che pure esistono quando si tratta di una legittima difesa o quando si tratta di un'autotutela,
30:36perché questo comunque è previsto, ma ci sono dei limiti, dei controlimiti per come queste
30:42previsioni devono poi essere attuate in ambito internazionale. Qui siamo completamente fuori,
30:48abbiamo completamente stravolto il quadro. Questo viene da chi ovviamente dimostra grande
30:55in sofferenza al multilateralismo, che sappiamo essere poi la base costitutiva della regolamentazione
31:04su base giuridica di quella che noi chiamiamo comunità internazionale. E quindi l'ONU è
31:09la massima rappresentazione in questo senso. Sappiamo che non c'è vincolatività sulle risoluzioni,
31:15ma sappiamo anche che c'è ben altro su cui poter quindi ragionare perché poi si possa
31:23arrivare ad una vincolatività. Noi vediamo invece oggi un ribaltamento di questi concetti,
31:30cioè ci si avvale di un istituto come quello dell'autotutela, ripeto, comunque previsto,
31:34o della legittima difesa, però come diceva e ricordava la collega, precostituendo,
31:40o addirittura a posteriori, questo dimostra anche l'arroganza, il disprezzo per quello
31:48che è la comunità internazionale, perché chiaramente si preferisce il rapporto unilaterale
31:54partendo da una condizione di potenza economica e militare, su questo non c'è dubbio.
31:59Ecco, però dicevo, nel momento in cui io intervengo con autotutela, spacciando un uso legittimo
32:07di questo istituto, pure previsto, ma in realtà sto nascondendo, anzi forse neanche lo nascondono
32:13più tanto perché è abbastanza palese, mire che sono neocolonialiste, espansioniste,
32:20cioè sono mire economiche, di obiettivi economici, perché non c'è dubbio che per poter portare
32:26e continuare avanti, portare avanti questa visione, diciamo così, di un mercato liberista,
32:33sembra che non ci sia alternativa, perché poi questo si fonda nel loro DNA, cioè un fatto
32:39costitutivo, quindi molto difficile anche da modificare, mi riferisco agli Stati Uniti
32:43d'America, con buona pace della parte dell'elettorato democratico che oggi sconta, diciamo così,
32:49delle grosse difficoltà, c'è anche molta confusione sotto questo aspetto, però torniamo
32:54ai principi di diritto. Ecco, in realtà io che cosa faccio? Nascondo il vero obiettivo,
33:00lo confeziono, diciamo così, un aspetto che mi richiama, che mi dia la possibilità di
33:07mettere in campo quella legittima difesa o quella misura di autotutela, perché? Perché
33:12oggi il Consiglio di Sicurezza è bloccato e noi sappiamo che sarebbe l'unico organo interno
33:19che potrebbe, diciamo così, fare concretamente qualcosa per arginare e per richiamare quindi
33:26al rispetto, anche se vogliamo, del progetto del codice della Commissione di diritto internazionale,
33:33mi riferisco soprattutto all'articolo 50, che di fatto evidenzia dei limiti per quanto
33:39riguarda, diciamo così, la ricorribilità di un'azione aggressiva, perché non c'è base
33:48giuridica per questa aggressione nei confronti del Venezuela. E perdonate se faccio questo
33:53piccolo scursus, ma avendo preso parte al Tribunale internazional contro il bloccheo
33:58a sostegno della causa del popolo cubano, vi posso assicurare che le posizioni sono a
34:04specchio, sono sostanzialmente a specchio, perché poi queste misure, dobbiamo ricordare,
34:09che non sono tanto contro un governo. Chi viene principalmente, come dire, a sostenere
34:18questo abuso è il popolo, in questo caso il venezuelano e il cubano, nell'esempio che
34:25facevo poc'anzi. È vero che il Tribunale internazionale non era un organo giurisdizionale,
34:31ma un organo prevalentemente politico, però siamo stati ospitati all'interno del Parlamento
34:35a Bruxelles nel 2023. Quindi c'è, e qui ci sono dei compagni e amici che con me erano presenti,
34:42a questa funzione. Quindi voglio dire che, allora, c'è una base che sicuramente comprende
34:50questi aspetti molto più di chi è chiamato a governarla, questa base. Quindi questa discrasia
34:57dove c'è, che sostanzialmente si cerca, soprattutto in Europa, perché noi dobbiamo anche purtroppo
35:02prendere atto dell'assoluta latitanza, dell'inconsistenza in queste drammatiche crisi che stiamo vivendo
35:10di guerra, di quella che è l'Unione Europea. Insomma, e quindi lo diciamo con grandissima
35:14costernazione, come italiani e come anche europei. Ecco, però dicevo, e voglio quindi
35:20concludere, perché, ecco, non ci dimentichiamo che gli obiettivi sono economici. Le mire sono
35:26quelle espansionistiche, ciò che fa Gola agli Stati Uniti è il petrolio venezuelano.
35:33Questo non c'è dubbio. La stessa imposizione che a marzo del 2025 Trump fece dei tazzi del 25%,
35:40applicata su quelle imprese che commerciavano prodotti raffinati o comunque di prodotti
35:47petroliferi con il Venezuela e che avevano interessi ovviamente anche al mercato statunitense,
35:54venivano sanzionate. E questa è la stessa pressione, guardate, che viene utilizzata per
35:58quanto riguarda il bloccheo contro Cuba. Cioè una commissione bancaria di un semplice
36:04trasferimento di denaro può arrivare a costare anche 50 euro se la fanno, perché non è
36:10neanche detto che poi venga poi fatta. Cioè quindi noi assistiamo a una unilaterale
36:16determinazione di caratteristica di terrorismo o di narcotraffico, cioè perché questo serve
36:24per creare la base giuridica che giustifichi un'azione totalmente in violazione della Carta
36:30delle Nazioni Unite, perché questa è la realtà. Quindi lo stesso problema che oggi c'è all'interno
36:38del Consiglio di Sicurezza si reverbera poi su quella che è l'azione spuntata della Corte
36:44Penale Internazionale. Perché è il Consiglio di Sicurezza, come sappiamo, che dovrebbe poi
36:49dare, diciamo così, gli elementi, la base giuridica perché la Corte possa quindi intervenire.
36:56Ma se noi consideriamo che sono passati più di dieci anni perché si potessero mettere
37:00d'accordo anche di più di dieci anni su quello che è la definizione di aggressione, ecco
37:06questo ci dice, no? Ci dice molto su quello che poi è l'efficacia di questi strumenti
37:13che pure esistono a livello internazionale. E per parlare della Corte Penale Internazionale
37:18basta fare riferimento anche a casa nostra, agli ultimi fatti che sono successi a gennaio
37:24del 2025, casi che hanno riguardato ovviamente il governo di casa nostra. Quindi, in sostanza,
37:30anche per quanto riguarda questo vestire, diciamo così, di legittimità, gli Stati Uniti
37:37non hanno limite perché per quanto riguarda la deportazione poi soprattutto di cittadini
37:41venezuelani, perché come sta avvenendo, non si fanno scrupolo nel risalire ad una norma
37:46del 1798, perché sapete che lì bigge il principio del precedente giuridico e quindi
37:52non avendo, diciamo così, un sistema di civil law come lo conosciamo noi in questo emisfero,
37:59ma essendo common law, sostanzialmente finché dura non si butta nulla e all'occorrenza viene
38:06quindi rispolverata anche una norma del 1798 se serve alla causa. C'è da dire una cosa,
38:12non voglio dare nessuna patente di riconoscimento e credibilità all'attuale Presidente, però
38:19è lui primo ad essere dubbioso rispetto ai suoi consiglieri che sono molto più spinti,
38:25molto più agguerriti nel cercare di spingere ad un intervento molto più incisivo di quello
38:33che già non sia stato posto in essere. Però, attenzione, non è perché lui è colto da,
38:40non credo sia colto da un atto di resificienza umanitaria, più che altro perché teme un
38:48riflesso negativo sulla sua stessa azione, cioè teme il fallimento, d'accordo? Come tutti
38:53quelli che hanno una visione molto tirannica e narcisistica della politica, quindi nel pieno
38:59disprezzo di quelli che sono poi gli interessi della comunità internazionale. E qui concludo
39:04solo dicendo che come possiamo uscirne, certamente possiamo uscirne non mollando, coesione, dimostrando
39:12non solo solidarietà ma collaborando. Ecco, io chiudo solo dicendo che ho avuto il piacere
39:18e anche la fortuna di essere stato invitato ad aprile del 2025 nel primo congresso internazionale
39:23sui piccoli imprenditori organizzati dal Venezuela. E quindi è stata una settimana di piacevolissima
39:31scoperta, il presadatto di quanto possa essere, come dire, in termini anche di innovazione,
39:40no? Cioè una bellissima, non dico promessa perché significerebbe dare una patente ancora
39:46di credibilità. La credibilità ce l'hanno per fatti loro perché io ho visto una economia
39:52preparata a raccogliere le sfide e ho visto un sistema bancario vicino a queste piccole realtà
40:00in grado di quindi di aiutarle e quindi poter competere. Ecco, quindi questo era quello
40:04che mi sentivo di dire.
40:09Sì, se una cosa quindi su cui possiamo essere sicuri che questo non è una guerra al narcotraffico
40:16ma è un tentativo di espropriazione coloniale, vero e proprio. Agli Stati Uniti mancano le
40:21risorse e da qualche parte se le deve andare a prendere. In Africa purtroppo la situazione
40:27è quella che è. Con la Cina e l'Oriente, le nazioni orientali emergenti ha i problemi
40:35che c'ha. L'Ucraina pensava di fare molto prima e invece stanno ancora che non riescono
40:42a sfruttare il bottino di guerra che gli era stato promesso e così sembra che si siano dovuti
40:52di nuovo rivolgere a quello che considerano il cortile di casa. L'unica cosa da fare,
40:59come ha detto bene il collega, è questo, rivendicare pienamente il diritto di autodeterminazione
41:05dei popoli e il rispetto della loro sovranità perché non c'è pace senza rispetto della sovranità.
41:13Passo adesso per le conclusioni la parola all'onorevole Ascari, prego.
41:24Grazie, buonasera a tutte, buonasera a tutti. Intanto faccio i ringraziamenti all'Avvocato
41:34Michela Ricale, al Dottor Pinarlacchi, al Dottor Fabrizio Casari, al Dottor Maurizio Dioguardi
41:40veramente per questi contenuti ricchi di informazione, dal momento che oggi manca totalmente l'informazione
41:47sulla questione Venezuela in generale. Non se ne parla, non è comunque l'attenzione del Governo
41:55e questo è un momento anche di controinformazione doveroso soprattutto all'interno delle istituzioni italiane.
42:02Io posso dire da un punto di vista pratico che il 4 novembre c'è stata una richiesta
42:10da parte delle opposizioni presenti in Parlamento di una informativa urgente al Ministro Tajani
42:18in merito alle tensioni sempre più frequenti tra Stati Uniti e Venezuele, quindi ovviamente
42:26un interessamento e di poter venire a riferire al riguardo, anche perché stiamo assistendo a una
42:33escalation, come avete descritto in un modo veramente chiarissimo, di attacchi delle forze armate
42:40statunitensi per via mare, per via terra, di una presenza sempre più massiccia, fisica, militare
42:48nei Caraibi che tra l'altro hanno causato la morte anche di decine di persone. La giustificazione
42:56come avete ricordato per gli Stati Uniti è il contrasto al narcotraffico ma ad oggi non è proprio
43:05chiarito nemmeno da parte degli Stati Uniti e dimostrato se le persone uccise e le navi attaccate
43:13trasportavano droga o erano narcotrafficanti e tra l'altro attacchi avvenuti in acque internazionali
43:19in piena violazione del diritto internazionale e questo nonostante per stessa ammissione del
43:28Presidente Trump il Venezuela non è tra i maggiori produttori né esportatori di droga. Detto questo
43:36ovviamente la situazione è molto preoccupante e quello che è dietro al sipario di copertura
43:43del narcotraffico molto probabilmente si nasconde altro e altro sono gli interessi economici. Quello
43:50che è stato ricordato il petrolio dal momento che il Venezuela è il paese che è primo al mondo
43:57per riserve di giacimenti di petrolio e soprattutto la preoccupazione anche relativamente a come
44:06esportano la democrazia gli Stati Uniti. Penso all'Iraq, penso all'Afghanistan e alle bugie che sono
44:15state utilizzate per giustificare le guerre. Penso a Julian Assange che è rimasto privato della libertà
44:23personale per 15 anni negli ultimi 5 in un regime di massima sicurezza per avere fatto in fondo il
44:31suo lavoro, fino in fondo, detto la verità, quello che si nasconde dietro a queste guerre che non era
44:37di certo l'esportare la democrazia, il tutelare i diritti umani ma il business, il complesso militare
44:45industriale, i soldi, gli interessi economici e questo è ovviamente da tenere al centro di ogni
44:52considerazione. Poi io vorrei ricordare che ci deve essere una massima attenzione anche dal punto
44:59di vista italiano perché è bene ricordarlo, forse molti non lo sanno ma il Venezuela è un paese che
45:05ospita una delle più grandi comunità italiane al mondo e questo lo dobbiamo innanzitutto ai nostri
45:10concittadini che vivono lì, ci deve essere una vicinanza delle istituzioni, vorrei ricordare che lì c'è un
45:17nostro concittadino nelle carceri e di cui speriamo che torni presto a casa. La violenza e chiudo non
45:26porta mai a nulla perché dove non arrivano le parole arriva la violenza, arrivano insediamenti
45:33armati, arrivano quello che stanno facendo. Quello che continueremo a fare sicuramente è fare come
45:40stiamo facendo oggi contro informazione e soprattutto stimolare il governo italiano per
45:45chiedere maggiore attenzione, sensibilità sulla questione, maggiore intervento diplomatico nel
45:53rispetto del diritto internazionale e della sovranità di uno Stato e soprattutto che l'Italia
45:58prenda una posizione. Grazie. Allora noi abbiamo concluso con l'intervento dell'onorevole
46:10Ascari e quindi vi ringrazio dell'attenzione a tutte e tutte, vi saluto, alla prossima.
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